Corporacion America diviene primo azionista di SAT e di ADF


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DOPO PISA, CORPORACION AMERICA SBARCA ANCHE AL VESPUCCI

AEROPORTO DI FIRENZE: IL 33,4% AGLI ARGENTINI

FIRENZE – Dopo Pisa anche l’aeroporto di Firenze entra nel gruppo argentino Corporacion America. Aeroporti Holding ha raggiunto un accordo per cedere il 33,402% di Aeroporto di Firenze a 13,42 euro per azione a Cedicor, la controllante di Corporacion in mano al magnate argentino armeno Eduardo Eurnekian.
Con il perfezionamento dell’operazione, Cedicor dovrà promuovere un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria su AdF.
Alla notizia le azioni di Adf stanno volando in borsa con un balzo del 22,02% portandosi a 13,3 euro, prossimi al prezzo unitario di 13,42 riconosciuto ad Aeroporti holding da Cedicor per l’acquisto del pacchetto di controllo della società.
Aeroporti Holding è controllata da Sagat e partecipata da Equiter (Intesa) e Tecnoinvestimenti (Camere di Commercio).
Si profila pertanto una «holding di fatto» tra gli scali di Pisa e Firenze, una volta che entrambe le società (Adf e Sat) faranno parte della stessa compagine sociale argentina.

http://www.firenzepost.it/2014/02/27/aeroporto-di-firenze-il-334-agli-argentini/
 
Re: Odissea Pista Aeroporto di Firenze

Scusate, vedo che tutti (presidente della Regione Rossi in testa) stanno esultando per aver portato Corporacion America a investire sugli scali toscani (dopo le quote di Pisa ora quelle di Firenze)... ma sono l'unico a chiedersi chi diavolo sono questi e che intenzioni hanno?

Tutto sommato questa Corporacion possiede aeroporti solo in Sud America e in Armenia (paese natale del patron Eurnekian), mentre le trattative nel mondo "occidentale" (scusate l'uso del termine un po' a sproposito) sono tutte, e dico tutte, andate in fumo tranne Trapani e ora la Toscana. E Rossi si vanta di averli portati in Toscana!!?? Forse siamo su "Scherzi a parte"!!
 
Re: Odissea Pista Aeroporto di Firenze

Un aggiornamento al sito no? L'ultimo comunicato stampa sul sito di Corporacion America risale al maggio 2013 e annunciava l'accordo per l'acquisto della ATA di Milano Linate, accordo poi saltato (l'ATA è andata alla SEA).
 
Re: Odissea Pista Aeroporto di Firenze

Finchè non c'è comunicato ufficiale da parte del cedente e del compratore restano tutte chiacchiere da bar...
 
Articolo interessante sulla conquista degli Apt di Pisa e Firenze

Ho trovato questo interessante articolo sul quotidiano il Fatto Quotidiano sulla vicenda della "conquista" da parte di Corporacion America degli aeroporti di Pi e Fi.
E' un articolo, che presenta ed espone fatti. Al di la delle varie idee ed opinioni, dei fatti raccontati ed esposti, da prendere ovviamente con le dovute cautele (!) vi sono passaggi che in effetti destano qualche inquietudine (ho tagliato la parte finale per non appensantire troppo, ma la versione completa la trovate sul Fatto).

---- "Chi si aspettava dal regime renziano la rottamazione degli intrecci più opachi tra politica e affari, si rassegni a una paziente attesa. Le solite compagnie di giro continuano a tessere le loro trame come prima, e trovano tra gli amici di Matteo Renzi le loro sponde. “Entusiasmo e soddisfazione” ha manifestato il vicesindaco di Firenze Dario Nardella (storico braccio destro del premier) per l’acquisto del 34 per cento della Adf (Aeroporto di Firenze, società presieduta da Marco Carrai, altro fedelissimo del capo) da parte dell’ottantenne imprenditore argentino Eduardo Eurnekian. La sua Corporacion America ha pagato 40 milioni al fondo F2i guidato da Vito Gamberale, e adesso si prepara all’offerta pubblica di acquisto su tutto il capitale, per un investimento totale di 120 milioni, che andranno agli attuali azionisti e non alle strutture aeroportuali. Le ragioni di tanta gioia da parte di Nardella e Carrai (e Renzi) si scorgono con fatica. Mentre balzano all’occhio diverse stranezze.

La prima è la palese sponsorizzazione di Eurnekian da parte di Vito Riggio, da oltre dieci anni inamovibile padre-padrone dell’Enac, l’ente di controllo sull’aviazione civile. L’Enac sta agli aeroporti come la Banca d’Italia alle banche. Basta dire che una pista è troppo corta o troppo vicina alle case e l’aeroporto è morto. Riggio si comporta da regista del sistema, promuovendo gli investitori: “Questo è un gruppo vero, che sa gestire aeroporti in maniera manageriale”, ha detto già tre anni fa di Eurnekian. Fatto sta che (seconda stranezza) nessuno dice perché Gamberale, impegnato da anni nella costruzione di un polo aeroportuale, ha venduto le azioni dello scalo di Peretola. Ma autorevoli testimoni parlano di pressioni molto forti per dare spazio all’amico argentino e convincere Gamberale ad accettare la spartizione del mercato.

La terza stranezza, di cui sicuramente si occuperà la Consob, è che le azioni Adf, dopo anni di stasi attorno ai 9,5 euro, due mesi prima dell’annuncio dell’affare hanno cominciato a volare in Borsa, crescendo repentinamente del 20 per cento. Qualcuno evidentemente ha saputo e si è arricchito. Ma questo sarebbe il meno, per così dire. Benché il plenipotenziario in Italia di Eurnekian sia un noto e ben collegato ingegnere fiorentino come Roberto Naldi, Carrai e Nardella sembrano ignorare con chi hanno a che fare. Eurnekian è il perno attorno a cui ruota una giostra di affari e relazioni talmente vorticosa doverla guardare alla moviola.

Eurnekian è in questi mesi a processo a Vicenza, con altri dieci imputati tra cui Naldi stesso, per la bancarotta della compagnia aerea Volare, di cui era azionista. Si è sempre dichiarato parte lesa, ma i pm sostengono che, dopo il fallimento, il commissario (oggi defunto), Eurnekian e Naldi “avrebbero dato vita a un accordo corruttivo finalizzato a favorire Alitalia nell’acquisto rispetto ad altre pretendenti”. Quando Eurnekian si presenta davanti ai magistrati il legale che lo accompagna è Giuseppe Bonomi. Sì, proprio lui, l’ex parlamentare leghista, poi presidente della Sea (aeroporti milanesi di Linate e Malpensa), poi presidente dell’Alitalia, poi di nuovo alla Sea e oggi, indovinate un po’, consulente del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi per il settore aeroportuale.

Eurnekian ha in Italia un sacco di amici. È rimasta celebre la grigliata di carne argentina nella villa del suo socio Ernesto Gutierrez, cui partecipò l’allora presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera Mario Valducci, berlusconiano della prima ora, oggi piazzato alla Authority per i trasporti. Era il 2009 ed Eurnekian puntava al controllo di Telecom Argentina: lo spalleggiava il governo di Buenos Aires, lo spalleggiavano gli amici politici italiani, gli chiuse la porta in faccia il numero uno di Telecom Italia, FrancoBernabè, che disse no alla vendita e spiegò alla Procura di Roma i suoi sospetti: “Abbiamo ricevuto pressioni per cedere quella partecipazione, in particolare al gruppo Eurnekian-Gutierrez. La vicenda è stata effettivamente strana”.

Per Eurnekian la voglia di aeroporti italiani è antica. Nel 1998 con il presidente della Sea Bonomi, suo futuro avvocato, fece l’accordo per un investimento comune su alcuni aeroporti argentini. In breve tempo, con un’acrobazia poi oggetto di durissime controversie, Eurnekian è riuscito a prendere il controllo del Consorzio Argentina 2000, lasciando alla Sea l’onere di mettere i soldi senza l’onore di comandare. Il successore di Bonomi, l’ex presidente della Confindustria Giorgio Fossa, mandò un dirigente della Sea in Argentina per sciogliere l’aggrovigliata matassa: era Roberto Naldi, oggi rappresentante di Eurnekian in Italia. Sulla scorta delle investigazioni di Naldi, Fossa comunicò al sindaco di Milano Gabriele Albertini (azionista di controllo della Sea) che non c’erano gli estremi per un’azione di responsabilità contro Bonomi. Oggi Fossa è imputato insieme a Eurnekian e Naldi nel processo di Vicenza per la bancarotta della Volare.

In seguito Eurnekian ha cominciato ad ambire agli aeroporti italiani. Nel 2005 voleva la Sea, poi ha puntato a Comiso, a Genova, ad Ancona-Falconara, a Bologna, a Palermo. Ci ha provato con Il Barajas di Barcellona, e con gli aeroporti portoghesi. Gli hanno sempre chiuso la porta in faccia. Alla fine ha preso da privati il 23 per cento dell’aeroporto di Pisa e da F2i il 34 per cento di Firenze.... "

@giorgiomeletti

da Il Fatto Quotidiano del 2 marzo 2014
 
Re: Articolo interessante sulla conquista degli Apt di Pisa e Firenze

Articolo di facile lettura e do' atto a Giorgio Meletti di aver fatto delle ricerche in merito ai personaggi coinvolti.
Non riesco pero' a capire dove vorrebbe andare a parare. Si cerca di gettare ombra oppure no? Eurnekian ha secondi fini oppure no? Se si quali sono?
"L'opaca trama" di cui parla quale sarebbe? Gli "autorevoli testimoni" che parlano di pressioni molto forti a Gamberale per cedere le quote di AdF chi sarebbero?

Aiuterebbe molto se queste teorie fossero piu' chiare e documentate.
 
Re: Articolo interessante sulla conquista degli Apt di Pisa e Firenze

Articolo di facile lettura e do' atto a Giorgio Meletti di aver fatto delle ricerche in merito ai personaggi coinvolti.
Non riesco pero' a capire dove vorrebbe andare a parare. Si cerca di gettare ombra oppure no? Eurnekian ha secondi fini oppure no? Se si quali sono?
"L'opaca trama" di cui parla quale sarebbe? Gli "autorevoli testimoni" che parlano di pressioni molto forti a Gamberale per cedere le quote di AdF chi sarebbero?

Aiuterebbe molto se queste teorie fossero piu' chiare e documentate.


Stamani tutte le testate nazionali e locali (interessanti e puntuali articoli su Milano Finanza e sul Corriere della Sera) riportano la notizia della probabile OPA che la Corpor. di Eurnekian è pronta a lanciare su Pisa e Firenze. Anzi sembrerebbe che per l'apt Galilei di Pisa sia questione di poco tempo; i Soci pubblici di Pisa (che detengono il 51 %) cosa faranno? Venderanno? Con la crisi delle finanze pubbliche mi sa che qualche Ente pubblico si sfilerà velocemente dal patto di sindacato e venderà. A questo punto siamo ben oltre alla fantaviazione ...... Chi ha azioni dei due aeroporti se vende oggi ci ricava un bel gruzzoletto ....
 
Re: Articolo interessante sulla conquista degli Apt di Pisa e Firenze

Con la crisi delle finanze pubbliche mi sa che qualche Ente pubblico si sfilerà velocemente dal patto di sindacato e venderà. A questo punto siamo ben oltre alla fantaviazione ...... Chi ha azioni dei due aeroporti se vende oggi ci ricava un bel gruzzoletto ....
Scusami ma continuo a non cogliere il problema. Quindi i 'colpevoli' saranno coloro che venderanno per farci un bel gruzzoletto oppure Eurnekian pronto a lanciare l'OPA? Dall'articolo non si capisce.
Non riesco a trovare elementi concreti (al momento) per pensare ad opache trame, pressioni forti e secondi fini.
 
Re: Corporation America diviene primo azionista di SAT e di ADF

Ci ha provato con il Barajas di Barcellona? Lo hanno spostato? È un articolo che collega molti nomi ma alla fine non dice niente...
 
Re: Corporation America diviene primo azionista di SAT e di ADF

L'articolo non fa altro che collegare vari nomi e situazioni. In effetti non giunge a nessuna conclusione. Ma getta una luce un po' inquietante su tale operazioni e su tale "scalata" visti i nomi, i fatti, le inchieste, ecc...
Ma un'idea come cittadino toscano me la sono fatta: anche in questo caso la politica ha stretto solidi e fattivi intrecci e contatti con il mondo imprenditoriale. Se poi tali intrecci siano finalizzati al bene della collettività o per altro al momento non è dato sapere.
Speriamo bene !
 
Re: Corporation America diviene primo azionista di SAT e di ADF

Dalle dichiarazioni del rappresentante di Corporacion America ai quotidiani fiorentini:
“l'aeroporto di Firenze si svilupperà realmente quando Pisa sarà prossima al suo massimo”,
da La Repubblica Firenze del 5 marzo.
 
Re: Corporation America diviene primo azionista di SAT e di ADF

VITTORIO FANTI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI PERETOLA

AEROPORTI: A FIRENZE E PISA SBARCANO I FEDELISSIMI DI EURNEKIAN


FIRENZE – Negli aeroporti toscani sbarcano gli argentini. Il patron Eurnekian, che gestisce 51 scali in tutto il mondo, sta perfezionando le procedure per le due Opa lanciate sia sulla fiorentina Adf (obbligatoria per aver superato il 30% delle quote) sia sulla pisana Sat (volontaria) e intanto ha voluto persone di fiducia nelle società, anche per avviare la holding attesa dal governo e dall’Enac. In Adf il magnate argentino ha scelto come amministratore delegato Vittorio Fanti, già Ad dell’aeroporto di Trapani, unico scalo italiano finora gestito dalla sua Corporacion America.

NIPOTE – Nel consiglio d’amministrazione di Adf sono entrati Roberto Naldi, considerato braccio destro del patron, quindi Martin Francisco Antranik Eurnekian, 35 anni, nipote del magnate, e l’argentina Ana Cristina Schirinian. Gli stessi consiglieri siederanno anche nel cda di Sat, a Pisa. Con l’aggiunta di Paolo Angius. Significa che l’operazione, ben vista dal presidente della Regione, Enrico Rossi, sta andando avanti in maniera spedita.

PISTA
– L’incognita? Sempre la stessa, cioè l’allungamento della pista di Peretola fino a 2.400 metri. Dato per certo dagli uomini vicini a Matteo Renzi, a cominciare dal vicesindaco reggente, Dario Nardella, ma ancora avversata dai non renziani del Pd, in particolare da quei consiglieri regionali che, mercoledì, hanno spaccato il gruppo a Palazzo Panciatichi, votando provocatoriamente la mozione contro la nascente leggete elettorale nazionale, ossia l’Italicum. Ma negli ambienti del ministero dei trasporti e dell’Enac, l’ente per l’aviazione civile guidato da Vito Riggio, si dà per scontato l’allungamento. Nonostante le fibrillazioni di Pisa, dove i soci di Sat hanno chiesto al sindaco, Marco Filippeschi, di sondare le intenzioni di Eurnekian, nel timore che voglia dare più importanza allo scalo fiorentino ai danni di quello pisano.


RECORD
– Intanto Adf ha fatto sapere che nel 2013 l’aeroporto di Peretola ha registrato una crescita di passeggeri del 7% rispetto all’anno precedente, sfiorano i due milioni: esattamente 1.983.268. Si tratta del nuovo record annuale. I dati di traffico progressivi, al 28 febbraio 2014, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono in aumento dell’11,5% nella componente passeggeri. Per il solo mese di febbraio, lo scalo fiorentino ha registrato un incremento del 12,8% nella componente passeggeri ed una contrazione del 5% in quella movimenti rispetto allo stesso mese del 2013.


DIVIDENDO
– Il bilancio consolidato 2013 di Adf registra ricavi per 39,1 milioni di euro, in flessione rispetto ai 49,9 milioni dell’anno precedente a causa della chiusura degli investimenti per la realizzazione del nuovo terminal. Al netto dei ricavi per lavori sui beni in concessione, i ricavi risultano sostanzialmente in linea rispetto al 31 dicembre 2012 (-0,4%). Il Cda di Adf ha poi deliberato di proporre all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 0,04 euro per ognuna delle 9.034.753 azioni, pari alla meta’ rispetto al dividendo del 2012. Scelta decisa tenendo conto degli andamenti economici e degli impegni finanziari legati ai piani di sviluppo, nei quali rientra la pista più lunga.

http://www.firenzepost.it/2014/03/13/aeroporti-a-firenze-e-pisa-sbarcano-i-fedelissimi-di-eurnekian/
 
Opa per integrazione Pisa-Firenze

Non mi sembra di avere letto la notizia, nel caso penso si possa cancellare

Corporacion America ha comprato da F2I la quota azionaria in Adf
Milano, 27 febbraio 2014. Aeroporti Holding S.r.l., società controllata da SAGAT S.p.A.
(gestore dell'aeroporto di Torino-Caselle, facente capo al fondo F2i (*) - Fondo Italiano per
le Infrastrutture) e partecipata da Equiter S.p.A. (Gruppo Intesa SanPaolo) e
Tecnoinvestimenti (riconducibile al sistema delle Camere di Commercio italiano),
annuncia l’accordo con Cedicor S.A., società controllante di Corporacion America (**),
gruppo multinazionale argentino leader nel business aeroportuale, per la cessione di tutte
le sue n. 3.017.764 azioni rappresentative del 33,402% del capitale sociale di Aeroporto di
Firenze - ADF S.p.A. In data 26 febbraio 2014, Aeroporti Holding ha accettato l’offerta di
acquisto formulata da Cedicor. Il prezzo pattuito è di Euro 13,42 per azione.
SAGAT S.p.A. guidata dall’Amministratore Delegato, Roberto Barbieri, è controllata dalla
holding aeroportuale del Fondo F2i, F2i Aeroporti S.p.A e partecipata da Equiter, da FCT
(Comune di Torino), da Tecnoinvestimenti, da Finpiemonte Partecipazioni (Regione
Piemonte) e dalla Provincia di Torino. F2i e il Comune di Torino, a cui spetta la
designazione del Presidente, collaborano attivamente per lo sviluppo di Sagat.
L’accordo odierno rappresenta un’intesa tra due primari operatori del settore impegnati
nello sviluppo strategico dei principali scali italiani attraverso investimenti mirati alla
valorizzazione di lungo periodo, alla crescita del flusso di passeggeri, all’ampliamento del
traffico aereo e al rinnovamento delle infrastrutture esistenti.
L’operazione non è subordinata ad alcuna condizione e il closing è fissato in data 4 marzo
2014.
http://www.f2isgr.it/f2isgr/allegati/comunicati_stampa/CS64_F2i_AdF.pdf

successivamente ha lanciato Opa volontaria su Sat e obbligatoria su Adf
Corporacion America lancia un'Opa volontaria totalitaria su Aeroporto di Pisa (SAT) e l'Opa obbligatoria totalitaria sull'Aeroporto di Firenze. Oggi - ricorda una nota - Corporacion America detiene il 33,4% dell'Aeroporto di Firenze e il 27,3% dell'Aeroporto di Pisa e con le operazioni odierne ha l'obiettivo di promuovere l'integrazione e lo sviluppo del cosiddetto Sistema Aeroportuale Toscano composto dagli Aeroporti di Pisa e Firenze.

Corporacion America - prosegue il comunicato - intende promuovere una gestione unica dei due poli aeroportuali anche tramite operazioni di integrazione industriale e/o societaria come previsto nel Piano Nazionale degli Aeroporti (attualmente in fase di elaborazione da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) che prevede l'inserimento degli scali di Pisa e Firenze tra gli aeroporti di 'interesse nazionale strategicò a condizione che si realizzi una gestione unica dei due scali toscani.
Il Sistema Aeroportuale Pisa-Firenze rappresenta oggi il quarto polo Aeroportuale del Paese.

Corporacion America è un Gruppo multinazionale argentino attivo nel business aeroportuale, nelle infrastrutture, nell'energia, nei servizi e nel settore agro-industriale che gestisce 51 concessioni di terminal aeroportuali in Sud America e in Europa. Corporacion America gestisce ogni anno oltre 55 milioni di passeggeri ed é il primo operatore al mondo nel settore aeroportuale a capitale totalmente privato e il decimo complessivamente per numero di passeggeri a livello mondiale. In Italia, Corporacion America gestisce l'aeroporto di Trapani, passato, in pochi anni, da 250 mila a quasi 2 milioni di passeggeri.

Nel dettaglio, l'Opa volontaria per Sat ha a oggetto l'intero capitale sociale della società, dedotte le azioni ordinarie già in possesso dell'offerente, e pertanto 7.159.198 azioni ordinarie pari, ad oggi, a circa il 72,608% del capitale sociale con diritto di voto. L'offerente riconoscerà un corrispettivo, in contanti, pari a 13,15 euro cum dividendo (e quindi incluse le cedole relative a eventuali futuri dividendi) per ciascuna azione (12,83 euro la chiusura di oggi del titolo Sat ndr). Il controvalore massimo complessivo dell'offerta é pari a 94.143.453 euro.
Per quanto riguarda AdF, l'Opa obbligatoria ha a oggetto l'intero capitale sociale, dedotte le azioni ordinarie già in possesso dell'offerente, e pertanto 6.016.989 azioni ordinarie pari, ad oggi, a circa il 66,598% del capitale sociale con diritto di voto. L'offerente riconoscerà a ciascun aderente all'offerta un corrispettivo, in contanti, pari a 13,42 euro cum dividendo (e quindi incluse le cedole relative a eventuali futuri dividendi) per ciascuna azione portata in adesione all'Opa (13,45 euro la chiusura odierna di Borsa ndr). Il controvalore massimo complessivo dell'offerta é pari a 80.747.992 euro.
http://www.ilsole24ore.com/art/noti...-e-obbligatoria-adf-194743.shtml?uuid=ABWail0
 
Pisa boccia l'opa argentina sul Galilei

I soci pubblici di Sat hanno ritenuto troppo bassa l'offerta per le azioni dell'aeroporto pisano valutate 13,15 euro. Meno di quelle di Peretola

PISA — La battaglia sui cieli della Toscana si fa meno scontata del previsto. I soci pubblici che fanno parte del consiglio d'amministrazione di Sat - la società quotata in borsa che gestisce l'aeroporto di Pisa - hanno infatti bocciato il prezzo delle azioni, proposto dal magnate argentino Eduardo Eurnekian e approvato dalla Consob, per l'offerta pubblica d'acquisto, ritenendolo troppo basso.

I 13,15 euro ad azione offerti dagli argentini sono meno di quanto Eurnekian è disposto a pagare per le azioni di Adf, la società che gestisce lo scalo di Firenze, che è di 13,42 euro e questo non va giù al sindaco di Pisa,Marco Filippeschi, presidente del patto parasociale tra i soci pubblici che include, tra gli altri, anche la Regione e detiene il 54,45% delle azioni.

L'opa di Corporacion America che comincia oggi e sarà aperta fino al 3 giugno andrà avanti in ogni caso
, ma per raggiungere più facilmente l'obiettivo di essere in maggioranza sia in Sat che in Adf, gli argentini potrebbero decidere di alzare l'offerta per Pisa, allineandola a quella di Firenze.

A preoccupare i soci pubblici di Sat, infatti, è soprattutto il fatto che Eurnekian per il momento non sembra aver dato sufficienti rassicurazioni sulla centralità dello scalo pisano rispetto a Peretola, pur in un'ottica di sviluppo integrato di un polo aeroportuale toscano.

http://www.toscanamedianews.it/pisa-boccia-lopa-argentina-sul-galilei.htm
 
Integrazione aeroporti toscani: botta e risposta tra Firenze e Pisa

Lunedì l'incontro tra il vicesindaco fiorentino Nardella e il sindaco pisano Filippeschi, martedì un nuovo confronto a distanza. Nardella: "Abbiamo registrato l'ennesimo 'no' da Pisa". Filippeschi: "Senza il 'Galilei' la Toscana sarebbe messa male"

"Sono molto preoccupato: se la Toscana, quindi non solo Firenze, perderà questo treno, vinceranno altri tipi di ipotesi che indeboliscono il nostro sistema regionale aeroportuale. Vinceranno altri competitors come Bologna e Roma che ci sono con il fiato sul collo". Lo ha detto il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, sul progetto di holding unica tra gli aeroporti di Firenze e Pisa (che prevede la conseguente cessione di quote da parte dei soci pubblici di Adf e Sat alla società Corporacion America del magnate argentino Eduardo Eurnekian, cessione bocciata dai soci pubblici dello scalo pisano).

"Abbiamo registrato - continua Nardella - l'ennesimo no da parte di Pisa davanti ad un progetto che serve a tutta la Toscana. Ora dobbiamo farci vedere uniti, altrimenti vinceranno altri competitors ed ancora una volta la Toscana rischierà di perdere occasioni straordinarie e storiche. C'è un progetto - prosegue il vicesindaco - che si può raccogliere immediatamente, un masterplan per un'unica società che gestirebbe da sola gli scali di Firenze e Pisa. Ho trovato una forte convergenza con il presidente della Regione Enrico Rossi, il capoluogo è pronto a spingersi quanto più avanti possibile. Firenze - conclude - è pronta a fare la propria parte, ne ho parlato con il sindaco Filippeschi; mi auguro davvero, di fronte ad un'emergenza economica e occupazionale, che si mettano da parte i campanilismi".


Non tarda ad arrivare la risposta del primo cittadino della città della Torre Pendente. "Pisa ha spinto con coerenza per il sistema aeroportuale regionale e se non ci fossero in campo gli investimenti e i progetti del 'Galilei', fatti in autofinanziamento dalla SAT, la Toscana oggi sarebbe messa molto male. E Pisa ha gli occhi aperti - afferma il sindaco Marco Filippeschi - l’integrazione si fa rispettando con coerenza i contenuti che non per caso il Consiglio Regionale ha deciso di dare al sistema con l’adozione dell’integrazione al Pit, che prevedono una pista di duemila metri e non di duemilaquattrocento. Gli stessi contenuti che sono a base degli studi in corso per mettere insieme le società".


"Nei programmi della Regione - ha proseguito Filippeschi - è scritto chiaro: 'Firenze city airport collegato con grandi capitali europee, Pisa aeroporto internazionale con forte presenza del low-cost'. Chi con scelte forzate mette in discussione la caratterizzazione dei due aeroporti proposta dalla Regione e riapre scenari competitivi dannosi non lavora positivamente per l’integrazione".


“Noi abbiamo proposto e proporremo al nuovo socio privato un patto di co-governance della società. La stessa proposta che Corporacion America aveva formalizzato ai soci pubblici che controllano SAT prima di lanciare un’Opa volontaria. Questo patto dà spazio e tempo per acquisire le garanzie strategiche e per consolidare la collaborazione in modo concreto, lavorando ad un piano industriale unico e ad approvare definitivamente gli atti di programmazione. Questa - ha concluso Filippeschi - è la posizione molto motivata che, ad oggi, i soci pubblici, nessuno escluso, hanno assunto e comunicato al socio industriale e al mercato”.


http://www.pisatoday.it/economia/integrazione-aeroporti-pisa-firenze-nardella-filippeschi.html
 
Integrazione aeroporti toscani: botta e risposta tra Firenze e Pisa

Lunedì l'incontro tra il vicesindaco fiorentino Nardella e il sindaco pisano Filippeschi, martedì un nuovo confronto a distanza. Nardella: "Abbiamo registrato l'ennesimo 'no' da Pisa". Filippeschi: "Senza il 'Galilei' la Toscana sarebbe messa male"

"Sono molto preoccupato: se la Toscana, quindi non solo Firenze, perderà questo treno, vinceranno altri tipi di ipotesi che indeboliscono il nostro sistema regionale aeroportuale. Vinceranno altri competitors come Bologna e Roma che ci sono con il fiato sul collo". Lo ha detto il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, sul progetto di holding unica tra gli aeroporti di Firenze e Pisa (che prevede la conseguente cessione di quote da parte dei soci pubblici di Adf e Sat alla società Corporacion America del magnate argentino Eduardo Eurnekian, cessione bocciata dai soci pubblici dello scalo pisano).

"Abbiamo registrato - continua Nardella - l'ennesimo no da parte di Pisa davanti ad un progetto che serve a tutta la Toscana. Ora dobbiamo farci vedere uniti, altrimenti vinceranno altri competitors ed ancora una volta la Toscana rischierà di perdere occasioni straordinarie e storiche. C'è un progetto - prosegue il vicesindaco - che si può raccogliere immediatamente, un masterplan per un'unica società che gestirebbe da sola gli scali di Firenze e Pisa. Ho trovato una forte convergenza con il presidente della Regione Enrico Rossi, il capoluogo è pronto a spingersi quanto più avanti possibile. Firenze - conclude - è pronta a fare la propria parte, ne ho parlato con il sindaco Filippeschi; mi auguro davvero, di fronte ad un'emergenza economica e occupazionale, che si mettano da parte i campanilismi".


Non tarda ad arrivare la risposta del primo cittadino della città della Torre Pendente. "Pisa ha spinto con coerenza per il sistema aeroportuale regionale e se non ci fossero in campo gli investimenti e i progetti del 'Galilei', fatti in autofinanziamento dalla SAT, la Toscana oggi sarebbe messa molto male. E Pisa ha gli occhi aperti - afferma il sindaco Marco Filippeschi - l’integrazione si fa rispettando con coerenza i contenuti che non per caso il Consiglio Regionale ha deciso di dare al sistema con l’adozione dell’integrazione al Pit, che prevedono una pista di duemila metri e non di duemilaquattrocento. Gli stessi contenuti che sono a base degli studi in corso per mettere insieme le società".


"Nei programmi della Regione - ha proseguito Filippeschi - è scritto chiaro: 'Firenze city airport collegato con grandi capitali europee, Pisa aeroporto internazionale con forte presenza del low-cost'. Chi con scelte forzate mette in discussione la caratterizzazione dei due aeroporti proposta dalla Regione e riapre scenari competitivi dannosi non lavora positivamente per l’integrazione".


“Noi abbiamo proposto e proporremo al nuovo socio privato un patto di co-governance della società. La stessa proposta che Corporacion America aveva formalizzato ai soci pubblici che controllano SAT prima di lanciare un’Opa volontaria. Questo patto dà spazio e tempo per acquisire le garanzie strategiche e per consolidare la collaborazione in modo concreto, lavorando ad un piano industriale unico e ad approvare definitivamente gli atti di programmazione. Questa - ha concluso Filippeschi - è la posizione molto motivata che, ad oggi, i soci pubblici, nessuno escluso, hanno assunto e comunicato al socio industriale e al mercato”.


http://www.pisatoday.it/economia/integrazione-aeroporti-pisa-firenze-nardella-filippeschi.html


e sempre di campanile siamo a parlare, ma perchè se un ente tecnico dice che la pista adeguata alle necessità è di 2400 metri, bisogna buttare qualche centinaio di milioni di euro per farne una di 2000 che non soddisfa le necessità attuali. Con 2400 metri si utilizzerebbero le solite famiglie di aerei di adesso in piena sicurezza, come ha già detto più volte ENAC.

Pisa ha una pista militare standard di 2990 metri e quindi nessuno toccherebbe il ruolo intercontinentale di PSA... e poi secondo voi un privato che spendi i suoi soldini in 2 aeroporti si fa concorrenza da solo?

Inoltre siamo alla solita cosa all'italiana dove la politica decide sulle leggi di mercato. E BASTA ADESSO facciamo fare al mercato, perchè si è visto dove hanno portato le scelte della politica italiana degli ultimi 60 anni.

ciuaz sky3boy