Il Catullo compie i primi 50 anni
LA STORIA. Da mezzo secolo l'aeroporto, nato come scalo militare, è aperto al traffico civile: 3 milioni di passeggeri l'anno
L'11 luglio 1961 partiva «un potente turboelica»: era il primo volo giornaliero per Roma L'aerostazione era una palazzina prefabbricata. Nel 1987 venne deciso il nome attuale
10/07/2011
Nell'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia, nel suo piccolo Verona celebra domani i 50 anni esatti dell'inaugurazione del suo aeroporto: l'11 luglio 1961 fu aperto l'aeroporto civile nella sede di Calzoni-Dossobuono, in territorio di Villafranca. Una pista adiacente l'aeroporto militare che nel corso di 50 anni è cresciuto fino a vedere oltre 3 milioni di passeggeri l'anno.
In quel giorno di luglio di 50 anni fa l'aeroporto si apriva al traffico civile con una stazione di servizio dell'Alitalia e nell'estate entrò in funzione una linea aerea giornaliera per Roma, ripresa l'anno dopo ma non più diretta, bensì con scalo a Milano (impensabile oggi).
«Un potente turboelica Vickers Viscount dell'Alitalia decollerà stamane alle 8 dall'aeroporto di Villafranca per il primo volo sulla linea Verona-Roma, dall'Arena al Colosseo...». Così il nostro giornale annunciava il primo volo Verona-Roma, il 10 luglio del 1961: per l'aeroporto di Villafranca si tratta dell'inizio della storia. Nel corso di quell'anno, 192 sono i voli in decollo o atterraggio a Villafranca, 3.404 i passeggeri che transitano dall'aerostazione, una palazzina prefabbricata che resisterà fino agli inizi degli anni Settanta. Oggi, per avere un'idea, nei periodi di punta vengono schedulati al Catullo oltre 130 voli al giorno. Negli anni successivi si consolida l'attività dei charter grazie soprattutto alla compagnia danese Sterling Airways che sbarca a Villafranca centinaia di turisti diretti al lago di Garda. Durante la stagione estiva riesce ad organizzare fino a 15 voli settimanali. La vocazione naturale dell'aeroporto, infatti, è a prevalenza turistica: sono gli anni dei charter, un vero e proprio boom nella storia dell'aviazione civile. A questa vocazione si affiancherà negli anni quella del business, dei viaggi di affari, spinti anche dal fenomeno della delocalizzazione nei Paesi dell'Est. Nel 1974 il Documento programmatico regionale conferisce la caratteristica di interregionalità al bacino Verona/Villafranca, indicando la possibilità di ricevere traffico nazionale, il traffico charter turistico diretto al Garda e al Trentino e di offrire attrezzature specializzate per il trasporto delle merci.
Nel 1976 iniziano i lavori di riqualificazione dell'aeroporto civile che termineranno nel 1980 con il potenziamento delle piste. Nel dicembre 1978 viene costituita la Società per azioni Aeroporto di Verona/Villafranca. Soci fondatori sono la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Verona, i tre enti che in quegli anni hanno disegnato la città e il suo futuro con scelte lungimiranti e di ampio respiro. Il capitale sociale è di 300 milioni di lire. A cavallo tra il 1978 e il 1979 viene realizzata la prima vera aerostazione, che permette un ulteriore salto di qualità alla struttura di Villafranca, confermato da una costante ascesa annuale. Nel 1987, a seguito di un concorso, viene scelto il nome per l'aeroporto di Villafranca: Valerio Catullo, poeta latino.
Nel giro di quindici anni, dal 1980 al 1995, il numero dei passeggeri si decuplica, il numero dei voli passa dai 1800 del 1980 ai 25.000 del 2001. Dati destinati ad aumentare costantemente fino ai record prima dei 2 milioni di passeggeri (due milioni e 187 mila nel 2002) e poi dei 3 milioni.
Un bel salto, in questi 50 anni, da quando l'aerostazione di Calzoni di Villafranca era un piccolo edificio con una pista dove partiva un volo al giorno: oggi l'aeroporto dispone di 40 banchi check in; 4.800 posti auto (750 coperti); vi operano oltre 30 compagnie aeree per oltre 180 destinazioni; sono operativi due terminal Partenze, uno per i voli charter di linea e business e uno invece dedicato al low cost; la nuova galleria commerciale comprende 40 esercizi tra negozi, bar e ristoranti. E di recente la pista d'atterraggio è stata riqualificata.© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.larena.it/stories/Cronaca/268751__il_catullo_compie_i_primi_50_anni/
LA STORIA. Da mezzo secolo l'aeroporto, nato come scalo militare, è aperto al traffico civile: 3 milioni di passeggeri l'anno
L'11 luglio 1961 partiva «un potente turboelica»: era il primo volo giornaliero per Roma L'aerostazione era una palazzina prefabbricata. Nel 1987 venne deciso il nome attuale
10/07/2011
Nell'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia, nel suo piccolo Verona celebra domani i 50 anni esatti dell'inaugurazione del suo aeroporto: l'11 luglio 1961 fu aperto l'aeroporto civile nella sede di Calzoni-Dossobuono, in territorio di Villafranca. Una pista adiacente l'aeroporto militare che nel corso di 50 anni è cresciuto fino a vedere oltre 3 milioni di passeggeri l'anno.
In quel giorno di luglio di 50 anni fa l'aeroporto si apriva al traffico civile con una stazione di servizio dell'Alitalia e nell'estate entrò in funzione una linea aerea giornaliera per Roma, ripresa l'anno dopo ma non più diretta, bensì con scalo a Milano (impensabile oggi).
«Un potente turboelica Vickers Viscount dell'Alitalia decollerà stamane alle 8 dall'aeroporto di Villafranca per il primo volo sulla linea Verona-Roma, dall'Arena al Colosseo...». Così il nostro giornale annunciava il primo volo Verona-Roma, il 10 luglio del 1961: per l'aeroporto di Villafranca si tratta dell'inizio della storia. Nel corso di quell'anno, 192 sono i voli in decollo o atterraggio a Villafranca, 3.404 i passeggeri che transitano dall'aerostazione, una palazzina prefabbricata che resisterà fino agli inizi degli anni Settanta. Oggi, per avere un'idea, nei periodi di punta vengono schedulati al Catullo oltre 130 voli al giorno. Negli anni successivi si consolida l'attività dei charter grazie soprattutto alla compagnia danese Sterling Airways che sbarca a Villafranca centinaia di turisti diretti al lago di Garda. Durante la stagione estiva riesce ad organizzare fino a 15 voli settimanali. La vocazione naturale dell'aeroporto, infatti, è a prevalenza turistica: sono gli anni dei charter, un vero e proprio boom nella storia dell'aviazione civile. A questa vocazione si affiancherà negli anni quella del business, dei viaggi di affari, spinti anche dal fenomeno della delocalizzazione nei Paesi dell'Est. Nel 1974 il Documento programmatico regionale conferisce la caratteristica di interregionalità al bacino Verona/Villafranca, indicando la possibilità di ricevere traffico nazionale, il traffico charter turistico diretto al Garda e al Trentino e di offrire attrezzature specializzate per il trasporto delle merci.
Nel 1976 iniziano i lavori di riqualificazione dell'aeroporto civile che termineranno nel 1980 con il potenziamento delle piste. Nel dicembre 1978 viene costituita la Società per azioni Aeroporto di Verona/Villafranca. Soci fondatori sono la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Verona, i tre enti che in quegli anni hanno disegnato la città e il suo futuro con scelte lungimiranti e di ampio respiro. Il capitale sociale è di 300 milioni di lire. A cavallo tra il 1978 e il 1979 viene realizzata la prima vera aerostazione, che permette un ulteriore salto di qualità alla struttura di Villafranca, confermato da una costante ascesa annuale. Nel 1987, a seguito di un concorso, viene scelto il nome per l'aeroporto di Villafranca: Valerio Catullo, poeta latino.
Nel giro di quindici anni, dal 1980 al 1995, il numero dei passeggeri si decuplica, il numero dei voli passa dai 1800 del 1980 ai 25.000 del 2001. Dati destinati ad aumentare costantemente fino ai record prima dei 2 milioni di passeggeri (due milioni e 187 mila nel 2002) e poi dei 3 milioni.
Un bel salto, in questi 50 anni, da quando l'aerostazione di Calzoni di Villafranca era un piccolo edificio con una pista dove partiva un volo al giorno: oggi l'aeroporto dispone di 40 banchi check in; 4.800 posti auto (750 coperti); vi operano oltre 30 compagnie aeree per oltre 180 destinazioni; sono operativi due terminal Partenze, uno per i voli charter di linea e business e uno invece dedicato al low cost; la nuova galleria commerciale comprende 40 esercizi tra negozi, bar e ristoranti. E di recente la pista d'atterraggio è stata riqualificata.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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