Comune di Milano contro Sea sulla privatizzazione - CdS


Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Scommetto che "rivedere il profilo temporale degli investimenti" vuol dire rimandarli ancor di più, finire il T1 e il terzo satellite nel 2025.
Non sarei così pessimista, con Bencini sull'uscio in uscita e la revisione dei piani potrebbe essere solo positivo.
Un esterno "internazionale" potrebbe solo portare quel buon senso che è andato perso nelle brume di Milano.
 
Sea: Penati, non e' indispensabile vendere in fretta

Radiocor - Milano, 03 gen - Il presidente della Provincia
di Milano, Filippo Penati, ribadisce la sua proposta al
Comune di Milano sulla vendita della Sea e sulla
possibilita' che i fondi per la realizzazione della linea 4
della metropolitana milanese possano essere reperiti tramite
la Asam (Azienda sviluppo, acque e mobilita'). In una nota
Penati afferma che "non e' indispensabile vendere in fretta
e furia e in condizioni non certo ottimali il 33% della Sea,
posseduto dal Comune di Milano, per realizzare la quarta
linea della metropolitana" e rilancia la proposta di
collaborazione affinche "Asam, la nuova holding che
raggruppa le partecipazioni della Provincia nelle
infrastrutture aeroportuali e della viabilita', possa essere
strumento per trovare i finanziamenti necessari alla
costruzione della nuova metropolitana".

(RADIOCOR) 03-01-06 19:04:27 (0375) 5 NNNN

http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/ultimissima.shtml?nRC_03.01.2006_19.04_68672
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

E non è un caso che il sindaco nei giorni scorsi abbia ripetuto più volte agli stessi operatori interessati all’acquisto che il management Sea non vuol realizzare l’operazione per evitare di avere «capi» a cui rispondere.

Maurizio Giannattasio
Corriere della Sera


la frase dell'anno... io azionista di maggioranza di un'azienda dico che il management della mia azienda non vuole capi a cui rispondere...

alcune considerazioni sulla frase:
1) a tutto il vertice della sea (prima linea compresa) conviene fare le valige e passare alla cassa. l'azionista ha dato loro dell'incompetenti.
2) se la prima linea di managment della sea è fatta da incompetenti (parole dell'azionista di maggioranza valutazione/giudizio oltre-tutto certificato anche da tutti gli advisors che hanno assistito i vari acquirenti) anche lui però non scherza... deve vendere e va dicendo a chi dovrebbe comprare che i suoi uomini non sono bravi. a milano si dice "andem bem... s'em metù ben"

alcune considerazioni più generali:
1) non tutti in sea sono incompetenti. la sea ha degli ottimi managers che non sono affatto rincitrulliti e che non avrebbero nessuna sorta di problema a rispondere a capi anche se quest'ultimi vissassero loro degli obiettivi chiari e misurabili. il problema manageriale della sea è circoscritto a 5/6 incapaci patentati e a un vertice che fondamentalmente non ha più voglia, non ha più il fisico e ci capisce pochino oltre a fidarsi (operativamente parlando) solo di una persona che ha il difetto della categoria dalla quale proviene e cioè il dover dimostrare tutti i giorni a tutti di averlo grande e duro più degli altri salvo poi non avere il fisico per gareggiare al celodurismo!
2) finirà, comunque, che il principino perdonerà il barbagianno e buona notte al secchio. altro giro altra corsa!
:D[8D]
 
Bufera politica sulla proposta del sindaco di un consulente esterno per la privatizzazione
Sea, la Provincia attacca Albertini «Grave atto di sfiducia a Bencini»

Scoppia la bufera politica sul dissidio tra il sindaco Albertini e il presidente della Sea Giuseppe Bencini per la vendita del 33 per cento della società. Sotto accusa le richieste di Albertini alla Sea: rivedere il business plan con l’ausilio di un consulente esterno, la creazione di un comitato strategico con la presenza del nuovo socio e soprattutto la richiesta al cda di indire un’assemblea dei soci il 30 gennaio per votare la distribuzione di un dividendo straordinario già nel 2006.
Il più duro è Basilio Rizzo di Miracolo a Milano, che ricorda come l’offerta non vincolante di Goldman Sachs conteneva alcune richieste. Tra queste, anche quella di distribuire un dividendo straordinario già nel 2006: «Si tratta di 240 milioni di euro. Vorrebbe dire che se il 30 l’assemblea vota l’immediata distribuzione del dividendo, il nuovo socio si porta a casa 80 milioni di euro circa. Se il sindaco realizza surrettiziamente quest’operazione, dovrebbe intervenire la magistratura. Non ci sono solo i furbetti del quartierino, ma anche i furbetti di Palazzo Marino».
Ribatte il presidente azzurro della Commissione Bilancio, Carlo Masseroli: «Nessuna delle condizioni poste da Goldman Sachs per partecipare alla gara avrà alcuna influenza. L’eventuale decisione di distribuire dividendi dovrà essere spiegata dall’azionista in una prospettiva di vantaggio per la Sea».
Attacca invece Emanuele Fiano, capogruppo dei Ds: «Il sindaco vuole cambiare le regole in corsa. Si configura come il tentativo, inaccettabile, di modificare le decisioni assunte dal consiglio. Per pura ipotesi, si potrebbe ipotizzare che il sindaco stia tentando di venire incontro alle richieste esplicitate dalla Goldman Sachs».
Interviene anche la Provincia, socio di minoranza della Sea, con il vicepresidente Alberto Mattioli: «La vendita di Sea si sta rivelando un boomerang. Sta provocando la crisi dei vertici della società, messi sotto accusa dal sindaco. E per i quali l’inopportuno affiancamento di un consulente costituisce un ulteriore grave atto di sfiducia, che causerà maggiori danni alla Sea».

M. Gian.
Corriere della Sera

4 gennaio
 
Citazione: il problema manageriale della sea è circoscritto a 5/6 incapaci patentati e a un vertice che fondamentalmente non ha più voglia, non ha più il fisico e ci capisce pochino oltre a fidarsi (operativamente parlando) solo di una persona che ha il difetto della categoria dalla quale proviene e cioè il dover dimostrare tutti i giorni a tutti di averlo grande e duro più degli altri salvo poi non avere il fisico per gareggiare al celodurismo!

Così, per orientarsi, si pò sapere qualcosa di più su queste persone, e in particolare su quella di cui Bencini si fiderebbe?
 
A occhio e croce Concorde si riferisce a un certo Comandante....

ciao
Andrea
 
Albertini ha anche esplicitamente detto che chi si compra quell'oltre 30% di SEA non avrà altro ruolo che cacciare il grano quando serve (creazione di un comitato strategico con funzioni solo consultive dove sia presente il nuovo socio). Errare è umano, ma perseverare...

DaV