Boeing 737 RAM fermo a Torino

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notavo che un volo e cancellato,nel mentre un altro e partito ,come mai...
aereo guasto ieri sera.?
 
LA STAMPA 18/9/2008
Titolo: CASELLE LA DECISIONE DOPO UN CONSULTO FRA I MAROCCHINI PIÙ VECCHI
L’aereo per Casablanca ritarda 18 ore
I passeggeri interrompono il Ramadan




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ANGELO CONTI
Il ritardo di 18 ore del loro volo per Casablanca ha costretto trentacinque marocchini ad interrompere il Ramadan. “Colpa” della Sagat che, nel lodevole intento di confortare i passeggeri in attesa a Caselle, ha prima sbagliato (nella notte di martedì) offrendo loro tramezzini al prosciutto ed ha poi replicato l’errore (ieri mattina) proponendo loro vassoi di frutta quando il sole s’era già alzato. Così, per tutte queste ragioni, i trentacinque passeggeri musulmani (ce n’era anche uno italiano fuori da questi problemi), fra cui molti bambini, che non avevano trovato nottetempo di che sfamarsi neppure in hotel, si sono radunati ieri mattina nel salone partenza davvero affamati. Gli anziani del gruppo si sono dunque riuniti e, dopo le opportune preghiere, è stato brevemente interrotto il Ramadan: la frutta è servita a sfamare grandi e piccini ed a dar loro le sufficienti energie per resistere sino alle 15 quando un altro aereo della Royal Air Maroc è atterrato a Caselle per prenderli a bordo e trasportarli infine a Casablanca.
L’odissea dei 36 passeggeri era cominciata martedì sera alle 21 quando il Boeing 737/700 appena arrivato da Casablanca segnalava una avaria. Il comandante preferiva non decollare, tentando una prima riparazione con alcuni tecnici presenti a Caselle. L’intervento pareva riuscito, al punto che i bagagli venivano imbarcati e l’aereo rifornito, ma al momento di far salire a bordo i passeggeri, verso mezzanotte, la spia rossa si accendeva di nuovo. Il comandante decideva di non partire. La Sagat invitava i passeggeri ad uno spuntino, “inciampando” sui tramezzini al prosciutti che venivano rifiutati. Poi il trasferimento in albergo, ma qui il digiuno continuava perchè, all’1,30 della notte, la cucina era chiusa. Impossibile nemmeno addentare gli snack dei frigobar delle stanze che, per disposizione della compagnia marocchina, risultavano tutti chiusi a chiave. Alle 7 il pullman riportava i passeggeri in aeroporto dove la Sagat cercava di andare sul sicuro offrendo vassoi di frutta, dimenticando però il divieto di mangiare durante il giorno. Poi la decisione di sospendere brevemente il Ramadan considerate le condizioni eccezionali in cui ci si trovava. Le preghiere dei passeggeri avevano comunque riscontro perchè l’aereo di riserva atterrava come previsto intorno alle 15, ripartendo poi per Casablanca. Là, ad attendere l’aereo, decine di parenti ed amici dei passeggeri che, arrivati anche da Kourigba o da Rabat (ad oltre 100 chilometri da Casablanca) avevano atteso per una notte ed un giorno.