bmi pronta a riprendere i voli per Baghdad


Mikkio

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16 Gennaio 2009
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La compagnia aerea britannica bmi ha reso noto di voler riprendere i collegamenti aerei tra Londra e Baghdad, la capitale dell'Iraq. C'è stato un incontro tra responsabili di bmi e ufficiali del governo iracheno in cui bmi si è detta pronta e disponibile e nella posizione ideale per fornire i voli tra i due paesi. L'incontro è avvenuto a Londra in un forum in cui erano presenti il primo ministro iracheno, Nouri al-Malikiand e Lord Mandleson, segretario di stato per le imprese e gli investimenti.
Nigel Turner, CEO di bmi ha dichiarato di aver inviato una una lettera al ministro dei trasporti iracheno, affermando la necessità di ripristinare dei collegamenti aerei normali tra i due paesi per supportare l'impegno di ripresa dei rapporti economici e commerciali tra Regno Unito e Iraq. Turner ha quindi sottolineato come bmi abbia una notevole esperienza nel mercato del Medio Oriente.

"L'Iraq è circondato da quattro paesi che noi serviamo già con nostri voli da Heathrow. Stiamo trasportando un numero sempre crescente di passeggeri che, al momento, viaggiano da Baghdad a Heathrow attraverso il nostro scalo di Amman." Ha dichiarato Turner.
La compagnia britannica intende lanciare alcuni voli di linea da Baghdad non appena la situazione tornerà alla normalità . Al momento non è possibile iniziare perché il governo britannico non consente a velivoli o a compagnie registrate nel Regno Unito di volare da o per l'Iraq.
 
Un volo come questo è rischioso a livello operativo ma penso che porti alla compagnia dei guadagni enormi...
 
Interessante notizia, qual'è la fonte? Avevo letto qualcosa sul Financial Times Online: http://www.ft.com/cms/s/0/4522b354-35e9-11de-a997-00144feabdc0.html
Austrian Airlines operava (non so se esista ancora) un volo per una città al nord dell'Iraq, Erbil. Alcuni miei colleghi di lavoro ci hanno viaggiato diverse volte e mi riferivano, alquanto sbalorditi, del fatto che molta gente andasse in Iraq nonostante la situazione fortemente instabile che attraversava (e attraversa tuttora) il paese.