Continuità negata agli emigrati


giova-

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18 Febbraio 2008
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Alitalia, nessuno sconto per i sardi non residenti


Voli più cari e continuità aerea negata per i sardi che non vivono nell’Isola. Dallo scorso dicembre il gruppo Alitalia-AirOne ha escluso la categoria dall’applicazione delle tariffe ridotte e gli emigrati minacciano di scendere in piazza se la situazione non cambierà al più presto. La questione è arrivata anche in Parlamento dove ieri il deputato sardo Pdl, Mauro Pili, ha presentato un’interrogazione. LA NOVITÀ. Fino a poco tempo fa, infatti, un biglietto aereo da Milano per Cagliari, ad esempio, costava a un sardo residente nella Penisola “appena” 74 euro, oggi il prezzo arriva a sfiorare anche i 400 euro. Il cambio di rotta sembra essere motivato «dall’applicazione alla normativa Ue, una volta concluso il periodo di riorganizzazione interna, successivo alla fusione con AirOne», fanno sapere dall’azienda. LA VICENDA. Il problema risale al 2007 quando l’Unione europea bocciò l’estensione dei benefici della continuità territoriale ai sardi non più residenti nell’Isola perché sarebbe stato un provvedimento «discriminatorio rispetto agli altri cittadini Ue». I successivi bandi per la gestione degli oneri di servizio pubblico, quindi, si adeguarono e non accennarono più alla questione. In mancanza di una regolamentazione lo sconto venne rimesso alla “buona volontà” delle compagnie. Il problema venne risolto da Meridiana tramite un’intesa con le associazioni dei sardi emigrati: la Fasi e l’Ambasciata dei sardi in Italia forniscono tuttora una lista di nominativi ai quali viene applicato lo sconto. Procedura che può essere verificata, e quindi applicata, solo dagli operatori del call center. INTERROGAZIONE. Ma Alitalia, in mancanza di questi accordi, ha ben pensato di dare un taglio ai costi eliminando una parte degli biglietti scontati. «È una decisione inaccettabile e va respinta con tutte le nostre forze», dice Mauro Pili. «È un’offesa al popolo sardo considerato che gli emigrati sono figli della loro terra e non possono essere allontanati ancora di più dalla loro comunità». Il deputato azzurro ricorda come le compagnie aeree, di concerto con la Regione, avessero concordato di mantenere in essere le agevolazioni per gli emigrati sardi. Per questo «la decisione va immediatamente ritirata: Regione e Governo si devono attivare per far tornare indietro la compagnia». Servono insomma atti formali per poter estendere la continuità territoriale a tutti i cittadini italiani ed europei. LA PROTESTA. E anche il popolo dei sardi emigrati è pronto a dare battaglia. «Non ci spaventa, se sarà il caso, una nuova manifestazione negli aeroporti, come facemmo a Bruxelles », dice Tonino Mulas, presidente della Fasi (Federazione associazioni sarde in Italia) che conta circa 18 mila tesseramenti (uno per ogni nucleo familiare). La protesta interesserà anche la Regione Sardegna e il Governo affinché intervengano. «Il problema potrebbe essere superato o con la previsione di una tariffa parallela per emigrati, come è stato finora», aggiunge Mulas, «o con una nuova legge che superi del tutto la discriminazione », come appunto l’estensione generalizzata dei benefici. Per venerdì l’associazione ha convocato d’urgenza la riunione dell’esecutivo nazionale per valutare le prossime azioni.


http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=133441&v=2&c=1489&t=1
 
La Regione Sardegna investe 10 milioni di euro per gli scali minori

La Regione mette in pista 10 milioni di euro per potenziare gli aeroporti minori dell’Isola. L’investimento sarà indirizzato «alla valorizzazione degli scali di Oristano- Fenosu e Tortolì- Arbatax». Il progetto si inserisce all’interno di un piano più ampio di rafforzamento dei voli low cost in Sardegna. IL VERTICE. Le prime schiarite sono arrivate ieri dopo una riunione negli uffici dell’assessorato ai Trasporti a Cagliari. Oltre all’assessore Liliana Lorettu hanno partecipato al vertice i rappresentanti di Air Berlin e easyJet. Le due compagnie low cost hanno mostrato interesse per lo sviluppo di Fenosu e Tortolì, così come per una crescita nei principali aeroporti sardi. IL RITARDO. «Lo sviluppo degli scali» di Fenosu e Tortoli «ha presentato nel corso degli ultimi anni un differenziato livello di risorse finanziaria», si legge nella deliberazione con cui la Giunta Cappellacci ha dato l’ok all’investimento di 10 milioni di euro. «In particolare », si evidenzia, «gli aeroporti di Cagliari- Elmas e Olbia-Costa Smeralda hanno beneficiato di finanziamenti di matrice regionale, nazionale e comunitaria, commisurati al volume di traffico, tali da configurare gli stessi quali eccellenze infrastrutturali nel panorama nazionale». Anche Alghero Fertilia ha assunto «una visibilità internazionale». Insomma, «di questo potenziamento, per ristrettezza di risorse, non hanno potuto beneficiarne gli scali minori». Un ritardo che la Regione vuole colmare, creando così «un sistema aeroportuale isolano pienamente integrato». LE RISORSE. Prima però la Giunta dovrà definire l’acquisizione dello scalo di Tortoli-Arbatax, la cui proprietà immobiliare è soltanto in parte della Regione (la maggioranza è di Aliarbatax Spa). L’intervento costerà 5,5 milioni. Ma c’è di più. Per il potenziamento dell’infrastruttura saranno spesi 1,5 milioni di euro. Altri 3 milioni saranno destinati alla valorizzazione «delle infrastrutture aeroportuali dello scalo di Oristano- Fenosu». Per quanto riguarda Tortolì, inoltre, la Giunta ha deciso di rilevare il 40% della società di gestione dell’aeroporto (Gearto Spa). La parte azionaria residua (il 60%) sarà ripartita fra la Sfirs, la Provincia dell’Ogliastra, il Comune di Tortolì e altri enti pubblici interessati


http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=133442&v=2&c=1489&t=1
 
La Regione mette in pista 10 milioni di euro per potenziare gli aeroporti minori dell’Isola. L’investimento sarà indirizzato «alla valorizzazione degli scali di Oristano- Fenosu e Tortolì- Arbatax». Il progetto si inserisce all’interno di un piano più ampio di rafforzamento dei voli low cost in Sardegna. IL VERTICE. Le prime schiarite sono arrivate ieri dopo una riunione negli uffici dell’assessorato ai Trasporti a Cagliari. Oltre all’assessore Liliana Lorettu hanno partecipato al vertice i rappresentanti di Air Berlin e easyJet. Le due compagnie low cost hanno mostrato interesse per lo sviluppo di Fenosu e Tortolì, così come per una crescita nei principali aeroporti sardi. IL RITARDO. «Lo sviluppo degli scali» di Fenosu e Tortoli «ha presentato nel corso degli ultimi anni un differenziato livello di risorse finanziaria», si legge nella deliberazione con cui la Giunta Cappellacci ha dato l’ok all’investimento di 10 milioni di euro. «In particolare », si evidenzia, «gli aeroporti di Cagliari- Elmas e Olbia-Costa Smeralda hanno beneficiato di finanziamenti di matrice regionale, nazionale e comunitaria, commisurati al volume di traffico, tali da configurare gli stessi quali eccellenze infrastrutturali nel panorama nazionale». Anche Alghero Fertilia ha assunto «una visibilità internazionale». Insomma, «di questo potenziamento, per ristrettezza di risorse, non hanno potuto beneficiarne gli scali minori». Un ritardo che la Regione vuole colmare, creando così «un sistema aeroportuale isolano pienamente integrato». LE RISORSE. Prima però la Giunta dovrà definire l’acquisizione dello scalo di Tortoli-Arbatax, la cui proprietà immobiliare è soltanto in parte della Regione (la maggioranza è di Aliarbatax Spa). L’intervento costerà 5,5 milioni. Ma c’è di più. Per il potenziamento dell’infrastruttura saranno spesi 1,5 milioni di euro. Altri 3 milioni saranno destinati alla valorizzazione «delle infrastrutture aeroportuali dello scalo di Oristano- Fenosu». Per quanto riguarda Tortolì, inoltre, la Giunta ha deciso di rilevare il 40% della società di gestione dell’aeroporto (Gearto Spa). La parte azionaria residua (il 60%) sarà ripartita fra la Sfirs, la Provincia dell’Ogliastra, il Comune di Tortolì e altri enti pubblici interessati
http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=133442&v=2&c=1489&t=1
Ah ecco, non ci sono soldi per rifare la parte vecchia dell'aeroporto di alghero, ma per due scali inutili buoni solo per ingrassare le tasche degli amministratori locali a colpi di tangenti i quattrini si trovano...
Saranno anche paranoici gli algheresi, ma che ci sia una scala di priorità su base territoriale è evidente... e anche politica, dato che il nord-ovest della Sardegna è una roccaforte del centrosx e quindi mal visto dall'attuale giunta, che è impegnata a spartirsi lo spartibile.
 
Lo sapevo che prima o poi sarebbe saltato fuori Fenosu.Comunque era ora che finanziassero dei soldi per costruire dei box per le pecore che pascolano la pista d'atterraggio.Stava diventando una situazione insostenibile.
 
Lo sapevo che prima o poi sarebbe saltato fuori Fenosu.Comunque era ora che finanziassero dei soldi per costruire dei box per le pecore che pascolano la pista d'atterraggio.Stava diventando una situazione insostenibile.

Ti lamentavi della privacy?! :D:D:D:D:D
 
L'unione europea ha vietato di dare la CT agli emigrati, quindi è giusto che non abbiano il riconoscimento dello status.

perdonami ma nel tuo profilo leggo residenza Roma: se è reale, dovresti essere il primo a dispiacerti per questo cambiamento in peggio....
 
perdonami ma nel tuo profilo leggo residenza Roma: se è reale, dovresti essere il primo a dispiacerti per questo cambiamento in peggio....

Ho la residenza a Cagliari. Ribadisco io rispetto le leggi, non so tu.. Ma se mi dicono che non si puo' fare una cosa non la faccio.
 
capito l'inghippo....è a Roma ma la residenza l'ha lasciata a Cagliari....così usufruisce della CT....