Da Brindisi dirottati al Nord i 42 milioni per l'aeroporto


Lo scippo dei 42 milioni all'aeroporto di Brindisi sul tavolo del governo

di PIERLUIGI POTI'

BRINDISI - Della sconcertante vicenda relativa allo “scippo” degli ormai famosi 42 milioni di euro (in un primo momento destinati all’aeroporto di Brindisi e poi inspiegabilmente dirottati, da un’occulta regia politica, verso scali del nord) se ne discuterà probabilmente nella prossima seduta del Consiglio dei Mi nistri, in programma il 28 agosto.

I parlamentari brindisini, infatti, hanno deciso di an dare a fondo alla questione per capire perchè si è deciso di penalizzare (ancora una volta) il meridione, e Brindisi in particolare.

Promotore di una esplicita richiesta al Governo si è reso l’ex Sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali (Pdl), che ha chiesto un incontro for male, prima della seduta del Consiglio, per avere rassicu razioni in merito all’oppor tunità di una discussione in sede.

Anche Antonio Gaglione (parlamentare Pd) ha deciso di interessarsi alla vicenda e già oggi è disponibile ad in contrare Domenico Di Paola (amministratore unico di Aeroporti di Puglia) ed eventualmente anche Michele Emiliano (sindaco di Bari) presso lo scalo brindisino.

«L’aeroporto - ha detto - è la macchina trainante per lo sviluppo del turismo e, in ge nere, dell’economia locale e non possiamo restare inerti di fronte a discutibile scelte politiche».

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Sulla vicenda interviene anche il capogruppo alla Regione del Pd, Maniglio. «Le scelte del governo nazionale - dice - vanno in altra direzione rispetto alle potenzialità della Puglia e questo mette a rischio un processo virtuoso. Che le risorse destinate a Brindisi siano dirottate verso i luoghi simboli del leghismo (Verona e Treviso) non può non colpire l’orgoglio dei salentini e far arrossire di vergogna quanti, pur di sostenere la rovinosa politica del governo, calpestano diritti fondamentali delle nostre comunità . Bene ha fatto, pertanto, il presidente della provincia di Brindisi a chiedere un incontro al ministero dei trasporti. Non è possibile, infatti, subire in silenzio l’ennesimo scippo ai danni del Mezzogiorno e della Puglia.

E farebbero bene i presidenti di Lecce e Taranto a sostenere convintamente la proposta del presidente Ferrarese senza ritagliarsi, lo dico garbatamente al presidente Gabellone, il ruolo di difensori d’ufficio di scelte che penalizzano il nostro territorio».

Una polemica tutt’altro che velata, dunque, con quei rappresentanti istituzionali rappresentanti forze politiche affini a chi regge le sorti del governo nazionale. «Spero - aggiunge tuttavia Maniglio - che nessuno abbocchi alle storielle della destra che annuncia risorse a futura memoria mentre quelle effettivamente disponibili prendono il volo per altri aeroporti. L’aeroporto del Salento, tra l’altro, è già in credito e da tempo attende interventi di completamento per potenziarne funzioni già assegnate. Brindisi, infatti, è tra i 4 centri di controllo d’area (Cca), insieme a Roma, Milano e Padova. E ci sono norme europee (regolamenti 549, 550, 551 e 552 del marzo 2004) che definendo il programma “Cielo unico europeo” hanno dettato norme e vincoli per rendere più sicuro, efficiente ed economico il sistema di gestione del traffico aereo. A Brindisi, in quanto centro di controllo d’area, va assegnata la competenza operativa anche sugli spazi aerei della Sicilia orientale e della Calabria, secondo un progetto avviato già nel 2001 ma ancora non completato. Ancora più importante - conclude il capogruppo Pd - è l’istituzione del Servizio di veglia meteorologica che le regole internazionali indicano quale strumento indispensabile per garantire la sicurezza dei voli. Brindisi ha i requisiti strutturali, e formali, per attivare questo servizio a condizione, però, che l’aeroporto cessi di essere classificato come ‘militare’ e sia trasferito alle competenze dell’Enav. Ecco perché le scelte del governo Berlusconi rischiano di essere doppiamente disastrose: si ostacola un processo di crescita graduale e incontestabile, si tarpano le ali a un possibile ulteriore sviluppo».


http://www.lagazzettadelmezzogiorno...OTIZIA_01.php?IDNotizia=261454&IDCategoria=11
 
Dipende da quante possibilità ci sono che l'investimento al sud dia dei ritorni credibili ed in quanto tempo. Per es. Treviso potrebbe gestire un buon traffico charter. Brindisi? Qual'è la capacità ricettiva della Puglia rapportata al triveneto? Cmq anche in Veneto qualcosa da sistemare c'è ancora, per es. Treviso che con cattivo tempo deve dirottare i voli.

penso che nei mesi estivi, non ci siano proprio paragoni: Qual'è la capacità ricettiva del triveneto rapportata alla Puglia?
 
Sempre per citare Treviso, e' normale che la minima RVR sia di 900 metri per gli atterraggi quando si sa benissimo che d'inverno con frequenza variabile la mattina presto/sera la visibilita' e' decisamente inferiore? Senza contare le giornate di nebbia totale?
Ogni stagione invernale sono circa 50.000 i passeggeri dirottati/lasciati a piedi...
E non sono pochi!

è colpa mia se Treviso è nella fogna, forse per questo si deve penalizzare il sud?
 
penso che nei mesi estivi, non ci siano proprio paragoni: Qual'è la capacità ricettiva del triveneto rapportata alla Puglia?

Dati Federalberghi (esclusi Affittacamere, ostelli e case vacanza)

Puglia: 830 strutture

Veneto: 3543 strutture

Friuli: 740 strutture

Trentino: 5059

Ridimensionali pure quelli del triveneto, per varie ragioni (magari qualche albergo ha chiuso e la chiusura non è stata comunicata, ecc).

Un'altro dato che bisognerebbe considerare è l'eventuale paercentuale, sul totale, di strutture affiliate/appartenenti alle catene multinazionali, che spesso vuol dire molto per il turista straniero.
 
Dati Federalberghi (esclusi Affittacamere, ostelli e case vacanza)

Puglia: 830 strutture

Veneto: 3543 strutture

Friuli: 740 strutture

Trentino: 5059

Ridimensionali pure quelli del triveneto, per varie ragioni (magari qualche albergo ha chiuso e la chiusura non è stata comunicata, ecc).

Un'altro dato che bisognerebbe considerare è l'eventuale paercentuale, sul totale, di strutture affiliate/appartenenti alle catene multinazionali, che spesso vuol dire molto per il turista straniero.

si, ma d'estate sono vuote, la ricettività non c'entra un tubo se le camere d'albergo non le riempi. vuoi veramente competere con la Puglia in estate?
 
si, ma d'estate sono vuote, la ricettività non c'entra un tubo se le camere d'albergo non le riempi. vuoi veramente competere con la Puglia in estate?

Che gli hotel della laguna di Venezia, Lido di Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Grado, delle montagne venete, friulane o trentine (solo per citare le mete principali) d'estate siano vuoti mi sembra alquanto difficile. E non cito città d'arte "minori" come Verona, Padova, Vicenza, Trieste, Palmanova, Aquileia, ecc... Sì, competiamo... competiamo... spece per gli aflussi dall'estero...
 
Che gli hotel della laguna di Venezia, Lido di Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Grado, delle montagne venete, friulane o trentine (solo per citare le mete principali) d'estate siano vuoti mi sembra alquanto difficile. Sì, competiamo... competiamo... spece per gli aflussi dall'estero...

stiamo andando OT, cmq se i turisti preferiscono la melma al mare..... è giusto che si rifaccia l'aeroporto di Treviso, su con la vita glassmoon... tanto la tua vita non cambierà lostesso
 
camere vuote? skyclear non scherziamo!devi pensare che in veneto il fulcro della regione dal punto di vista turistico è costituito da venezia città che ospita ogni anno milioni di persone (sui numeri non posso essere preciso al momento). considera poi che quasi tutti i turisti che vanno in veneto d'estate fanno un passaggio a venezia... anche solo mezza giornata, questi turisti partono da verona (lago di Garda), da Padova (terme di abano terme), partono dai lidi ferraresi, partono da Lido di Jesolo, dal vicini friuli (lignano sabbiadoro) e si riversano su venezia città... Mi viene in mente ciò per risponderti.

Io comunque direi senza problema che la capacità ricettiva della nostra Puglia non può (purtroppo) competere con il Veneto al momento... se mi sbaglio correggetemi.
 
oops mentre postavo hai scritto di nuovo...

Skyclear su come in certe regioni vendano melma per oro e diventino ricchi mentre noi che abbiamo l'oro a stento copriamo le spese e ci avanza qualcosa per l'inverno... ci sarebbe da andare avanti per i prossimi mesi a discuterne...
Comunque sta a noi inventarci qualcosa di innovativo e nuovo per accaparrarci nuove presenze così come hanno fatto località che hanno un mare nel quale io ho difficoltà a fare un tuffo (chi conosce lo ionio sa cosa intendo). Inizierei da una pulizia delle spiagge seria e da cassonetti che non traboccano di immondizia tanto per comunciare...
Cmq effettivamente sto andando assolutamente off topic, sorry chiudo qui.
 
stiamo andando OT, cmq se i turisti preferiscono la melma al mare..... è giusto che si rifaccia l'aeroporto di Treviso, su con la vita glassmoon... tanto la tua vita non cambierà lostesso

Sky...tu mi hai chiesto i dati della ricettività, ed io te li ho dati, basandomi su quelli di Federalberghi. Poi se la gente preferisce la melma al mare, capisci che non è un problema mio, ne tanto meno degli albergatori. La mia vita di sicuro per ora non cambia, ma siccome lavoro come tour operator nel nord-est, i dati dell'incoming li seguo abbastanza...

Non mi sembra tanto O.T., in fondo anche di questi fattori bisogna tener conto per capire quanto vale la pena investire su un apt piuttosto che su un altro. Questo non significa che Brindisi debba essere trascurato, ma che nel triveneto c'è ancora spazio per qualche potenziale buon investimento.
 
camere vuote? skyclear non scherziamo!devi pensare che in veneto il fulcro della regione dal punto di vista turistico è costituito da venezia città che ospita ogni anno milioni di persone (sui numeri non posso essere preciso al momento). considera poi che quasi tutti i turisti che vanno in veneto d'estate fanno un passaggio a venezia... anche solo mezza giornata, questi turisti partono da verona (lago di Garda), da Padova (terme di abano terme), partono dai lidi ferraresi, partono da Lido di Jesolo, dal vicini friuli (lignano sabbiadoro) e si riversano su venezia città... Mi viene in mente ciò per risponderti.

Io comunque direi senza problema che la capacità ricettiva della nostra Puglia non può (purtroppo) competere con il Veneto al momento... se mi sbaglio correggetemi.

cosa centra questo... ci sono già gli aeroporti nei luoghi che tu citi: venezia, verona, bologna, ne dobbiamo fare altri? e poi tra venezia e treviso ci sono solo 42 km.....
 
Non credo si parli di farne di nuovi, ma di migliorare due quelli già esistenti. E' vero che Treviso e Venezia sono vicinissimi, ma nonostante questo mi pare che Treviso abbia un buon flusso di pax da gestire, quindi si vede che funziona nonostante la vicinanza con Venezia. Poi, secondo me di apt ce ne sono troppi, ma quelli che hanno pax è difficile dire che sono di troppo...
 
resto dell'idea che il taglio che la politica Brindisina sta dando alla questione è ridicolo se non patetico.
leggi i titoli del giornale e sembra che 42 mln erano solo per Brindisi e invece vanno altrove.
va detto che in questa tranche di soldi relativa al passaggio dall'AMI ad ENAV dei servizi di assistenza al volo è entrato anche Comiso che non mi pare sia in provincia di Belluno.

raramente si è visto un approccio tanto bieco.
qual è la capacità oraria di Brindisi?
 
Nel 2008 il Veneto ha fatto 36milioni di PRESENZE...
Qui puoi trovare i dati aggiornati:
http://statistica.regione.veneto.it/jsp/linea.jsp
Non mi sembra che la Puglia arrivi a tanto.
E nemmeno di avere la melma... certamente alcune spiagge non sono il massimo, ma da qui a chiamarle MELMA ce ne passa...
Altra cosa: Treviso-Venezia 26Km
Treviso + Venezia unico sistema aeroportuale gestito da Save. Ognuno dei due aeroporti è complementare all'altro.
 
Mal capisco l'impostazione e il senso degli ultimi messaggi.
Quando la sfida "a chi ce l'ha più lungo"* ?


*ps: alludo al tratto di terreno per l'involo e l'atterraggio
 
si, credo che sia ora di finirla abbiamo pubblicizzato abbastanza le nostre regioni. Vi posso garantire che il problema rimane e speriamo sia risolto il più presto possibile con il completamento del transito di tutti gli aeroporti citati nel decreto anticrisi.

X Quirino: 8 movimenti dalle 07.45 alle 16.15 (sabato e festivi esclusi)
5 movimenti dalle 16.15 alle 07.45 (sabato e festivi inclusi)
 
stiamo andando OT, cmq se i turisti preferiscono la melma al mare..... è giusto che si rifaccia l'aeroporto di Treviso, su con la vita glassmoon... tanto la tua vita non cambierà lostesso


Da innamorato del mare di Puglia mi dispiace assai di questa faccenda. Comunque nel Veneto gli alberghi difficilmente sono vuoti e neppure le altre strutture ricettive alternative.
 
Mal capisco l'impostazione e il senso degli ultimi messaggi.
Quando la sfida "a chi ce l'ha più lungo"* ?


*ps: alludo al tratto di terreno per l'involo e l'atterraggio

No ernest, il discorso è solo che alcuni politici brindisini hanno affermato che l'apt di Brindisi è fondamentale perchè contribuirebbe allo sviluppo turistico della Regione. Visti i numerosi precedenti in Italia, direi che l'argomento è debole, dati alla mano (e per questo sono stati postati) e si dovrebbe partire con un approccio diverso. Prima pianifichi ed attui uno sviluppo turistico, poi sviluppi un apt che serva tale sviluppo. Sennò rischi concretamente di fare una cattedrale nel deserto. Purtroppo mi pare che, negli ultimi anni, la tendenza sia un po' contraddittoria per quanto concerne tale sviluppo turistico in Puglia, con grandi catene alberghiere multinazionali e tour operator che non hanno rinnovato i contratti di gestione.
Poi, se si ritiene che sia sbagliato focalizzare l'attenzione sullo sviluppo turistico potenzialmente derivante dall'apt, occorre chederne conto ai politici locali che vogliono portare tale argomento al tavolo della discussione.
 
http://vivicaselle.blogspot.com/2009/08/aeroporto-di-brindisi-con-via.html


Aeroporto di Brindisi (con V.I.A.) PENALIZZATO, Aeroporto di Verona (senza V.I.A.) AIUTATO... perchè?

Da un po di giorni... i "Brindisini"... in merito a quello che sta succedendo per il loro Aeroporto... sono un pò incaxxati... almeno da quanto appare scritto in una serie di articoli, tra cui questi:
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Da Brindisi dirottati al Nord i 42 milioni per l'aeroporto... in cui, tra l'altro, si legge:
Si allungano ulteriormente i tempi di attesa per l’auspicato passaggio di gestione del traffico aereo dello scalo di Brindisi dall’Aeronautica militare all’Enav (Ente nazionale di assistenza al volo). I consistenti fondi stanziati (circa 42 milioni di euro) hanno, infatti, subito un improvviso quanto inspiegabile cambiamento di destinazione d’uso, venendo dirottati (è proprio il caso di dirlo) dal ministero a vantaggio di due aeroporti del Nord, precisamente Verona «Catullo» e Treviso «Sant’Angelo». Tradotto in termini pratici, significa che per poter addivenire al tanto atteso «scambio di consegne» si dovrà attendere - se tutto va bene - almeno altri 3-4 anni. Il che non farà altro che penalizzare ulteriormente uno scalo dove già adesso il servizio è ridotto ai minimi termini.
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Papola: limiti al numero di movimenti gestibili dal controllo traffico aereo, in cui, tra l'altro, si legge:

Un aeroporto come quello di Brindisi, con due piste incrociate di cui quella strumentale lunga più di 3km ed un sistema di radioassistenze completo, gestisce tranquillamente oltre 30-35 movimenti all’ora mentre L’Aeronautica militare che al momento fornisce il servizio di controllo del traffico aereo, a causa della carenza di personale controllore, impone la restrizione del numero massimo dei voli gestibili in un ora. Capacità che si riduce ulteriormente dopo le ore 16.00, orario di chiusura del servizio Radar, stabilizzandosi a un massimo di 5 movimenti all’ora.
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I controllori di volo sui problemi del Papola, in cui, tra l'altro si legge:
Il mancato interessamento degli Enti locali e del governo Nazionale penalizza come al solito il meridione d’Italia. Grossi interventi sono stati pianificati per gli aeroporti del Nord Italia, come il “Catullo” di Verona o l’aeroporto di Treviso Sant’Angelo, al fine di risolvere questi problemi e garantire uno sviluppo di tutto l’indotto. Il passaggio della gestione del traffico aereo dall’aeronautica Militare all’Enav (che gestisce i servizi del traffico aereo su tutti gli aeroporti civili d’Italia) sembra lontana dal realizzarsi ed il futuro per quei cittadini che sono soliti volare per diletto o per lavoro si prospetta sempre più pieno di disservizi.
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L'Aeroporto di Brindisi, con domanda presentata in data 30 Agosto 2005 che ha dato avvio al processo per essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale, in data 28 Gennaio 2008, ha ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale.
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L'Aeroporto di Verona negli ultimi dieci anni... si è ampliato senza alcuna sottoposizione di Valutazione di Impatto Ambientale e ad oggi è ancora mancante di Decreto di Compatibilità Ambientale e, per questa irregolarità, la Commissione Europea ha in corso una Verifica di Procedura di Infrazione di V.I.A. e di V.A.S.
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Se l'Aeroporto di Brindisi (con Decreto V.I.A.) viene PENALIZZATO, perchè Aeroporto di Verona (che è senza V.I.A.) viene AIUTATO?
 
per tutti gli aeroporti citati il problema si pone nel momento in cui non si è in grado di soddisfare la domanda "di assistenza al volo".
per quel che ne so io la momento il problema non è di aeroporti ma di spazia aerei ed è evidente per Verona/Garda e Rimini/Romagna.
Gli altri non mi risulta.
Con 35 movimanti orari a Brindisi sono curioso di vedere dove parcheggiano gli aeroplani poi.