Cai non presenta (ma poi presenta) l'offerta per Alitalia

  • Autore Discussione Autore Discussione AJ
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L'offerta non verrà sicuramente presentata.

Sarà invece intressante vedere se qualche consigliere rassegnerà le dimissioni.


Ciok, hai avuto ragione. Ti richiedo, dov'è che nella Legge 111 (concersione decreto prestito-ponte) individui lo strumento perché la restituzione entro il 31.12 si trasformi in ricapitalizzazione? Idem per il decreto del 28.08 (in questo caso riguarderebbe le obbigazioni, giusto?)?
Grazie daniele, milano
 
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Gianni Letta è corresponsabile coi sindacati autonomi di questa manfrina: fin dai tempi di Cimoli ha fatto di tutto per evitare scelte risolutive su Alitalia, nell'illusione che siano possibili rinvii sine die. A questo punto la svolta può venire solo dai creditori esteri, non vincolati alla Marzano bis modificata.
 
Gianni Letta è corresponsabile coi sindacati autonomi di questa manfrina: fin dai tempi di Cimoli ha fatto di tutto per evitare scelte risolutive su Alitalia, nell'illusione che siano possibili rinvii sine die. A questo punto la svolta può venire solo dai creditori esteri, non vincolati alla Marzano bis modificata.

Magari si muovessero creditori esteri. SB non può permettersi in nessun modo che l'operazione vada in vacca. Farà di tutto per mettere su un nuovo pastone, magari chiedendo supporto ai salotti dove ha piazzato la figlia predi-Letta.

daniele,milano
 
Una volta i sindacati non servivano a tutelare i lavoratori? E' una tutela mandare tutti a casa ?

CAI fa bene a ritirare l' offerta, tanto è chiaro che certi sindacati non accetteranno mai.
 
la verità sta nei 300 milioni da restituire e nella valutazione,quella vera,degli asset,troppo alta per i portafogli di cai
avevano fatto i conti lasciando a casa diversi milioni di euro
 
Alitalia, Cai non presenta l'offerta
La compagnia verso il fallimento

Fallisce la mediazione presso la presidenza del Consiglio
Colaninno e i suoi soci di cordata gettano la spugna

ROMA - La Cai non presenta più l'offerta vincolante per Alitalia. La compagnia di bandiera corre verso il fallimento. Dopo l'accordo di settembre che sembrava aver chiuso positivamente la questione e dopo un mese di infrtuttose trattative di merito, l'ultimo tentativo di arrivare a un'intesa, si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi. Davanti al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta in vesti di mediatore-notaio, si sono trovati i rappresentanti di otto sigle sindacali, il presidente e l'amministratore delegato di Cai Roberto Colaninno e Rocco Sabelli e il commissario Alitalia, Augusto Fantozzi.

Risultato a metà negativo: Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno firmato il protocollo d'intesa che Letta ha presentato come ultima spiaggia non più mediabile, ma i rappresentanti autonomi dei piloti (Anpac, Up) e degli assistenti di volo (Avia e Sdl) hanno detto di "no". "No" deciso e non modificabile, nonostante gli avvertimenti di Letta e Fantozzi ("siamo sull'orlo del baratro") e della minaccia di Colaninno di ritirare l'offerta di Cai. Metà negativo ma comunque insufficiente. Colaninno era stato chiaro: senza le firme dei sindacati (tutti i sindacati) l'offerta di Cai (l'unica sul tavolo) sarebbe sparita per sempre.

Detto e fatto: incassate quattro firme su otto (le quattro mancanti rappresentano però la maggioranza dei dipendenti Alitalia) Colaninno e Sabelli hanno raggiunto la sede di Intesa-San Paolo per il consiglio di amministrazioine Cai. La risposta è arrivata dopo neanche due ore: "Cai non presenterà l'offerta vincolante per Alitalia". Salvo miracoli è il fallimento.

Il fallimento comporta la messa a terra degli aerei, il licenziamento di tutto il personale e i libri in tribunale. Dal fallimento, ovviamente, un altro soggetto (Air France-Klm o Lufthansa) potrà rilevare la compagnia a prezzo stracciato e potrà decidere in piena autonomia, quanto dell'attuale personale riassumere e a quali condizioni.
(31 ottobre 2008)

la Repubblica
 
Ultima modifica da un moderatore:
Secondo me i sindacati hanno finalmente ragionato.

"Allora, la CAI non ci va bene, però sapendo che siamo in Italia, non c'è pericolo che ci lascino a casa. Morale della favola, se rifiutiamo CAI, guadagnamo un altro po' di tempo e continuiamo a lavorare come sempre. E avanti così fino alla prossima offerta"

Ironico, se non lo si fosse capito. :D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D
 
Secondo me i sindacati hanno finalmente ragionato.

"Allora, la CAI non ci va bene, però sapendo che siamo in Italia, non c'è pericolo che ci lascino a casa. Morale della favola, se rifiutiamo CAI, guadagnamo un altro po' di tempo e continuiamo a lavorare come sempre. E avanti così fino alla prossima offerta"

Ironico, se non lo si fosse capito. :D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D

Ironico ma realistico più che mai.
 
Mi associo con chi è disgustato da tutta questa storia. Non condivido invece chi nega che l'italianità di AZ sia irrilevante.
Date un'occhiata alle quote di azioni di LH e AF in mano rispettivamente a tedeschi e francesi:

http://www.lufthansa-financials.de/servlet/PB/menu/1014560_l2/index.html

http://www.airfranceklm-finance.com/share-capital-shareholding.html

D'altra parte è difficile immaginare che una compagnia che fa riferimento ad uno stato, faccia gli interessi di un'altra nazione. Non perchè lo dice SB ma semplicemente per logica.
Ciao
 
Come dice Severgnini del Corriere della Sera su Obama alla Casa Bianca "Finché non lo vedo non ci credo".
Finché non vedo la flotta Alitalia a terra non ci credo.
Ma al momento ci siamo vicini quanto non mai.
 
ma scusate una domanda...ma pochi giorni prima che i sindacati firmassero non si diceva che aveva soldi per pochi giorni ancora??come mai poi non si è detto più niente ma i voli sono proseguiti senza problemi??potenza delle tv e dei giornali italiani...
 
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