AtlasGlobal Ukraine A320-232 UR-AJC, near Istanbul, hail strike


È proprio questo che non mi torna, il ghiaccio non riflette meno dell'acqua, anzi. Dipende dalla densità, distribuzione delle particelle (che possiamo immaginare gaussiana) e dall'orientazione dei cristalli (che credo si possa considerare uniforme) ma il ghiaccio coi radar si vede benissimo - i mei studi universitari! Alla fine la differenza di backscattering fra uno strato di ghiaccio e uno d'acqua è dato dalla porosità del primo. Dato che qui si parla di particelle in sospensione, posso capire che sia difficile distinguere l'acqua dal ghiaccio ma non che questo non si veda. Qualcosa mi sfugge

Sto ripassando adesso per capire se la memoria mi avesse ingannato, e invece trovo conferma (qui a pagina 25) che la grandine asciutta genera ritorni meno intensi rispetto alla pioggia e alla grandine mista a pioggia.

Saranno da capire un po' di cose:
1. Verosimilmente il volo è entrato diritto in un cumulonembo. Cosa ha portato a questa decisione rispetto magari all'opportunità di deviare per weather avoidance? Non sono nemmeno lontanamente in grado di offrire un parere.
2. Scopro adesso dal documento sovracitato che alcuni Airbus sono ora equipaggiati con una nuova generazione di radar meteo Rockwell Collins WXR-2100 o Honeywell RDR-4000 (V2). Questi hanno automatismi per regolare tilt e gain, e hanno un doppio fascio. (a) L'aereo in questione aveva uno di questi radar di nuova generazione? (b) In caso affermativo, può esserci stato un errore dell'automatismo e contestualmente un'eccessiva fiducia riposta dall'equipaggio nell'accuratezza del radar? (c) O il radar era manuale e i piloti non hanno gestito al meglio la navigazione per qualche motivo da capire?

Se non ricordo male, la capacità del radar meteo di poter distinguere idrometeore allo stato liquido o allo stato solido, ovvero la totale incapacità di riflettere le litometeore (la classica nube vulcanica o tempesta di sabbia) dipende essenzialmente dalla lunghezza dell'antenna che genera il segnale. Quindi Anster non ha tutti i torti, ma con l'antenna del radar meteo di bordo il ghiaccio secco diventa difficile da distinguere.
Il radar di ultima generazione è superfigo, ma mi ci devo ancora abituare: più di una volta la situazione presentatami mi avrebbe fatto prendere deviazioni che, invece, guardando a occhio nudo le cellule temporalesche (già da ragguardevole distanza, in condizioni di luce) non sarebbero state proprio congeniali.