Bonomi parla dei "fannulloni" nel trasporto aereo


si politica, nel senso che a questo "attivista" improvvisamente è apparso un posto come scaricabagagli e non appena consigliere comunale è diventato coordinatore, e da quando è diventato sindaco non si è mai fatto vedere una volta a LIN.
La vita gli è precipitatta in un attimo tra il 96 ed il 98
tra tangentopoli e MXP da coordinatore inesistente a LIN ha parso le elezioni ed è stato messo tra i non più parac... a lavorare sul serio a MXP.
secondo voi quante valigie ha tirato giù?
 
si politica, nel senso che a questo "attivista" improvvisamente è apparso un posto come scaricabagagli e non appena consigliere comunale è diventato coordinatore, e da quando è diventato sindaco non si è mai fatto vedere una volta a LIN.
La vita gli è precipitatta in un attimo tra il 96 ed il 98
tra tangentopoli e MXP da coordinatore inesistente a LIN ha parso le elezioni ed è stato messo tra i non più parac... a lavorare sul serio a MXP.
secondo voi quante valigie ha tirato giù?


mi autoquoto, nel senso che avere gente del genere stipendiata nelle aziende pubbliche è un insulto a chi, nelle stesse aziende, si spacca la schiena tutti i giorni e si sente pure dare del fanega
 
è bello vedere come a volte ritornano...
quando era a capo di Alitalia sponsorizzava le sue meravigliose corse dei cavalli con i soldi dei contribuenti.

passare dalla parte del moralizzatore è sempre molto semplice. peccato che si debba avere la coscienza immacolata per farlo a cuor sereno.
 
La mia ricetta (scontata, direte): non solo agire "a posteriori" come sta proponendo Brunetta (ciò che sta facendo lo ritengo comunque giustissimo, anche se con molte "pecche") ma partire dal basso, ovvero dal momento dell'assunzione del personale, levando di mezzo i raccomandati in generale (quello che più mi preoccupa è che si parla solo di "fannulloni" e non di "favoriti").
In ogni caso il titolo dell'articolo non lo condivido: il "fannullone" non va "educato" ma TOLDO DALLE SCATOLE.
Se così fosse sempre stato Alitalia e FS, ma non solo, sarebbero ad un altro livello.
 
Ultima modifica:
Questo chi l'ha detto? Non si può sbagliare nella vita?

In genere quando si sbaglia si recita un mea culpa.
Se si sentenzia in pubblico grazie alla propria posizione, si deve parimenti ammettere in pubblico i propri errori e non solo quelli degli altri.
Altrimenti si recita il mea culpa in privato e ci si ritira dalle apparizioni o sentenze pubbliche.
E si lavora per rimediare ai propri errori e si fa si che se ne evitino di altri da parte di altri
 
Pulpito

Questo chi l'ha detto? Non si può sbagliare nella vita?

e chi non sbaglia nella vita ,nessuno che vuole dire , ma facendo queste uscite sbaglia un'altra volta
Può dire vuole , c'è libertà di parola .
A me suonano grottesche .
Molti ambienti del pubblico impiego balbettano e non stanno al passo proprio perchè abbiamo dei manager alla Bonomi .
Manager che ottengano questi incarichi non certo in virtù di folgoranti curriculum e studi ma solo e semplicemente per la forte obbedienza al prorpio referente politico (come bonomi) .
All'estero posso assicurare non è proprio così , conta il curriculum poi tutto il resto .
 
Questo chi l'ha detto? Non si può sbagliare nella vita?

riflettendo ancora un attimo mi viene anche da pensare che sì..ci si può sbagliare.
Ma a certi livelli e certi stipendi, errori simili non sono ammessi e concessi. Nel senso che non si può andare altrove (a pari livelli e stipendi) con la possibilità di fare sbagli.
altrimenti, ccettino 2000€ di stipendio netto mensile, niente strane buoneuscite e prebende varie di supporto.

C'è tutto un gruppo di cosiddetti "commis di stato" che passano da un'azienda all'altra (pseudo-private in quanto poi tanto le nomine sono politiche) facendo danni a desta e a manca ovunque vadano. Nella migliore delle ipotesi lasciano un vuoto mentale dietro alle spalle, ma con un'unica certezza: stipendi elevatissimi, favoritismi e bonus all'eccesso, buone-uscite stellari.
Sono sempre gli stessi.
In genere stanno un paio di anni e poi vanno altrove "chiamati" a far finta di riparare situazioni (causate da loro colleghi) che non riparano, e dopo altri due anni, via per un'altra simile destinazione.
Lasciano con una bordata di fischi (da parte del publico) ed arrivano con fiori e tappeti rossi, con la sola citazione del loro precente incarico. ma senza nessuna citazione circa i risultati ottenuti.
Gente che avanza per via degli incarichi presenti sul CV più che sull'effettiva capacità manageriale.