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Josh_LIEE
Guest
La continuità territoriale, nata per problemi cronici che interessavano i voli da e per la Sardegna è sempre stata una lama a doppio taglio per la nostra isola.
Quando noi sardi potevamo andare a Roma con un prezzo fisso, eravamo felici e contenti perchè potevamo anche prenotare dieci minuti prima ed esser contenti così.
Ma come per tutte le belle cose, esiste anche una faccia della medaglia che si arruginisce, che non dà i risultati sperati e che mette in negativo l’isola delle vacanze che noi vogliamo che sia. Le tariffe agevolate per la Continuità Territoriale e il sistema in esso, sono nate in un momento in cui il sistema italiano d’aviazione era ridotto all’osso, compagnie grandi che operavano nel mercato italiano e che di conseguenza potevano sostenere un regime complesso, con frequenze fisse ed orari fissi erano solo due. Meridiana, legata storicamente al mercato sardo e Alitalia che la faceva da padrone con pure i suoi problemi finanziari. Successivamente, con l’entrata nel mercato italiano di un terzo competitor; Vale a dire Air One di Carlo Toto e il rinnovo del regime si è avuta una sorpresa, e cioè la “dimenticanza” di Alitalia nel presentare la domanda nelle tratte che gli interessavano.
Il nuovo regime di continuità territoriale, con l’attuazione della seconda bozza di regime nelle cosidette rotte “secondarie” ha provocato un attento esame da parte della Comunità Europea e di conseguenza alla parziale bocciatura delle due continuità. Nella prima, quella che riguardavano le città di Milano e Roma, si è avuto l’eliminazione del vincolo in cui includeva nella lista degli aeroporti bloccati dal regime pure gli aeroporti secondari, vale a dire : Bergamo e Malpensa nell’aerea milanese e Ciampino nell’aerea romana. Nella secondaria invece abbiamo la bocciatura completa ma non vincolata alla cessazione delle tariffe agevolate, per cui si chiede che vengano aperte anche ad altre compagnie e che non rimangano a monopolio.
Questo punto è molto particolare e andrebbe approfondito. Il mercato aereo in Italia ancora oggi e piu’ di ieri , si ritrova stagnante e con due compagnie principali italiane, che “arrancano” o che stanno in ristrutturazione forzata.
Bisogna quindi immaginarci cosa vogliono le compagnie quando si ritrovano a competere o non competere in una continuità territoriale a prezzo fisso per i sardi e libera per i non sardi. Quando una compagnia ha un monopolio, in cui son costrette a mantenere fissi i prezzi per una certa categoria, mentre per gli altri sono liberi questi “giustamente” alzano i prezzi e li mantengono alti, non per altro perche’ se tu vuoi volare da là devi per forza usufruire dei loro servizi.
Se da una parte quindi “garantisce” ai sardi di viaggiare anche all’ultimo momento con un prezzo fisso, nega alla Sardegna quella che è (o dovrebbe essere) la sua vocazione turistica.
In Spagna è attutato per le isole un sistema di Continuità Territoriale molto piu’ semplice che non blocca le compagnie ad operare sotto un contratto e con delle restrizioni fisse, ma dà la possibilità a chiunque di avere voli su quelle tratte. Per cui convivono nelle stesse, Iberia, Vueling, Ryanair, Easyjet. Ma queste non hanno un limite di tariffa ma bensì operano un semplice sconto del 50% a tutte quelle categorie che hanno diritto alla CT. Per cui un volo Madrid – Gran Canaria con Ryanair sotto data costa 102,28 € a differenza delle nostre 144 €, mentre andando avanti e cercando un volo NON sotto data viene a costare 19,99 € contro le nostre 144€.
Quindi il problema principale non è il prezzo fisso, ma bensì la possibilità delle compagnie di dare vera concorrenza e fidelizzare la clientela non perche’ si è costretti, ma perchè danno un servizio degno di questo nome. Se noi vediamo un biglietto a 200€ per una tratta come la FCO-CAG, mentre un turista ha la possibilità di pagare con 300€ un a/r e albergo in Grecia o in Tunisia, a che serve quindi esser una delle isole piu’ famose nel mediterraneo per il mare quando abbiamo questo muro?
Che ne pensate? Bisogna cambiare nel modo spagnolo la Continuità territoriale?
(Cagliarinvolo)
Quando noi sardi potevamo andare a Roma con un prezzo fisso, eravamo felici e contenti perchè potevamo anche prenotare dieci minuti prima ed esser contenti così.
Ma come per tutte le belle cose, esiste anche una faccia della medaglia che si arruginisce, che non dà i risultati sperati e che mette in negativo l’isola delle vacanze che noi vogliamo che sia. Le tariffe agevolate per la Continuità Territoriale e il sistema in esso, sono nate in un momento in cui il sistema italiano d’aviazione era ridotto all’osso, compagnie grandi che operavano nel mercato italiano e che di conseguenza potevano sostenere un regime complesso, con frequenze fisse ed orari fissi erano solo due. Meridiana, legata storicamente al mercato sardo e Alitalia che la faceva da padrone con pure i suoi problemi finanziari. Successivamente, con l’entrata nel mercato italiano di un terzo competitor; Vale a dire Air One di Carlo Toto e il rinnovo del regime si è avuta una sorpresa, e cioè la “dimenticanza” di Alitalia nel presentare la domanda nelle tratte che gli interessavano.
Il nuovo regime di continuità territoriale, con l’attuazione della seconda bozza di regime nelle cosidette rotte “secondarie” ha provocato un attento esame da parte della Comunità Europea e di conseguenza alla parziale bocciatura delle due continuità. Nella prima, quella che riguardavano le città di Milano e Roma, si è avuto l’eliminazione del vincolo in cui includeva nella lista degli aeroporti bloccati dal regime pure gli aeroporti secondari, vale a dire : Bergamo e Malpensa nell’aerea milanese e Ciampino nell’aerea romana. Nella secondaria invece abbiamo la bocciatura completa ma non vincolata alla cessazione delle tariffe agevolate, per cui si chiede che vengano aperte anche ad altre compagnie e che non rimangano a monopolio.
Questo punto è molto particolare e andrebbe approfondito. Il mercato aereo in Italia ancora oggi e piu’ di ieri , si ritrova stagnante e con due compagnie principali italiane, che “arrancano” o che stanno in ristrutturazione forzata.
Bisogna quindi immaginarci cosa vogliono le compagnie quando si ritrovano a competere o non competere in una continuità territoriale a prezzo fisso per i sardi e libera per i non sardi. Quando una compagnia ha un monopolio, in cui son costrette a mantenere fissi i prezzi per una certa categoria, mentre per gli altri sono liberi questi “giustamente” alzano i prezzi e li mantengono alti, non per altro perche’ se tu vuoi volare da là devi per forza usufruire dei loro servizi.
Se da una parte quindi “garantisce” ai sardi di viaggiare anche all’ultimo momento con un prezzo fisso, nega alla Sardegna quella che è (o dovrebbe essere) la sua vocazione turistica.
In Spagna è attutato per le isole un sistema di Continuità Territoriale molto piu’ semplice che non blocca le compagnie ad operare sotto un contratto e con delle restrizioni fisse, ma dà la possibilità a chiunque di avere voli su quelle tratte. Per cui convivono nelle stesse, Iberia, Vueling, Ryanair, Easyjet. Ma queste non hanno un limite di tariffa ma bensì operano un semplice sconto del 50% a tutte quelle categorie che hanno diritto alla CT. Per cui un volo Madrid – Gran Canaria con Ryanair sotto data costa 102,28 € a differenza delle nostre 144 €, mentre andando avanti e cercando un volo NON sotto data viene a costare 19,99 € contro le nostre 144€.
Quindi il problema principale non è il prezzo fisso, ma bensì la possibilità delle compagnie di dare vera concorrenza e fidelizzare la clientela non perche’ si è costretti, ma perchè danno un servizio degno di questo nome. Se noi vediamo un biglietto a 200€ per una tratta come la FCO-CAG, mentre un turista ha la possibilità di pagare con 300€ un a/r e albergo in Grecia o in Tunisia, a che serve quindi esser una delle isole piu’ famose nel mediterraneo per il mare quando abbiamo questo muro?
Che ne pensate? Bisogna cambiare nel modo spagnolo la Continuità territoriale?
(Cagliarinvolo)