Austrian Airlines non raggiungerà il target previsto nel 2011, resterà in perdita


DusCgn

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Lufthansa's Austrian Airlines to miss 2011 target


Aug 22 (Reuters) - Austrian Airlines, owned by Lufthansa , will fall short of its target for a positive operating result this year, an executive said on Monday.

Stefan Lauer, Austrian Airlines supervisory board chairman, was quoted as saying at an event in Vienna that Austrian Airlines would not reach its targets for 2011. A spokeswoman for Lufthansa confirmed the remarks.

Austrian Airlines had been aiming for a positive operating result in 2011, but like fellow Lufthansa group airline bmi, it has been hit hard by the loss of business to the Middle East and North Africa following uprisings there.

Lufthansa Chief Financial Officer Stefan Gemkow had said at the group's second-quarter results last month that the first half had been much more difficult than expected for Austrian Airlines.

Measures being taken to improve the airline's results include a hiring ban, as well as flight plan adjustments.

Shares in Lufthansa were up 0.6 percent at 11 euros by 1147 GMT, compared with a 1.4 percent gain for the blue chip Dax index . (Reporting by Victoria Bryan; Editing by David Holmes)
 
Il fatturato di AUA nei primi sei mesi 2011 è stato di 1,018 miliardi di EUR, vi è stato un utile lordo di 39,3 milioni di EUR che però, dopo interessi, tasse e ammortamenti danno una cifra negativa di 63,1 milioni di EUR. Sono dati contenuti in un articolo della rivista tedesca AERO International di settembre. I dirigenti, si legge, sperano ancora in un risultato positivo a fine anno anche se le "condizioni quadro" in cui si muove la compagnia sono difficili. Da un anno e mezzo è in corso un programma di risanamento ma le preoccupazioni continuano a esserci. AUA poi, che sembrava da alcuni anni essere un punto di riferimento per il traffico aereo nell'Europa dell'est, ha ormai vari concorrenti. E' una compagnia di bandiera di uno Stato nato tardi che non è poi mai riuscita a farsi una vera rete a lungo raggio.
 
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Su una rivista aeronautica svizzera (edizione di settembre) è pubblicato un editoriale dedicato alla "guerra aerea" in corso fra "Austrian" ed "Emirates". Le conclusioni sono che le piccole compagnie in futuro dovranno accontentarsi di un "mercato di nicchia" in seguito alle dimensioni e all'aggressività di nuovi (non storici) grandi vettori. Nel dettaglio: AUA afferma di essere vittima di una concorrenza sleale ("unfair") da parte della compagnia del Golfo. Si dice che Emirates non paga tasse, oneri sociali, non si preoccuopa di problemi ambientali, ottiene prestiti statali facilitati per l'acquisto di apparecchi , paga poco o niente per aeroporti, sicurezza aerea negli EAU in quanto è "zuppa e pan bagnato". Poi si va sul pesante dicendo cha Emirates paga il personale di terra (che vive in container) 60 EUR al mese... Insomma: una vera guerra di parole. Emirates, evidentemente respinge le accuse ma è "facilitata" dalle autorità aeroportuali viennesi che stanno giustificando di giustificare l'apertura (il prossimo anno) del nuovo Terminale "Skylink" dal costo miliardario.
 
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