Eh già.... Dall'archivio storico del Corriere ho ritrovato un articolo
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Parto volante con l' aiuto delle hostess
La bimba e' venuta alla luce su un aereo Alitalia sulla rotta Bombay Roma
La neonata sta bene ed e' stata registrata come cittadina italiana. A bordo c'era fortunatamente una ginecologa Parto volante con l'aiuto delle hostess La bimba e' venuta alla luce su un aereo Alitalia sulla rotta Bombay - Roma ROMA - Fiocco rosa a 9 mila metri. Fuori, le nuvole; dentro, il primo vagito di Maja, una bella bambina dal colorito roseo, del peso di 2,7 chili, nata a bordo di un aereo dell'Alitalia in viaggio da Bombay a Roma via Kuwait. E' accaduto intorno alla mezzanotte di lunedi', sul volo AZ 769. L'aereo, un Md 11 con 143 passeggeri e 11 membri d'equipaggio, era decollato dallo scalo indiano da appena venti minuti quando una giovane donna all'ottavo mese di gravidanza s'e' sentita male. "Mi si e' avvicinata e mi ha detto che le erano arrivate le doglie - racconta la hostess Francesca Contri -. Aveva fortissime contrazioni". Sistemata sui sedili dell'equipaggio in coda all'aereo, reclinati a formare un lettino, e isolata da una tenda, Ewa Stefanska Kwiatkowska, 26 anni, polacca di Leszno, ha iniziato il travaglio. Nel frattempo il marito Tomasz attendeva al suo posto con l'altra figlia di due anni, e il capo cabina Claudio Bersezio (51 anni, da 23 in Alitalia) avvertiva il capitano. "Ho chiesto subito se tra i passeggeri ci fosse un medico - ricorda Carlo Grisogoni, al suo primo volo al comando di un aereo sulla Bombay - Roma -, ma senza allarmarli ne' far capire loro cosa stesse accadendo". Mentre intorno alla puerpera si davano da fare le hostess, e' intervenuta una dottoressa. "Stavo dormendo - dice Donatella De Seta, 46 anni, ginecologa e aiuto ospedaliero al Santissima Trinita' di Cagliari -, non avevo neppure sentito la richiesta di un medico. Ero molto stanca, tornavo da un viaggio in India e in Nepal. A Bombay avevo notato quella donna e mi ero detta: "mica avra' intenzione di partorire a bordo?" Mi ha svegliato il trambusto". Una fortuna, dato che il personale di volo Alitalia segue si' periodici corsi di pronto intervento che comprendono l'assistenza al parto, ma non ha molta esperienza pratica: l'ultimo parto "aereo" risale all'inizio degli anni 80, su un volo per Lagos. Giusto il tempo di preparare un'iniezione di antinfiammatorio e infilare i guanti sterili, e si erano gia' rotte le acque: "Mi sono fatta dare un paio di forbici sterili, e il parto e' andato benissimo", spiega la dottoressa. "La bimba e' uscita di testa e ha pianto subito", precisa il capo cabina Bersezio, che ha dovuto improvvisarsi ostetrico. Pochi minuti per pulire la piccola, poi l'annuncio del comandante a tutti i passeggeri, accolto da un applauso, e il brindisi a champagne. Ora la piccola Maja, registrata dal comandante sul giornale di bordo come cittadina italiana (perche' nata su un aereo tricolore), e' ricoverata con la madre in un ospedale di Kuwait City. Maja e' stata automaticamente iscritta al Club "Freccia Alata", anche se non avra' diritto - come sosteneva una voce circolata a Fiumicino - a viaggiare gratis su Alitalia per tutta la vita: lo ha precisato Domenico Cempella, amministratore delegato della compagnia di bandiera, che ha promesso solo una serie di facilitazioni."
E a tal proposito, qualcuno sa se è vera questa cosa? Ossia che è possibile secondo la IATA volare gratis a vita (con quella compagnia) se nasci su un aereo...