Atterraggio di emergenza Alitalia volo Napoli-Atene


Le maschere scendono solo se la quota cabina è superiore a 14.000 ft, pertanto dipende. Se capita in crociera sì, ma in questo caso erano dopo il decollo ed era evidentemente troppo presto.

La discesa d'emergenza è una procedura in caso di perdita di pressurizzazione. L'aereo non perde quota di suo, sono i piloti che lo buttano giu per stare a quella che è definita come "quota di sicurezza" per poter respirare normalmente senza l'ausilio dell'ossigeno. Siamo a circa 3.000 ft.

E con questo siamo a 3 rientri in 2 settimane. Due per problemi di pressurizzazione e uno per il carrello. Praticamente più di quanti non ne siano stati fatti in poco più di 5 anni di attività. Spero serva come campanello d'allarme alla compagnia. Ormai è tempo che è così e gli effetti del phase-out iniziano a farsi sentire di più. Ciò che è quantomeno preoccupante è che dovranno continuare a volare per almeno un altro anno e mezzo sti aerei. Quanto e come vogliamo andare avanti?!
Amarezza.....


Più che amarezza...........tristezza a palate!
 
Ragazzi la memoria mi inganna e on riesco a ricordare gli estremi dell'evento pero' sono sicuro al 100% che il medesimo inconveniente era gia' successo sempre ad un CRJ di AP l'anno scorso.
Ricordo di aver letto il rapporto d'inchiesta dell'ANSV.
Qualcuno non si ricorda?
 
Buonasera a tutti.
Sono un saltuario lettore di questo forum, ma soprattutto sono un passeggero del volo in questione. Il giornalista che ha scritto l'articolo su Notiziarioitaliano è un mio amico, gli ho fornito io i dettagli.
Ebbene, nonostante sia un veterano dell'aria, vi posso assicurare che davvero me la sono vista brutta. Sia io che gli altri passeggeri a bordo (in prevalenza greci e "magliari" napoletani, ovvero quelli che vanno a rifilare pacchi e merce contraffatta all'estero, abitudine purtroppo ancora in voga nella mia città). Mai avrei creduto di potermi trovare in una situazione del genere. E pensare che prima della partenza scherzavo con lo steward che mi raccontava la solita manfrina di sicurezza per chi sta seduto vicino l'uscita di emergenza. Gli ho detto, con una certa spocchia: "Ma quante possibilità ci sono che di verifichi un'emergenza?" Non l'avessi mai detto.
Crj-900 EI-DUK, troppo stretto per i passeggeri alti, ma senz'altro affidabile. Mi godo il suo decollo pulito su pista 24, poi virata a sinistra verso il vor di SOR, porta di uscita da Capodichino per chi procede verso sud. Da SOR ancora una virata a sinistra per mettere la prua a ESE verso la Grecia, con EI-DUK che sale agevolmente e cerca di recuperare i 15 minuti persi in partenza per il solito passeggero ritardatario.
Mentre eravamo quasi sulla verticale di Pontecagnano, un lungo vuoto d'aria. Ne ho visti di peggiori in vita mia, penso. Ma l'aereo sembra troppo vicino alle montagne sottostanti. Possibile che stiamo scendendo? Una serie di segnali acustici, poi la voce ferma del comandante: "Signori è signori, è il comandante che vi parla. Abbiamo un problema tecnico e siamo costretti a tornare a Napoli. In seguito vi dirò di cosa si tratta". Un silenzio di tomba piomba sull'aereo, mentre i primi passeggeri cominciano a piangere e gridare. Io sudo freddo e comincio a maledire un viaggio in Grecia pianificato per andare a trovare quella vecchia compagna d'Erasmus di Patrasso. Sono troppo poco lucido per capire di cosa si tratta. Il comandante si è mantenuto sul vago, tanto può essere una stronzata, tanto una cosa seria. Guardando dal finestrino, non riesco neanche a capire dove siamo. Gli stewart si sforzano di apparire sereni, ma il sudore sulle loro fronti tradisce la tensione. Dico loro che mai ci direbbero qual è la verità. L'atterraggio comunque va nel migliore dei modi, l'aereo atterra sulla 24 di LIRN come un qualsiasi aereo in perfetta salute, anche meglio. Solo a piazzola raggiunta il comandante chiarisce l'accaduto. "Un problema di pressurizzazione". Un passeggero, svenuto per la paura, viene portato via in barella.
Ma a quel punto sono troppo sconvolto per proseguire il viaggio. Parlo con il caposcalo Alitalia a Napoli per ottenere il rimborso causa stress psichico, ma niente da fare. Tornato a casa, cerco su internet notizie sull'accaduto, ma non trovo nulla. Tuttavia, apprendo che un altro Crj-900, dalla registrazione imprecisata, qualche settimana prima ha avuto lo stesso problema volando da Olbia a Napoli. Mentre EI-DUK ha avuto un problema al carrello volando da Alghero a Bologna.
Tempesto di e-mail l'Ansv, l'Enac, l'Enav e così via, visto che Alitalia sembra voler insabbiare il tutto. Il giorno dopo, solo Aviation Herald ne parla. Alla fine, il volo viene programmato, sempre con EI-DUK per le 14. Poi per le 17. Per poi venire definitivamente cancellato, con i passeggeri riprotetti via Roma.
Ieri faccio un tentativo a chiamare il famigerato 892 Alitalia. La compagnia si scusa per l'accaduto e mi rimborsa l'intero importo del biglietto. Ma a questo punto, la mia priorità diventa far luce sull'accaduto, capire cosa stia succedendo ai simpatici CR9 CityLiner, comprendere se tali aerei possono essere considerati affidabili.
Probabilmente, su AZ724 si è verificata un'emerita stronzata. Ma il comandante avrebbe potuto gestire meglio la cosa, dicendo subito quale fosse il problema. Il vuoto d'aria altro non è stato che un discesone atto a portare l'aereo ad una quota di sicurezza per evitare gli effetti della depressurizzazione. Con buona pace di tutti i passeggeri, ai quali sarebbe rimasta solo la stizza di una partenza ritardata, anzichè la paura di non raggiungere vivi Capodichino
 
Ultima modifica:
Ragazzi la memoria mi inganna e on riesco a ricordare gli estremi dell'evento pero' sono sicuro al 100% che il medesimo inconveniente era gia' successo sempre ad un CRJ di AP l'anno scorso.
Ricordo di aver letto il rapporto d'inchiesta dell'ANSV.
Qualcuno non si ricorda?

Tutta un'altra questione. Era il 2007 se non mi sbaglio, era EI-DRJ sulla BDS-FCO, sceso a NAP per depressurizzazione. Questa è stata dovuta ad un difetto di fabbricazione dell'aeromobile, in seguito al quale BBD ha richiamato tutti gli operatori sulla possibilità di tale errore anche su altri esemplari, invitandoli a controlli in tal senso. In quell'occasione scesero le mascherine, unica volta su CRJ CT, e successe perchè nonostante la discesa d'emergenza, per pochi secondi non si riuscì a portare l'aereo al di sotto della quota cabina oltre la quale la fuoriuscita delle maschere è automatica.
 
Buonasera a tutti.
Sono un saltuario lettore di questo forum, ma soprattutto sono un passeggero del volo in questione. Il giornalista che ha scritto l'articolo su Notiziarioitaliano è un mio amico, gli ho fornito io i dettagli.
Ebbene, nonostante sia un veterano dell'aria, vi posso assicurare che davvero me la sono vista brutta. Sia io che gli altri passeggeri a bordo (in prevalenza greci e "magliari" napoletani, ovvero quelli che vanno a rifilare pacchi e merce contraffatta all'estero, abitudine purtroppo ancora in voga nella mia città). Mai avrei creduto di potermi trovare in una situazione del genere. E pensare che prima della partenza scherzavo con lo steward che mi raccontava la solita manfrina di sicurezza per chi sta seduto vicino l'uscita di emergenza. Gli ho detto, con una certa spocchia: "Ma quante possibilità ci sono che di verifichi un'emergenza?" Non l'avessi mai detto.
Crj-900 EI-DUK, troppo stretto per i passeggeri alti, ma senz'altro affidabile. Mi godo il suo decollo pulito su pista 24, poi virata a sinistra verso il vor di SOR, porta di uscita da Capodichino per chi procede verso sud. Da SOR ancora una virata a sinistra per mettere la prua a ESE verso la Grecia, con EI-DUK che sale agevolmente e cerca di recuperare i 15 minuti persi in partenza per il solito passeggero ritardatario.
Mentre eravamo quasi sulla verticale di Pontecagnano, un lungo vuoto d'aria. Ne ho visti di peggiori in vita mia, penso. Ma l'aereo sembra troppo vicino alle montagne sottostanti. Possibile che stiamo scendendo? Una serie di segnali acustici, poi la voce ferma del comandante: "Signori è signori, è il comandante che vi parla. Abbiamo un problema tecnico e siamo costretti a tornare a Napoli. In seguito vi dirò di cosa si tratta". Un silenzio di tomba piomba sull'aereo, mentre i primi passeggeri cominciano a piangere e gridare. Io sudo freddo e comincio a maledire un viaggio in Grecia pianificato per andare a trovare quella vecchia compagna d'Erasmus di Patrasso. Sono troppo poco lucido per capire di cosa si tratta. Il comandante si è mantenuto sul vago, tanto può essere una stronzata, tanto una cosa seria. Guardando dal finestrino, non riesco neanche a capire dove siamo. Gli stewart si sforzano di apparire sereni, ma il sudore sulle loro fronti tradisce la tensione. Dico loro che mai ci direbbero qual è la verità. L'atterraggio comunque va nel migliore dei modi, l'aereo atterra sulla 24 di LIRN come un qualsiasi aereo in perfetta salute, anche meglio. Solo a piazzola raggiunta il comandante chiarisce l'accaduto. "Un problema di pressurizzazione". Un passeggero, svenuto per la paura, viene portato via in barella.
Ma a quel punto sono troppo sconvolto per proseguire il viaggio. Parlo con il caposcalo Alitalia a Napli edit amministrazione() per ottenere il rimborso causa stress psichico, ma niente da fare. Tornato a casa, cerco su internet notizie sull'accaduto, ma non trovo nulla. Tuttavia, apprendo che un altro Crj-900, dalla registrazione imprecisata, qualche settimana prima ha avuto lo stesso problema volando da Olbia a Napoli. Mentre EI-DUK ha avuto un problema al carrello volando da Alghero a Bologna.
Tempesto di e-mail l'Ansv, l'Enac, l'Enav e così via, visto che Alitalia sembra voler insabbiare il tutto. Il giorno dopo, solo Aviation Herald ne parla. Alla fine, il volo viene programmato, sempre con EI-DUK per le 14. Poi per le 17. Per poi venire definitivamente cancellato, con i passeggeri riprotetti via Roma.
Ieri faccio un tentativo a chiamare il famigerato 892 Alitalia. La compagnia si scusa per l'accaduto e mi rimborsa l'intero importo del biglietto. Ma a questo punto, la mia priorità diventa far luce sull'accaduto, capire cosa stia succedendo ai simpatici CR9 CityLiner, comprendere se tali aerei possono essere considerati affidabili.
Probabilmente, su AZ724 si è verificata un'emerita stronzata. Ma il comandante avrebbe potuto gestire meglio la cosa, dicendo subito quale fosse il problema. Il vuoto d'aria altro non è stato che un discesone atto a portare l'aereo ad una quota di sicurezza per evitare gli effetti della depressurizzazione. Con buona pace di tutti i passeggeri, ai quali sarebbe rimasta solo la stizza di una partenza ritardata, anzichè la paura di non raggiungere vivi Capodichino

Il.........edit amministrazione su un forum pubblico in rete? A me basterebbe questo per bannarti al primo post se fossi un amministratore e capire la serietà di tutto il resto di quanto hai scritto.
Io sono un collega di quelli che a detta tua erano col sudore sulla fronte sui jump seat e a me non risulta proprio. Potrebbe essere stato così se fosse successo in crociera a FL410, ma era 10min dopo il decollo! Facciamo i seri su un argomento serio per cortesia!
Ma soprattutto, chi sei tu per dire che il cpt poteva gestire meglio la cosa? Ti è per caso balenato nell'anticamera del cervello che in situazioni del genere i piloti hanno le loro check-list d'emergenza ed è tanto se riescono a chiamare gli aa/vv e dire loro che sta succedendo a volte? O preferivi che l'emergenza fosse gestita più "lentamente" solo per dire ai pax (che comunque non avrebbero compreso) per filo e per segno cosa stava succedendo? Non è la priorità! Ha fatto benissimo a dire ciò che ha detto. La priorità era riportare l'aereo e i suoi occupanti a terra in sicurezza.
 
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Domanda: ma ti sembra questo il modo di rispondere?
Avrei voluto vedere te nella stessa situazione...probabilmente non ti è capitato mai. Stai attento, anch'io pensavo che una cosa del genere mi sarebbe potuta capitare solo volando su aerei di compagnie africane nella blacklist dell'Enac
 
Domanda: ma ti sembra questo il modo di rispondere?
Avrei voluto vedere te nella stessa situazione...probabilmente non ti è capitato mai. Stai attento, anch'io pensavo che una cosa del genere mi sarebbe potuta capitare solo volando su aerei di compagnie africane nella blacklist dell'Enac

Assolutamente sì, e mi sono anche tenuto.
 
Domanda: ma ti sembra questo il modo di rispondere?
Avrei voluto vedere te nella stessa situazione...probabilmente non ti è capitato mai. Stai attento, anch'io pensavo che una cosa del genere mi sarebbe potuta capitare solo volando su aerei di compagnie africane nella blacklist dell'Enac

Il tuo diritto ad esserti spaventato è l'unica cosa che non può essere messa in discussione.
Quasi tutto il resto di quello che hai scritto, e che hai "suggerito" al tuo amico giornalista, è censurabile.
 
Il tuo diritto ad esserti spaventato è l'unica cosa che non può essere messa in discussione.
Quasi tutto il resto di quello che hai scritto, e che hai "suggerito" al tuo amico giornalista, è censurabile.

Grazie Zfox, hai espresso esattamente quello che intendevo dire, ma non sono bravo nella diplomazia, soprattutto quando mi va il sangue al cervello a leggere certe cose.
 
ecchene n'altro, eravamo scarsi.....
fossi in te considererei l'idea di lavorare al cinema come sceneggiatore di film ad alto tasso di adrenalina.
ma per fortuna non sono te.

per l'accaduto, invece, magari il comandante al posto di intavolare un comizio, sta leggendo checklist, controllando parametri, indicazioni e facendo volare l'aeroplano in una situazione imprevista ed anomala.
ma perchè non vi limitate a fare i passeggeri? nel tuo di lavoro, la gente ti viene a dire come e cosa fare mentre stai eseguendo un compito delicato?
 
Gentile fpiantedosi, a nome dell'amministrazione ti sarò grato se in futuro eviterai commenti come quello che hai prontamente cancellato e che ho provveduto ad eliminare io dai quote, grazie.
 
Gentile fpiantedosi, a nome dell'amministrazione ti sarò grato se in futuro eviterai commenti come quello che hai prontamente cancellato e che ho provveduto ad eliminare io dai quote, grazie.


Scusame Enrico ma che colpa che gha fpiantedosi se che xe gente come mi e yu che quando semo in aereo trovemo sempre vuoti d'aria. Mi vorria sempre volar con pieno d'aria ma forse son barbon e mi trovo sempre i vuoti.

Ieri ho volato per ndar a Seattle e gera tutto un vuoto. Prima de pranzo pero'. Ho chiamato anca mi Seattle Times ma mi gha ciappa par ebete e ho dovuto raccontar la mia experienza al giornale Metro. Quello che ti buttano adosso quando ciappi el trenin a Vancouver. Io so con fppiantedosi anca se il nick non e molto rassicurante, almeno le ultime lettere.