Continuità Territoriale 2010


Sì della Camera alla nuova continuità
Pili (Pdl): "Sarà una svolta epocale" mauro pili


Intesa Pdl-Pd: passa la mozione bipartisan sulle tariffe scontate, Anche il Pd converge sulla mozione dei sardi Pili, Nizzi e Murgia: «Onere di servizio per le compagnie».

Voto unanime, parere positivo del governo e strada in discesa per un provvedimento che potrebbe regalare più libertà di movimento (a minori costi) non solo ai sardi ma a tutti i cittadini europei intenzionati a raggiungere l'Isola. La novità, secondo i deputati del Pdl Mauro Pili, Settimo Nizzi e Bruno Murgia, è di quelle epocali: «Nuova continuità per i collegamenti aerei con la Sardegna, con l'imposizione dell'onere del servizio pubblico. La Regione non dovrà sobbarcarsi ulteriori costi per mettersi alla pari con le altre realtà italiane, ottenendo così una risposta al suo oggettivo handicap legato all'insularità».

UNANIMITÀ Sulla mozione presentata dai tre in commissione Trasporti alla Camera si è registrata la confluenza del centrosinistra, che per bocca del capogruppo Pd Meta ha chiesto di unificare le due proposte (ce n'era anche una dell'opposizione) all'ordine del giorno. La votazione è stata unanime, con la benedizione del sottosegretario ai Trasporti Mario Mantovani, che ha partecipato ai lavori.

LE CIFRE «Con l'approvazione da parte del Parlamento della proposta di nuova continuità territoriale - ha detto Pili, soddisfatto per la conclusione di un iter avviato un anno fa - si apre una nuova frontiera e per la prima volta anche il governo fa propria la proposta che estende a tutti gli europei le agevolazioni per chi volerà da e per la Sardegna». L'approvazione unanime rende ancora più forte la posizione italiana in vista dell'inevitabile confronto con l'Ue, che dovrà certificare l'esistenza dei requisiti per l'imposizione dell'onere di servizio pubblico. La mozione approvata alla Camera introduce due capisaldi: «La continuità avrà tariffe che avranno come riferimento il parametro chilometrico ferroviario più basso - aggiunge Pili - è possibile ipotizzare costi che potranno oscillare tra i 30 e i 40 euro per i collegamenti tra gli aeroporti sardi e quelli di Milano e Roma».

LE NOVITÀ Dal punto di vista pratico le novità, a regime, saranno due: nessuna differenza tra cittadini residenti ed europei e l'assenza di una compensazione finanziaria: «Si procederà prima con l'imposizione dell'onere del servizio pubblico e, poi, qualora nessuna delle compagnie lo accettasse, a una gara al ribasso», chiarisce Pili, «questo passaggio è fondamentale anche per gli emigrati, che in quanto europei potranno usufruire della continuità, dalla quale erano stati esclusi negli anni passati». La mozione impegna il governo ad assumere questa posizione in occasione della conferenza dei servizi con Enac e Regione.

NIZZI (PDL) «Abbiamo raggiunto un importante traguardo - commenta il deputato olbiese - quando le nuove regole della continuità territoriale saranno applicate, verrà garantita una stagione di sviluppo, visto che gli elevati costi dei biglietti sono un freno per i turisti che vogliono raggiungere la nostra Isola». Nizzi prova anche a superare le divisioni che in questi mesi hanno caratterizzato il rapporto tra il deputato Mauro Pili e la Giunta regionale sulla materia: «L'ex presidente della Regione va ringraziato per il lavoro svolto nell'interesse della comunità isolana. Da oggi in poi, grazie al suo lavoro e a quello di noi deputati isolani, l'assemblea regionale avrà uno strumento legislativo in più per far valere il diritto alla mobilità: sarà così aumentata l'efficacia dei provvedimenti normativi assunti dalla giunta Cappellacci per favorire la crescita della nostra terra».

ANTHONY MURONI


http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/177748
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ma perche non liberano i due aeroporti (linate e fiumicino) ed ognuno fà le tariffe che vuole..un pò come succede in sicilia???? perché noi sardi siamo sempre piu sfigati??? qualcuno che risolve questo problema esiste?
 
http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/177748

Intesa Pdl-Pd: passa la mozione bipartisan sulle tariffe scontate, Anche il Pd converge sulla mozione dei sardi Pili, Nizzi e Murgia: «Onere di servizio per le compagnie».

Voto unanime, parere positivo del governo e strada in discesa per un provvedimento che potrebbe regalare più libertà di movimento (a minori costi) non solo ai sardi ma a tutti i cittadini europei intenzionati a raggiungere l'Isola. La novità, secondo i deputati del Pdl Mauro Pili, Settimo Nizzi e Bruno Murgia, è di quelle epocali: «Nuova continuità per i collegamenti aerei con la Sardegna, con l'imposizione dell'onere del servizio pubblico. La Regione non dovrà sobbarcarsi ulteriori costi per mettersi alla pari con le altre realtà italiane, ottenendo così una risposta al suo oggettivo handicap legato all'insularità».

UNANIMITÀ Sulla mozione presentata dai tre in commissione Trasporti alla Camera si è registrata la confluenza del centrosinistra, che per bocca del capogruppo Pd Meta ha chiesto di unificare le due proposte (ce n'era anche una dell'opposizione) all'ordine del giorno. La votazione è stata unanime, con la benedizione del sottosegretario ai Trasporti Mario Mantovani, che ha partecipato ai lavori.

LE CIFRE «Con l'approvazione da parte del Parlamento della proposta di nuova continuità territoriale - ha detto Pili, soddisfatto per la conclusione di un iter avviato un anno fa - si apre una nuova frontiera e per la prima volta anche il governo fa propria la proposta che estende a tutti gli europei le agevolazioni per chi volerà da e per la Sardegna». L'approvazione unanime rende ancora più forte la posizione italiana in vista dell'inevitabile confronto con l'Ue, che dovrà certificare l'esistenza dei requisiti per l'imposizione dell'onere di servizio pubblico. La mozione approvata alla Camera introduce due capisaldi: «La continuità avrà tariffe che avranno come riferimento il parametro chilometrico ferroviario più basso - aggiunge Pili - è possibile ipotizzare costi che potranno oscillare tra i 30 e i 40 euro per i collegamenti tra gli aeroporti sardi e quelli di Milano e Roma».

LE NOVITÀ Dal punto di vista pratico le novità, a regime, saranno due: nessuna differenza tra cittadini residenti ed europei e l'assenza di una compensazione finanziaria: «Si procederà prima con l'imposizione dell'onere del servizio pubblico e, poi, qualora nessuna delle compagnie lo accettasse, a una gara al ribasso», chiarisce Pili, «questo passaggio è fondamentale anche per gli emigrati, che in quanto europei potranno usufruire della continuità, dalla quale erano stati esclusi negli anni passati». La mozione impegna il governo ad assumere questa posizione in occasione della conferenza dei servizi con Enac e Regione.

NIZZI (PDL) «Abbiamo raggiunto un importante traguardo - commenta il deputato olbiese - quando le nuove regole della continuità territoriale saranno applicate, verrà garantita una stagione di sviluppo, visto che gli elevati costi dei biglietti sono un freno per i turisti che vogliono raggiungere la nostra Isola». Nizzi prova anche a superare le divisioni che in questi mesi hanno caratterizzato il rapporto tra il deputato Mauro Pili e la Giunta regionale sulla materia: «L'ex presidente della Regione va ringraziato per il lavoro svolto nell'interesse della comunità isolana. Da oggi in poi, grazie al suo lavoro e a quello di noi deputati isolani, l'assemblea regionale avrà uno strumento legislativo in più per far valere il diritto alla mobilità: sarà così aumentata l'efficacia dei provvedimenti normativi assunti dalla giunta Cappellacci per favorire la crescita della nostra terra».
 
quello che mi sembra strano è che nella nuova CT non si vogliono utilizzare le low cost nei voli nazionali,ma solo in quelli internazionali.
 
quanto nella capacità ricettiva che è infinitesimamente più bassa rispetto ai principali competitor.. .

a volte mi chiedo se voi comprendiate con chiarezza che, per moltissima gente, la bellezza della vostra isola non ha "principali competitor".
 
a volte mi chiedo se voi comprendiate con chiarezza che, per moltissima gente, la bellezza della vostra isola non ha "principali competitor".

esatto ed è lo sbaglio più grande che esista.Da egoisti e presuntuosi.Come disse il forumista Rennet: "lo sport preferito dai sardi è dire che la Sardegna è il posto più bello del mondo e sentirselo dire".Frase più che azzeccata.
 
CAGLIARI. «Ma quale svolta storica, la risoluzione della commissione Trasporti della Camera è un pasticcio che non vale niente». Il «padre» della continuità territoriale aerea, Antonio Attili, replica al trionfalismo del deputato del Pdl Mauro Pili. Ad Attili sta a cuore un punto: «La risoluzione, lungi dall’aver risolto problemi, si limita a impegnare il governo a verificare se è compatibile un sistema che preveda tariffe bloccate da e per la Sardegna non solo per i sardi ma per tutti i cittadini europei. E sappiamo tutti che non è possibile, ma quante volte lo deve ripetere l’Europa?». L’ex deputato, ora coordinatore di Sinistra econologia libertà, Attili spiega che c’è «grande confusione tra quello che prevede la risoluzione della Camera e quello che sta facendo la giunta. Il centrodestra farebbe meglio a mettersi d’accordo su quello che vuole fare». Antonio Attili critica sia il fatto che dettare le tariffe al ribasso ai vettori senza alcuna contropartita economica «è folle» (perché nessuno lavora in perdita), così come «è sbagliato prendere a riferimento le tariffe ferroviarie». L’unico criterio «è quello dei costi effettivi, su cui operare con le compensazioni finanziarie».


http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=138832&v=2&c=1489&t=1
 
a volte mi chiedo se voi comprendiate con chiarezza che, per moltissima gente, la bellezza della vostra isola non ha "principali competitor".

sorrido.. ovviamente non abbiamo avuto il piacere di conoscerci e hai frainteso il mio pensiero che, invece, è esattamente l'opposto.

Faccio un brevissimo O.T. per chiarire e poi ritorniamo sul discorso Continuità Territoriale:
- io sono tra coloro a cui NON interessa nè il modello delle baleari nè il modello romagnolo. Sono sempre stato convinto della necessità di puntare su turismo di medio-alto livello, facendo più qualità che quantità. Non amo molto il turismo derivante dal traffico lowcost (questo è arci-noto tra i più) e, quindi, la mia affermazione nel post precedente era una una constatazione non una denuncia.
- pur amando profondamente la mia terra non faccio parte di coloro che la descrivono come il posto più bello del mondo. Chi ha avuto, come me, la possibilità di viaggiare dentro ma soprattutto fuori dall'Europa, sa che la Sardegna è certamente splendida, ma allo stato attuale il suo valore aggiunto (che io credo abbia) non è tale da assicurarle alcun primato in bellezza. Poi è chiaro che campanilisticamente parlando per me l'arcipelago della Maddalena è il posto più bello del mondo, ma parlo col cuore, non con la testa.

Spero di essere stato più esaustivo sia per il forumista Quirino che per gli altri, che saluto tutti con con cordialità. ;)
 
sorrido.. ovviamente non abbiamo avuto il piacere di conoscerci e hai frainteso il mio pensiero che, invece, è esattamente l'opposto.

Faccio un brevissimo O.T. per chiarire e poi ritorniamo sul discorso Continuità Territoriale:
- io sono tra coloro a cui NON interessa nè il modello delle baleari nè il modello romagnolo. Sono sempre stato convinto della necessità di puntare su turismo di medio-alto livello, facendo più qualità che quantità. Non amo molto il turismo derivante dal traffico lowcost (questo è arci-noto tra i più) e, quindi, la mia affermazione nel post precedente era una una constatazione non una denuncia.
- pur amando profondamente la mia terra non faccio parte di coloro che la descrivono come il posto più bello del mondo. Chi ha avuto, come me, la possibilità di viaggiare dentro ma soprattutto fuori dall'Europa, sa che la Sardegna è certamente splendida, ma allo stato attuale il suo valore aggiunto (che io credo abbia) non è tale da assicurarle alcun primato in bellezza. Poi è chiaro che campanilisticamente parlando per me l'arcipelago della Maddalena è il posto più bello del mondo, ma parlo col cuore, non con la testa.

Spero di essere stato più esaustivo sia per il forumista Quirino che per gli altri, che saluto tutti con con cordialità. ;)

non torno sulla CT dopo la mia grande performance del 2007 ( o 2008, non ricordo ma la discussione è ciclica).
volevo sottolineare l'unicità del prodotto. punto.
il resto si riassume in "de gustibus" anche se ti sfido a trovare un posto come la Sardegna a 45' di volo da Milano.
 
L'UNIONE SARDA - Trasporti e infrastrutture: La via della continuità virtuosa 06.05.2010
DI MASSIMO DEIANA* Sulla continuità territoriale si as- siste ad un dibattito troppo spesso caratterizzato dalla superficiale conoscenza del fenomeno e dalla approssimativa comprensione dei suoi meccanismi di funzionamento. Può quindi rivelarsi utile fare chiarezza su alcuni elementi spesso misconosciuti. L’attuale sistema di continuità territoriale “maggiore” (per Roma e Milano) si fonda su un decreto ministeriale del 2008 faticosamente condiviso con la Commissione europea, che non prevede alcuna contribuzione finanziaria a favore dei vettori che volano sub onere di servizio pubblico (è dal 2004 che la continuità con Roma e Milano non è più sovvenzionata). Le rotte sono aperte a tutti i vettori che accettano di anno in anno di esercitarle alle condizioni di servizio imposte dall’amministrazione: per tali rotte non è stata bandita né esperita alcuna gara, che avrebbe comportato il loro affidamento in esclusiva ad un unico vettore. Il “modello sardo” dell’accettazione degli oneri di servizio pubblico senza la successiva fase della gara è un unicum nel panorama comunitario: rappresentando una eccezione, ha avuto difficoltà ad essere accettato dagli organismi comunitari, che tuttavia hanno dovuto riconoscerne la coerenza con la normativa del reg. CEE 2408/92, vigente all’epoca della sua proposizione (inizi del 2008). In particolare la Commissione europea ha ammesso il contingentamento temporale delle accettazioni dei vettori, permesse solo due volte l’anno, 60 giorni prima dell’inizio di ciascuna stagione aeronautica, e ciò ha finora assicurato una gestione ordinata dei livelli di servizio e degli operativi dei voli, evitando sia gravi carenze che eccessi di capacità. Il nuovo regolamento 1008 del 2008, in vigore da un anno e mezzo, non consente più soluzioni di questo tipo; infatti il comma 8 dell’articolo 16 esplicitamente afferma che qualsiasi vettore aereo comunitario è autorizzato in qualsiasi momento ad istituire servizi aerei conformi agli oneri. Modificare il sistema attuale potrebbe quindi compromettere delicati equilibri non più riproducibili: un rischio così elevato suggerisce molta cautela nell’iniziativa di rinnovamento del sistema, che appare dettata più dalla demagogica necessità politica di distinguersi dal passato, che da reali esigenze tecniche. Anche sulla annunciata tariffa unica per residenti e non residenti, di per sé virtuosa e condivisibile, è necessario dissipare la foschia. Un’ora di volo (la tratta media) di un aeromobile medio (da 160 a 180 posti), operato da una compagnia media (non una low cost), costa oggi intorno ai 7000 euro (considerato il tasso di cambio euro/ dollaro e il costo del jet fuel ). Tale somma è omnicomprensiva di tutti i costi diretti e indiretti e anche di una ragionevole remunerazione del capitale investito dal vettore, nella misura del 5 - 6 per cento. Il coefficiente di riempimento medio annuo si attesta intorno al 65 per cento: ciò significa che su ogni aeromobile si imbarcano mediamente 110 passeggeri e che la tariffa di equilibrio, sostenibile dal mercato, si aggira intorno ai 65 euro per passeggero. Poiché attualmente la tariffa per i residenti è più bassa di oltre 15 euro, due sono le soluzioni: o si convincono i sardi a pagare di più per far volare tutti con prezzi sostenibili, o si interviene con un sostegno finanziario per estendere a tutti le tariffe di continuità territoriale. Se volessimo applicare a residenti e non residenti che volano da e per la Sardegna (oltre 3 milioni di passeggeri l’anno) una tariffa media di 50 euro, dovremmo impiegare circa 45/50 milioni di euro all’anno di risorse pubbliche, molto più dei 20 milioni stanziati dalla Regione Sardegna con la legge regionale N. 10 del 13 aprile 2010, che si palesa quindi come un intervento inadeguato a raggiungere gli scopi dichiarati. Le risorse pubbliche andrebbero comunque impiegate seguendo il percorso obbligato segnato dalla procedura dell’articolo 136 della legge 144/99 e dagli articoli 16 e 17 del regolamento 1008/2008, che non conosce né ammette, ahinoi, altre strade o scorciatoie. Quindi: conferenza di servizi per la definizione degli oneri di servizio pubblico, imposizione degli oneri, bando della successiva gara d’appalto, pubblicazione in Italia e in Europa di oneri e gara, decorso dei termini di rispetto, espletamento delle gare, affidamento delle rotte. È bene tenere a mente che si tratta di un iter complesso della durata media di circa 6 mesi, al netto degli eventuali ritardi determinati dai ricorsi. *Università di Cagliari



http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=139868&v=2&c=1489&t=1
 
Un’ora di volo (la tratta media) di un aeromobile medio (da 160 a 180 posti), operato da una compagnia media (non una low cost), costa oggi intorno ai 7000 euro (considerato il tasso di cambio euro/ dollaro e il costo del jet fuel ). Tale somma è omnicomprensiva di tutti i costi diretti e indiretti e anche di una ragionevole remunerazione del capitale investito dal vettore, nella misura del 5 - 6 per cento. Il coefficiente di riempimento medio annuo si attesta intorno al 65 per cento: ciò significa che su ogni aeromobile si imbarcano mediamente 110 passeggeri e che la tariffa di equilibrio, sostenibile dal mercato, si aggira intorno ai 65 euro per passeggero. Poiché attualmente la tariffa per i residenti è più bassa di oltre 15 euro, due sono le soluzioni: o si convincono i sardi a pagare di più per far volare tutti con prezzi sostenibili, o si interviene con un sostegno finanziario per estendere a tutti le tariffe di continuità territoriale.
Oppure si usa un aereo più adeguato o ancora si cerca di adottare qualche principio che le low cost adottano to keep costs low.
Se invece si parte dal presupposto che Meridiana deve sopravvievere così com' è non si arriva a nessun risultato.