Cimoli: Alitalia ha ancora soldi in cassa


1,2 milioni di posti in più sull'intercontinentale mi sembra una cag*ata pazzesca, per citare il noto fantozzi; se si fa il calcolo della capacità dei widebodies attuali e la si moltiplica per l'anno, essendo mooolto generosi e contandoli paradossalmente tutti in funzione su rotazioni giornaliere, si sta sotto i due milioni.


aumentare di 1,2 vorrebbe dire prendere in un anno una dozzina di 767 che mi sembra una mossa non da az, quindi sarebbe una mossa intelligente; tuttavia aumentare così tanto l'offerta è rischioso, ci sarà una risposta buona? Nemmeno shangai è partita ancora...
 
comunque può anche essere che sia una frase per calmare i bollori di veltroni e in realtà le intenzioni siano altre...boh chissà
 
Infatti! Vedrai che a fine maggio,dopo le amministrative a Milano,Cimoli andrà a Palazzo Marino a dire le stesse cose a SEA,Comune di Milano,Regione Lombardia,etc..e magari proponendo gli stessi numeri!
 
ma a che punto è l'ingrandimento dell'aerostazione di mxp?
è normale che i 321 per napoli vengano costantemente imbarcati dal sottoscala, coi bus?
(e a dirla tutta, dall'altro lato imbarcano coi bus anche voli intercontinentali)
 
Il piano per lanciare più linee intercontinentali firmato anche da Adr, Camera di Commercio e Federalberghi

Fiumicino, operazione super-scalo

Accordo Alitalia-Campidoglio: 4 milioni di passeggeri in più

PAOLO G. BRERA
Quattro milioni di passeggeri in più con una serie di nuove rotte internazionali e intercontinentali targate Alitalia, e un aeroporto ristrutturato per garantire servizi al passeggero di livello davvero europeo. Il Leonardo da Vinci cambia rotta, punta al futuro e lo fa ancorandosi al modello romano di sviluppo: Alitalia, Aeroporti di Roma, Comune, Camera di commercio e Federalberghi hanno firmato ieri in Campidoglio un protocollo d´intesa che vincola tutti gli attori al rigoroso rispetto di una serie di impegni assunti sotto il controllo dell´Enac. L´accordo concede un anno di tempo e fissa nero su bianco la ricetta della rinascita: tutte le novità saranno assorbite con l´orario estivo del 2007, pigiando ulteriormente sull´acceleratore che negli ultimi dieci anni «ha portato a Roma una crescita del 29% nelle presenze - spiega Andrea Mondello, presidente della Camera di commercio - contro un generale calo dell´8%». «Insieme alle metropolitane, all´Auditorium, al passante a Nordovest e alla navigabilità sul Tevere - dice il sindaco, Walter Veltroni - è una delle cose più importanti per Roma. Potenziare Fiumicino vuol dire accompagnare la crescita del turismo e favorire un´ulteriore crescita economica della città».
«Questo accordo è un´inversione di tendenza - spiega Giancarlo Cimoli, presidente di Alitalia - perché viene sottoscritto con tutti i protagonisti e di fronte alla città. Fiumicino per Alitalia è il 25% della domanda in Italia. Il 43% dell´attività complessiva nel 2005, 10 milioni di passeggeri su un totale di 22 milioni, sono transitati da Fiumicino dove abbiamo 24 collegamenti italiani, 33 internazionali e 7 intercontinentali». L´accordo prevede che Alitalia potenzi il lungo raggio aumentando le frequenze intercontinentali verso Nord e Sud America ed Estremo Oriente per 400mila passeggeri, e aprendo nuove rotte con Nord e Sud America, Africa, Medio ed Estremo Oriente per 1,2 milioni di passeggeri l´anno. Prevede inoltre il rafforzamento del medio raggio con nuove rotte per Africa, Medio Oriente ed Europa dell´Est per 600 mila passeggeri e potenziando quelle esistenti per 800 mila. Aumenterà infine il traffico di trasferimento.
Nel frattempo, Adr potenzierà i servizi ridisegnando sale e migliorando la gestione dei bagagli in rapidità e sicurezza, ma anche mettendo a punto procedure per «ridurre i ritardi in partenza» e «i tempi tecnici tra arrivi e partenze»; per «introdurre controlli di sicurezza per i passeggeri business» e per migliorare «decoro, pulizia e segnaletica». «Questo accordo - dice l´ad di Adr, Maurizio Basile - chiude il gap competitivo per l´assenza di un rapporto forte con la città», e il nuovo corso dovrebbe portare al rientro di Mondello nel Cda come rappresentante delle istituzioni locali: «Lo auspico, ne sono uno tra i massimi sponsor».
Ma a concorrere alla rinascita di Fiumicino sarà anche la Camera di Commercio: si impegna a realizzare partnership con la nuova Fiera e a «costituire società con Alitalia per progetti di sviluppo sul territorio». Federalberghi renderà più semplice trovare e prenotare un volo dagli alberghi romani, e il Campidoglio sosterrà la crescita in viabilità e accessibilità. «È quanto attendevamo per il rilancio dell´aeroporto», commenta Piero Marrazzo. Applaude anche Walter Schiavella (Cgil), auspicando però che sia «esigibile nel piano di rilancio nazionale di Alitalia, insufficiente e tardivo». Critico Gianni Alemanno (An): «Non si può incontrare Cimoli senza passare attraverso i sindacati».

(La Repubblica - Roma)

CIAO
_goa
 
Almeno che nel 2007 arrivino un numero discreto di aeromobili (a lungo raggio principalmente) a soddisfare queste prospettive, io credo che AZ "si limiterà" ad aumentare la presenza a FCO piazzando c/s con CX e KU (come preannunciato già qualche tempo fa), introdurrà qualche volo sul Medio Oriente con A320/321, verrà annunciato un c/s con qualche vettore africano (ET è l'unica che mi viene in mente), sul Nord America potrebbe mantenere annualmente i voli per Toronto e Boston (o eventualmente piazzare un Miami al posto di quest'ultimo), incrementare poi Caracas. That's all!
 
Citazione:Messaggio inserito da skyrobbie

Almeno che nel 2007 arrivino un numero discreto di aeromobili (a lungo raggio principalmente) a soddisfare queste prospettive, io credo che AZ "si limiterà" ad aumentare la presenza a FCO piazzando c/s con CX e KU (come preannunciato già qualche tempo fa), introdurrà qualche volo sul Medio Oriente con A320/321, verrà annunciato un c/s con qualche vettore africano (ET è l'unica che mi viene in mente), sul Nord America potrebbe mantenere annualmente i voli per Toronto e Boston (o eventualmente piazzare un Miami al posto di quest'ultimo), incrementare poi Caracas. That's all!


Anche secondo me alla fine si tratterà probabilmente di c/s (magari dopo l'arrivo di nuove compagnie per nuove destinazioni), a meno che arrivino altri aeromobili.


Finalmente uno che non si strappa i capelli gridando allo scandalo...
 
Citazione:Messaggio inserito da skyrobbie

Almeno che nel 2007 arrivino un numero discreto di aeromobili (a lungo raggio principalmente) a soddisfare queste prospettive, io credo che AZ "si limiterà" ad aumentare la presenza a FCO piazzando c/s con CX e KU (come preannunciato già qualche tempo fa), introdurrà qualche volo sul Medio Oriente con A320/321, verrà annunciato un c/s con qualche vettore africano (ET è l'unica che mi viene in mente), sul Nord America potrebbe mantenere annualmente i voli per Toronto e Boston (o eventualmente piazzare un Miami al posto di quest'ultimo), incrementare poi Caracas. That's all!

I code share con CX e KU sono stati messi addirittura a bilancio, CX avend oportato il volo a 7x sta' valutando un code share con AZ da Milano su HK chiedendo ad AZ d'operare la tratta con un 7x.
 
«Roma e Milano, non c’è dualismo»

Veltroni: «Sarà il Governo a decidere sugli hub, noi pensiamo allo sviluppo»

C’era una volta Malpensa e il suo futuro da hub europeo, Alitalia che guardava al Nord, Fiumicino che doveva diventare un aeroporto dedicato soprattutto alle rotte per il Medio Oriente e il Nord Africa. C’era una volta. Perché la firma del protocollo d’intesa di ieri pomeriggio, con Giancarlo Cimoli, presidente e amministratore delegato di Alitalia, che annuncia l’obiettivo di portare nuove rotte internazionali e intercontinentali («potrebbero essere 15, potrebbero essere 20, è presto per quantificarle», ha detto), spiega, anche simbolicamente, che il vento è cambiato. A chi chiede come farà Alitalia ad assicurare nuove rotte e più frequenze per un totale di 4 milioni di passeggeri, Cimoli risponde ipotizzando l’acquisto di nuovi aerei. Ma non c’è solo questo. E non si può escludere che dietro quell’intesa con il “sistema Roma” ci sia la scelta di razionalizzare l’uso della flotta e degli equipaggi, di puntare su Fiumicino e, di conseguenza, dal 2007 ridurre il peso su Malpensa. Cimoli è stato molto prudente. Ha evitato con attenzione di partecipare al vecchio gioco dell’hub (la base, lo snodo, per capire) - Roma o Milano? - che va avanti ormai da anni.
I tifosi di Malpensa sostengono che Milano è meglio perché il traffico business passa di lì; quelli di Fiumicino rispondono no, perché il potenziale dei turisti gravita tutto su Roma. Cimoli: «Il problema degli hub si può superare, il dualismo non esiste. In Germania hanno Francoforte e Monaco, in Francia il De Gaulle a Parigi ma anche Lione». Però la Spagna ha puntato su Madrid. «Sì, ma è un “quadrato”, l’Italia è uno stivale... L’Italia perde colpi sul mercato internazionale ma abbiamo tutte le possibilità per recuperare se lavoriamo a favore di intese come quella raggiunta con Roma». Eppure, che il vento è cambiato lo si è capito anche dall’equilibrio di Veltroni. Invece di seguire la scia dei proclami, delle rivendicazioni, nel giorno in cui incassava il risultato ha preferito la rotta della diplomazia. Obiettivo: non sollevare guerre di religione da Milano. «Non c’è dualismo - ha ricordato - E comunque per quello che ci riguarda noi pensiamo a potenziare l’aeroporto di Roma. A decidere sulla questione degli hub sarà il Governo. A noi interessa una logica di sviluppo».
Roma o Milano, davvero non c’è dualismo? A Fiumicino negli ultimi tempi contavano solo i tagli dell’Alitalia: la riduzione dei voli su Toronto o Boston, il taglio di Zurigo, la Cina e Taiwan servita in code sharing. E negli ultimi tre anni a Fiumicino si è parlato di tagli all’occupazione. Gli enti locali dovettero scendere in campo, come ha ricordato il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, per difendere i posti di lavori. Di riflesso le compagnie straniere che incalzano e chiedono sempre nuovi spazi a Fiumicino. Mentre Adr s’impegna a migliorare servizi e infrastrutture, ecco Giancarlo Cimoli che mostra il vento: «Il turismo cresce ovunque, meno che in Italia. Però nel nostro Paese c’è un’unica eccezione, Roma, che va in controtendenza. Per questo è stato giusto prendersi questa responsabilità, questo impegno. Attualmente su Fiumicino voliamo in 24 destinazioni nazionali, 33 internazionali, 7 intercontinentali». Nell’orario estivo 2007 se ne aggiungeranno molte altre. «Dobbiamo attrezzarci con l’acquisto di nuovi aerei - aggiunge Cimoli - Ma allo stesso tempo da Adr ci aspettiamo sempre più velocità nei servizi, nel funzionamento dello scalo. Perché sulla rapidità si gioca anche la concorrenza che avremo sulla tratta Roma-Milano dall’alta velocità dei treni. Il trasporto aereo è molto concorrenziale. Due anni fa le compagnie low cost non esistevano, ora il 70% delle rotte sono prese da loro. C'è qualcosa di distorto in questo, che spero sarà modificato. La liberalizzazione non vuol dire competizione selvaggia».
M.Ev.

fonte: http://www.ilmessaggero.it/viewsear...42&file=B.xml&type=STANDARD&keyword=fiumicino


Il fatto di "ridurre il peso su MXP" è ovviamente un'interpretazione del giornalista con la quale io non sono completamente d'accordo. MXP è un aeroporto molto importante e non va sottovalutato anzi va potenziato con strade, ferrovie ed infrastrutture. L'unico "taglio" che vedo possibile da qui al 2007-2008 è lo spostamento del volo per IAD, che da FCO avrebbe più senso. Ma anche questo è un problema perché poi tocca vedere di non sventrare i giri macchina...