Bando Seap: un articolo del genere non può passare


reggina

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29 Marzo 2006
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LIN-REG-LIN, Lombardia.
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

Consiglio la lettura di questo articolo</u>, utile non solo per comprendere la mediocrità italiana nell'ambito del trasporto aereo, ma la mediocrità italiana tout court.

L'autore cita frasi di Vendola risalenti a mesi e mesi fa e completamente avulse dal bando Seap, facendole quasi apparire come un placet (inesistente) del presidente al bando stesso.

Spiccano inoltre tre concetti che un diplomatico definirebbe "discutibili" e uno senza peli sulla lingua "falsi":
- consultazioni preliminari sul territorio che hanno permesso di individuare le destinazioni più richieste;
- citare come esemplificative della gara rotte già attive come la BRI-CDG e la BRI-GOA;
- la "fortuna" del sistema aeroportuale pugliese di avere 4 aeroporti che devono servire l'intero territorio regionale, almeno per quanto riguarda "servizi essenziali" come i Taranto-Milano e i Foggia-Venezia.

Marco

Che dire....NON HO PAROLE.
 
Quanto è bello usare le parole,troppo facile interpretare a modo proprio ciò che le persone dicono ma soprattutto ciò che si vuole,che arte raffinata e nobile che è la demagogia.Certo,in che altro modo si può chiamare questo accanimento mediatico se non demagogia.
Ormai è chiaro e palese che il "suo", o dovrei dire il "loro" scopo,perchè a questo punto dubito che le sue parole siano frutto soltanto della sua mente (perchè magari c'è qualcuno che anche negli anni passati li ha letti per davvero gli articoli,e quando c'era qualche articolo sull'aeroporto era per qualcosa di davvero importante e le parole usate erano ben altre), è quello di cercare in tutti i modi di convincere il popolo pugliese dell'utilità di questo bando.
Purtroppo vorrei ricordare a questa persona,che quei pochi che leggo no questo tipo di articoli,perchè non nascondiamoci,il lettore medio della gazzetta o legge di politica,o legge della criminalità o legge i necrologi, si seccano di trovare scritte sempre le stesse cose,sempre con lo stesso punto di vista,sempre ugali. Troppo facile fare informazione quando non c'è nessuno che risponda, nessuno che controbatta o nessuno che esponga un'opinione diversa. Si è mai chiesto questo giornalista, come mai nessun'altra testata regionale tratti questi argomenti con tanta frequenza? Ormai questa sembra essere diventata una vera e propria ossessione. Ormai non c'è giorno che non ci sia una notizia su questo argomento ( e infatti anche oggi c'è un'articolo n.d.r). Quello che suggerirei a questo giornalista è di prendersi una pausa di riflessione, di fermarsi un pò , di non continuare ad "infognare" la più importante testata giornalistica della Puglia con questo genere di articoli noiosi e ripetitivi. In Puglia abbiamo tantissimi problemi che meriterebbero attenzioni maggiori e più rilevanza, e su cosa ci soffermiamo? Su voli per Zurigo o su un bando da 63.000.000 di euro. Su cose che solo noi facciamo, e non perchè le sappiamo fare meglio degli altri!!! anzi

Ormai questo genere di articoli non lo leggo neanche più anche perchè mi sono seccato di trovare sempre l'opinione della stessa persona,che dice sempre le stesse cose, mai una volta che ci sia qualcosa che vada male, sempre tutto bene, sempre prospettive rosee e incoraggianti.

Guardiamo alla realtà dei fatti, e sforciamoci di fare informazione e non disinformazione
 
Questi sono fuori di testa...afferma che il sistema aeroportuale pugliese ha la fortuna di avere quattro scali per servire efficacemente il territorio...
in realtà il traffico verrà solamente disperso!!

bene...sapete come andrà a finire??

A) le compagnie che parteciperanno al bando mireranno non a creare traffico ma a vivacchiare grazie alle sovvenzioni...

B) le rotte verranno aperte dagli scali dove le sovvenzioni sono più cospique (e quindi non BRI)

C) per quanto riguarda le rotte aperte in concorrenza essendo il volo venduto a tariffe basse grazie ai sussidi, si sposterà traffico consolidato da APT ad un altro e si distruggerà il traffico consolidato in partenza dall'APT da dove saranno messi i nuovi voli: di conseguenza le compagnie che hanno sempre volato su di un certo scalo ridurranno le frequnze o chiueranno le rotte: una volta terminati i sussidi la compagnia sovvenzionata se ne andrà e la regione rimarrà senza voli o con meno frquenze (e quindi,essendoci meno offerta, con posti venduti a prezzi più alti di quelli oroginari)

D) per quanto riguarda le rotte non aperte in concorrenza (alcune di queste veramente assurde) i voli saranno vuoti: una volta terminate le sovvenzioni...via tutti e di nuovo niente voli e con i fondi della regioni spesi in maniera pessima.

Complimenti SEAP e REGIONE PUGLIA[:304][:304][:304]

A.
 
D'accordissimo con i punti A e B di avroRJ!

Per come è sttrutturato il bando, non vedo alcuna possibilità di sviluppo sostenibile e duraturo per la regione Puglia, quantomeno non attraverso il trasporto aereo! Finiti i soldi, le compagnie non avranno più incentivi a proseguire i propri voli, per cui oltre al danno (economico) ci sarà anche la beffa della cancellazione.

Quello di cui ha bisogno la Puglia, ma più in generale direi molte regioni del Sud, è un investimento serio in infrastrutture che permetta ai cittadini di spostarsi in modo rapido e sicuro. Che senso ha investire nel rinnovamento dell'aeroporto di Bari se poi si incentiva lo sviluppo di altri mini-scali, che possono solamente sottrargli passeggeri?

Insomma, quella della SEAP mi sembra un'idea pessima, e il giornalista in questione dovrebbe a scelta: a) rileggere bene il bando e riflettere sugli effetti VERI che può avere sul territorio, oppure b) rinunciare ad occuparsi di trasporto aereo nei suoi articoli.

Nicola
 
Il giornalista in questione, ben noto a chi si occupa di aviazione in Puglia, non ha esitato a raggirare un noto Comandante di una nota compagnia italiana, promettendogli una intervista che sarebbe uscita dopo una certa presentazione... e che puntualmente ha pubblicato prima :D

Non mi meraviglia che abbia distorto parole e intenti di Vendola, con un articolo tutto sommato demagogico, scritto chiaramente a uso e consumo (di qualcuno?).

Sulla stupidità della proposta di SEAP/AdP sorvoliamo, abbiamo già espresso in questo e altri post non solo l'inattuabilità e insostenibilità di un piano del genere: tengo solo a sottolineare che non si è ancora visto il famoso "studio" che dovrebbe aver prodotto lo scempio che si sta per consumare. Chissà perché noi facciamo sempre gli originali, in Europa ci dobbiamo sempre distinguere reinventando l'acqua calda, e per giunta facendola diventare fredda!

DaV
 
in attesa di poter vedere pubblicato lo studio sulla sostenibilità economica di quei voli sposterei l'attenzione sulla gestione aeroportuale (quindi sui soldini degli aeroporti) chiedendomi: i requisiti di sistema (legge 248) con relativa modifica della delibera cipe sui contratti di programma e la finanziaria del 2006 taglieranno mano armata tra il 7 e il 9% del fatturato degli aeroporti in AdP hanno fatto i conti su quanto costa ai gestori attivare quei voli? quanto EBIT portano in più sul bilancio dei singoli scali? qual'e' il numero di voli per andare a BE? che tasso interno di rendimento ha l'investimento su quei voli per l'azionista pubblico? sollevo questi quesiti perchè solitamente si è irrazionalmente presi (sopratutto oggi che va di moda) dalla voglia di aprire voli a "tutta manetta" salvo, poi, dimenticarsi di fare i conti con il versante costi aggiuntivi che i voli portando con se col risultato (succede in qualche gestore nordico) che i voli non arrivano a coprire neppure il primo margine di contribuzione!
provo a dirlo diversamente: oltre ad ascoltare le direzioni commerciali (che per loro si vende sempre tutto... ed è giusto che sia cosi) si sono anche ascoltate le direzioni controllo di gestione (finanziarie) per capire se economicamente conviene?

giusto per sapere dove finisce la convenienza economico/finanziaria e inizia quella politica (lecita)
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

in attesa di poter vedere pubblicato lo studio sulla sostenibilità economica di quei voli sposterei l'attenzione sulla gestione aeroportuale (quindi sui soldini degli aeroporti) chiedendomi: i requisiti di sistema (legge 248) con relativa modifica della delibera cipe sui contratti di programma e la finanziaria del 2006 taglieranno mano armata tra il 7 e il 9% del fatturato degli aeroporti in AdP hanno fatto i conti su quanto costa ai gestori attivare quei voli? quanto EBIT portano in più sul bilancio dei singoli scali? qual'e' il numero di voli per andare a BE? che tasso interno di rendimento ha l'investimento su quei voli per l'azionista pubblico? sollevo questi quesiti perchè solitamente si è irrazionalmente presi (sopratutto oggi che va di moda) dalla voglia di aprire voli a "tutta manetta" salvo, poi, dimenticarsi di fare i conti con il versante costi aggiuntivi che i voli portando con se col risultato (succede in qualche gestore nordico) che i voli non arrivano a coprire neppure il primo margine di contribuzione!
provo a dirlo diversamente: oltre ad ascoltare le direzioni commerciali (che per loro si vende sempre tutto... ed è giusto che sia cosi) si sono anche ascoltate le direzioni controllo di gestione per capire se economicamente conviene?

giusto per sapere dove finisce la convenienza economico/finanziaria e inizia quella politica (lecita)

mi quoto...
per dire che queste cose in puglia dovrebbero saperle bene visto che il presidente di assaeroporti è di quelle parti e sta facendo molto (sic) per non far passare l'idea che gli aeroporti sono dei ladri e i vettori aerei delle povere vittime! ah dimenticavo... l'unica cosa che ha fatto è chiedere l'aumento delle tariffe per i gestori ritenendole le più basse d'europa... bella mossa, sopratutto quando ormai è diffuso il concetto che i gestori sono dei ladri!