B777 di British Airways vola da JFK a LHR in 5 ore e 16 minuti


In breve, cercano di raggiungere specifiche condizioni di velocità e numero di Mach in modo da eccitare le frequenze proprie di oscillazione della struttura. Questi sono fenomeni di natura aeroelastica, che riguardano cioè l'interazione reciproca tra le forze aerodinamiche e quelle elastiche di risposta della struttura (in particolare dell'ala).
Grazie..

Però nel video del 350 si vede uno dei test engineer fare un conto alla rovescia e poi premere un tasto sul pannello, dopodiché inizian le vibrazioni. ..
Sembra quasi che le inducano...
 
Sicuramente una struttura progettata per voli supersonici è una risposta esatta.

Aggiungo qualche dettaglio finora trascurato: i motori. Con i motori di jet tradizionali non si raggiungono velocità supersoniche, sia per motivi - chiaramente - di potenza che per l'impossibilità delle prese d'aria "tradizionali" di aspirare a velocità supersoniche.

Altro punto: la necessità di gestire lo spostamento del centro di pressione durante il volo: un aereo supersonico deve essere capace di volare in entrambe la condizioni (super e sub sonica). Ma bisognerebbe dilungarsi un po' per essere più chiari...

La pressurizzazione molto più spinta rispetto a un jet tradizionale, per ovviare al fatto che una depressurizzazione improvvisa a 50 mila piedi porta alla perdita di conoscenza in pochi secondi (cioè non fai in tempo a metterti la maschera).

Un carrello molto più robusto, visto che le velocità di decollo e atterraggio sono più elevate

E molto altro ancora... Insomma proprio due oggetti diversi...
 
Però nel video del 350 si vede uno dei test engineer fare un conto alla rovescia e poi premere un tasto sul pannello, dopodiché inizian le vibrazioni. ..
Sembra quasi che le inducano...

E infatti è così: una volta raggiunta una certa combinazione di velocità e numero di Mach (oltre che un certo assetto) inviano degli input specifici alle superfici di controllo, in modo da farle oscillare e indurre le vibrazioni sull'intera struttura. Verificano poi la capacità del velivolo di smorzare queste oscillazioni: una tendenza ad amplificarle porterebbe in breve tempo al collasso strutturale. Per far fronte a questa eventualità, i test pilots e i flight test engineers indossano il paracadute: se ci fai caso, nel video si vede chiaramente anche la botola attraverso la quale dovrebbero gettarsi nel caso di un danno strutturale catastofico.
 
Il DC-8 si mantenne appena oltre Mach 1 per pochi secondi, e in picchiata da oltre 50'000 ft. Tra l'altro gli equilibratori erano stallati, il che in un primo momento impedì ai piloti di far uscire il velivolo dalla discesa verticale. Queste condizioni, del tutto eccezionali, non erano chiaramente replicabili nel normale contesto operativo. Lo stesso vale per gli aerei più moderni.

Bisogna dire che volare in regimi prossimi a quello sonico comporta, oltre ai problemi strutturali (di natura aeroelastica e aerodinamica), anche vincoli economici: esiste infatti un numero di Mach, detto di drag rise, in corrispondenza del quale la resistenza aerodinamica subisce un repentino aumento (con conseguente drastico aumento del consumo di carburante). Gli aerei civili a getto, quindi, volano sempre al di sotto di questo numero di Mach.

Essi volano comunque in regime transonico, ovvero ad un numero di Mach tale che il flusso d'aria attorno al velivolo raggiunge, almeno in un punto, la velocità del suono. Questo comporta l'esigenza di una serie di caratteristiche aerodinamiche, come l'ala a freccia e profili alari di forma opportuna.

Ok, grazie!
 
Si può stabilire, dato quanto avete scritto sopra, una velocità massima che un B777 può sopportare?
E secondo voi il pilota ha fatto bene a sfruttare queste correnti per diminuire il tempo di percorrenza, anzichè il consumo di carburante?
 
Si può stabilire, dato quanto avete scritto sopra, una velocità massima che un B777 può sopportare?
E secondo voi il pilota ha fatto bene a sfruttare queste correnti per diminuire il tempo di percorrenza, anzichè il consumo di carburante?

Come fai a conoscere i consumi di quel volo?

Il consumo non dipende dalla velocità al suolo. E poi non è detto che al vettore convenga sempre un Cost Index pari a zero (massima economia di consumo di carburante): il costo di un volo varia anche in funzione del tempo di volo.
 
I fratelli Wright trovarono un profilo alare con una buona portanza costruendone e sperimentandone decine in una rudimentale galleria del vento autocostruita. In altre parole, capirono per primi che la forma dell'ala (e del suo profilo) è più importante delle dimensioni, in un'epoca in cui si tentava di aumentare la portanza utilizzando ali sempre più grandi, che finivano inesorabilmente per rompersi.
Di sicuro non arrivarono alle loro conclusioni attraverso un modello di calcolo. E qui mi fermo perché sono già ampiamente OT.

Volevo far notare come la scoperta del secolo scorso , sia nata senza fondamenti teorici importanti ma con tanto olio di gomito e fatica( leggasi sperimentazione); Bernoulli e la sua teoria sono di un secolo più vecchi dei fratelli Wright.

Se non ricordo male( potrei sbagliarmi e non riesco a trovare la fonte)a collegare la teoria di Bernoulli al volo successivamente, fu un fisico russo.
 
Si può stabilire, dato quanto avete scritto sopra, una velocità massima che un B777 può sopportare?
E secondo voi il pilota ha fatto bene a sfruttare queste correnti per diminuire il tempo di percorrenza, anzichè il consumo di carburante?
Credo di non aver capito bene le domande...
Il B777 è stato probabilmente testato a velocità intorno a Mach .95, ma in normali situazioni di volo è intorno a Mach .84/85
Diminuendo il tempo di percorrenza. con un jetstream, stai anche abbassando il consumo di carburante sulla tratta, anche se per andare a .84 usi lo stesso carburante con o senza vento
Normalmente si volano poi velocità ECON, e i sistemi di bordo tendono comunque ad abbassare la velocità di crociera per sfruttare al massimo il vento, diciamo che a occhiometro invece che volare a .84, si vola magari a .81
 
Verificano poi la capacità del velivolo di smorzare queste oscillazioni: una tendenza ad amplificarle porterebbe in breve tempo al collasso strutturale. Per far fronte a questa eventualità, i test pilots e i flight test engineers indossano il paracadute: se ci fai caso, nel video si vede chiaramente anche la botola attraverso la quale dovrebbero gettarsi nel caso di un danno strutturale catastofico.

Se ascolti audio del test di A380 chief test pilot dice chiaro "il paracadute e le id delle persone serve solo per tenere buone autorita arionautiche, in caso se perdo il controllo non avremo il tempo di escapare".
Oscillazione divergente rompe il aereo in pezzetti e' impensabile che puoi mantenere pressurizzato e assetto abbastanza tempo per poi fare un tuffo a mach 1. Baumgartner ha fatto ma in condizioni un poco diverse!
Senti il sollievo e vedi le faccia dopo il test come sono tutti rilassati.
Noi siamo abituato che gli aerei funzionano sempre bene e sono molto sicuri grazie a chi sale su questi prototipi.
 
Sui 77 veder superare la velocità dei 1000 non è affatto raro...

Thread molto interessante, ed ho anche imparato un po' di cose nuove.

Nel mio piccolo, ho fatto vari voli in cui la velocita' su 777 e 747 spesso superava i 1000, in genere in direzione east-bound dove i venti spingono di piu'. Ricordo uno dei voli transatlantici con turbolenze maggiori che abbia mai preso: il capitano LH ci disse alla partenza che la brutta notizia e' che ci sarebbero state parecchie turbolenze, ma la buona notizia era che il vento ci avrebbe spinto a destinazione molto piu' velocemente... e cosi fu.
 
Io mi ricordo di un volo fatto sul B744 di LH (penso era il D-ABVA - "Berlin"), con la ground speed di 1240kmh.