No, proprio no. Decisamente no.
Ho preso questo volo il 18 ottobre. Ora, io non sono uno che si lamenta per partito preso, uno a cui deve necessariamente andare male qualunque cosa, solo per poter dimostrare di essere un viaggiatore abituato ai più alti livelli. Ma in questo caso non posso non essere drastico.
Rifuggite la business class di China Eastern come e peggio della peste.
Almeno, se vi capita la sfortuna di trovare lo stesso aereo che è capitato a me.
Business class da 12 posti, sedili vecchi che più vecchi non si può. Recline limitatissimo e, nella prima fila (alla terza non ci si arriva, semplicemente non c’è), impossibilità pratica di distendere le gambe (e io, preciso, sono alto solo 1,73), a causa di uno spazio scandalosamente ridotto.
Un sedile in seconda fila vuoto c’era, ma era rotto e impossibile da usare: lo schienale non si muoveva e la poltrona non si allungava (pure per quel poco che poteva fare).
In bagno, il rubinetto funzionava una volta sì e dieci no, tanto che preferivo usare quello della semivuota Y+, dove pure avevo avuto la tentazione di spostarmi, pur di non stare in quella schifezza di business (dalla tariffa manco tanto scontata).
Welcome drink solo d’acqua e succhi di frutta, inutile provare a chiedere qualcosa che somigliasse anche lontanamente ad un prosecco.
Ovviamente, niente PTV. I pasti, invece, li ho rimossi dalla mia memoria.
Per il ritorno, spero vivamente (ma non ci credo) di avere un aereo diverso: il 343 che mi hanno dato in partenza da Roma somigliava più ad una tradotta che ad un aereo LR. Eppure, la business sui 333 in servizio continuo fra Shanghai e Pechino è sensibilmente meglio.
Il volo di ritorno sarà l’ultimo appello: se ritroverò lo stesso straordinario prodotto dell’andata, su China Eastern non potrò far altro che mettere una croce sopra.