da nino in via borgognona


Scena terza

A
Fin quando non capiranno che la salvezza di malpensa parte dalla chiusura di linate è inutile cercare soluzioni. La politica deve fare, si, delle scelte, ma non solo tra roma e milano. Prima di ciò deve dire se chiudere o no linate. Quando avranno deciso ciò allora, e solo allora, si potrà scegliere tra milano e roma.
C
Ma come si può pretendere che la politica faccia delle scelte quando la società, le lobbing, che stanno dietro alla politica non vogliono, ottusamente, la chiusura di linate. Torno a dire: linate è un problema culturale innanzi tutto dei milanesi e di nessun altro. Per loro linate è l’aeroporto cittadino, malpensa è l’aeroporto della brughiera. Non scarichiamo, noi milanesi, ora mi ci metto anche io, la colpa su altri. Guardiamoci prima in casa nostra e risolviamoci prima di tutto i nostri problemi esistenziali. Certo occorrerebbe un politico con le scatolette di titanio che sappia prendere questa decisione e sappia portarla avanti con determinazione per qualche anno, parando le bordate che nel frattempo arriveranno da tutte le parti in attesa di essere ringraziato, a fine mandato, quando una malpensa senza linate di mezzo dia i suoi frutti. Qui sono pessimista io. Questo politico non lo vedo. Se così è quello che mi ostino a dire è che dobbiamo fare i conti con uno scenario diverso e sulla base di questo prendere delle decisioni.
B
Quindi tu dici che noi sei anti malpensa in senso lato, sei anti malpensa visto lo scenario che hai davanti?
A
Un po’ diverso, un po’ più articolato. Lui dice che è anti malpensa, certamente visto l’attuale scenario e suoi possibili sviluppi ragionevolmente negativi sulla chiusura di linate, ma lo è anche vista l’attuale configurazione di alitalia. Linate di mezzo, la poca flotta di alitalia, le dimensioni del mercato milanese ormai incancrenito, piccolo, e le sue specificità lo fanno concludere che malpensa così come esiste oggi non ha più senso. Non ha più senso parlare di hub su tre onde. Questo dice.
C
Aggiungo di più cari miei. Aggiungo anche che non mi nascondo che alitalia è laziale, che alitalia è romana. Chi gliela fa fare a un romano, che vive a roma, che vive vicino al mare, di trasferirsi in una malinconica brughiera senza nulla? Scherziamo? Io stesso morirei e lo dico da persona che in quelle terre c’è nato ed è affettivamente legato. Poi vi chiedo. Se domani mattina “deportassero” due mila dipendenti di alitalia in brughiera dove li metterebbero? Mancano anche le infrastrutture per riceverli. Si creerebbero le condizioni per mandare a pedate nel sedere gente a milano senza fargli trovare nulla di nulla. Con che spirito lavorerebbero? A questo punto meglio licenziare a roma e assumere a milano! Considerando tutte queste variabili ha senso parlare di malpensa hub così com’è oggi? Per no!
A
Condivido. Il mercato per di più è piccolo e con l’aggravante che ormai è incancrenito.
B
Spiegati
C
Perché dici che è piccolo? Se lo dici a milano rischi il linciaggio eheheheeh
A
Dico che è piccolo perché malpensa e l’aerea milanese hanno passeggeri di terza e di quarta non di grandissime dimensioni e neppure disposti a pagare grandi cifre (yield medio) e oggi sono divisi tra malpensa e linate. Non solo. Per drenare i passeggeri di sesta, e compensare i pochi e divisi di terza e quarta, occorre dar forza (e strumenti) alla rete vendita per penetrare nei mercati altrui che sicuramente non stanno li a farsi fregare clienti. Poi tre degli strumenti essenziali per avere successo a casa di altri sono la stabilità del prodotto, le destinazioni di lungo proprie e un’integrazione ottimale nel network dei colleghi di alleanza. Alitalia ha poche destinazioni, se non quelle dove ci vanno bene o male tutti, e per di più ha un prodotto ballerino: metto voli, tolgo voli. Il mercato estero non si affezionerà mai ad alitalia. A ciò, come dicevo, va aggiunta l’aggravante che alitalia non è neppure ben integrata nel network di skyteam (addirittura non hanno neppure negoziato bene con air france le pro rate sulla milano parigi). Così facendo perde anche tutte i passeggeri di quinta. Un esempio? Da domani il pisano che vorrà andare a los angeles farà psa-jfk e poi jfk-lax con delta e non più psa-mxp-jfk-lax con alitalia e qualche suo partner (per di più perdendoci pure sulla pro rata jfk – lax). Il siciliano andrà negli usa direttamente e da un hub americano si muoverà per altre destinazioni saltando roma o milano.
B
Come può rientrare alitalia dai costi se è costretta a vendere, per essere competitiva, a 800 euro la catania los angeles quando deve farci stare dentro la catania milano poi la milano new york e infine dare pure soldi alla delta per la new york los angels
A
Bingo
C
Mi fate riassumere?
A
Vai
C
Il mercato è piccolo perché ci sono terze e quarte che pagano mediamente poco e sono divise su due scali, non si riesce a penetrare all’estero, con l’attuale prodotto, le seste in modo stabile e i passeggeri di quinta (o se meglio credete quelli che proseguono oltre) con i voli diretti fatti con i 767 da molte compagnie sono persi o comunque non rendono perché alitalia ha negoziato male le pro rate.
A
Esatto. Praticamente riempiono il 767 e il 777 ma lo riempiono con gente misera. Per far soldi con l’attuale situazione alitalia dovrebbe avere costi variabili e costi di struttura più simili ad una charter italiana che ad un vettore di linea
C
Se chiudessero linate almeno un problema sarebbe risolto
A
Certo. Se chiudessero linate, se dessero in toto il T2 ad alitalia, se finissero i collegamenti su ferro, se finissero il terzo satellite ora e non fra dieci anni e per di più lo finissero facendolo parlare con gl’altri due e non invece costruendo una cosa isolata, a se stante, se abbassassero i costi dei taxi e del treno, se sbattessero fuori in nome del fare sistema con il cliente principale (60% del fatturato) easyjet e le altre low cost da milano e non mandando in vacca, come fanno oggi, la specializzazione forse malpensa avrebbe un futuro.
C
Sai cosa ti dico? Per fa ciò ci vorrebbero due condizioni. Un politico con le scatolette di titanio che chiude linate e due amici: uno a capo di sea e l’altro di alitalia
A
Ri bingo
C
Due amici che si siedono introno ad un tavolo e ragionino in chiave di partnership, del fare sistema per far soldi entrambi! Fintantoché andremo avanti con le telenovelas alla sex & city tra sea e alitalia non si farà molta strada. Se le cose non saranno così non ha senso parlare di malpensa hub, occorre cercare altre soluzioni. Avere il coraggio di ripensare tutto per provare a cavar fuori qualcosa
 
Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Non ho nessun motivo per credere che tu stia mentendo, però il mio contratto, i miei colleghi ed i voli che faccio regolarmente mi dicono che su MXP-JFK si vola in due.

Lo so, lo so, ho fatto altri voli e l'equipaggio era composto solo da 2 piloti.

Non mi hanno preso per i fondelli, te lo posso assicurare, ribadisco che non erano check flight ne voli di addestramento, in uno dei voli il CPT non ha dormito, il "terzo" ha solo fatto colazione, ora cerco tra le mie carte e ti do maggiori info, dovrei avere anche un video dove si vede l'equipaggio composto da 3 piloti.
 
Scena quarta (ultima)

B
Perché siamo arrivati a questa situazione?
A
Perché siamo un paese di bischeri! Senza coraggio ma soprattutto senza capacità di andare avanti a testa bassa quando si è di fronte alle turbolenze. Dovevamo tirare dritto con il burlando uno, dovevamo resistere alle lamentele di chi, per interessi propri, aveva intuito che stavamo facendo sistema. Oggi avremmo una malpensa a 30 milioni e forse più di passeggeri. Tutti si lamentavano, tra l’altro, che l’aeroporto stava a 40 km dalla città. Vero! Vorrei però sapere qual altro hub sulla faccia della terra è a meno dalla città? Quale altro hub può essere raggiunto in poco tempo? Era tutto pronto, occorreva solo costanza e determinazione nel tirare diritto per la nostra strada! Nulla abbiam mandato in vacca tutto!
C
E a milano hanno pure mandato via chi stava facendo sistema con alitalia. Chi stava lavorando e implementando le sinergie tra il vettore e l’aeroporto. A milano lo hanno allontanato accusandolo di essere filo alitalia. Di non saper tenere le redini del vettore. Come altri due manager e un presidente mandati via, o messi nella condizione di andarsene, perché o troppo filo alitalia o troppo chiari sul da farsi per avere successo!
A
Ti prego… basta
C
Ti prego un fico secco, lo sai che ti voglio bene e mi sono rotto di fare quello che fa finta di niente! Diciamolo una volta per tutte e chiaramente: ci siamo tenuti a milano un sindaco che anziché chiudere linate pensava ad andare in giro in costume da bagno! Ci siamo tenuti un sindaco che ha costretto perfino giorgio fossa ad andarsene.
B
Cosa?
C
Si cari miei. Perché Giorgio, al sindaco in costume, aveva detto chiaramente due cose. La prima: a linate si chiude, si vendono i terreni ai palazzinari e con la montagna di soldi della vendita si punta tutto su malpensa altrimenti l’alternativa è l’avere un aeroporto zoppo per sempre. La seconda: sea handling va venduta velocemente a qualcuno che, pace all’anima sua, si accolla i problemi che sea non può risolvere e poiché questo signore si piglia le disgrazie (contratti onerosi in un mercato libero) occorrerebbe risarcirlo in qualche modo. Una strada potrebbe essere quella di farlo entrare, in parte, nel business dei negozi in aeroporto. Non sia mai. Due eresie! Linate non si chiude perché è l’aeroporto dei milanesi e sea handling la si tiene perché noi siamo ingordi degli euro dei negozi e quindi non li vogliamo dividere con nessuno. I soldi servono a noi perché il sindaco deve fare le sfilate in costume da bagno su una vespa rossa! Via chi stava lavorando, all’apertura di malpensa, perché sea facesse sinergia con alitalia e via anche chi, dopo, ha marcato la necessità non solo di chiudere linate ma anche di liberarsi di sea handling!
A
Non è solo colpa del sindaco
C
Si. Vero. Anche si qualche assessore!
A
Ecco!
C
Stavano li a fare i conticini (quando si insisteva di limitare linate) del tipo questo volo si, questo volo no. Quattro voli a linate e uno malpensa, via la doppia carta d’imbarco, via quello che aveva tre valigie anziché due –che poteva restare- come se si stesse dividendo i pani e i pesci La ruspa! Altro che quattro per uno! C’è stato un momento che abbiamo rasentato la comicità. C’erano 4 milioni di passeggeri che si continuava a pensare di trasferire avanti e indietro tra linate e malpensa. Via da linate. Poi di nuovo a linate. Poi via ancora da linate. Come ora. Volete saperne un’altra?
B
Si
C
Andate ora in sea a dire che alitalia anziché fare tre onde a malpensa ne fa una sola lunga e centrale. Ti vengono a raccontare che non esiste vettore al mondo che ha una sola onda. Che bisogna farne tre per ottimizzare oltre a dirti, ovviamente, che ci sarebbero delle strozzature infrastrutturali. Capito? Fanno i conti in tasca ad alitalia anziché guardarsi i loro di conti. Di problemi tecnici con l’onda lunga non ce ne sono e se anche ci fossero, bhè, è compito del gestore rimuoverli se vuole che il vettore (cliente al 60%) resti. Ma il vero problema, che non ti diranno mai, è che se il vettore si organizzasse su un’onda lunga per loro sono problemi da emorroidi! Hanno bisogno di tre onde per non stravolgere i loro contratti di lavoro. Con una sola onda avrebbero una montagna di gente in turno fuori onda che sta li a grattarsi. Avrebbero bisogno di un contratto “spezzato” ma per ottenerlo dovrebbero aprire una vertenza sindacale che toglierebbe loro il sonno! Quindi meglio scaricare le colpe su alitalia e dormire sonni tranquilli.
A
Assolutamente vero. Ne hai fatta di strada in questi anni.
C
Basta avere due grandi maestri e tanta voglia di studiare. Se la situazione è questa come si fa ad essere pro malpensa? Risolviamoci prima i nostri di problemi. Un po’ come i voli che alitalia chiude a milano. Alitalia non sa vendere, alitalia ha i costi alti, la musichetta del fare i conti in tasca agli altri torna sempre utile. Mai e poi mai però da sea è uscita un’idea su come aiutare i mongoloidi (secondo loro) di alitalia a vendere. Nulla di nulla. Solo dire che è colpa loro. Sono convinto che i ragazzi di sea di idee per dare una mano ad alitalia a vendere ne hanno, facendo così anche il bene di malpensa però nulla esce. Le idee se le tengo per loro per evitare che dall’alto arrivino stroncature!
A
Anche questo è vero!
B
Mamma mia che situazione. Come se ne esce ora? Bisognerebbe atterrare az, fare un altro vettore, trasferire lì gl’asset attivi, i diritti e gli slots e assumere i volenterosi con un nuovo contratto. Non solo. Occorrerebbe liberarsi della service con l’eccezione della manutenzione negoziando, poi, con l’unione europa il da farsi sulla bud company, su come gestire il marcio che resta. Insomma la strada swiss o sabena.
A
Con un’aggiunta.
B
Cioè?
A
Ruspa a linate. Finire malpensa. Rendere efficiente la sea. Collaborare tra sea, adr e alitalia. Fare sistema
C
Tre amici al bar! Ma tre amici competenti. Voi avete voglia?
A
Io no
B
Io neppure
C
Io non ho competenze, sono solo un povero sognatore. Il conto per favore. Paga il dottor XXYY io non ho soldi con me, scusatemi.
B
Hai capito il paraculo?
C
No bello mio. Ho imparato dal tuo illustre parente.
B
Eheheheh. Vuoi un passaggio?
C
Se sei con la quattroporte si, con le altre baracche di casa no, vado a piedi
B
Sono con la quattroporte
C
Allora accetto


E i tre lasciarono l’ottimo ristorante toscano a bordo della quattroporte giudata dal fidato e storico autista…
 
Mannaggia! Io speravo che dopo la cena andassero al night e forse avremmo ancora imparato qualcosa ;)
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Non capisco a che cosa servirebbe il T2 ad Alitalia. O forse si intendeva il satellite B del T1?

si intendeva "un qualcosa" di dedicato, come per tutti i vettori che si rispettino nei loro aeroporti hub! in attesa che arrivi il 2011 col terzo satellite (che poi non parlerà con gl'altri due, essendo bello autonomo e indipendente. un terzo braccio che risponderà a se stesso e basta) poteva andare bene anche il T2 ristrutturato! li si sarebbe potuto, per esempio, ma solo per fare un esempio tra tanti, fare un via veloce per gl'imbarchi dei passeggeri di magnifica, come hanno tutti i vettori che si rispettiano nei loro aeroporti hub. cosa oggi impossibile. perchè? a milano vai tu a capire le vere ragioni: la sea dice che è la polizia di frontiera che non ha uomini e non può quindi permettersi di dedicarne ai controlli dei pochi clienti di magnifica mi sà però che anche la sea ci marcia così evita investimenti! a roma se alitalia chiede il molo, carlo toto prende uno dei suo nuovi e fiammanti 320 e si fa un volo andata e ritorno dal padre eterno per protestare e così blocca tutto e buonasera antonella clerici niente molo dedicato...

siamo in italia...

quasi quasi conviene che uno dei gestori si compri il vettore. perchè la sea non compra alitalia? cosi poi fa quel che vuole e finalmente si fa sistema!
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

C
E a milano hanno pure mandato via chi stava facendo sistema con alitalia. Chi stava lavorando e implementando le sinergie tra il vettore e l’aeroporto. A milano lo hanno allontanato accusandolo di essere filo alitalia. Di non saper tenere le redini del vettore. Come altri due manager e un presidente mandati via, o messi nella condizione di andarsene, perché o troppo filo alitalia o troppo chiari sul da farsi per avere successo!
A
Ti prego… basta
Certo che il signor C è stato sadico! Povero signor A... tuttavia dalla sua risposta si intuisce che voglia di tornare ne avrebbe eccome, se solo ci fossero condizioni diverse da quelle passate e attuali. Mi convinco sempre di più che oggi sarebbe il miglior ad+dg per Sea.

Marco

P.S.
Il signor B era piuttosto taciturno perché ascoltava e meditava o perché infondo non sono affari suoi?