Da quibrescia.it
Il Tar dà ragione ai bresciani
giovedì 12 febbraio 2009
(red.) Primo round in tribunale a favore di Abm, la società dell’imprenditoria bresciana guidata dall’Aib (il presidente è Franco Tamburibni) e dalla Camera di commercio, che vuole strappare la gestione dell’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari ai veronesi della Valerio Catullo, che gestiscono lo scalo rivale di Villafranca.
Mercoledì il Tar di Brescia ha infatti accolto il ricorso dei bresciani, rendendo nulla la decisione firmata nel giugno 2008 dal direttore generale dell’Enac (l’ente che governa l’aviazione civile in Italia) che con una convenzione affidava di fatto alla Catullo la gestione di Montichiari, escludendo che altri soggetti - come appunto Abm - avessero i titoli per scendere in lizza presso il ministero competente per la concessione.
Ora si attendono le motivazioni della sentenza (c’è tempo fino a 40 giorni) ed è previsto l’inevitabile ricorso dei veronesi al Consiglio di Stato. Ma nel frattenpo c'è anche l'ipotesi del commissariamento del Gabriele D'Annunzio. Nonostante gli anni di semiabbandono che hanno portato i conti dello scalo monteclarense in profondo rosso con un enorme e inutile spreco di denaro pubblico (leggi qui), la Catullo non intende mollare, temendo di veder crescere a due passi dal lago d Garda un pericoloso concorrente. Così vorrebbe dal ministero una concessione quarantennale (fino al 2048) per Montichiari, come quella già ottenuta per Villafranca. I bresciani invece chiedono che le due concessioni vengano separate e che il D’Annunzio sia assegnato con un metodo trasparente, magari dopo una gara di evidenza pubblica.
Il Tar dà ragione ai bresciani
giovedì 12 febbraio 2009
(red.) Primo round in tribunale a favore di Abm, la società dell’imprenditoria bresciana guidata dall’Aib (il presidente è Franco Tamburibni) e dalla Camera di commercio, che vuole strappare la gestione dell’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari ai veronesi della Valerio Catullo, che gestiscono lo scalo rivale di Villafranca.
Mercoledì il Tar di Brescia ha infatti accolto il ricorso dei bresciani, rendendo nulla la decisione firmata nel giugno 2008 dal direttore generale dell’Enac (l’ente che governa l’aviazione civile in Italia) che con una convenzione affidava di fatto alla Catullo la gestione di Montichiari, escludendo che altri soggetti - come appunto Abm - avessero i titoli per scendere in lizza presso il ministero competente per la concessione.
Ora si attendono le motivazioni della sentenza (c’è tempo fino a 40 giorni) ed è previsto l’inevitabile ricorso dei veronesi al Consiglio di Stato. Ma nel frattenpo c'è anche l'ipotesi del commissariamento del Gabriele D'Annunzio. Nonostante gli anni di semiabbandono che hanno portato i conti dello scalo monteclarense in profondo rosso con un enorme e inutile spreco di denaro pubblico (leggi qui), la Catullo non intende mollare, temendo di veder crescere a due passi dal lago d Garda un pericoloso concorrente. Così vorrebbe dal ministero una concessione quarantennale (fino al 2048) per Montichiari, come quella già ottenuta per Villafranca. I bresciani invece chiedono che le due concessioni vengano separate e che il D’Annunzio sia assegnato con un metodo trasparente, magari dopo una gara di evidenza pubblica.