Completato il restauro del DC3 Dakota all'ingresso di TRN

  • Autore Discussione Autore Discussione Michele-TRN
  • Data d'inizio Data d'inizio

M

Michele-TRN

Guest
E' stato completato il restauro del DC3 Dakota, storico simbolo di TRN.

Dopo un restauro che ha richiesto circa 1000 ore di lavoro, nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 settembre il DC3 Dakota dell'aeroporto di Torino è stato riposizionato vicino alla testata pista 36. Il restauro è stato effettuato negli stabilimenti Alenia di Caselle ed ha impegnato sia maestranze dell'azienda aeronautica che volontari del GAVS (Gruppo Amici Velivoli Storici www.gavs.it).

Uno dei nostri spotters notturni ha immortalato le fasi del posizionamento del Dakota sui trespoli che costituiranno la sua sistemazione definitiva, cliccando sull'immagine si entra nella suggestiva fotogallery:



Ciau
 
Miracolo nel vedere un aereo civile restaurato in Italia, MA ...

... secondo me la livrea è sbagliata (anche se spero davevro di essermi sbagliato io).

Le righe rosse sotto la cabina sono in numero maggiore e di dimensioni inferiori rispetto all'originale, e l'assenza della scritta LAI (che sarebbe stata posizionata dove c'è il brutto logo Sagat) snatura completamente la livrea. No comment nemmeno sull'ettaro di lamiera preso dal logo Finmeccanica. Ma non potevano attaccarli ad un cartello sotto l'aereo?

Ribadisco tuttavia il concetto: MIRACOLO!
 
mi correggo. il numero delle bande rosse è corretto (sei), mentre mi restano dei dubbi sul loro spessore.

Resta quindi da staccare solo il logo SAGAT e rimettere la scritta LAI per averlo molto vicino alla perfezione.
 
mi correggo. il numero delle bande rosse è corretto (sei), mentre mi restano dei dubbi sul loro spessore.

Resta quindi da staccare solo il logo SAGAT e rimettere la scritta LAI per averlo molto vicino alla perfezione.

I-LEON n/c 4316 1947 LAI /1957 Alitalia, 1960 AMI
Giuste le sei barre rosse ma sono troppo fini e troppo staccate; la scritta LAI non va messa esattamente dove sta SAGAT; è "affogata" nel prime due superiori, immediatamente prima del portello, sotto i finestrini del cockpit.
 
Resta quindi da staccare solo il logo SAGAT e rimettere la scritta LAI per averlo molto vicino alla perfezione.

Sagat sente sempre il bisogno di dimostrare che esiste, basta guardare i (pochissimi) cartelloni pubblicitari che utilizzano per le campagne sui nuovi voli: metà pannello sprecato per il logo Sagat e la restante metà alla compagnia che lancia il volo.

Anche in questo caso avendo cacciato fuori gli euri non potevano esimersi dal mettere il loro logo in bella vista... pur coprendo la scritta LAI della livrea :(
 
Sagat sente sempre il bisogno di dimostrare che esiste, basta guardare i (pochissimi) cartelloni pubblicitari che utilizzano per le campagne sui nuovi voli: metà pannello sprecato per il logo Sagat e la restante metà alla compagnia che lancia il volo.

Anche in questo caso avendo cacciato fuori gli euri non potevano esimersi dal mettere il loro logo in bella vista... pur coprendo la scritta LAI della livrea :(

non ha senso. avrebbero potuto farlo notare mettento tutti i loghi che volevano in una targa posizionata in prossimita'del velivolo, in un poster in cui fornire ogni dettaglio riguardo l opera di restauro, la storia del velivolo etc.etc


insomma.. i modi per ottenere lo stesso risultato in maniera meno invasiva c'erano.

e per trovarli non occorre sprecare molte risorse mentali.