De Metrio: "Ritiro Alitalia da MXP: opportunità per la ristrutturazione di SEA"


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6 Novembre 2005
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De Metrio: "Ritiro Alitalia da MXP: opportunità per la ristrutturazione di SEA"

Ho scovato per caso, nel numero di maggio di Airport Business, un'intervista a Giulio De Metrio (DG SEA), in cui si parla di Malpensa e delle opportunità aperte dal de-hubbing di Alitalia.

Non ricordo di aver visto questa intervista sul forum, per cui la ripropongo, anche se non è recentissima:

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Giulio De Metrio...

Giulio De Metrio...

Giulio De Metrio...

mmmmmm....

il nome non mi è nuovo...mi ricorda qualcosa....

mumble mumble....

sento suon di valzer...
 
Interessante, grazie!

Ricordando che De Metrio parla un ottimo inglese e il concetto non è stato quindi equivocato nella traduzione, è notevole questa frase: "A legal proceeding is practically compulsory for any company which has to face such a situation and this is the main reason for the action."

"Strong developement of intercontinental p2p activity by opening new destinations and increasing frequencies on existing ones",svincolato dalla ricerca di un nuovo hub-carrier (prospettiva di medio termine), è positivo. Sperando che non sia limitato agli incrementi di SQ e forse TG, e alle novità di AP e AA.
 
L'opportunità secondo me è solo un modo per sorridere alla cattiva sorte. AZ era un bel pollo da spennare e coprica bene le innefficienze proprie.
 
le inefficenze erano palesemente di az e non certo di sea. visto i risultati ottenuti in termini di puntualita'da sea .
in quanto a pollo da spennare mi sembra che az debba parecchi soldini a sea per non parlare di altri creditori.
condivido pienamente la tesi che la fuga di az sia una eccezzionale opportunita' per sea per milano e per l'italia.
pensare di avere la concorrenza tra star al nord e az/sky al centro sud non puo' che far bene al paese ed alla cllettivita'.
speriamo che az stia a roma.
 
le inefficenze erano palesemente di az e non certo di sea. visto i risultati ottenuti in termini di puntualita'da sea .
....
Ce n'è per tutti e due, ma almeno la seconda chiudeva i bilanci abbondantemente in attivo invece che abbondantemente in negativo.

Quanto all'ottimo inglese di De Metrio, che non discuto, non basta a prevenire incomprensioni nell'intervista visto che ce ne spesso si riscontrano frasi mal riportate anche in interviste in italiano.
Mi sembra che dica che la causa è un atto dovuto; concetto chiaro e condivisibile se si pensa che le aziende sane si preoccupano di fare soldi per i propri azionisti.