App UNITED news


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su e giu' sull'atlantico...
Ottima notizia quella dell'aggiornamento della App UNITED che, dopo UBER e LIVE BAG TRACKING, consente ora di poter avere sul proprio smartphone anche le carte d'imbarco dei voli in connessione di 19 compagnie aeree partner!

Making a connection on a partner carrier? We have you covered.

We continue to make improvements to our award-winning United app, and in our latest update, you can access the boarding passes of 19 partner airlines when traveling on multiple carriers with multiple boarding passes. United is the first U.S. carrier to provide customers with this mobile app feature.

The following airline partners' boarding passes are now accessible through the United app, with more partners to be added in the near future:

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Piccola segnalazione di servizio. Non ho potuto fare il check-in online o via app per il volo SFO-FRA-FLR del quale sai.
Bigliettato da Lufthansa con tratta SFO-FRA operata da UAL: al momento di verificare la foto del passaporto (ottimo che si possa scattare la foto del proprio passaporto con la app), il sistema non autorizzava al check-in perché il nome Mr. KEN ADAMS del biglietto LH diventava ADAMS KENMR su UAL, e l'applicazione riteneva che vi fosse una incongruenza fra il nome sul biglietto (KENMR) e quello sul passaporto (KEN). Serve un ritocchino per migliorare la compatibilità coi biglietti emessi dai crucchi.
Comunque la app United è molto, molto buona in generale.
 
Piccola segnalazione di servizio. Non ho potuto fare il check-in online o via app per il volo SFO-FRA-FLR del quale sai.
Bigliettato da Lufthansa con tratta SFO-FRA operata da UAL: al momento di verificare la foto del passaporto (ottimo che si possa scattare la foto del proprio passaporto con la app), il sistema non autorizzava al check-in perché il nome Mr. KEN ADAMS del biglietto LH diventava ADAMS KENMR su UAL, e l'applicazione riteneva che vi fosse una incongruenza fra il nome sul biglietto (KENMR) e quello sul passaporto (KEN). Serve un ritocchino per migliorare la compatibilità coi biglietti emessi dai crucchi.
Comunque la app United è molto, molto buona in generale.

Ciao Ken e grazie per la segnalazione di cui prendo ben nota; si, il fatto che si possa scattare la foto del passaporto dall'App evitandone dunque lo scanning in aeroporto (e di fatto quindi evitando il check-in ala banco in caso di primo utilizzo del passaporto non gia' scansionato) e' davvero un tool straordinario.
Al ritorno, una volta scansionato dai nostri sistemi, tutto ok presumo...
 
Piccola segnalazione di servizio. Non ho potuto fare il check-in online o via app per il volo SFO-FRA-FLR del quale sai.
Bigliettato da Lufthansa con tratta SFO-FRA operata da UAL: al momento di verificare la foto del passaporto (ottimo che si possa scattare la foto del proprio passaporto con la app), il sistema non autorizzava al check-in perché il nome Mr. KEN ADAMS del biglietto LH diventava ADAMS KENMR su UAL, e l'applicazione riteneva che vi fosse una incongruenza fra il nome sul biglietto (KENMR) e quello sul passaporto (KEN). Serve un ritocchino per migliorare la compatibilità coi biglietti emessi dai crucchi.
Comunque la app United è molto, molto buona in generale.

Anche per mia esperienza confermo! app validissima e sopratutto intuitiva (anche per lista coda upgrade intra-USA)!

"biglietti emessi dai crucchi." ---> ecco l'errore ;) :D
 
Ciao Ken e grazie per la segnalazione di cui prendo ben nota; si, il fatto che si possa scattare la foto del passaporto dall'App evitandone dunque lo scanning in aeroporto (e di fatto quindi evitando il check-in ala banco in caso di primo utilizzo del passaporto non gia' scansionato) e' davvero un tool straordinario.
Al ritorno, una volta scansionato dai nostri sistemi, tutto ok presumo...

Al ritorno volavo coi crucchi :)
 
Mr. KEN ADAMS del biglietto LH diventava ADAMS KENMR su UAL, e l'applicazione riteneva che vi fosse una incongruenza fra il nome sul biglietto (KENMR) e quello sul passaporto (KEN). Serve un ritocchino per migliorare la compatibilità coi biglietti emessi dai crucchi.

Questo, che nel 2017 sembra veramente un problema ridicolo, e' in realta' dimostrazione di come nonostante gli ingenti investimenti in IT di compagnie aeree e GDS, ci sono ancora grandi problemi di integrazione tra passenger service systems (PSS).

Gli accordi di codeshare piu' usati sono "free flow" o "block space". Nel primo caso il marketing carrier puo' prenotare un numero di posti virtualmente illimitato sul volo dell'operating carrier, mentre nel secondo caso si crea un volo "fantasma" all'interno del PSS del marketing carrier, dove il numero di posti e' pari a quanti posti possono essere venduti.

Nella maggior parte dei casi di accordi free flow, quando si crea una prenotazione (PNR), si generano in realta' due (o piu') PNR, uno nel sistema host del marketing carrier e uno in quello dell'operating carrier. A seconda della configurazione, il titolo "MR." o simile non viene riconosciuto perche' l'integrazione tra i PSS e' un vaso di pandora.

Nel caso di accordi block space, il marketing carrier ha un determinato periodo di tempo per confermare i posti o "rilasciarli" all'operating carrier (in alcune compagnie si va a tranche da 58/72/96 ore prima del volo). Quando i posti vengono confermati, il sistema del marketing carrier manda la lista di passeggeri all'operating carrier, il quale crea i PNR nel suo sistema. Anche qui problemi su problemi per quel che riguarda i vari suffissi.

Vi lascio immaginare i problemi di integrazione tra LCC e FSC per via della differenza in PSS. In mia opinione le varie fanfare di FR, U2, DY non hanno prodotto grandi risultati anche per questo motivo.
 
Se si muovesse Amazon, nel giro di dieci anni i GDS, gli OTA e i TMC sarebbero un lontano ricordo, e le carte d'imbarco sarebbero direttamente nella app di Amazon. Google potrebbe fare altrettanto.
 
Se si muovesse Amazon, nel giro di dieci anni i GDS, gli OTA e i TMC sarebbero un lontano ricordo, e le carte d'imbarco sarebbero direttamente nella app di Amazon. Google potrebbe fare altrettanto.

Ma che dici. Sai quanti soldi ha buttato google con ITA?
 
Ma che dici. Sai quanti soldi ha buttato google con ITA?

Settecento milioni di dollari.

Altre domande? Te ne faccio qualcuna io:
1) Ti sei mai accorto che fra linee aeree - anche appartenenti alla stessa alleanza, alla stessa JV, alla stessa proprietà - non riuscite a integrare niente in modo decente?
2) Ti è mai capitato di comprare un biglietto con quattro tratte operate da quattro vettori diversi e dover visitare quattro siti diversi con due PNR differenti per l'advanced seat reservation?
3) Hai mai capito come mai il medesimo volo operato in JV da cinque vettori diversi abbia talvolta tariffe diverse a seconda del vettore che emette il biglietto, e quasi sempre tasse diverse a seconda del vettore col quale si acquista?
4) Ti è mai capitato, da passeggero, di perdere una coincidenza e vedere un agente della linea aerea strimpellare una tastiera per 30 minuti per una riprotezione?
5) Ti è mai capitato, da passeggero, di subire l'annullamento di un volo e sentirti dire - al telefono dalla linea aerea - che solo la biglietteria può procurare una riprotezione su altro vettore facendo l'endorsement, roba che il call center non può fare?
6) Ma soprattutto, ti è mai capitato di chiederti come mai, nel 2017, si finisca spesso col dover interagire con personale della linea aerea, perché fra una cosa e l'altra c'è sempre una situazione (un code share, un documento, un numero, una lettera) che l'automazione non riesce a gestire?

A me tutto quanto elencato sopra succede spesso. Essendo pienamente consapevole dell'inefficienza che si cela dietro ognuna di queste sciocchezze, e sapendo bene quanto siano efficaci Amazon e Google nel creare relazioni coi consumatori, usarle per ottenere dati, e traslare relazioni e dati in opportunità di vendita, non ho dubbi che presto almeno una delle due deciderà di spazzare via i GDS e rimpiazzarli con marketplace da XXI secolo.
 
Ultima modifica:
Ho assistito un mesetto fa a una presentazione del CMO di Hilton - azienda enorme e certo non nota per la capacità di innovare e muoversi rapidamente. Il settore alberghiero è, per certi versi, invecchiato quanto quello del trasporto aereo col quale condivide alcune delle complessità. Eppure Hilton si è data un obiettivo: personalizzare l'esperienza digitale del cliente. Due dei principali milestone: evitare che un cliente debba mai fare una fila al check-in, evitare che cliente debba alzare il telefono se ha bisogno di qualcosa.
Risultato: (1) il 50% degli hotel Hilton negli USA consente non solo il check-in tramite app, ma anche di aprire la porta della propria camera col telefono, in modo che l'ospite nemmeno debba fermarsi a prendere la chiave alla reception. (2) Il cliente, facendo il check-in via app, può scegliere la propria camera fra quelle disponibili, avendo a disposizione una mappa che indica chiaramente la posizione della camera rispetto agli ascensori e alle strade esterne. (3) Il cliente può avanzare tutte le proprie richieste via SMS o app - senza comunque dover parlare con nessuno. (3) Se il cliente ordina del mangiare da ricevere nella propria camera, nell'applicazione viene aggiornato l'ETA in tempo reale e - una volta che l'ordine lascia la cucina per la consegna, lo si può seguire sulla mappa dell'albergo (come fosse un Uber in arrivo).

Se Hilton riesce a fare questo e a capire quanto sia importante per il proprio business, presto toccherà a qualcuno nel settore del trasporto aereo distruggere l'infrastruttura esistente e mandare tutti a quel paese.
 
Esempio Hilton irrilevante. Una volta che sei nel loro sistema, li rimani. quindi tutto quello che Hilton deve fare e' sviluppare la user experience e, eventualmente, aggiungere funzionalita'. Di certo non devono integrare sistemi di player diversi (multipli), spesso e volentieri con standard diversi (vero problema dell' industria del trasporto aereo).

Tutti sappiamo dell'inadeguatezza dei sistemi delle aviolinee e GDS, disegnati (male) 50 anni fa, con notevoli limitazioni dal punto di vista tecnico e user experience. Pero', da qui a dire che arriva Amazon (non lo fara' mai) o Google a sistemare tutto ce ne vuole. Google, per esempio, sono piu' di 10 anni che sta cercando di estrarre valore dall'acquisizione di ITA senza grande successo. Fino ad ora hanno bruciato qualche miliardo di dollari nel campo GDS per poco o niente (o magari vogliamo dire che GFS e' un successo?). Il loro problema e' che avere dati da una parte e' abbastanza semplice, ma averli adeguatamente accurati per poterci estrarre valore non e' facile (DACS e QPX sono esempi di tutto cio').

Insomma, visto il livello di complessita', l'esempio con Hilton lascia il tempo che trova. O vogliamo paragonare la complessita' di fare Check-in nelle proprieta' Hilton (sistema unico, esperienza uniforme), con la complessita' di fare check-in in migliaia di aereoporti potenzialmente con sistemi di DCS e handling totalmente diversi anche per una compagnia aerea singola.
 
Ultima modifica:
D'accordo, Efato: va tutto bene così. Effettivamente il vostro è un settore talmente complesso che quegli ebeti di Mountain View, i dementi di Seattle e gli analfabeti di tutto il mondo non riusciranno mai a risolverne i problemi e guadagnarci. Continuerà a guadagnarci miliardi solo Etihad.
 
D'accordo, Efato: va tutto bene così. Effettivamente il vostro è un settore talmente complesso che quegli ebeti di Mountain View, i dementi di Seattle e gli analfabeti di tutto il mondo non riusciranno mai a risolverne i problemi e guadagnarci. Continuerà a guadagnarci miliardi solo Etihad.

Come al solito, buttata in caciara e sul personale. Che ti devo dire... tu fai l'arbitro e sai di cartellini rossi (senza offesa, magari fai tutt'altro e sarai sicuramente un esperto nel tuo campo), io mi occupo di digitale, distribuzione e sviluppo sistemi PSS. I problemi che tu hai elencato sopra fanno parte della mia giornata lavorativa tutti i giorni, 24 ore al giorno (stanotte sveglia alle 3am visto che Sabre faceva le bizze). Credimi, tutti stiamo aspettando "disruption" in questo ambito...

Pero' ho anche visibilita' di quello che Google (ci siamo visti la scorsa settimana), Travelfusion (i veri innovatori), Farelogix (i migliori nel merchandising), Datalex, Amadeus (miglior PSS), Sabre (stendiamo un velo pietoso) stanno facendo in questo ambito e ti posso dire che all'orizzonte non c'e' molto di " transformational".
 
@efato . Non c'è neanche voglia di integrazione tra vettori alleati, mi sai dire come mai in sabre di AZ non si vedono molti dati di sabre di EY ? il lo trovo assurdo
 
Come al solito, buttata in caciara e sul personale. Che ti devo dire... tu fai l'arbitro e sai di cartellini rossi (senza offesa, magari fai tutt'altro e sarai sicuramente un esperto nel tuo campo), io mi occupo di digitale, distribuzione e sviluppo sistemi PSS. I problemi che tu hai elencato sopra fanno parte della mia giornata lavorativa tutti i giorni, 24 ore al giorno (stanotte sveglia alle 3am visto che Sabre faceva le bizze). Credimi, tutti stiamo aspettando "disruption" in questo ambito...

Pero' ho anche visibilita' di quello che Google (ci siamo visti la scorsa settimana), Travelfusion (i veri innovatori), Farelogix (i migliori nel merchandising), Datalex, Amadeus (miglior PSS), Sabre (stendiamo un velo pietoso) stanno facendo in questo ambito e ti posso dire che all'orizzonte non c'e' molto di " transformational".

Io mi ritrovo molto in quanto scriveva Kenadams.
E gli esempi che ha fatto saranno pure ir-rilevanti, ma ben rendono l'idea dello stato dell'arte e delle enormi criticità attuali.
C'è solo un elemento che nel settore aereo impedisce che una nuova entità Amazon like possa sparigliare le carte portando infrastrutture IT di nuova concezione e l'internet of things dentro le compagnie aeree: Amazon partendo da zero ha costruito un colosso; l'ha fatto da solo. Qualsiasi nuova entità volesse analogamente approcciare il settore aereo, questa dovrà per forza dialogare con N Compagnie e loro fornitori, dove N è elevato a non so quanto.

Ma questa considerazione, dal mio punto di vista di passeggero, merita un chissenefrega.
Per un passeggero chissenefrega se uno lavora tutti i giorni, 24 ore al giorno (e, ma andremmo alla deriva, da sempre chi lavora troppo non performa al massimo).
Per un passeggero conta quello che fai ORA. E finora quello che in generale fanno TUTTE le compagnie aeree NON è sufficiente.
E non accetto neppure un discorso del tipo: stiamo aspettando la disruption. Da dove arriva, che ve la chiamo io? Una telefonata allunga la vita. Se servisse ne faccio anche due e mando un taxi per portarla in tutti gli HQ delle compagnie aeree.

Ci sono due filoni di lavoro che vanno portati avanti: a livello di alleanze e a livello IATA.
Sul primo punto era molto interessante quello che scriveva 13900 poco tempo fa relativamente a quanto si sta tentando di fare in Oneworld.
Sul secondo punto, occorreranno anni, ma la IATA deve darsi regole comuni da imporre a tutti i suoi associati.

I benefici per i passeggeri ed i risparmi per le compagnie sono enormi, incluso il non lavorare 24 ore al giorno.