DOMANI I RESTI DC9 PRECIPITATO NEL 1980 PARTIRANNO PER BOLOGNA (ANSA) - RIETI, 23 GIU -
«Ha ragione la senatrice Daria Bonfietti, il relitto del Dc9 è il simbolo di una lotta non ancora conclusa. Per questo sarebbe bello vedere tanti italiani, tra domani notte e domenica mattina, nella strade di Roma e Bologna e lungo l'A1, che accompagnano l'ultimo viaggio del relitto».
A dichiararlo è il giornalista reatino Fabrizio Colarieti, curatore del sito internet
www.stragi80.it, che haraccolto la poderosa mole di documenti sull'inchiesta di Ustica.
«Domani sera aggiunge il giornalista - il lento convoglio che trasporterà dalla base di Pratica di Mare a Bologna il relitto del Dc9 Itavia, precipitato il 27 giugno di ventisei anni fa nel Tirreno, attraverserà l'Italia ed è giusto che i cittadini scendano in strada a guardare i resti di quell'aereo che dopo il recupero dal fondo del Tirreno sono rimasti quasi vent'anni chiusi nell'hangar dell'aeroporto di Pratica di Mare.
Ancora oggi, ventisei anni dopo il suo abbattimento, perchè di questo si trattò, aggiunge Colarieti il Dc9 è un simbolo di lotta per i familiari degli 81 cittadini italiani, che su quell'aereo persero la vita, e anche per quella parte del Paese che vuole conoscere la verità su quanto accadde quella sera nei cieli italiani. Essere lì, in strada, al passaggio del Dc9, è un modo per testimoniare che l'Italia non ha dimenticato».
(ANSA) YJ5-CAV 23-GIU-06 18:10 NNN