Giovedì 17 Gennaio 2008, 14:04
Alitalia: Passera, Mi Brucia Decisione Di Buttarla (Panorama)
ASCA) - Roma, 17 gen - ''Mi brucia che si sia deciso di buttare via l'Alitalia, un'impresa strategica per lo sviluppo di un Paese come il nostro''. Corrado Passera, ad di Intesa Sanpaolo, confida la sua delusione a Panorama, in un intervista che comparira' sul prossimo numero. Con i francesi, secondo Passera, Alitalia non sara' piu' un'azienda indipendente ma una divisione di un gruppo che ''avra' la testa altrove''. Per Alitalia e per l'Italia ''e' una resa senza condizioni''. In un'intervista che assomiglia molto ad un programma politico l'amministratore delegato del Gruppo torinese denuncia il diffondersi di una sensazione di generale declino alla quale bisogna reagire, perche' in Italia ''le energie per crescere di piu' ci sarebbero, eccome! ''. Ma il mondo delle imprese fa fatica a supplire a carenze sempre piu' vistose di un sistema ''bloccato e incapace di decidere''. La ricetta di Passera e' questa: riavviare la crescita economica sostenibile, premiando la ricerca e l'innovazione. Bisogna poi risolvere il paradosso dei redditi da lavoro bassi e del costo di lavoro alto favorendo ''in ogni modo'' l'occupazione femminile. Infine bisogna riaccelerare le infrastrutture, come le autostrade , perche' ''non si possono impiegare dieci anni per costruirne di nuove''.
Non capisco perché alla riunione di ieri a Milano su Alitalia siano stati invitati Tronchetti, la Bracco, Geronzi (romano più di lui chi c' è?), Profumo e non il suo omologo Passera, ma il bresciano Bazoli, santo protettore di Prodi.
Alitalia: Passera, Mi Brucia Decisione Di Buttarla (Panorama)
ASCA) - Roma, 17 gen - ''Mi brucia che si sia deciso di buttare via l'Alitalia, un'impresa strategica per lo sviluppo di un Paese come il nostro''. Corrado Passera, ad di Intesa Sanpaolo, confida la sua delusione a Panorama, in un intervista che comparira' sul prossimo numero. Con i francesi, secondo Passera, Alitalia non sara' piu' un'azienda indipendente ma una divisione di un gruppo che ''avra' la testa altrove''. Per Alitalia e per l'Italia ''e' una resa senza condizioni''. In un'intervista che assomiglia molto ad un programma politico l'amministratore delegato del Gruppo torinese denuncia il diffondersi di una sensazione di generale declino alla quale bisogna reagire, perche' in Italia ''le energie per crescere di piu' ci sarebbero, eccome! ''. Ma il mondo delle imprese fa fatica a supplire a carenze sempre piu' vistose di un sistema ''bloccato e incapace di decidere''. La ricetta di Passera e' questa: riavviare la crescita economica sostenibile, premiando la ricerca e l'innovazione. Bisogna poi risolvere il paradosso dei redditi da lavoro bassi e del costo di lavoro alto favorendo ''in ogni modo'' l'occupazione femminile. Infine bisogna riaccelerare le infrastrutture, come le autostrade , perche' ''non si possono impiegare dieci anni per costruirne di nuove''.
Non capisco perché alla riunione di ieri a Milano su Alitalia siano stati invitati Tronchetti, la Bracco, Geronzi (romano più di lui chi c' è?), Profumo e non il suo omologo Passera, ma il bresciano Bazoli, santo protettore di Prodi.