Comune di Foggia dice sì ad allungamento pista dell'aeroporto Gino Lisa


Spettacolo puro...già dal piano Lupi andrebbe fatta una sfoltita negli aeroporti di seconda fascia...figuriamoci in quelli di terza fascia.
Ma la campagna elettorale da soddisfazioni di questo tipo, per esempio anche a Cervia hanno ritirato fuori il progetto di costruire un aeroporto al posto della base di Pisignano.
La cosa triste è che me lo raccontava un amico candidato per una lista civica pro Pd che molto probabilmente designerà l'assessore al turismo.
 
E' divertente vedere come a 4 giorni dalle elezioni, rifioriscono notizie sui nostri thread "appestati" :) ovvero *rullo di tamburi*: Foggia, Crotone e L'Aquila!

Stupisce il silenzio su Cuneo, Comiso e Perugia, forse non si vota li? :D :D :D Da Albenga, invece, profondo silenzio, tutte le carte disponibili pare che siano ormai in Procura o alla DIA ;)
 
E' divertente vedere come a 4 giorni dalle elezioni, rifioriscono notizie sui nostri thread "appestati" :) ovvero *rullo di tamburi*: Foggia, Crotone e L'Aquila!

Stupisce il silenzio su Cuneo, Comiso e Perugia, forse non si vota li? :D :D :D Da Albenga, invece, profondo silenzio, tutte le carte disponibili pare che siano ormai in Procura o alla DIA ;)

Comiso per ora è forse l'unico un pò tranquillo...
 
Foggia ha diritto a pretendere i collegamenti intercontinentali, sopratutto a causa della folta comunità cinese, per cui si richiede l'immediata attivazione di tali voli prevedendo anche un proseguimento fino all'australia, in un secondo momento si chiede sia il nord che il sud America, visto l'elevato numero di emigrati nei secoli scorsi.
Cavolo!
 
Aeroporto di Foggia. Lupi: "È in corso la procedura di valutazione d'impatto ambientale"

Roma, Italia - Interrogazione parlamentare del deputato Di Gioia (Misto) in merito alla riapertura dello scalo pugliese

(WAPA) - Si è appena conclusa un'interrogazione parlamentare presso la Camera dei deputati in merito alla questione della riapertura dell'aeroporto di Foggia "Gino Lisa" (vediAVIONEWS).

Il deputato Lello Di Gioia(Misto) ha chiesto al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi la riapertura urgente dello scalo pugliese anche in ragione del fatto che i 14 milioni di Euro destinati alle aree sottosviluppate vanno utilizzati entro il 30 giugno prossimo (l'utilizzo dei fondi Fas è stato prorogato di un anno).

"Il 6 maggio scorso, lavoratori, imprenditori e gente comune si sono riuniti davanti la sede di Aeroporti di Puglia (gestore degli scali pugliesi, ndr), per capire perché l'aeroporto non si apre e i soldi rimangono inutilizzati. Come mai a gennaio l’aeroporto è stato declassato?", ha dichiarato Di Gioia.

Lupi ha risposto che "È attualmente in corso presso la commissione tecnica del ministero dell’Ambiente l’istruttoria relativa alla procedura di valutazione d’impatto ambientale" (VIA), aggiungendo di aver provveduto "Ad acquisire informazioni presso il competente dipartimento politiche europee presso la presidenza del consiglio per aggiornamenti in merito alla notifica “Aiuti di Stato” effettuata dalla Regione Puglia. Detto dipartimento- ha proseguito Lupi- ha comunicato che è tuttora in corso da parte della Commissione europea la valutazione di compatibilità con le regole Ue in materia di aiuti di Stato".

L’opera, in sostanza, non potrà essere finanziata finché non ci sarà l’approvazione della commissione.

Per Di Gioia, si tratta di "Una risposta insoddisfacente. Non ci si può limitare ad un riepilogo dei fatti. Ci vuole la volontà politica di sbloccare una situazione che sta diventando insostenibile. Quella della Capitanata è un’area devastata da un punto di vista sociale e deficitaria sotto quello infrastrutturale". (Avionews)
 
"...Quella della Capitanata è un’area devastata da un punto di vista sociale e deficitaria sotto quello infrastrutturale". (Avionews)

Ed allora ci vuole un aeroporto per risolvere i problemi, giusto? Questo Di Gioia e' davvero portavoce dell'Italia peggiore, che vuole solo gettare alle ortiche soldi pubblici (europei) per creare finta (momentanea) occupazione, continuare a deturpare il paese con opere inutili, e ottenere facile consenso e clientele politiche locali. Che schifo che mi fa.
 
Il deputato Lello Di Gioia(Misto) ha chiesto al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi la riapertura urgente dello scalo pugliese anche in ragione del fatto che i 14 milioni di Euro destinati alle aree sottosviluppate vanno utilizzati entro il 30 giugno prossimo (l'utilizzo dei fondi Fas è stato prorogato di un anno).


quindi utilizzare per il Signore emerito vuol dire sprecare?
siamo a posto.....
appunto perche è sottosviluppata la zona allora buttiamoli nel cesso....ma vaffa.........!
 
Ma quei fondi, per i quali è stata richiesta la VIA, non sono destinati all'eventuale allungamento della pista? Quindi di quale riapertura urgente va blaterando Di Gioia? Non possono certamente essere utilizzati per l'attivazione di nuovi voli.
 
Se vi siete persi il gruppo di teste pensanti che e' il cervello dietro le grandi strategie del Gino Lisa di Foggia, lo trovate qui:
https://www.facebook.com/groups/150670078311297/

notevoli le foto dell'ultimo meeting del gruppo per discutere delle strategie dell'aeroporto (partecipava anche un Onorevole) datanti a un birra su un tavolino di plastica di un bar di periferia. Sembra la riunione dei braccianti agricoli della Capitanata ;)
 
Foggia: dubbi e incertezze su aeroporti di Capitanata

FOGGIA – Sviluppo dell’aeroporto civile ‘Gino Lisa’ e utilizzo del gemello militare ‘Amendola’ per fini commerciali e civili. Il ministro Pinotti risponde al deputato De Lorenzis (M5S) ma, al momento, mancano pianificazione ed accordi con gli enti locali.
Mentre ancora non si conosce il destino dell’aeroporto civile ‘Gino Lisa’, giungono i primi chiarimenti dal ministero della Difesa sull’apertura ai voli civili nel vicino ‘gemello’ militare di ‘Amendola’, distante appena 10 km.

Il Ministro Pinotti, infatti, ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata tempo fa dal deputato salentino Diego De Lorenzis (M5S), componente della Commissione Trasporti alla Camera. E se la Regione Puglia sembra aver accantonato la questione, nella sua risposta il ministero della Difesa demanda tutto ad uno “studio di fattibilità”, redatto dall’aeronautica militare che permetterebbe in via sperimentale l’utilizzo dell’aeroporto militare per fini commerciali e civili ma di cui, al momento, non vi è traccia.

Mentre il ministero si dichiara, dunque, disponibile ad appoggiare l’ipotesi di un tavolo con il ministero dei Trasporti, Regione Puglia ed Enti locali, molte delle domande poste dal deputato 5 Stelle rimangono inevase.

“In realtà, sembra che si proceda alla cieca, senza alcuna pianificazione e nessun coordinamento tra i diversi enti nazionali e locali – dichiara Diego De Lorenzis (M5S) –. Nella sua risposta, peraltro, il ministero ha fatto emergere come non vi sia alcuna visione unitaria da parte degli enti competenti. Dobbiamo dedurre, quindi, che la proposta non rientra in alcuna pianificazione condivisa e risulta, dunque, evidente l’approssimazione della proposta.
Ma se rimaniamo perplessi dal permettere l’accesso dei civili a siti militari sensibili dove sono posizionati velivoli militari come i ‘Predetor’, stanziati alle dipendenze del 32esimo Stormo, non ci stupisce l’abituale silenzio della Regione Puglia in merito – continua il deputato 5 Stelle –. L’assenza dell’ente regionale sulla Capitanata si divide tra la non convinzione dello sviluppo del ‘Gino Lisa’ ed il silenzio rispetto a questa discutibile proposta sull’aeroporto militare ‘Amendola’. Proposta su cui non si comprende bene se la Regione ne sia informata o meno.

Continua, quindi, tra dubbi e incertezze – conclude il deputato De Lorenzis (M5S) – il destino degli aeroporti pugliesi ai quali, direttamente o indirettamente, sono legati gli sviluppi dei territori. Riteniamo, infine, una grave mancanza di trasparenza dei Ministri non fornire informazioni legittime e determinanti alla popolazione sulla programmazione e pianificazione dell’attività degli scali”.

http://foggia.ilquotidianoitaliano....rtezze-su-aeroporti-di-capitanata-32339.html/
 
un altro po' di demagogia in salsa cinque stelle, stavolta, con risposta qualunquista del governo.

Si fa una interrogazione parlamentare a casaccio, si riceve una risposta a caso dal ministro, e poi si fa un bel proclama dicento che la pianificazione dei trasporti aerei in Puglia rimane tra mille dubbi e incertezze. In realta', non vi sono dubbi e incertezze, vi sono solo due certezze, e si chiamano Bari e Brindisi. Tutto il resto e' caciara per fare parlare di se stessi.
 
Eccolo lo studio della Bocconi...

Circa 200mila passeggeri fino al 2020 e 24 mln di euro all’anno. I numeri del “Gino Lisa” nello studio della Bocconi

Qual è il potenziale bacino di mercato dell’aeroporto di Foggia? Quali sono le strategie attuate da aeroporti con caratteristiche similari per lo sviluppo dei traffici e gli impatti sul settore del turismo derivanti dallo sviluppo di connessioni aeree? Quale potenziale posizionamento di mercato può essere realisticamente sviluppato dall’aeroporto di Foggia nel medio periodo grazie allo sviluppo infrastrutturale previsto? Sono gli interrogativi ai quali risponde lo studio su “Il ruolo potenziale dell’Aeroporto di Foggia”, a cura del Gruppo Clas di Milano, commissionato all’Università Bocconi di Milano dall’Ente camerale, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale del Gargano e i Gal della provincia, e presentato ieri a Foggia, in occasione della 12esima edizione della Giornata dell’Economia.

Il rapporto


È stato redatto da un équipe di ricerca coordinata dal curatore della ricerca Oliviero Baccelli e composta da Giuseppe Siciliano e Tatiana Cini, con la supervisione scientifica di Lanfranco Senn direttore del CERTeT (Centro di Ricerca in Economia Regionale, Trasporti e Turismo). L’obiettivo della ricerca è duplice: verificare il potenziale ruolo economico degli aeroporti minori, tenendo conto degli effetti diretti, indiretti e indotti derivanti dai traffici aerei in un contesto economico sempre più dipendente dall’internazionalizzazione dei mercati, e fornire un’analisi del potenziale posizionamento di mercato per l’aeroporto “Gino Lisa”, tenendo conto del grado di concorrenza degli scali nel raggio di 190 km dal capoluogo dauno. La ricerca comparativa propone anche studi e analisi relativi ad altri aeroporti regionali con caratteristiche similari (ad esempio, Comiso, Crotone, Cuneo, Pescara, Perugia, Rimini e Salerno), con focus sul mercato dei voli passeggeri di linea o charter.


Il potenziale bacino di mercato


Il bacino di mercato è stato valutato sia rispetto alle potenzialità derivanti dalle esigenze di mobilità dei residenti (mobilità outgoing) sia soprattutto rispetto alla domanda incoming, legata in particolare all’attrattività del turismo blu.

Sulla base delle indicazioni che emergono dagli studi svolti per il Piano Nazionale degli Aeroporti per conto di ENAC sui trend storici fra il 2002 e il 2008 e i rapporti più recenti di Aeroporti di Puglia, si evidenzia come la domanda di servizi aerei generata dai soli residenti possa essere soddisfatta con l’introduzione di un volo giornaliero verso Milano Linate, scalo dove si possono trovare facilmente le coincidenze per tutte le principali capitali europee. Sulla base di esperienze similari, il volo dovrà essere operato in regime di oneri di servizio pubblico, con una necessaria contribuzione pubblica stimabile di circa 1,2 milioni di euro l’anno, con un aeromobile da 80 posti, sette giorni alla settimana per 52 settimane, con un numero di passeggeri annui stimabili sulla rotta Foggia‐Milano Linate che si aggira intorno ai 40mila.

Dal lato della domanda turistica, nel 2012 il territorio di Foggia ha registrato 873.852 arrivi e 4.432.454 presenze. Flussi essenzialmente domestici con percentuali di visitatori stranieri che sceglie la provincia di Foggia quale meta di viaggio non rilevanti (si attesta sul 15% dei flussi complessivi, in ragione di 127.022 arrivi e di 664.944 presenze nel 2012).


Collegamenti internazionali e nazionali

In un orizzonte temporale di medio periodo (2020) la ricerca analizza la domanda potenziale di arrivi turistici per via aerea, concentrandosi sui collegamenti rivolti in maniera preponderante ai turisti vacanzieri, che possono essere effettuati anche tramite servizi di linea da vettori low cost o da vettori “ibridi” come Air Berlin, Transavia, Trwelfly/MistralAir (il cui modello di business vede la compresenza di operazioni charter e di linea). Quanto alla fattibilità dei collegamenti aerei turistici internazionali si stimano circa 73 mila passeggeri incoming per anno su collegamenti aerei nel 2016, considerando l’attivazione solo delle rotte con potenzialità buona. Si considera un collegamento settimanale come frequenza minima per
l’istituzione di un servizio aereo diretto. L’analisi elenca anche la tipologia di velivoli che possono essere operati da/per l’aeroporto di Foggia, in previsione dell’allungamento della pista, considerando come riferimento due velivoli significativi di due classi di aeromobili: un jet regionale (Embraer E‐170) e un jet utilizzato anche da operatori low cost e leisure ma di dimensioni (e velocità) lievemente inferiori al B737‐800.Per quanto riguarda i potenziali collegamenti turistici a servizio anche dei viaggiatori nazionali, bacini regionali più rilevanti in termini di arrivi turistici in Puglia, sono la Lombardia, il Piemonte e il Veneto con rispettivamente circa 266 mila, 113 mila e 91 mila arrivi turistici annui (2012). Utilizzando la percentuale di arrivi turistici alberghieri nazionali in provincia di Foggia sul totale degli arrivi turistici nazionali in Puglia e considerando anche gli arrivi turistici nazionali delle province di Campobasso, e per il Piemonte e il Veneto anche quelli di delle province di Chieti e Pescara, si possono stimare in, rispettivamente, 37.498, 46.481 e 60.534 gli arrivi turistici alberghieri nel bacino dell’aeroporto di Foggia da Piemonte, Veneto e Lombardia. Anche in questo caso si considera un collegamento settimanale come frequenza minima per l’istituzione di un servizio aereo diretto, calcolando un totale di quasi 70 mila passeggeri incoming nel 2016, e, ipotizzando un tasso di crescita del 4% annuo, circa 81mila totali nel 2020.

Stima del potenziale traffico incoming-outgoing e impatto economico

Considerando le componenti turistiche, dunque, la stima al 2016 raggiunge circa 164mila turisti includendo le rotte con potenzialità media. Nel 2020 (quando la promocommercializzazione turistica del territorio sarà ulteriormente cresciuta) la stima ottiene un totale di 175mila turisti per le rotte di potenzialità buona e 189mila turisti includendo anche quelle di potenzialità media. La stima dell’impatto economico del turismo proveniente per via aerea (lo scenario di stima assunto è quello di attivazione dei collegamenti turistici di buona e media potenzialità al 2020), ammonta a circa 51milioni di euro per anno, nel bacino complessivo dello scalo foggiano (che comprende, anche la provincia di Campobasso e in parte quelle di Chieti, Pescara, BAT e Bari), mentre l’impatto per la sola provincia di Foggia, è calcolato in circa 24 milioni di euro per anno.


Analisi di benchmark e aiuti di Stato

La ricerca presentata ieri ha prodotto anche analisi di benchmark con aeroporti similari (Comiso, il quarto aeroporto siciliano dopo Catania, Palermo e Trapani; Crotone, il terzo scalo della Calabria dopo quelli di Lamezia Terme e Reggio Calabria; Cuneo, il secondo aeroporto del Piemonte dopo quello di Torino Caselle; Perugia Sant’Egidio, l’unico all’interno della regione Umbria; Pescara, l’aeroporto internazionale d’Abruzzo è il principale scalo della regione; l’aeroporto di Rimini Miramare, fondamentale per incentivare il turismo nella riviera romagnola; l’aeroporto di Salerno Pontecagnano, il secondo aeroporto della Campania dopo quello di Napoli Capodichino). In ognuno dei casi analizzati si riscontrano perdite di bilancio, ripianate attraverso specifiche forme di contribuzione al marketing da parte delle Regioni o, nel caso di Perugia, da parte di stakeholders locali come le fondazioni bancarie e le camere di commercio. Dall’analisi di benchmark è evidente che la gestione di un aeroporto con un traffico inferiore al milione di passeggeri annui nel sistema italiano non è in grado di ripagare gli investimenti effettuati ed una quota rilevante degli oneri gestionali. Per lo scalo foggiano una chance rappresentano i nuovi orientamenti UE sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree. L’ipotesi è di operare un volo annuale in regime di continuità territoriale, con una contribuzione pubblica, per un triennio, stimabile in circa 1,2 mln di euro l’anno, che andrà ricercata a livello regionale o ministeriale.

“L’aeroporto di Foggia può costituire uno strumento di sviluppo economico e turistico della provincia di Foggia se, e solo se, le iniziative nelle fasi di avvio vengono pienamente condivise dagli Enti Locali e dagli stakeholders beneficiari dell’impatto economico”, si legge nel rapporto a oltre 70 pagine del Gruppo Clas, qui riprodotto in sintesi. Pregiudiziale è l’allungamento che attende con lo spauracchio della scadenza del 30 giugno prossimo, lo sblocco di quei 14 milioni di Fondi Fas.

http://www.immediato.net/2014/06/17...eri-del-gino-lisa-nello-studio-della-bocconi/
 
200.000 passeggeri sino al 2020 per la modica cifra di 24 mln di euro all'anno non mi sembrano cifre per cui entusiasmarsi, oltre i 14 mln necessari per l'allungamento della pista. Secondo me la Bocconi, anche se non poteva dirlo apertamente visto che era stata pagata dagli enti foggiani, ha solo espresso serie perplessità sull'operazione con risultati esegui (200.000 pax nel 2020) a fronte di investimenti di svariate decine di mln di euri.
 
La Regione rassicura Foggia: «Pista al Gino Lisa? Si farà»

Landella e Porreca hanno incontrato gli assessori regionali Di Gioia e Giannini

BARI - La Regione scriverà al ministero dell’Ambiente perché provveda al rilascio della Via (valutazione di impatto ambientale) necessaria ad allungare la pista del «Gino Lisa» di Foggia. Ma soprattutto si procederà all’aggiudicazione, sia pure provvisoria, della gara d’appalto dei lavori, per evitare di perdere i fondi strutturali per 14 milioni la cui scadenza è fissata al 30 giugno. È quanto emerso, ieri mattina, al termine di un incontro in Regione tra gli assessori Giovanni Giannini e Leonardo Di Gioia (rispettivamente con delega ai Lavori pubblici e al Bilancio), il sindaco di Foggia, Franco Landella, e il presidente della Camera di commercio, Fabio Porreca. La Regione, insomma, intende procedere all’allungamento della pista fino a duemila metri. Ed è quanto sicuramente verrà ribadito, questa mattina, nel corso dell’audizione in commissione regionale Bilancio dedicata al sistema aeroportuale.

Per il neo sindaco di Foggia l’incontro con gli esponenti del governo regionale era un impegno preso già qualche giorno dopo l’elezione. L’11 giugno il ministro Maurizio Lupi, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, aveva detto che l’erogazione materiale del finanziamento Fas sarebbe stata vincolata al pronunciamento della Commissione europea circa la sua coerenza con le regole Ue in materia di aiuti di Stato. A distanza di qualche giorno, però, il presidente della commissione di Via nazionale, Stefano Calzolari, annunciava addirittura la sospensione del rilascio del parere, in attesa di capire su cosa si basasse la stima di 300 mila passeggeri fatta da Aeroporti di Puglia. Sempre ieri, l’assessore regionale Di Gioia si è occupato anche del consuntivo regionale 2013, davanti alla sezione regionale Corte dei conti. In vista dell’udienza del 4 luglio sulla «parifica» (una specie di bollino sull’attività svolta) Di Gioia è stato ascoltato in contradditorio dai magistrati, fornendo risposte e spiegazioni sui rilievi sollevati dalla Corte.

http://corrieredelmezzogiorno.corri...giapista-gino-lisa-si-fara-223466718334.shtml