AZ/DL/KL/AF introducono la Tariffa Light sui voli da/per il Nord America


Su FCO nulla, ma io vivo a San Francisco. Da SFO UAL coi compagni di JV ha fatto il cavolo che voleva finché non è arrivata Norwegian e i prezzi sono calati. Dopo aver speso fra il 2013 e il 2015 da $1700 (bassa stagione) a $3000 (alta stagione) per A/R SFO-EU in Economy, sono ben lieto di vedere che i prezzi scendono fino a sotto i $1000 ora in bassa stagione. Thanks to Norwegian e Wow Air.

i principi di economia si applicano su scala mondiale e sono sempre gli stessi; la domanda fa l'offerta.
Da Bricofer pago un cacciavite meno che dal ferramenta sotto casa, bene; poi il ferramenta chiude perche' tutti vanno dove costa meno, infine il cacciavite da Bricofer costera' quanto costava quello dal ferramenta.
A parita' di condizioni, pasti e bagaglio inclusi, DY costa tanto quanto le major; ma le strutture sono differenti, giacche' DY (o Bricofer) possono permettesi altri business model, con una serie di conseguenze che fanno effetto domino.
Ora, che sui propri punti di forza un'azienda spinga piu' che su quelli dove si e' in competizione e' cosa talmente normale che francamente mi sfugge il nesso; DY vola a OAK e non a SFO, non offre chiaramente connections e se un volo salta arrivederci, stuck in OAK.
Ma diciamo che vada tutto bene; UA riesce a sostenere SFO e il suo bacino leisure/business gia' con fatica; arriva un iper-competitor (grazie sempre ai sussidi...) che sbraca il mercato (vedi EK a MXP) e si va tutti in affanno. Cosa succede poi? E' logico.
 
i principi di economia si applicano su scala mondiale e sono sempre gli stessi; la domanda fa l'offerta.
Da Bricofer pago un cacciavite meno che dal ferramenta sotto casa, bene; poi il ferramenta chiude perche' tutti vanno dove costa meno, infine il cacciavite da Bricofer costera' quanto costava quello dal ferramenta.
A parita' di condizioni, pasti e bagaglio inclusi, DY costa tanto quanto le major; ma le strutture sono differenti, giacche' DY (o Bricofer) possono permettesi altri business model, con una serie di conseguenze che fanno effetto domino.
Ora, che sui propri punti di forza un'azienda spinga piu' che su quelli dove si e' in competizione e' cosa talmente normale che francamente mi sfugge il nesso; DY vola a OAK e non a SFO, non offre chiaramente connections e se un volo salta arrivederci, stuck in OAK.
Ma diciamo che vada tutto bene; UA riesce a sostenere SFO e il suo bacino leisure/business gia' con fatica; arriva un iper-competitor (grazie sempre ai sussidi...) che sbraca il mercato (vedi EK a MXP) e si va tutti in affanno. Cosa succede poi? E' logico.

Io non rivendico A/R transatlantici a $500 sotto Natale, e trovo assurdo quanto avviene su certi mercati (MXP-NYC per dirne uno) nei quali la concorrenza è eccessiva. Semplicemente mi aspetto che vi sia concorrenza: la vecchia guardia ha provato anni fa ad arroccare formando JV sul transatlantico che hanno finito col limitare la concorrenza su certi mercati - sono contento che vi siano player che entrano a stimolare tali mercati.
Norwegian, WoW Air, Level avranno anche pochi voli per OAK/SFO, ma intanto il 10% dei miei colleghi ha fatto una vacanza in Islanda negli ultimi due anni, il 4% è stato a Barcelona l'estate scorsa con Level, e i prezzi della JV UA/LH verso l'Europa sono scesi. Questo Natale rientrerò in Europa in business class JV allo stesso prezzo pagato quattro anni fa in economy JV.