«Roma e Milano, non c’è dualismo»
Veltroni: «Sarà il Governo a decidere sugli hub, noi pensiamo allo sviluppo»
C’era una volta Malpensa e il suo futuro da hub europeo, Alitalia che guardava al Nord, Fiumicino che doveva diventare un aeroporto dedicato soprattutto alle rotte per il Medio Oriente e il Nord Africa. C’era una volta. Perché la firma del protocollo d’intesa di ieri pomeriggio, con Giancarlo Cimoli, presidente e amministratore delegato di Alitalia, che annuncia l’obiettivo di portare nuove rotte internazionali e intercontinentali («potrebbero essere 15, potrebbero essere 20, è presto per quantificarle», ha detto), spiega, anche simbolicamente, che il vento è cambiato. A chi chiede come farà Alitalia ad assicurare nuove rotte e più frequenze per un totale di 4 milioni di passeggeri, Cimoli risponde ipotizzando l’acquisto di nuovi aerei. Ma non c’è solo questo. E non si può escludere che dietro quell’intesa con il “sistema Roma” ci sia la scelta di razionalizzare l’uso della flotta e degli equipaggi, di puntare su Fiumicino e, di conseguenza, dal 2007 ridurre il peso su Malpensa. Cimoli è stato molto prudente. Ha evitato con attenzione di partecipare al vecchio gioco dell’hub (la base, lo snodo, per capire) - Roma o Milano? - che va avanti ormai da anni.
I tifosi di Malpensa sostengono che Milano è meglio perché il traffico business passa di lì; quelli di Fiumicino rispondono no, perché il potenziale dei turisti gravita tutto su Roma. Cimoli: «Il problema degli hub si può superare, il dualismo non esiste. In Germania hanno Francoforte e Monaco, in Francia il De Gaulle a Parigi ma anche Lione». Però la Spagna ha puntato su Madrid. «Sì, ma è un “quadrato”, l’Italia è uno stivale... L’Italia perde colpi sul mercato internazionale ma abbiamo tutte le possibilità per recuperare se lavoriamo a favore di intese come quella raggiunta con Roma». Eppure, che il vento è cambiato lo si è capito anche dall’equilibrio di Veltroni. Invece di seguire la scia dei proclami, delle rivendicazioni, nel giorno in cui incassava il risultato ha preferito la rotta della diplomazia. Obiettivo: non sollevare guerre di religione da Milano. «Non c’è dualismo - ha ricordato - E comunque per quello che ci riguarda noi pensiamo a potenziare l’aeroporto di Roma. A decidere sulla questione degli hub sarà il Governo. A noi interessa una logica di sviluppo».
Roma o Milano, davvero non c’è dualismo? A Fiumicino negli ultimi tempi contavano solo i tagli dell’Alitalia: la riduzione dei voli su Toronto o Boston, il taglio di Zurigo, la Cina e Taiwan servita in code sharing. E negli ultimi tre anni a Fiumicino si è parlato di tagli all’occupazione. Gli enti locali dovettero scendere in campo, come ha ricordato il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, per difendere i posti di lavori. Di riflesso le compagnie straniere che incalzano e chiedono sempre nuovi spazi a Fiumicino. Mentre Adr s’impegna a migliorare servizi e infrastrutture, ecco Giancarlo Cimoli che mostra il vento: «Il turismo cresce ovunque, meno che in Italia. Però nel nostro Paese c’è un’unica eccezione, Roma, che va in controtendenza. Per questo è stato giusto prendersi questa responsabilità, questo impegno. Attualmente su Fiumicino voliamo in 24 destinazioni nazionali, 33 internazionali, 7 intercontinentali». Nell’orario estivo 2007 se ne aggiungeranno molte altre. «Dobbiamo attrezzarci con l’acquisto di nuovi aerei - aggiunge Cimoli - Ma allo stesso tempo da Adr ci aspettiamo sempre più velocità nei servizi, nel funzionamento dello scalo. Perché sulla rapidità si gioca anche la concorrenza che avremo sulla tratta Roma-Milano dall’alta velocità dei treni. Il trasporto aereo è molto concorrenziale. Due anni fa le compagnie low cost non esistevano, ora il 70% delle rotte sono prese da loro. C'è qualcosa di distorto in questo, che spero sarà modificato. La liberalizzazione non vuol dire competizione selvaggia».
M.Ev.
fonte:
http://www.ilmessaggero.it/viewsear...42&file=B.xml&type=STANDARD&keyword=fiumicino
Il fatto di "ridurre il peso su MXP" è ovviamente un'interpretazione del giornalista con la quale io non sono completamente d'accordo. MXP è un aeroporto molto importante e non va sottovalutato anzi va potenziato con strade, ferrovie ed infrastrutture. L'unico "taglio" che vedo possibile da qui al 2007-2008 è lo spostamento del volo per IAD, che da FCO avrebbe più senso. Ma anche questo è un problema perché poi tocca vedere di non sventrare i giri macchina...