Cina 2023, che prospettive per il traffico aereo internazionale?


larabafenice

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6 Settembre 2011
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Quale pensate potrà essere l’impatto sul traffico aereo da e verso l’Europa dopo l’imprevista riapertura in Cina? Che tempi tecnici ci sono per le compagnie per aumentare la disponibilità di voli in previsione di un aumento repentino del traffico? L’offerta per la stagione estiva è rigida o sono in grado di aggiungere macchine prima destinate a rimanere parcheggiate? Sto valutando un breve viaggio a Shanghai per fine Maggio e, al momento, l’offerta è davvero scarsa, l’unica opzione valida mi sembra con British mentre con Lufthansa è prossima allo zero.
 
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Fatemi capire: sono stati tutti rinchiusi in casa come bestie per due anni, poi dopo le recenti proteste hanno tolto le limitazioni interne provocando un’esplosione di casi e ora eliminano pure le restrizioni per chi è in arrivo o in partenza negli aeroporti.

Solo a me sembra che non ci sia alcuna logica in tutto questo?
 
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La logica non la so, ma sul versante aeronautico devo dire che di solito in Cina si va con TK, EK, QR o con le cinesi, e credo che tutte queste abbiano ancora capacità disponibile. Le europee magari rientreranno più con calma, oltre tutto non mi sembra un mercato particolarmente premium. Nel calderone bisogna mettere anche l'assenza di SU e l'allungamento dei tempi di volo. Considerazioni che si applicano anche a Corea (del sud) e Giappone.
 
Fatemi capire: sono stati tutti rinchiusi in casa come bestie per due anni, poi dopo le recenti proteste hanno tolto le limitazioni interne provocando un’esplosione di casi e ora eliminano pure le restrizioni per chi è in arrivo negli aeroporti.

Solo a me sembra che non ci sia alcuna logica in tutto questo?

avevo capito però che ora hanno rimesso i tamponi in partenza dalla Cina, con ulteriore tampone di controllo all'arrivo
 
Fatemi capire: sono stati tutti rinchiusi in casa come bestie per due anni, poi dopo le recenti proteste hanno tolto le limitazioni interne provocando un’esplosione di casi e ora eliminano pure le restrizioni per chi è in arrivo o in partenza negli aeroporti.

Solo a me sembra che non ci sia alcuna logica in tutto questo?
Hanno tenuto chiuso quanto più possibile a causa della scelta (scellerata) di usare solo vaccini autoctoni di modesta efficacia.
Raggiunto il punto limite di sopportazione socio-economico della nazione, hanno dovuto mollare la presa. Ed essendo di fronte ad una pandemia, non ha più nessun senso tenere sotto controllo la situazione, se non per scopi statistici.
Così come non hanno nessuna ragione di essere i controlli sui cinesi nei vari aeroporti. Al massimo possono aggiungere una quota irrilevante di contagiati rispetto a quella indigena, che probabilmente ad oggi nei paesi industrializzati, comprende la maggior parte della popolazione. Che il covid se lo è preso e magari ripreso, magari senza nemmeno accorgersene e senza che sia mai stato censito.
Per fortuna le varianti in circolazione (le stesse presenti anche in Cina), sembrano più contagiose ma molto meno letali che in passato.
 
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Quale pensate potrà essere l’impatto sul traffico aereo da e verso l’Europa dopo l’imprevista riapertura in Cina? Che tempi tecnici ci sono per le compagnie per aumentare la disponibilità di voli in previsione di un aumento repentino del traffico? L’offerta per la stagione estiva è rigida o sono in grado di aggiungere macchine prima destinate a rimanere parcheggiate? Sto valutando un breve viaggio a Shanghai per fine Maggio e, al momento, l’offerta è davvero scarsa, l’unica opzione valida mi sembra con British mentre con Lufthansa è prossima allo zero.

Viaggi per lavoro, giusto? So che non è ancora possibile venire in Cina con visto turistico ma solo per business/studio/ricongiungimento familiare. Per adesso.

È ancora presto perché l'annuncio della riapertura ha colto tutti di sorpresa, enti governativi inclusi, e piano piano ogni settore si sta adeguando alla nuova direttiva. Giusto un esempio: solo ieri hanno annunciato un'amnistia generale per alcuni reati relativi al Covid-zero (tipo evadere dalla quarantena) con annullamento di misure quali carcere e confisca dei beni.

A livello voli vedo che non è cambiato molto nelle ultime settimane, pare che la CAAC (l'ente cinese per l'aviazione civile) non abbia ancora autorizzato la ripresa completa dei voli internazionali e tutt'ora sulle OTA cinesi o sui siti delle compagnie i voli internazionali sono in gran parte non prenotabili, quelli disponibili hanno ancora prezzi esagerati anche se in generale meglio dell'anno scorso. Pochi giorni fa ho guardato su Ctrip (principale OTA cinese) un PVG-KIX per fine mese e l'unica opzione disponibile era via Singapore per la modica cifra di 79,500 CNY (ok il capodanno cinese, ma sono quasi 11mila euro per andare in Giappone a/r in economy).

Un articolo un po' criptico dello Shanghai Daily dice che i voli internazionali torneranno alla normalità (qualunque cosa voglia dire) a marzo. Forse intendono che le compagnie potranno ripristinare i voli e che si potranno prenotare normalmente.
In realtà per tornare alla normalità pre-pandemia ci vorrà del tempo, le compagnie cinesi ora si ritrovano in una situazione simile a quelle del resto del mondo un anno e mezzo fa: devono riassumere il personale lasciato a casa negli ultimi 3 anni.
 
Hanno tenuto chiuso quanto più possibile a causa della scelta (scellerata) di usare solo vaccini autoctoni di modesta efficacia.
Raggiunto il punto limite di sopportazione socio-economico della nazione, hanno dovuto mollare la presa. Ed essendo di fronte ad una pandemia, non ha più nessun senso tenere sotto controllo la situazione, se non per scopi statistici.
Così come non hanno nessuna ragione di essere i controlli sui cinesi nei vari aeroporti. Al massimo possono aggiungere una quota irrilevante di contagiati rispetto a quella indigena, che probabilmente ad oggi nei paesi industrializzati, comprende la maggior parte della popolazione. Che il covid se lo è preso e magari ripreso, magari senza nemmeno accorgersene e senza che sia mai stato censito.
Per fortuna le varianti in circolazione (le stesse presenti anche in Cina), sembrano più contagiose ma molto meno letali che in passato.

Sul discorso causa e vaccino c'è da dire che in realtà il governo lo ha spinto molto solo nei mesi successivi all'introduzione. Nell'ultimo anno e mezzo di fatto non se lo filava più nessuno ed erano scomparse tutte le pubblicità e manifesti che invitavano la popolazione a vaccinarsi nei centri di vaccinazione (spariti quelli temporanei già a metà 2021).
Personalmente ritengo che il protarsi delle restrizioni nell'ultimo anno e mezzo sia stato essenzialmente per motivi ideologici e dimostrare, soprattutto internamente, la superiorità della gestione cinese. Perlomeno qui la propaganda fino a un mese fa martellava forte su questo punto, con messaggi il cui senso era: guardate quanti morti hanno avuto quegli incivili degli USA mentre noi abbiamo debellato il virus, quindi il sistema di governo cinese è chiaramente superiore (la propaganda negli ultimi anni ha toni sempre più ultranazionalistici e una visione del mondo ferma alla guerra fredda).
Ora, per ironia della sorte, la riapertura totale e improvvisa unita allo scarsissimo livello del sistema sanitario cinese probabilmente produrrà un numero di morti simile se non superiore anche a quello degli USA, anche se i numeri reali ovviamente non li sapremo mai.

Per il resto sono d'accordo con il tuo post.

(Scusate l'OT ma ci tengo a chiarire il contesto)
 
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Dipendesse da me, andrei veramente coi piedi di piombo nell'aprire alla Cina.

Da un lato i tamponi in arrivo sono abbastanza inutili, dall'altro e' vero che il governo cinese e' tutto tranne che affidabile. Hanno taciuto per mesi sulla SARS, hanno taciuto (e poi sabotato) le inchieste sul Covid, non condividono dati e, quando glielo si fa notare, si offendono peggio di De Gaulle nelle sue giornate no.

Poi c'e' anche il 'piccolo' problema della concorrenza. Quando tutto - dagli aeroporti, agli handler, alle compagnie aeree - e' in mano allo stato c'e' da chiedersi se sia d'uopo dare carta bianca a un paese cosi anticoncorrenziale.
 
Viaggi per lavoro, giusto? So che non è ancora possibile venire in Cina con visto turistico ma solo per business/studio/ricongiungimento familiare. Per adesso.

È ancora presto perché l'annuncio della riapertura ha colto tutti di sorpresa, enti governativi inclusi, e piano piano ogni settore si sta adeguando alla nuova direttiva. Giusto un esempio: solo ieri hanno annunciato un'amnistia generale per alcuni reati relativi al Covid-zero (tipo evadere dalla quarantena) con annullamento di misure quali carcere e confisca dei beni.

A livello voli vedo che non è cambiato molto nelle ultime settimane, pare che la CAAC (l'ente cinese per l'aviazione civile) non abbia ancora autorizzato la ripresa completa dei voli internazionali e tutt'ora sulle OTA cinesi o sui siti delle compagnie i voli internazionali sono in gran parte non prenotabili, quelli disponibili hanno ancora prezzi esagerati anche se in generale meglio dell'anno scorso. Pochi giorni fa ho guardato su Ctrip (principale OTA cinese) un PVG-KIX per fine mese e l'unica opzione disponibile era via Singapore per la modica cifra di 79,500 CNY (ok il capodanno cinese, ma sono quasi 11mila euro per andare in Giappone a/r in economy).

Un articolo un po' criptico dello Shanghai Daily dice che i voli internazionali torneranno alla normalità (qualunque cosa voglia dire) a marzo. Forse intendono che le compagnie potranno ripristinare i voli e che si potranno prenotare normalmente.
In realtà per tornare alla normalità pre-pandemia ci vorrà del tempo, le compagnie cinesi ora si ritrovano in una situazione simile a quelle del resto del mondo un anno e mezzo fa: devono riassumere il personale lasciato a casa negli ultimi 3 anni.

Esatto, dovrei andare per una fiera. Dopo che è saltata la programmazione 2019 e successivi si tratterebbe di ripartire, finalmente.
Il mio timore, essendoci un "liberi tutti", è che il numero potenzialmente enorme di Cinesi che hanno voglia/necessità di viaggiare all'estero possa saturare rapidamente l'offerta attuale di voli, da qui la curiosità sulla capacità delle compagnie di reagire in termini di flessibilità, aumentando l'offerta nel breve periodo.
 
Raggiunto il punto limite di sopportazione socio-economico della nazione, hanno dovuto mollare la presa.

Dimostrando a tutto il mondo che i due anni di segregazione forzata di un'intera nazione non sono serviti a un caxxo.... che figura pessima che ci hanno fatto!
 
Credo (credo) che l'importanza dei tamponi sia più per tenere monitorate eventuali nuove varianti (visto l'omertoso silenzio cinese) rispetto ad arginare i contagiati, cosa impossibile come ampiamente dimostrato in passato
Ma soprattutto: quando si andava noi in Cina per lavoro (non io, per fortuna, ma parlo dei miei colleghi che fanno voli all cargo) eri obbligato a stare in hotel, mangiare in camera, sorbirti un test al giorno espletato aprendo la porta di pochi centimetri, abbassando la mascherina per farsi infilare il cotton fioc nelle cavità nasali! Col timore di risultare positivo ed andare incontro a chissà quale fine.
Ho sentito testimonianze da brividi!
 
Ma soprattutto: quando si andava noi in Cina per lavoro (non io, per fortuna, ma parlo dei miei colleghi che fanno voli all cargo) eri obbligato a stare in hotel, mangiare in camera, sorbirti un test al giorno espletato aprendo la porta di pochi centimetri, abbassando la mascherina per farsi infilare il cotton fioc nelle cavità nasali! Col timore di risultare positivo ed andare incontro a chissà quale fine.
Ho sentito testimonianze da brividi!

Esatto, per lungo tempo la quarantena per chi arrivava in Cina era 14gg in Covid hotel (ovviamente a spese proprie) +7gg sigillato (letteralmente) in casa propria. I racconti dei miei colleghi e conoscenti che ci sono passati mi hanno fatto passare la voglia di uscire e rientrare in questi 3 anni... Camere piccole e luride, pasti immangiabili, svegliati all'alba da un megafono per fare il PCR. Da quel che ho sentito nel corso del 2022 le condizioni di quegli hotel erano mediamente migliorate, anche se andava un po' a fortuna in base a dove si finiva, inoltre qualche mese fa il tempo era stato ridotto a 7+3gg.

Ora, dopo tutte le misure estreme mantenute fino a dicembre, il governo cinese sta minacciando i paesi che applicano restrizioni o tamponi sui passeggeri in arrivo dalla Cina e li accusa di applicare misure "illogiche, anti-scientifiche e discriminatorie".
E nel caso della Corea del Sud sono passati alle azioni, da oggi sono sospesi i visti per i sudcoreani:

Le ultime varianti del Covid sono molto contagiose e hanno un periodo di incubazione brevissimo, nell'azienda in cui lavoro (600 persone) siamo passati da zero casi al 90% di contagiati in soli 20 giorni nonostante mascherine e misure varie. Fortunatamente nessuno grave fino ad ora.
 
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Esatto, dovrei andare per una fiera. Dopo che è saltata la programmazione 2019 e successivi si tratterebbe di ripartire, finalmente.
Il mio timore, essendoci un "liberi tutti", è che il numero potenzialmente enorme di Cinesi che hanno voglia/necessità di viaggiare all'estero possa saturare rapidamente l'offerta attuale di voli, da qui la curiosità sulla capacità delle compagnie di reagire in termini di flessibilità, aumentando l'offerta nel breve periodo.

Le prenotazioni dalla Cina sono in forte aumento, ma c'è da dire che ora c'è di mezzo il capodanno cinese.
Io personalmente aspetto febbraio/marzo per vedere com'è la situazione.
Nella mia esperienza maggio è un mese abbastanza tranquillo come domanda (o meglio: dopo la festa del primo maggio e prima di metà giugno quando iniziano le vacanze estive).
 
Il covid ancora ha un "costo sociale" molto alto, chiedere loro tampone o vaccino (vaccino non di acqua fresca) gia alla partenza non sarebbe illogico
 
Ora, dopo tutte le misure estreme mantenute fino a dicembre, il governo cinese sta minacciando i paesi che applicano restrizioni o tamponi sui passeggeri in arrivo dalla Cina e li accusa di applicare misure "illogiche, anti-scientifiche e discriminatorie".
E nel caso della Corea del Sud sono passati alle azioni, da oggi sono sospesi i visti per i sudcoreani:

Patetici! Figurati se non facevano il solito chiagnere e fottere.
 
Non proprio inerente al segmento EU-CHINA e vv ma giusto come info UA ha deciso di NON riaprire tutto a manetta, proprio in considerazione di alcuni dei punti riportati qui sopra:


Why United Airlines Isn’t Rushing To Add China Capacity
BY LINNEA AHLGREN
PUBLISHED DEC 27, 2022

While searches for international travel surged after Monday's announcement, several factors imply actual demand might take a while to recover.

Even as COVID cases are reportedly at an all-time high in China, the country announced on Monday it would be abolishing quarantine requirements and once again issue visas for work, business, students, and family reunification. Starting January 8, 2023, international arrivals will no longer be required to quarantine upon arrival.

Along with the softening of its draconian domestic restrictions earlier in December, this marks the most significant turn away from China's zero-COVID policy and toward an opening of borders and a return to international travel. However, while travel searches have boomed, there has been no immediate surge in bookings, and United Airlines, for one, says it will assess demand before adding flights.

Global tourism economy awaiting China's return
Before the pandemic, China was the largest earner for the global tourism industry. According to the UN’s World Tourism Organisation (UNWTO), Chinese tourists spent $254.6 billion overseas in 2019, accounting for as much as one-fifth of worldwide tourism spending. Needless to say, airlines and travel destinations alike are quite keen on having China's international travel return to a state of normalcy.

While there are no restrictions for Chinese citizens (overall) traveling abroad, abolishing quarantine requirements will make it far easier for those who venture out to come back home. Following the announcement, searches for trips abroad increased tenfold, surging to a three-year-high, according to CNBC.

However, Reuters reports that travel agents foresee actual recovery taking some time yet, due to factors such as financial instability following three years of repeated lockdowns and restrictions. Furthermore, the current wave of infections in China may cause other countries to impose testing requirements. It is also difficult to see people wanting to travel abroad from China before the Lunar New Year holiday and celebrations coming up toward the end of next month.

Evaluating market demand
While airlines will wish to increase operations to the Chinese mainland eventually, some are adopting a measured approach. As reported by Reuters, United Airlines is among the carriers "currently evaluating market demand and operating environment to determine when to resume additional flight operations."

United is currently operating four weekly services between San Francisco (SFO) and Shangai Pudong (PVG). Overall, international traffic to and from China is at a mere 8% of pre-pandemic levels.

Good news!The quarantine requirement for international arrivals to China will be canceled starting January 8th 2023. Passengers are required to take a nucleic acid test within 48 hours before boarding the flight to China. It’s the perfect time to fly Hainan Airlines to China! pic.twitter.com/vZWFuKTqQF — Hainan Airlines (@HainanAirlines) December 27, 2022
Lufthansa also said it was examining whether or not it would change its flight schedule, whereas a TUI spokesperson said it was expecting a positive impact on what is currently a very limited schedule. Meanwhile, Korean Air is also optimistic about travel demand and is upping its departures to mainland China from nine per week to 15 in January.

Notably, some restrictions still linger such as PCR tests before arrival and a lack of tourist visas being issues. Until cases fall and the new rules come into effect, airlines will wait until they can increase schedules to what was Asia's busiest market in 2019.
 
Non proprio inerente al segmento EU-CHINA e vv ma giusto come info UA ha deciso di NON riaprire tutto a manetta, proprio in considerazione di alcuni dei punti riportati qui sopra:


Why United Airlines Isn’t Rushing To Add China Capacity
BY LINNEA AHLGREN
PUBLISHED DEC 27, 2022

While searches for international travel surged after Monday's announcement, several factors imply actual demand might take a while to recover.

Even as COVID cases are reportedly at an all-time high in China, the country announced on Monday it would be abolishing quarantine requirements and once again issue visas for work, business, students, and family reunification. Starting January 8, 2023, international arrivals will no longer be required to quarantine upon arrival.

Along with the softening of its draconian domestic restrictions earlier in December, this marks the most significant turn away from China's zero-COVID policy and toward an opening of borders and a return to international travel. However, while travel searches have boomed, there has been no immediate surge in bookings, and United Airlines, for one, says it will assess demand before adding flights.

Global tourism economy awaiting China's return
Before the pandemic, China was the largest earner for the global tourism industry. According to the UN’s World Tourism Organisation (UNWTO), Chinese tourists spent $254.6 billion overseas in 2019, accounting for as much as one-fifth of worldwide tourism spending. Needless to say, airlines and travel destinations alike are quite keen on having China's international travel return to a state of normalcy.

While there are no restrictions for Chinese citizens (overall) traveling abroad, abolishing quarantine requirements will make it far easier for those who venture out to come back home. Following the announcement, searches for trips abroad increased tenfold, surging to a three-year-high, according to CNBC.

However, Reuters reports that travel agents foresee actual recovery taking some time yet, due to factors such as financial instability following three years of repeated lockdowns and restrictions. Furthermore, the current wave of infections in China may cause other countries to impose testing requirements. It is also difficult to see people wanting to travel abroad from China before the Lunar New Year holiday and celebrations coming up toward the end of next month.

Evaluating market demand
While airlines will wish to increase operations to the Chinese mainland eventually, some are adopting a measured approach. As reported by Reuters, United Airlines is among the carriers "currently evaluating market demand and operating environment to determine when to resume additional flight operations."

United is currently operating four weekly services between San Francisco (SFO) and Shangai Pudong (PVG). Overall, international traffic to and from China is at a mere 8% of pre-pandemic levels.


Lufthansa also said it was examining whether or not it would change its flight schedule, whereas a TUI spokesperson said it was expecting a positive impact on what is currently a very limited schedule. Meanwhile, Korean Air is also optimistic about travel demand and is upping its departures to mainland China from nine per week to 15 in January.

Notably, some restrictions still linger such as PCR tests before arrival and a lack of tourist visas being issues. Until cases fall and the new rules come into effect, airlines will wait until they can increase schedules to what was Asia's busiest market in 2019.

Sarei più ottimista riguardo una ripresa, anche repentina, del traffico nel corso dell'anno. Senz'altro le compagnie hanno gente capace e pagata per fare valutazioni più attendibili della mia sfera di cristallo. Sapremo meglio strada facendo.
 
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Reactions: East End Ave
Viaggi per lavoro, giusto? So che non è ancora possibile venire in Cina con visto turistico ma solo per business/studio/ricongiungimento familiare. Per adesso.

È ancora presto perché l'annuncio della riapertura ha colto tutti di sorpresa, enti governativi inclusi, e piano piano ogni settore si sta adeguando alla nuova direttiva. Giusto un esempio: solo ieri hanno annunciato un'amnistia generale per alcuni reati relativi al Covid-zero (tipo evadere dalla quarantena) con annullamento di misure quali carcere e confisca dei beni.

A livello voli vedo che non è cambiato molto nelle ultime settimane, pare che la CAAC (l'ente cinese per l'aviazione civile) non abbia ancora autorizzato la ripresa completa dei voli internazionali e tutt'ora sulle OTA cinesi o sui siti delle compagnie i voli internazionali sono in gran parte non prenotabili, quelli disponibili hanno ancora prezzi esagerati anche se in generale meglio dell'anno scorso. Pochi giorni fa ho guardato su Ctrip (principale OTA cinese) un PVG-KIX per fine mese e l'unica opzione disponibile era via Singapore per la modica cifra di 79,500 CNY (ok il capodanno cinese, ma sono quasi 11mila euro per andare in Giappone a/r in economy).

Un articolo un po' criptico dello Shanghai Daily dice che i voli internazionali torneranno alla normalità (qualunque cosa voglia dire) a marzo. Forse intendono che le compagnie potranno ripristinare i voli e che si potranno prenotare normalmente.
In realtà per tornare alla normalità pre-pandemia ci vorrà del tempo, le compagnie cinesi ora si ritrovano in una situazione simile a quelle del resto del mondo un anno e mezzo fa: devono riassumere il personale lasciato a casa negli ultimi 3 anni.
Ricordiamoci anche che c'è l'unica italiana Neos weekly su Nanchino e Tianjin da MXP. Nanchino tra l'altro permette di raggiungere Shanghai con il treno veloce in pochissimo tempo (quarantena permettendo) .

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