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7 maggio 2007 alle 08:05 — Fonte: repubblica.it
L’Etna ritorna a ruggire. Le stazioni della rete sismica della sezione catanese dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, hanno infatti registrato, a partire dalle 22 di ieri, un graduale aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, soprattutto sull’area sommitale.
Dalle 23 tale incremento è diventato più marcato, diventando osservabile anche alle stazioni sismiche etnee ubicate alle quote medio-basse. Un fenomeno associato ad attività esplosiva nell’area del cratere di sud-est. Dall’1 di notte è stata segnalata dalle telecamere, infatti, attività esplosiva presso i crateri sommitali. Il flusso lavico, ben alimentato, si sta riversando nella desertica Valle del Bove, senza rischi, dunque, al momento, per la popolazione. I vulcanologi dell’Ingv continuano ad effettuare sopralluoghi nell’area sommitale dell’Etna.
7 maggio 2007 alle 08:05 — Fonte: repubblica.it
L’Etna ritorna a ruggire. Le stazioni della rete sismica della sezione catanese dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, hanno infatti registrato, a partire dalle 22 di ieri, un graduale aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, soprattutto sull’area sommitale.
Dalle 23 tale incremento è diventato più marcato, diventando osservabile anche alle stazioni sismiche etnee ubicate alle quote medio-basse. Un fenomeno associato ad attività esplosiva nell’area del cratere di sud-est. Dall’1 di notte è stata segnalata dalle telecamere, infatti, attività esplosiva presso i crateri sommitali. Il flusso lavico, ben alimentato, si sta riversando nella desertica Valle del Bove, senza rischi, dunque, al momento, per la popolazione. I vulcanologi dell’Ingv continuano ad effettuare sopralluoghi nell’area sommitale dell’Etna.