CIGS e svolgimento di altra attività


Astridis

Utente Registrato
9 Novembre 2005
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Sicilia.
Ciao a tutti e ben ritrovati!
Avrei una questione da porvi....che è la seguente:

Un pilota in CIGS a zero ore, attualmente impiegato presso altra azienda con contratto a tempo determinato.
Così come previsto dalla normativa, effettua la duplice comunicazione in merito alla nuova situazione lavorativa: all’inps al fine di sospendere la CIGS e alla compagnia aerea di cui è dipendente a tempo indeterminato.

Fin qui tutto normale se non fosse che l’azienda comunica che probabilmente lo richiamerà in servizio dalla CIGS per motivi non precisati. E probabilmente sarà richiamato in servizio per esigenze temporanee e poi ricollocato in CIGS.

Mi chiedo pertanto:
- a fronte di altri dipendenti, con medesima mansione e qualifica, collocati in CIGS da molto prima e privi di occupazione, è possibile che l’azienda richiami proprio chi, come il lavoratore di cui trattasi, non fruisce di ammortizzatori sociali?
- Un dipendente in CIGS a zero ore impiegato altrove, che non percepisce ammortizzatori sociali, potrebbe legittimamente rifiutarsi di rientrare in servizio senza incorrere nel licenziamento ?

Mi chiedo inoltre se l’azienda ha l’obbligo di rispondere per iscritto e in maniera espressa alla richiesta formale di collocazione in CIGS a zero ore effettuata dal dipendente oppure se, nel silenzio, una risposta di accoglimento si possa desumere da comportamenti concludenti, quali lo schedulato turni mensile da cui risulta la collocazione in CIGS zero ore.

Grazie per le eventuali risposte!
 
Il lavoratore in CIGS,anche se a zero ore, deve essere disponibile ad un rientro in servizio ,se richiesto dalla Azienda.
Non dimentichiamoci che la CIGS non è uno strumento al servizio del lavoratore ma al servizio delle Aziende , che consente di tenere in ruolo i lavoratori senza aver l'aggravio della retribuzione.
Se il lavoratore non si rende disponibile al rientro, previa comunicazione di rientro inviata dall'Azienda con raccomandata RR, la stessa potrebbe segnalare la cosa all'Ufficio provinciale del lavoro che potrebbe prendere provvedimenti a carico del lavoratore fino alla sospensione del trattamento di CIGS.
Addirittura il lavoratore, se intende recarsi all'estero anche per brevi periodi ( vacanza) dovrebbe informare l'Ufficio del lavoro.
 
Secondo me hai ragione tu, in CIGS sospesa non hai obbligo di rientrare, perché comunque stai cercando di ricollocarti senza pesare economicamente sullo stato e sull'azienda.
Informati bene, nel caso chiama INPS del FSTA a Roma EUR.
 
Il lavoratore in CIGS,anche se a zero ore, deve essere disponibile ad un rientro in servizio ,se richiesto dalla Azienda.
Non dimentichiamoci che la CIGS non è uno strumento al servizio del lavoratore ma al servizio delle Aziende , che consente di tenere in ruolo i lavoratori senza aver l'aggravio della retribuzione.
Se il lavoratore non si rende disponibile al rientro, previa comunicazione di rientro inviata dall'Azienda con raccomandata RR, la stessa potrebbe segnalare la cosa all'Ufficio provinciale del lavoro che potrebbe prendere provvedimenti a carico del lavoratore fino alla sospensione del trattamento di CIGS.
Addirittura il lavoratore, se intende recarsi all'estero anche per brevi periodi ( vacanza) dovrebbe informare l'Ufficio del lavoro.
Si, ma l'impiego proposto deve essere conforme per mansioni e reddito e la sede entro un tot. km. In difetto, il rifiuto non deve arrecare conseguenze.
Almeno così mi pare.
 
Il lavoratore in CIGS,anche se a zero ore, deve essere disponibile ad un rientro in servizio ,se richiesto dalla Azienda.
Non dimentichiamoci che la CIGS non è uno strumento al servizio del lavoratore ma al servizio delle Aziende , che consente di tenere in ruolo i lavoratori senza aver l'aggravio della retribuzione.
Se il lavoratore non si rende disponibile al rientro, previa comunicazione di rientro inviata dall'Azienda con raccomandata RR, la stessa potrebbe segnalare la cosa all'Ufficio provinciale del lavoro che potrebbe prendere provvedimenti a carico del lavoratore fino alla sospensione del trattamento di CIGS.
Addirittura il lavoratore, se intende recarsi all'estero anche per brevi periodi ( vacanza) dovrebbe informare l'Ufficio del lavoro.

Ciao!
E' corretto il rilievo per cui il lavoratore, anche se sospeso a zero ore dalla prestazione lavorativa, resta titolare di un rapporto di lavoro subordinato e quindi a disposizione dell'azienda che ha facoltà di richiamarlo in servizio.

Tuttavia questo è pacifico con riguardo a quei lavoratori sospesi a zero ore e che, pertanto, fruiscono degli ammortizzatori sociali, a carico dello Stato.

Il mio dubbio concerne chi, invece, non fruisce degli ammortizzatori sociali in quanto ha sospeso la CIGS ( e percepisce SOLO retribuzione da altra azienda e non anche le erogazioni dell'INPS a sostegno del reddito ).

Inoltre, il mio dubbio viene alimentato dal fatto che la legge consente lo svolgimento di attività lavorativa sia autonoma che subordinata, purchè a tempo determinato, durante la CIGS.
Il "peso sociale" di un lavoratore in CIGS a zero ore viene, infatti, alleviato nel momento in cui costui riesce a ricollocarsi, seppure temporaneamente, nel mondo del lavoro e a sostentarsi autonomamente.

Sarebbe illogica, almeno ragionando in termini astratti, la "scelta" di un'azienda che decidesse di richiamare in servizio un lavoratore che non ha alcun "peso" sull'ente che eroga le prestazioni a sostegno del reddito, piuttosto che altri collocati in CIGS a zero ore e a casa...Perchè questo è il caso di cui si discute...

Anche io sono convinta del fatto che l'azienda che fruisce del trattamento CIGS dovrebbe usare una certa cautela nel richiamare in servizio propri dipendenti "ricollocati", seppure temporaneamente, nel mondo del lavoro e che pertanto non gravano sulle finanze statali.
A maggior ragione se il richiamo in servizio può astrattamente avere ad oggetto lavoratori con medesime mansioni e qualifiche che, collocati in CIGS a zero ore, fruiscono pienamente delle prestazioni a sostegno del reddito...

Concordo con gli utenti avgj e Herzog dal quale mi piacerebbe sapere qualcosa in più...
Grazie per le risposte!
 
Aggiungo un ulteriore rilievo che alimenta il mio dubbio...E' previsto che l'inizio della nuova attività lavorativa ( autonoma o subordinata a tempo determinato ) sia comunicata, oltre che all'inps, anche all'azienda che fruisce della CIGS...Che senso assume tale informazione se l'azienda può richiamare il lavoratore in qualsiasi momento, senza tener conto della nuova condizione del proprio dipendente?
 
Aggiungo un ulteriore rilievo che alimenta il mio dubbio...E' previsto che l'inizio della nuova attività lavorativa ( autonoma o subordinata a tempo determinato ) sia comunicata, oltre che all'inps, anche all'azienda che fruisce della CIGS...Che senso assume tale informazione se l'azienda può richiamare il lavoratore in qualsiasi momento, senza tener conto della nuova condizione del proprio dipendente?

cerca di chiarirTi un punto sennò fai confusione: Il lavoratore in CIGS è a tutti gli effetti un Dipendente dell'Azienda che lo ha posto in CIGS.

Se nel frattempo hai trovato un "paracadute" con un altro lavoro e fai comunicazione all'INPS di sopsenderti il trattamento retributivo di Cassa per non incorrere nel reato di "Truffa ai danni dello Stato", fai solo il Tuo dovere, ma il fatto che Tu sia a 0 ore non vieta all'Azienda , in caso di assoluta necessità, di richiamarti al lavoro, nelle modalità previste dalla Legge, ovverossia a pari mansioni, entro mi pare 80km dalla sede originale etc etc...

lo devi comunicare alla tua Azienda circa il nuovo lavoro, perche lo stesso potrebbe entrare in conflitto con il lavoro che effettui nela Azienda di cui sei lavoratore CIGS, magari...concorrente e quindi non compatibile, potresti esportare know-how della vecchia nella nuova Azienda ad esempio...

Come ho già detto. la CIGS non è uno strumento del lavoratore ch ne usa a suo piacere, ma uno strumento per favorire le Aziende.

Se non vuoi correre questo rischio.....Licenziati.
 
Ultima modifica:
Ciao!
E' corretto il rilievo per cui il lavoratore, anche se sospeso a zero ore dalla prestazione lavorativa, resta titolare di un rapporto di lavoro subordinato e quindi a disposizione dell'azienda che ha facoltà di richiamarlo in servizio.

Tuttavia questo è pacifico con riguardo a quei lavoratori sospesi a zero ore e che, pertanto, fruiscono degli ammortizzatori sociali, a carico dello Stato.

Il mio dubbio concerne chi, invece, non fruisce degli ammortizzatori sociali in quanto ha sospeso la CIGS ( e percepisce SOLO retribuzione da altra azienda e non anche le erogazioni dell'INPS a sostegno del reddito ).

Inoltre, il mio dubbio viene alimentato dal fatto che la legge consente lo svolgimento di attività lavorativa sia autonoma che subordinata, purchè a tempo determinato, durante la CIGS.
Il "peso sociale" di un lavoratore in CIGS a zero ore viene, infatti, alleviato nel momento in cui costui riesce a ricollocarsi, seppure temporaneamente, nel mondo del lavoro e a sostentarsi autonomamente.

Sarebbe illogica, almeno ragionando in termini astratti, la "scelta" di un'azienda che decidesse di richiamare in servizio un lavoratore che non ha alcun "peso" sull'ente che eroga le prestazioni a sostegno del reddito, piuttosto che altri collocati in CIGS a zero ore e a casa...Perchè questo è il caso di cui si discute...

Anche io sono convinta del fatto che l'azienda che fruisce del trattamento CIGS dovrebbe usare una certa cautela nel richiamare in servizio propri dipendenti "ricollocati", seppure temporaneamente, nel mondo del lavoro e che pertanto non gravano sulle finanze statali.
A maggior ragione se il richiamo in servizio può astrattamente avere ad oggetto lavoratori con medesime mansioni e qualifiche che, collocati in CIGS a zero ore, fruiscono pienamente delle prestazioni a sostegno del reddito...

Concordo con gli utenti avgj e Herzog dal quale mi piacerebbe sapere qualcosa in più...
Grazie per le risposte!



Guarda secondo me non hai obbligo di rientrare, ma fai così' contatta

INPS - Roma Eur
Direzione Subprovinciale
Ufficio Prestazioni a Sostegno del Reddito
Viale Beethoven, 11 - 00144 Roma (RM)
Mail: sostegnoreddito.romaeur@inps.it

E' la sede INPS che si occupa anche del Fondo speciale del trasporto aereo
 
Il lavoratore che non rientra potrebbe essere licenziato in quanto assente ingiustificato e non più in Cigs essendo la stessa già stata sospesa?
 
Guarda secondo me non hai obbligo di rientrare, ma fai così' contatta

INPS - Roma Eur
Direzione Subprovinciale
Ufficio Prestazioni a Sostegno del Reddito
Viale Beethoven, 11 - 00144 Roma (RM)
Mail: sostegnoreddito.romaeur@inps.it

E' la sede INPS che si occupa anche del Fondo speciale del trasporto aereo

Grazie mille!!! Li contatto, sperando in una risposta e vi faccio sapere!
 
Io dico che bisognerebbe reperire l'accordo cigs e leggerlo attentamente.
E' vero che esistono delle regole comuni in merito al cumulo reddito-prestazioni a sostegno dello stesso (mi pare ci sia un massimale), ma per esperienza personale ritengo che questo sia il Paese delle troppe leggi. Per questo bisogna andare coi piedi di piombo e cominciare a studiare la storia dall'inizio per vedere se ci sono dei richiami a norme particolari.
 
Io dico che bisognerebbe reperire l'accordo cigs e leggerlo attentamente.
E' vero che esistono delle regole comuni in merito al cumulo reddito-prestazioni a sostegno dello stesso (mi pare ci sia un massimale), ma per esperienza personale ritengo che questo sia il Paese delle troppe leggi. Per questo bisogna andare coi piedi di piombo e cominciare a studiare la storia dall'inizio per vedere se ci sono dei richiami a norme particolari.

Concordo! E' il paese delle molte leggi e, per paradosso, delle molte lacune normative...la burocrazia fa il resto!