Sto cercando in rete numeri, perche' non mi convince molto quanto sopra.
Il settore crocieristico e' in crisi nera.
Il settore dei trasporti merci marittimi invece e' in crescita stellare. E rappresenta l'arteria jugulare dell'economia mondiale (la produzione di chip diciamo che e' l'aorta).
Inoltre MSC e' in grande spolvero, ha da poco superato Maersk ed e' diventato il n. 1 mondiale.
Tasto destro e apri finesta in incognito per vedere l'articolo, che contiene tra l'altro questo grafico eloquente che spiega perche' hanno grana nonostante la crisi della crocieristica e il covid:
Di certo c'è che questa è la possibilità di acquisto migliore che potesse capitare ad ITA. Da un lato c'è l'unica compagnia europea con capacità di creare operazioni multi-hub, di integrare (con un qual certo successo) altre compagnie al suo interno e con tutta una compagine di sub-compagnie in ambito tecnologico e ingeneristico. Dall'altro c'è una compagine nuova, MSC, del tutto inedita nel panorama, e sarà interessantissimo vedere cosa intendono fare.
Parlando di lato merci, ho avuto un piccolissimo 'palco', di quelli in alto e col palo in mezzo, sulla scena della marina mercantile nel mio lavoro precedente e... non so, faccio un po' fatica a trovare parallelismi col mondo del trasporto aereo e ITA in particolare.
OK, in linea di principio entrambe le parti svolgono la stessa funzione non voglio cadere nella trappola delle compagnie ferroviarie americane che non consideravano le auto come loro concorrenti, e secondo me ci sono innovazioni tecnologiche nel mondo merchant che sono necessarie in aviazione (IoT per dirne una).
Ma allo stesso tempo mi chiedo quante siano le sinergie e quanto siano sostenibili. Belly freight, magari un po' di full cargo (si parlava di Alis, in mezzo c'è anche Lufthansa), però ITA/AZ sono sempre stati ectoplasmi in Asia? Poi, parlando di sostenibilità: nel 2018/19, prima di Covid e della pandemia, la marina mercantile stava soffrendo un po' la situazione. I rates per un 40-footer erano
bassini, e sebbene i clienti con cui lavoravo fossero per lo più greci e giapponesi, tutti dicevano che tra quello, incremento del costo del carburante e le nuove regole per le navi dell'IMO previste per il futuro la situazione non era ultra-rosea. Il movimento era verso una commodisation del trasporto, un po' come per il trasporto aereo secondo me, e mi domando cosa succederà post Covid.
Non so, questi sono solo i miei dubbi e li butto giù non per fare il bastian contrario e augurare il peggio ad ITA (anzi!) ma solo perchè mi viene naturale pormi queste domande. Molto dipenderà appunto dai piani di LH+MSC e spero quanto prima di vederli in parlamento a spiegare ciò che vogliono fare. LH ha sempre delle analisi di prim'ordine, e MSC sta imbastendo un team data a Torino (credo dietro al Poli?). Mi auguro che metteranno insieme qualcosa di più approfondito delle venti paginette di fuffa di Hauteville e Lazzerinho.