Il DC-8 si mantenne appena oltre Mach 1 per pochi secondi, e in picchiata da oltre 50'000 ft. Tra l'altro gli equilibratori erano stallati, il che in un primo momento impedì ai piloti di far uscire il velivolo dalla discesa verticale. Queste condizioni, del tutto eccezionali, non erano chiaramente replicabili nel normale contesto operativo. Lo stesso vale per gli aerei più moderni.
Bisogna dire che volare in regimi prossimi a quello sonico comporta, oltre ai problemi strutturali (di natura aeroelastica e aerodinamica), anche vincoli economici: esiste infatti un numero di Mach, detto di drag rise, in corrispondenza del quale la resistenza aerodinamica subisce un repentino aumento (con conseguente drastico aumento del consumo di carburante). Gli aerei civili a getto, quindi, volano sempre al di sotto di questo numero di Mach.
Essi volano comunque in regime transonico, ovvero ad un numero di Mach tale che il flusso d'aria attorno al velivolo raggiunge, almeno in un punto, la velocità del suono. Questo comporta l'esigenza di una serie di caratteristiche aerodinamiche, come l'ala a freccia e profili alari di forma opportuna.