Boeing 737 Ethiopian Airlines precipita in mare dopo il decollo da Beirut


e ancora....

http://news.yahoo.com/s/ap/20100126/ap_on_re_mi_ea/lebanon_plane_crash

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Pilot in Beirut crash didn't follow tower's advice
AP – A United Nations boat used in the search operation is seen off Khalde beach, following the Ethiopian …


By BASSEM MROUE and ZEINA KARAM, Associated Press Writers Bassem Mroue And Zeina Karam, Associated Press Writers – 49 mins ago
BEIRUT – The pilot of an Ethiopian Airlines plane that crashed into the sea flew in the opposite direction from the path recommended by the control tower after taking off from Beirut in thunderstorms, Lebanon's transportation minister said Tuesday.
All 90 people on board were feared dead after the plane went down in flames minutes after takeoff at around 2:30 a.m. Monday, during a night of lightning and thunderstorms.
Transportation Minister Ghazi Aridi said the pilot initially followed the tower's guidance, but then abruptly changed course and went in the opposite direction.
"They asked him to correct his path but he did a very fast and strange turn before disappearing completely from the radar," Aridi told The Associated Press.
It was not immediately clear why the pilot veered off the recommended path. Like most other airliners, the Boeing 737 is equipped with its own onboard weather radar, which the pilot may have used to avoid flying into thunderheads rather than following the flight tower's recommendation.
"Nobody is saying the pilot is to blame for not heeding orders," Aridi said, adding: "There could have been many reasons for what happened. ... Only the black box can tell."
Lebanese officials have ruled out terrorism or "sabotage" on the flight bound for the Ethiopian capital Addis Ababa.
No survivors had been found more than 24 hours after the crash. Emergency workers have pulled bodies from the sea; the numbers reported so far range from a dozen to more than 20.
Ethiopian Airlines' CEO Girma Wake said Tuesday some bodies were probably still in the plane.
"We hope they will find trapped bodies in the fuselage," Wake said in Addis Ababa.
Searchers were trying to find the plane's black box and flight data recorder, which are critical to determining the cause of the crash.
On Tuesday, rescue teams and equipment sent from the U.N. and countries including the United States and Cyprus were helping in the search. Conditions were chilly but relatively clear — far better than Monday, when rain lashed the coast.
Pieces of the plane and other debris were washing ashore, and emergency crews pulled a large piece of the plane, about 3 feet (1 meter) long, from the water. A crew member, Safi Sultaneh, identified it as a piece of a wing.
An aviation analyst familiar with the investigation said Beirut air traffic control was guiding the Ethiopian flight through the thunderstorms for the first 2-3 minutes of its flight.
The official, who asked not to be identified because of the sensitivity of the matter, said this was standard procedure by Lebanese controllers to assist airliners departing from the airport in poor weather conditions.
It is unclear exactly what happened in the last 2 minutes of flight, the official said.
Patrick Smith, a U.S.-based airline pilot and aviation writer, said there were many possible causes for the crash.

"Had the plane encountered extreme turbulence, or had it suffered a powerful lightning strike that knocked out instruments while penetrating strong turbulence, then structural failure or loss of control, followed by an in-flight breakup, are possible causes."
Ethiopian Airlines said late Monday that the pilot had more than 20 years of experience. It did not give the pilot's name or details of other aircraft the pilot had flown. It said the recovered bodies included those of Ethiopians and Lebanese.
The Lebanese army and witnesses say the plane was on fire shortly after takeoff. A defense official also said some witnesses reported the plane broke up into three pieces. At the Government Hospital in Beirut, Red Cross workers brought in bodies covered with wool blankets as relatives gathered nearby. Marla Pietton, wife of the French ambassador to Lebanon, was among those on board, according to the French Embassy.
 
Non credo che il pilota abbia fatto di testa sua, si sarà trovato in piena emergenza... se non ricordo male, però, qualcosa di simile aveva riguardato il 737 di Flash Air a Sharm...
 
Lì pare che il pilota si fosse disorientato nella notte, con il buio pesto. Pensava di virare a sinistra invece l'aereo andava sempre più verso destra. E non dava retta agli strumenti perchè gli sembravano guasti. Il coopilota non ha praticamente fatto nulla fino a quando non era ormai troppo tardi: visioni gerarchiche obsolete (e in questo caso letali) che erano e sono comuni in molte compagnie minori soprattutto dei paesi definiti 'non occidentali'.
 
premetto che sono un "profano" in materia di pilotaggio e di conoscenza delle dinamiche che permettono il volo, ma da quel poco che ho sentito, e come fonte ho un amico ingegnere aerospaziale, è veramente raro e difficile che un aereo vada giù solo per una turbolenza.
sulla compagnia posso dire che è un buon vettore, ha quasi tutti i piloti stranieri (inglesi o americani per la maggior parte) e che la manutenzione è/era curata dalla lufthansa technik
 
Le cinture come ti hanno già risposto in campo automobilistico sono state progettate come quelle degli aerei, con attacco a 2 punti per evitare di essere sbalzati fuori dal veicolo.
In un secondo tempo nelle auto venne abbandonato questo schema per l'applicazione di una cintura sempre a due punti, ma trasversale in modo da trattenere il torace anzichè il bacino ed evitare urti alla testa, ma questo aveva la grossa controindicazione in caso di urto molto violento di rischiare la decapitazione del malcapitato in quanto il corpo scivolava sotto e la forza dell'urto veniva scaricarta sul collo, che spesso non resisteva.
La volvo brevettò la cintura a 3 punti che viene utilizzata adesso sulle auto e oltre a scaricare l'urto su una siperficie maggiore evita lo scivolamento del corpo verso il basso.

L'utilità delle cinture è discriminante nel salvare la vittima dell'incidente finquando la cellula del veicolo è integra.

Nello studio degli incidenti stradali (e anche aerei) la tendenza è quella di scomporre l'incidente in tre impatti distinti.
1) Urto del veicolo contro l'ostacolo (o terra o acqua)
2) Urto del passeggero contro le strutture del veicolo (parabrezza, sedile davanti etc..)
3) Urto degli organi interni contro ossa etc..

la cintura è utile nella fase 2, se la decelazione è troppo forte da mandare in vacca la cellula o da non essere tollerata dal corpo umano, non c'è santo che tenga.

Sugli aerei vengono installate le cinture a due punti, in base al rapporto costo benefici, in quanto un sistema a tre punti, magari con pretensionatore e riduttore del carico (che serve appunto ad evitare traumi e amputazioni) porterebbe a un sensibile aumento del peso, senza portare una ricaduta positiva su larga scala. Le due punti servono benissimo al ruolo di contenimento del pax sul sedile in caso di turbolenze, frenate in atterraggio etc.. in caso di urti ad alta velocità come il cadere da 2500 mt potrebbero ben poco anche le cinture usate in formula 1.

Giusto ma le cinture dei piloti in cabina sono diverse...
 
raro e difficile non direi se si sono tuffati per errore o volutamente in quella perturbazione, ieri alla luce di questo episodio nella lezione di meteo abbiamo anticipato il Microburst.. eccone una descrizione:
http://www.meteo-net.it/didattica/microburst.aspx

potrebbe essere una delle molteplici cause..

proprio ieri a national geografic canale 401 di sky nel programma "indagini ad alta quota" hanno parlato di un DC9 che nel 1977 entro' in una forte perturbazione con forte gradine e pioggia, l'aereo fu costretto ad atterare in un autostrada lì vicino e quasi tutti morirono. All'inizio si pensò che le cause fossero legate al maltempo
Le indagini portarono alla conclusione che i motivi dell'incidente furono 2 e cioè le scarse ed errate info meteo ( ovviament nel 77 non c'erano le tecnologie di oggi) e poi l'errore umano sia dei piloti che a terra.
Questo per ribadire che anche questa volta sicuramente la causa dell'incidente non sarà solo una e cioè il maltempo ma probabilmente emergeranno altre cause, da non escludere errore umano.
 
appunto io penso che i piloti mai si "tufferebbero" dentro la zona rossa del radar meteo....
 
Giusto ma le cinture dei piloti in cabina sono diverse...

Immagina una forte turbolenza che per qualche motivo proietta in avanti i pax, qualcuno picchia la testa sul sedile davanti e sviene.. dopo un po' si riprende magari col naso rotto. Se sviene il pilota è un po' peggio. I Piloti sono 2 (o 3).
Se per quello anche le maschere per l'ossigeno in cockpit sono diverse da quelle dei pax.
Considera anche che in caso di urto frontale la decelerazione se la becca per primo il cockpit, poi scende mano mano che si va verso il retro dell'aereo.

Il corpo umano medio regge senza riportare danni decelerazioni molte basse, nell'ordine di 4/6 g per qualche secondo. Per periodi molto molto brevi nell'ordine di millesimi di secondo tollera accelerazioni anche di centinaia di g, ma col serio rischio di danni anche permanenti.

Immaginati una botta a 400 all'ora contro acqua, che in questi casi tende a comportarsi in maniera molto anaelastica immagina di ridurre in pochi metri la velocità a zero. Il corpo finche non impatta contro qualcosa continuerà a muoversi a 400 all'ora perchè non è solidale al mezzo.

400 all'ora sono più di 100 mt al secondo, 3 volte la lunghezza della cabina del 737.

Ti faccio un esempio pensa all'incidente di shumacher a silverstone, ha impattato contro le gomme a 107 km/h, seduto in una monoscocca in carbonio di piccolissime dimensioni, con una cintura a 5 punti. Le gomme hanno ridotto la velocità in circa 2 metri, quindi l'urto non è stato anaelastico. Risultato Frattura multipla a una gamba. Un aereo è progettato per non cadere, non per garantire la sopravvivenza in caso di urti ad alta velocità.

Tanto per dare un idea dei valori in gioco. La frenata in auto che fa scattare la cintura di sicurezza non supera praticamente mai 1g.
Una formula 1 frena a 3/5 g.

Non sono in inge, se ho scritto valori non precisi correggete pure.
 
L
La volvo brevettò la cintura a 3 punti che viene utilizzata adesso sulle auto e oltre a scaricare l'urto su una siperficie maggiore evita lo scivolamento del corpo verso il basso.
se non erro fu Nils Bohlin, che lavorava per la Volvo, e non la brevetto' mai, rendendola di libero uso per tutte le case costruttrici, ribadendo il filo conduttore della casa automobilistica che basava le sue innovazioni e i suoi studi sulla sicurezza del passeggero. "chiudo OT"
 
appunto io penso che i piloti mai si "tufferebbero" dentro la zona rossa del radar meteo....

questo è certo, non a caso ho specificato il "per errore" o volutamente previa un errato briefing meteo, un fail del radar o qualsiasi altra avaria
quello che voglio dire è che per una causa o per l'altra se si sono infilati nella perturbazione il Microburst potrebbe essere una delle cause dell'incidente, tutto qui.
;)
 
questo è certo, non a caso ho specificato il "per errore" o volutamente previa un errato briefing meteo, un fail del radar o qualsiasi altra avaria
quello che voglio dire è che per una causa o per l'altra se si sono infilati nella perturbazione il Microburst potrebbe essere una delle cause dell'incidente, tutto qui.
;)

ah! non credevo che fosse possibile ma leggendo la pagina che hai indicato, qualche dubbio mi è sorto
ma questi fenomeni si possono presentare anche in quota di crociera?
 
ah! non credevo che fosse possibile ma leggendo la pagina che hai indicato, qualche dubbio mi è sorto
ma questi fenomeni si possono presentare anche in quota di crociera?

si pensa possano essere tra le concause del incidente al volo 447 di AF.

Più inusuale è passarci attraverso. E' un po' come dire in autostrada un auto è sicura, ma se vai per sbaglio contromano non è molto probabile avere un incidente.