Articolo da Libero Viaggi - Perchè i voli sono sempre più low cost

  • Autore Discussione Autore Discussione B737
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Devono aver litigato con Volotea, oppure c'era la precisa intrenzione di scrivere minchiate... a che pro scrivere 707, 727, e non 717?
E soprattutto, cos'è un aereo standard? Deduco che 707 e 727 siano aeromobili standard, e 717 no?
E quali tratte LC intercontinentali sono operate con 707?

Forse non ha citato gli A320 perche' hanno i sedili 'Recaro'...... Se lo chiedi te lo danno anche con allestimento 'Ghia' fuori standard
 
Un pochino di informazioni base prima di scrivere queste bischerate no è!!!???

E' la conseguenza della deregulation nell'informazione, ormai i giornalisti, quelli non di fama, sono pagati un tanto al byte.
Una volta, anni fa, sono stato intervistato da un giornalista (ragazzo, contratto a progetto, pagato un tanto a carattere pubblicato), al mio suggerimento di approfondire un paio di punti, gli ho passato persino le fonti, mi ha candidamente risposto che con quel che l'avrebbero pagato per quel pezzo non ci mangiava nemmeno una pizza, per cui non poteva impiegare più di tanto tempo, doveva prepararne almeno una decina, da sottoporre all'editore, sperando che almeno un paio venissero accettati...


Comunque mi sono fatto anch'io un po' di risate, il che non guasta...
 
Ho una amica che fa la giornalista per questi siti-giornali-forum online. La pagano 2,50 euro a pezzo (di solito ne firma 3 a settimana). Lei è molto meticolosa (e spudoratamente ricca di famiglia) per cui si fa un mazzo così per avere fonti ineccepibili. Ma forse non tutto lo fanno, per guadagnare di più, sperando anche nella qualità dei lettori... e sappiamo bene che Libero ha sempre in home tette e culi, per cui il livello è poco più che studio aperto...
 
Ho una amica che fa la giornalista per questi siti-giornali-forum online. La pagano 2,50 euro a pezzo (di solito ne firma 3 a settimana). Lei è molto meticolosa (e spudoratamente ricca di famiglia) per cui si fa un mazzo così per avere fonti ineccepibili. Ma forse non tutto lo fanno, per guadagnare di più, sperando anche nella qualità dei lettori... e sappiamo bene che Libero ha sempre in home tette e culi, per cui il livello è poco più che studio aperto...

E'anche pagata bene. La media credo stia sotto l'euro a pezzo.
 
E'anche pagata bene. La media credo stia sotto l'euro a pezzo.
infatti, forse ho confuso... mi sa che prende due euri e mezzo a settimana per tre articoli!
e poi ci lamentiamo della qualità degli aavv???? se questo è quello che l'italia propone ai laureati come lavoro... beh, meglio servire caffè e vendere biglietti della lotteria no?
 
Ma semplicemente credo che in coscienza un giornalista dovrebbe rifiutarsi di scrivere un articolo su un argomento che non conosce. Noi lo vediamo per l'aviazione, ma è la stessa cosa per altri settori, dove si vedono strafalcioni assurdi in tema di salute, scienza, etc.
Semplicemente se non si conosce, si dovrebbe evitare di scrivere.
Ricordo ancora la frase di qualche settimana fa "mi spieghi il bosone di Higgs in trenta secondi e con parole semplici".
Al che io avrei mandato il giornalista a fare beeeeeeep
 
Le topiche ed i luoghi comuni si sprecano negli articoli riguardanti le nuove tecnologie ed settore IT.
Da iPhone capaci di mirabolanti quanto inesistenti operazioni, a virus che distruggono hard disk e causano la fine del mondo, ai videogames (in senso generico) che sarebbero causa di omicidi o stragi causate da persone malate.
Però, certo, la serie denominata "panico a bordo" rimarrà sempre la preferita.
 
Di solito non mi piacciono gli orientamenti volti a criticare articoli di giornale, in quanto spesso non e' facile condensare in 10 o 20 righe concetti complessi; se la notizia c e' si da, magari rinunciando a qualcosa.
Premesso questo, qui e' cabaret puro
 
Ciao a tutti, vi segnalo un articolo apparso su viaggi.libero.it... All'inizio è abbastanza sensato e veritiero.. Poi invece.. :)

Perchè i voli sono sempre più low cost
I segreti che consentono alle compagnie aeree a basso costo di proporre le loro tariffe vantaggiose.
La qualità non costa sempre una fortuna.


Con l'avvento delle compagnie low cost ci siamo spesso ritrovati a chiederci se l'effettivo vantaggio economico che garantivano ai loro clienti non sottendesse un pericoloso risparmio sulla manutenzione dei velivoli, sulla loro qualità e su quella di piloti e personale di bordo. Con il passare degli anni la diffidenza si è dissipata o, quantomeno, è stata controbilanciata dai vantaggi delle tariffe low cost, ed oggi queste compagnie si contendono con quelle di linea la grossa fetta dei voli di piccolo e medio raggio dimostrando come non sia la qualità l'aspetto su cui economizzano per poter mantenere bassi i loro prezzi.

Ma allora cos'è che consente a queste aziende di garantire un notevole risparmio sui prezzi al pubblico dei loro biglietti? Sono in realtà numerose le voci su cui possono economizzare, ed ora ne esamineremo alcune. Innanzitutto bisogna ricordare che le compagnie low cost sfruttano molto di più i loro aeromobili, non fanno lunghe soste e, soprattutto, hanno pochi voli e in orari di punta. Come molti avranno notato, inoltre, gli aeroporti in cui atterrano e decollano sono spesso secondari e non vicinissimi alle rispettive città, anche se ben collegati.

Un altro grosso taglio deriva dalla mancanza di servizi aggiuntivi gratuiti: a bordo e a terra tutto si paga, anche l'imbarco in stiva di un bagaglio o il catering, una grossa fonte spesa, invece, per le compagnie di linea. La riduzione dei canali di vendita dei biglietti al solo web è un altro degli aspetti che permette di ridurre i costi. Internet è una risorsa conveniente sia per le compagnie che hanno meno spese, sia per i passeggeri che vi possono trovare offerte più vantaggiose.

Anche il personale è notevolmente ridotto, basti pensare che il numero di assistent di volo presenti a bordo è esattamente dimezzato rispetto a quelli di hostess e steward a bordo dei voli di linea. Anche la manutenzione permette di risparmiare un pochino ma non sull'accuratezza dei controlli ma sulla tipologia di aeromobili che, nelle compagnie low cost sono spesso aerei standard non molto grandi di tipo boeing 707, 727, 737, in virtù delle tratte relativamente brevi che le compagnie low cost affrontano. Il tutto a dimostrazione di come la qualità non debba essere necessariamente pagata una fortuna.

Eleonora Autilio - Nexta
Sarà rimasta alla People Express degli anni "80" che usava i 727!
 
Ma semplicemente credo che in coscienza un giornalista dovrebbe rifiutarsi di scrivere un articolo su un argomento che non conosce. Noi lo vediamo per l'aviazione, ma è la stessa cosa per altri settori, dove si vedono strafalcioni assurdi in tema di salute, scienza, etc.
Semplicemente se non si conosce, si dovrebbe evitare di scrivere.
Ricordo ancora la frase di qualche settimana fa "mi spieghi il bosone di Higgs in trenta secondi e con parole semplici".
Al che io avrei mandato il giornalista a fare beeeeeeep
Non è che la gente si fa sfruttare per divertimento...