Domanda tecnica per A/V


vce145

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4 Giugno 2007
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Ho il seguente dubbio e vorrei che qualche A/V potesse chiarire il tutto.
Allora:
Ho notato volando con compagnie aeree italiane che i passeggeri che si siedono alle uscite di sicurezza vengono trattati come gli altri. Si verifica che non ci siano borse e/o altro sotto i sedili o tra le gambe o in grembo durante decolli/landings e vengono fatte abbassare le tendine....ma oltre a questo non c'e' altro.
Mentre
per esperienza diretta con KL, AFe diverse compagnie american, le persone sulle emergency exit vengono avvisate che sono in posti particolari, che il portellone in caso di emergenza pesa, che cosa di deve fare e cosa non fare in caso di necessita (per esempio "se vedete fumo o fuoco non aprite il portellone"). Inoltre viene richiesta la conoscenza della lingua inglese e se non lo parli...non ci sono se e ma e vieni fatto spostare immediatamente.
Quindi la domanda che sorge spontanea è: ma sono le regole italiane piu' "flessibili" sulle uscita di emergenza? Sono le compagnie italiane che non danno la giusta attenzione (non credo che sono gli A/V italiani che non fanno il loro lavoro)...sono quindi corretti tali comportamenti italici.
Non ho nessuna vena polemica e non voglio criticare il lavoro di nessuno (in questo forum bisogna stare molto attenti a come si parla) e mi scuso se qualche A/V nostrano si sia offeso...ripeto non e' mio spirito...vorrei solo capire questa "grossa" differenza.
Grazie per le risposte.
 
Non sono un a/v ma per esperienza ti posso dire che credo dipenda dalle disposizioni del costruttore e, in seconda istanza, della Compagnia stessa.

Sui 320 AZ/AP per esempio, viene fatto il briefing ai passeggeri seduti sulle emergency exit e viene chiesto in fase di check-in di non far sedere mamme con infant, passeggeri anziani o con ridotta mobilità e passeggeri che non parlano nè italiano nè inglese.

Sugli MD80 invece valgono le stesse disposizioni per il check-in ma poi a bordo non viene fatto mai un briefing di sicurezza ai passeggeri.

Su altre compagnie sulle quali ho recentemente volato, a memoria, non ricordo venisse fatto su FR, LH o le compagnie americane. Mentre l'ho visto fare su Air France, KLM (appunto) e Wizz Air.
 
Non sono AAVV, ma dalla mia esperienza posso dirti che le direttive sono quelle che hai esposto nella seconda parte, mentre il sorvolare sulle indicazioni è cosa frequente in tutte le compagnie (mi sono capitati entrambi i casi sia in AZ, sia in AP, FR e U2).
 
Grazie per le vostre risposte ma attendo ancora un addetto ai lavori.
Al check in si sa che bambini/infant/pax mobilità ridotta non possono avere uscite emergenze.
Per quanto riguarda i "costruttori" BILLYPAUL non credo c'entri...ho trovato questa cosa sia volando Boeing che Airbus.
Io continuo insistere se la regolamentazione italiana sia diversa.....
Il sorvolare.....si pero' anche tu, DANCRAN, citi compagnie italiane ed inglesi...quindi....ogni paese ha regole diverse (in Europa???)??
 
Eccomi! :D.....allora, il construttore in sè per sè non prevede queste cose, ma sono procedure di compagnia. Credo che la prima compagnia italiana a fare il briefing di sicurezza alle alari sia stata Air One CityLiner (dal 2006). Il motivo è molto semplice: il CR9 ha "solo" 6 uscite di emergenza, di cui 2 porte davanti e 4 finestrini alari. Niente porte dietro, con la cabina che finisce e fondo cieco. Motivo per cui, fin da subito è stata data molta importanza alle uscite e all'attenzione che si deve porre in fase di accettazione e imbarco.
Le regole sono quelle sopra esposte, niente infant, niente PRM, niente obesi o anche solo sovrappeso che necessitano di extension belt, niente bagagli, niente pax che non sanno italiano o inglese, niente PETC etc etc
Dopo qualche mese (dal 2007 credo), lo stesso briefing fu introdotto anche in AP sui 320/737, e credo di conseguenza anche in AZ-CAI ora sui 320F.
Come da te sottolineato, è un costume prettamente non italiano, e in particolare anglosassone. E' buona cosa che ora si stia introducendo anche da noi. Speriamo ci siano anche altre compagnie italiane a farlo.
 
Effettivamente solo una volta mi è stato detto qualcosa su come agire in caso di emergenza... e quel qualcosa era "leggi con cura la safety card che spiega come usare il portellone" :diavoletto:
Invece direi che il controllo della lingua sia scontato: se viaggi in un volo di AZ e l'assistente si rivolge a te in italiano, ha la sicurezza che capirai i messaggi di emergenza in italiano, su voli di compagnie non italiane invece l'AV ha sempre verificato che io parlassi inglese.
 
Una volta andando a Liegi con il cargo TNT il comandante prima di decollare mi ha fatto un sorrisone, si è puntato il dito contro e mi ha detto:"In case of emergency, follow the boss!!" :D:D
 
Dunque questa procedura viene attuata anche in Airitaly dove prima della demo,parlo per il 737,i pax in prossimita' delle uscite alari vengono informati del fatto che in caso d'emergenza quella porta la debbano aprire loro e viene mostrato loro assieme alla safety card sulla quale vi e' mostrata anche la procedura per aprirla.Viene altresi' chiesto se eventualmente si sentano in grado di farlo....Sulle uscite alari come e' gia' stato detto non si possono mettere prm,donne gravide,obesi,minori..infant etc etc.Cosi' come non si possono mettere borse etc etc..il tutto per evitare che in caso di emergenza le uscite siano libere da ogni inpedimento.
 
Non sono AAVV, ma dalla mia esperienza posso dirti che le direttive sono quelle che hai esposto nella seconda parte, mentre il sorvolare sulle indicazioni è cosa frequente in tutte le compagnie (mi sono capitati entrambi i casi sia in AZ, sia in AP, FR e U2).

Atto palesemente contro le SOP's di compagnia, parlo di Ryanair.
Almeno chi vola con Ryanair e dovesse avvertire un simile comportamento significa che quell'A/V ancora non ha capito che deve dare più priorità alla sicurezza che a quale annuncio fare per vendere più gratta e vinci (per le altre compagnie vale lo stesso discorso).

Per quanto riguarda la domanda del thread:
Non conosco neanche la regolamentazione al riguardo e quindi cerco di evitare brutte figure ma immagino che sia OBBLIGATORIO in tema di sicurezza.
Una volta accertato che la persona sia "adeguata" per occupare il posto bisogna chiedere se fosse a conoscenza del fatto di sedere in un'uscita di emergenza e se fosse in grado di aiutare l'equipaggio in caso di emergenza. Si chiede inoltre di leggere con cura tutte le informazioni sulla sicurezza mostrate sulla safety card e si chiede se dovessero avere dei dubbi o eventuali domande al riguardo (oltre al discorse delle borse).
Parere personale
Se non lo fai, hai sicuramente mancato un punto importantissimo di ciò che tu sei pagato per fare. Ovvero garantire la sicurezza.
 
Il motivo è molto semplice: il CR9 ha "solo" 6 uscite di emergenza, di cui 2 porte davanti e 4 finestrini alari. Niente porte dietro, con la cabina che finisce e fondo cieco. Motivo per cui, fin da subito è stata data molta importanza alle uscite e all'attenzione che si deve porre in fase di accettazione e imbarco.
Le regole sono quelle sopra esposte, niente infant, niente PRM, niente obesi o anche solo sovrappeso che necessitano di extension belt, niente bagagli, niente pax che non sanno italiano o inglese, niente PETC etc etc
Quando ho volato sul CR9 AirOne l'A/V mi ha chiesto se mi potevo spostare sull'uscita di emergenza (l'aereo era mezzo vuoto) e il briefing è stato più o meno "hai visto questa maniglia? Quando e se te lo dico io, devi aprire il portellone. Pensi di saperlo fare?" "Sì." "Ok."
 
Quando ho volato sul CR9 AirOne l'A/V mi ha chiesto se mi potevo spostare sull'uscita di emergenza (l'aereo era mezzo vuoto) e il briefing è stato più o meno "hai visto questa maniglia? Quando e se te lo dico io, devi aprire il portellone. Pensi di saperlo fare?" "Sì." "Ok."

Manca un punto però (senza nessuna critica per carità, giusto "sviscerando" le regole per discuterne)
Hai visto questa maniglia? - SI
Quando e se te lo dico io, devi aprire il portellone. Pensi di saperlo fare?

- Risposta tua - Si ok
- Risposta (probabile) di un uomo che non abbia mai volato - Nooooo voglio tornare al mio posto!!! Non me la sento!!! (perchè neanche immagina cosa sia l'uscita di emergenza)

Ok che sul CR9 non ci siano porte dietro, ma tornando al discorso di prima nessuno può obbligare un passeggero a sedere presso un'uscita di emergenza.
Questo è un altro punto da aggiungere a questa discussione per capire meglio la situazione.
Se su un aere fossero presenti 20 persone che non se la sentono di andarsi a sedere (almeno uno di loro) presso l'uscita di emergenza, l'aereo resta a terra?
Parte ;)
 
Quando ho volato sul CR9 AirOne l'A/V mi ha chiesto se mi potevo spostare sull'uscita di emergenza (l'aereo era mezzo vuoto) e il briefing è stato più o meno "hai visto questa maniglia? Quando e se te lo dico io, devi aprire il portellone. Pensi di saperlo fare?" "Sì." "Ok."

Detta così è stata proprio ridotta ai minimi termini. :D

Potre fare un esempio concreto di come va fatto da procedura il briefing in oggetto:
- durante l'imbarco, una volta che tutte le alari sono completate o a fine imbarco prima dell'inizio degli annunci, dopo magari avere ricollocato dei pax sulle uscite appunto perchè non assegnate, si richiama l'attenzione dei pax e si chiede se tutti parlano italiano. In caso affermativo si parte col briefing, in caso negativo si chiede se parlano inglese: risposta "sì", si spiega che si farà il briefing prima in italiano e poi verrà ripetuto in inglese, risposta "no", si sposta il/i pax che non capiscono nè italiano nè inglese e si sostituiscono con dei pax "fit for emergency";
- "Signore e Signori è procedura della Compagnia ricordarvi che siete seduti sulle uscite di emergenza alari. Solo in caso di necessità e solo dopo l'ordine del Comandante o degli Assistenti di Volo dovrete aprire i finestrini, da seduti perchè le cappelliere sono basse, tirando la maniglia rossa (si mostra la maniglia) verso il basso e gettando il finestrino all'esterno il più lontano possibile. Controllate le condizioni esterne prima di aprirlo, non ci deve essere fumo o fuoco. Le istruzioni di cui avete bisogno sono riportate sul finestrino stesso, sul tavolino di fronte a voi e sulle carte di sicurezza nella tasca del sedile di fronte. Per qualsiasi informazione o chiarmento potete chiedere a un membro dell'equipaggio."

Poi magari un "qualche domanda?" alla fine, male non fa :)

Manca un punto però (senza nessuna critica per carità, giusto "sviscerando" le regole per discuterne)
Hai visto questa maniglia? - SI
Quando e se te lo dico io, devi aprire il portellone. Pensi di saperlo fare?

- Risposta tua - Si ok
- Risposta (probabile) di un uomo che non abbia mai volato - Nooooo voglio tornare al mio posto!!! Non me la sento!!! (perchè neanche immagina cosa sia l'uscita di emergenza)

Ok che sul CR9 non ci siano porte dietro, ma tornando al discorso di prima nessuno può obbligare un passeggero a sedere presso un'uscita di emergenza.
Questo è un altro punto da aggiungere a questa discussione per capire meglio la situazione.
Se su un aere fossero presenti 20 persone che non se la sentono di andarsi a sedere (almeno uno di loro) presso l'uscita di emergenza, l'aereo resta a terra?
Parte ;)
Nessuno obbliga nessuno a stare sull'uscita. Punto fondamentale è che è meglio non avere un pax "not fit for emergency" su quei posti. Quindi, prima, durante o dopo il briefing, se qualcuno dice, qualcosa che possa far pensare a nervosismo o si comporta (dopo un po' ti fai l'occhio) e fa anche solo una battuta che ti fa pensare che non vuole starci perchè ha paura, è scaramantico, è nervoso o quello che vuoi, viene gentilmente rimosso e sostituito se il caso. I pax sulle uscite devono essere "fit" sia fisicamente che psicologicamente.
Spesso è successo che qualcuno non volesse starci dopo il briefing. No problem: lo si sposta e si sostituisce, rifacendo il briefing al nuovo pax.

Ah sì, bella domanda. Aspettiamo un A/V che ci risponda. :D

Certo che il volo parte. Se i pax a bordo sono pochi (20 si era detto per esempio) non occorre che tutte le uscite siano coperte. Una o due possono restare scoperte, magari coprendone comunque una per lato e una davanti e una dietro (in diagonale, a scacchi praticamente). In caso di emergenza, farà prima l'a/v a correre alle alari e aprire il finestrino scoperto ;)

In tutto questo discorso ci vuole procedura, rigore, ma anche flessibilità di applicazione senza sgarrare il fine che si vuole perseguire.

p.s.: e vi assicuro che nel caso del CR9 l'a/v farà bene il suo lavoro, perchè se quei finestrini non vengono aperti, è il primo che fa la fine del topo là dietro :)
 
Se su un aere fossero presenti 20 persone che non se la sentono di andarsi a sedere (almeno uno di loro) presso l'uscita di emergenza, l'aereo resta a terra?
Parte ;)

Ah sì, bella domanda. Aspettiamo un A/V che ci risponda. :D

Eccomi.
Premessa: come già detto da altri le procedure sono stabilite dalle compagnie, non dal produttore. Le SOP di compagnia possono prevedere particolari restrizioni per le persone "abilitate" a sedersi accanto a un'uscita d'emergenza; possono inoltre stabilire il numero minimo di persone per ogni singola uscita, nonchè un rapporto tra pax a bordo e sulle uscite di emergenza stesse.
Risposta: qualora le SOP non vengano rispettate, l'aereo potrebbe per assurdo rimanere a terra.
Qui interviene la flessibilità delle SOP e del personale. Su un aereo da 180 posti e 40 pax a bordo sarà molto più probabile che questi puntino una delle porte in caso di evacuazione piuttosto che un'emergency exit, quindi anche decollare senza nessuno in tali posti non lo vedo un gran rischio...

In merito agli altri quesiti confermo i discorsi relativi alla lingua, ai bagagli e determinate categorie di pax non autorizzati a occupare tali posti. Spezzerei in questo caso una lancia a favore delle compagnie italiane - o quantomeno non incolparle di italianità - nel senso che altre compagnie in giro per il mondo non si curano minimamente della salvaguardia di una via di fuga che potrebbe rivelarsi vitale.. In altre ancora sulla safety card è riportata una lista di caratteristiche da rispettare per sedersi lì, e in caso contrario invitano a contattare un a/v per essere spostati.

Concluderei infine evidenziando - questa si, mi spiace - la pessima abitudine tutta italiana di dover sempre "interpretare" a proprio vantaggio leggi e regolamenti. Il briefing, la richiesta di spostare le borse e tutto il corollario hanno come fine ultimo la sicurezza del pax e nient'altro. Le discussioni quotidiane evidenziano putroppo l'ignoranza e la mancanza di rispetto di tanti pax. Per fortuna la maggior parte di loro si fa voler bene!
 
Comunque scusate se insito....quindi sono gli A/V italiani in generale (non abbiatene a male stiamo solo parlando) che non sono rigorosi come gli stranieri (ribadisco esperienza KL AF e USA)?...ma quindi in AZ la regola e': parla chiaramente coi pax, illustra i problemi che consegueno a questi posti etc etc.oppure no?
Onestamente su voli AZ non mi e' mai capitato un briefing del genere.
Due settimane fa ho volato VCE FCO VCE e zero via zero...mentre nella stessa settimana ho fatto VCE AMS VCE e mamma mia equipaggio KL severo, chiaro, assoluta conoscenza inglese due pax (1 danese e 1 italiano) spostati con altri..Scorsa settimana volo NEOS per Egitto...stessa storia...nessuna informazione specifica da parte degli A/V sulle uscite emergenza....quindi sorge spontanea ma chi si occupa di tali procedure? Ogni singola compagnia? ENAC? E se la procedura italiana e' come quella francese o olandese...xche non viene fatto?
Stessa cosa su voli DL: assistente si presenta chiede se hai capito dove ti trovi, se sei in grado di interagire in emergenza, etc etc.
 
Eccomi.
Premessa: come già detto da altri le procedure sono stabilite dalle compagnie, non dal produttore. Le SOP di compagnia possono prevedere particolari restrizioni per le persone "abilitate" a sedersi accanto a un'uscita d'emergenza; possono inoltre stabilire il numero minimo di persone per ogni singola uscita, nonchè un rapporto tra pax a bordo e sulle uscite di emergenza stesse.
Risposta: qualora le SOP non vengano rispettate, l'aereo potrebbe per assurdo rimanere a terra.
Qui interviene la flessibilità delle SOP e del personale. Su un aereo da 180 posti e 40 pax a bordo sarà molto più probabile che questi puntino una delle porte in caso di evacuazione piuttosto che un'emergency exit, quindi anche decollare senza nessuno in tali posti non lo vedo un gran rischio...

In merito agli altri quesiti confermo i discorsi relativi alla lingua, ai bagagli e determinate categorie di pax non autorizzati a occupare tali posti. Spezzerei in questo caso una lancia a favore delle compagnie italiane - o quantomeno non incolparle di italianità - nel senso che altre compagnie in giro per il mondo non si curano minimamente della salvaguardia di una via di fuga che potrebbe rivelarsi vitale.. In altre ancora sulla safety card è riportata una lista di caratteristiche da rispettare per sedersi lì, e in caso contrario invitano a contattare un a/v per essere spostati.

Concluderei infine evidenziando - questa si, mi spiace - la pessima abitudine tutta italiana di dover sempre "interpretare" a proprio vantaggio leggi e regolamenti. Il briefing, la richiesta di spostare le borse e tutto il corollario hanno come fine ultimo la sicurezza del pax e nient'altro. Le discussioni quotidiane evidenziano putroppo l'ignoranza e la mancanza di rispetto di tanti pax. Per fortuna la maggior parte di loro si fa voler bene!

Grazie per il tuo intervento, ma perdona: il fatto che certe categorie non si possono sedere in quei posti e' OK, risaputo. Io mi chiedo perche sulle compagnie aeree italiane le procedure sono diverse. Poca voglia? regole diverse? le singole compagnie non lo richiedono agli A/V?...xche???
 
Eccomi.
Premessa: come già detto da altri le procedure sono stabilite dalle compagnie, non dal produttore. Le SOP di compagnia possono prevedere particolari restrizioni per le persone "abilitate" a sedersi accanto a un'uscita d'emergenza; possono inoltre stabilire il numero minimo di persone per ogni singola uscita, nonchè un rapporto tra pax a bordo e sulle uscite di emergenza stesse.
Risposta: qualora le SOP non vengano rispettate, l'aereo potrebbe per assurdo rimanere a terra.
Qui interviene la flessibilità delle SOP e del personale. Su un aereo da 180 posti e 40 pax a bordo sarà molto più probabile che questi puntino una delle porte in caso di evacuazione piuttosto che un'emergency exit, quindi anche decollare senza nessuno in tali posti non lo vedo un gran rischio...

In merito agli altri quesiti confermo i discorsi relativi alla lingua, ai bagagli e determinate categorie di pax non autorizzati a occupare tali posti. Spezzerei in questo caso una lancia a favore delle compagnie italiane - o quantomeno non incolparle di italianità - nel senso che altre compagnie in giro per il mondo non si curano minimamente della salvaguardia di una via di fuga che potrebbe rivelarsi vitale.. In altre ancora sulla safety card è riportata una lista di caratteristiche da rispettare per sedersi lì, e in caso contrario invitano a contattare un a/v per essere spostati.

Concluderei infine evidenziando - questa si, mi spiace - la pessima abitudine tutta italiana di dover sempre "interpretare" a proprio vantaggio leggi e regolamenti. Il briefing, la richiesta di spostare le borse e tutto il corollario hanno come fine ultimo la sicurezza del pax e nient'altro. Le discussioni quotidiane evidenziano putroppo l'ignoranza e la mancanza di rispetto di tanti pax. Per fortuna la maggior parte di loro si fa voler bene!

Corretto

Comunque scusate se insito....quindi sono gli A/V italiani in
generale (non abbiatene a male stiamo solo parlando) che non sono rigorosi come gli stranieri (ribadisco esperienza KL AF e USA)?...ma quindi in AZ la regola e': parla chiaramente coi pax, illustra i problemi che consegueno a questi posti etc etc.oppure no?
Onestamente su voli AZ non mi e' mai capitato un briefing del genere.
Due settimane fa ho volato VCE FCO VCE e zero via zero...mentre nella stessa settimana ho fatto VCE AMS VCE e mamma mia equipaggio KL severo, chiaro, assoluta conoscenza inglese due pax (1 danese e 1 italiano) spostati con altri..Scorsa settimana volo NEOS per Egitto...stessa storia...nessuna informazione specifica da parte degli A/V sulle uscite emergenza....quindi sorge spontanea ma chi si occupa di tali procedure? Ogni singola compagnia? ENAC? E se la procedura italiana e' come quella francese o olandese...xche non viene fatto?
Stessa cosa su voli DL: assistente si presenta chiede se hai capito dove ti trovi, se sei in grado di interagire in emergenza, etc etc.

Risposta: dipende dalle SOP di ogni singola compagnia. Per il momento ENAC non prevede nulla, almeno credo. Dove è previsto, gli a/v lo fanno sempre, non c'è flessibilità in questo.
Per quanto riguarda AZ, intesa come CAI, non è necessario ricordarlo che è fatta da 5 compagnie diverse. CAI è un gruppo a tutti gli effetti. Ne deriva che ognuna delle compagnie ha le sue SOP. AP (per lo meno 737, non so se sia cambiato su Smart Carrier) prevede il briefing, come anche CT. Non so cosa si faccia in AZ (da quello che dici mi pare di capire che non sia previsto) e VE (se qualcuno ha volato su I-BIKB ce lo dica :)). Il problema non sussiste in XM invece, visto che l'E70 non ha nemmeno le uscite alari, ma solo 4 porte principali.
 
Grazie per il tuo intervento, ma perdona: il fatto che certe categorie non si possono sedere in quei posti e' OK, risaputo. Io mi chiedo perche sulle compagnie aeree italiane le procedure sono diverse. Poca voglia? regole diverse? le singole compagnie non lo richiedono agli A/V?...xche???

Per quanto ne so i briefing sono previsti da tutte le compagnie. Poi dipende tutto da quanto la compagnia stessa ti porti a seguire tutte le procedure. Se fai il corso a/v, studi il manuale, passi i test e poi a bordo nessuno applica le SOP, tempo un mese e te ne freghi anche tu. Poi diventa un circolo vizioso.
In diverse compagnie italiane ti posso dire vige questo circolo. Allo stesso tempo non giurerei che sia così solo in Italia. Recentemente ho volato con IB e la sicurezza era ben lontana dagli interessi degli a/v: overwing exits col mondo per terra, nessun briefing (ero seduto lì), cappelliere perennemente aperte, segnale cinture accese e mille persone a spasso.. Volo con AR, tutto come da miglior manuale... Non si può quindi dire nemmeno sia un'abitudine latina quindi...
 
Una volta andando a Liegi con il cargo TNT il comandante prima di decollare mi ha fatto un sorrisone, si è puntato il dito contro e mi ha detto:"In case of emergency, follow the boss!!" :D:D


:D:D:D

E se in caso di emergency il boss è fuori uso, chi segui? :D
 
é bello sto thread

clapclap

non si potrebbe cambiare titolo, per ritrovarlo, se serve ????????