AP: 4mld per AZ, pareggio nel 2009, utile nel 2010


I-ALEX

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10 Marzo 2006
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18:58:39 *** Alitalia: piano Ap Holding, pareggio nel 2009, investimenti 4 mld

(Il sole 24 ore Radiocor) - roma, 06 dic - un piano quinquennale che prevede il pareggio nel 2009 e l'utile nel 2010 con investimenti complessivi per oltre 4 miliardi di euro. Lo prevede il piano di risanamento e rilancio di Alitalia predisposto da Ap Holding, che ha presentato la propria offerta non vincolante per acquisire il controllo della compagnia. Alitalia, secondo il piano, dovrebbe diventare il quarto vettore europeo e conservera' i due hub intercontinentali di Malpensa e Fiumicino.
 
Dove li trovano tutti questi soldi? Non penso che le banche siano disposte a fargli così tanto credito, visto la situazione drammatica in cui versa AZ...
 
Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi

Dove li trovano tutti questi soldi? Non penso che le banche siano disposte a fargli così tanto credito, visto la situazione drammatica in cui versa AZ...

il fondo Giapponese e Intesa Sanpaolo possono anche arrivare a quella cifra, in cambio di altro, in cambio di un ritorno economico nel medio periodo... e in cambio delle poltrone in sala regia, vedi Corradino :D
 
Vabbè, lo sappiamo, AZ ve la prenderete voi, però almeno risparmiateci le battute sugli investimenti di 4 mld€, sul modello bi-hub, il 4° vettore europeo e il pareggio nel 2009.

EDIT: sono in ordine casuale, non so quale mi faccia ridere di più.
 
Citazione:Messaggio inserito da B787-FLR

Vabbè, lo sappiamo, AZ ve la prenderete voi, però almeno risparmiateci le battute sugli investimenti di 4 mld€, sul modello bi-hub, il 4° vettore europeo e il pareggio nel 2009.
[:308][:308][:308]Con questi ce ne saranno proprio delle belle!
A questo punto era meglio il fallimento da sola, non in compagnia di AP [:150]
 
Si tratterà eventualmente di soldi buttati nel cexxo da privati,cosa altamente improbabile quindi...Vedremo cosa proporranno per raggiungere questi obiettivi inverosimili.
 
AP HOLDING S.p.A.


PIANO DI RISANAMENTO E RILANCIO PER ALITALIA
Oltre 4 miliardi di investimenti e, a fine piano, la flotta più giovane di Europa
Nel core banking group Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs

AP Holding ha depositato oggi la propria offerta non vincolante per la selezione di un partner industriale di Alitalia disponibile ad acquisirne il controllo. Si tratta di un progetto imprenditoriale a lungo termine che rappresenta una soluzione concreta ed ottimale per Alitalia, per il suo personale, per i suoi azionisti e per i consumatori. Il piano quinquennale 2008-2012 prevede il risanamento e il rilancio della Compagnia, che diventerà il quarto vettore europeo, raggiungendo il pareggio già nel 2009 e l’utile nel 2010. AP Holding è supportata nell’operazione da un core banking group di cui fanno parte Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs (advisor finanziario). Il progetto prevede investimenti complessivi nell’arco di piano di oltre 4 miliardi di euro, in gran parte destinati al rinnovo della flotta di medio raggio. Ulteriori investimenti saranno realizzati per gli aerei di lungo raggio. L’Italia potrà così mantenere la sua Compagnia di bandiera con i due hub intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa e con un network focalizzato sui collegamenti dall’Italia verso il mondo e dal mondo verso l’Italia. L’integrazione tra le prime due compagnie italiane rafforzerà la leadership della nuova Alitalia sul mercato domestico, consoliderà la sua presenza sulle rotte point to point a livello internazionale e consentirà uno sviluppo rilevante delle attività di lungo raggio. Saranno rilanciati i servizi di terra e, in particolare, sarà costituito un polo di eccellenza nella manutenzione che risponderà alle esigenze prima della nuova Alitalia e poi di clienti esterni.
“La Compagnia di bandiera è un asset irrinunciabile per la competitività del nostro Paese e delle imprese impegnate a concorrere su mercati sempre più globali, oltre ad essere un fattore determinante per l’industria del turismo e per le necessità di viaggio degli italiani”. ha commentato Carlo Toto, Presidente del Gruppo Toto “Con il supporto di quattro primari Istituti di credito nazionali e internazionali, abbiamo predisposto un progetto imprenditoriale solido e credibile, che consentirà il risanamento e rilancio della Compagnia preservandone l’identità italiana. Potremo così restituire al nostro Paese la possibilità di avere collegamenti diretti con il mondo e a migliaia di lavoratori l’orgoglio di far parte di un’azienda sana e competitiva”.
Corrado Passera, Consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha commentato “Risanamento gestionale, investimenti importanti nella flotta e nelle strutture, sviluppo focalizzato sui bisogni del mercato italiano, alleanze internazionali: sono questi quattro degli elementi portanti del piano di Air One per Alitalia. Si tratta di un progetto imprenditoriale di lungo periodo che sosteniamo e che, se accolto, porterebbe alla creazione di un’azienda di successo e funzionale allo sviluppo del nostro Paese.”
Domenico Siniscalco, Vice Presidente di Morgan Stanley International e Country Head per l'Italia, ha sottolineato che “questa proposta è in grado di assicurare il miglior servizio per i clienti e l’indipendenza di Alitalia.”
Christian Thun-Hohenstein, Head of Investment Banking Europe della banca di investimento giapponese ha detto "Nomura ritiene che il piano di Air One per Alitalia aiuterà la Compagnia italiana a tornare ad essere una delle più importanti e competitive compagnie aeree europee".

Un piano per salvaguardare gli interessi del Paese
Il piano di AP Holding consentirà di realizzare, attraverso l’integrazione tra le prime due compagnie aeree italiane ed il conseguente raggiungimento della massa critica sul mercato domestico, i presupposti necessari per il rilancio di Alitalia, pur mantenendo una concorrenza effettiva su tutte le rotte.
La conduzione strategica e le funzioni gestionali ed operative della Compagnia saranno tutte mantenute naturalmente in Italia e saranno così tutelati, in coerenza con il Piano, migliaia di posti di lavoro qualificati, diretti ed indiretti. Per lo sviluppo del piano di ristrutturazione e di rilancio, sarà indispensabile la collaborazione di tutti i lavoratori e delle rispettive organizzazioni di rappresentanza.
Le linee guida del piano AP Holding tengono anche conto di alcuni indirizzi strategici definiti nel “Piano Prato”di Alitalia. Il piano prevede il recupero della competitività e della qualità del servizio attraverso la ridefinizione del modello di network, il rinnovo della flotta ed un forte incremento dell’efficienza operativa, che raggiungerà gli standard dei migliori vettori presenti sul mercato. A fine piano, la nuova Alitalia avrà la flotta passeggeri più giovane d’Europa (la maggioranza degli aerei avrà un’età inferiore a 4 anni) con 215 aeromobili, di cui 40 per il lungo raggio. I nuovi aerei consentiranno una forte riduzione dei costi di gestione e di manutenzione, una consistente diminuzione delle emissioni inquinanti di CO2 e un notevole miglioramento della qualità del servizio ai passeggeri.
Un management stabile, autorevole e di profilo internazionale sarà garante dell’implementazione del progetto industriale.
La nuova Alitalia, forte del posizionamento che avrà acquisito con l’attuazione del piano AP Holding, potrà sostenere, con nuovo impulso e nuova forza, la sfida competitiva sui mercati internazionali ed intercontinentali, il che le permetterà di realizzare, al momento più opportuno, anche importanti partnership internazionali, nel pieno rispetto del suo disegno industriale.




Roma, 6 dicembre 2007
 
ALITALIA: PASSERA, CON AIR ONE SARA' AZIENDA DI SUCCESSO
(ANSA) - ROMA - ''Risanamento gestionale, investimenti importanti nella flotta e nelle strutture, sviluppo focalizzato sui bisogni del mercato italiano, alleanze internazionali: sono questi quattro degli elementi portanti del piano di Air One per Alitalia''. Lo sottolinea Corrado Passera, l'amministratore delegato di Banca Intesa, istituto che affianca Air One nella corsa per la privatizzazione di Alitalia. ''Si tratta - dice Passera- di un progetto imprenditoriale di lungo periodo che sosteniamo e che, se accolto, porterebbe alla creazione di un'azienda di successo e funzionale allo sviluppo del nostro Paese''. (ANSA). RUB


ALITALIA: AIR-ONE, QUATTRO MILIARDI PER IL RILANCIO
(ANSA) - ROMA - Ap Holding, la societa' del gruppo Toto che controlla Air One, nel progetto di acquisire Alitalia ''e' supportata da un core banking group di cui fanno parte Intesa sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs''. Lo comunica la societa' in una nota con cui conferma di aver depositato ''oggi la propria offerta non vincolante''. Il progetto ''prevede investimenti complessivi nell'arco di piano (2008-2012) di oltre 4 miliardi di euro in gran parte destinati al rinnovo della flotta di medio raggio''. (ANSA). RUB


ALITALIA: TOTO, RILANCIO PRESERVANDO ORGOGLIO ITALIANITA'
(ANSA) - ROMA - ''Con il supporto di quattro primari istituti di credito nazionali e internazionali, abbiamo predisposto un progetto imprenditoriale solido e credibile, che consentira' il risanamento e rilancio della compagnia preservandone l'identita' italiana. Potremo cosi' restituire al nostro Paese la possibilità di avere collegamenti diretti con il mondo e a migliaia di lavoratori l'orgoglio di far parte di un'azienda sana e competitiva''. Il presidente del gruppo Toto, e fondatore di Air One, Carlo Toto, commenta cosi' la decisione di andare avanti nella corsa per la privatizzazione di Air One, dopo aver presentato oggi una offerta non vincolante. ''La Compagnia di bandiera - dice Toto, in una nota - e' un asset irrinunciabile per la competitivita' del nostro Paese e delle imprese impegnate a concorrere su mercati sempre piu' globali, oltre ad essere un fattore determinante per l'industria del turismo e per le necessita' di viaggio degli italiani''. (ANSA). RUB


ALITALIA: AIR-ONE, QUATTRO MILIARDI PER IL RILANCIO (2)
(ANSA) - ROMA - AP Holding punta su ''un progetto imprenditoriale a lungo termine che rappresenta una soluzione concreta ed ottimale per Alitalia, per il suo personale, per i suoi azionisti e per i consumatori''. Il piano quinquennale 2008-2012, spiega la societa' commentando i contenuti dell'offerta presentata per Alitalia ''prevede il risanamento e il rilancio della compagnia, che diventera' il quarto vettore europeo, raggiungendo il pareggio gia' nel 2009 e l'utile nel 2010. Oltre agli oltre quattro miliardi del piano, ''ulteriori investimenti saranno realizzati per gli aerei di lungo raggio. L'Italia potra' cosi' mantenere la sua Compagnia di bandiera con i due hub intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa e con un network focalizzato sui collegamenti dall'Italia verso il mondo e dal mondo verso l'Italia''. L'integrazione tra le prime due compagnie italiane, secondo i piani di Ap Holding, ''rafforzera' la leadership della nuova Alitalia sul mercato domestico, consolidera' la sua presenza sulle rotte point to point a livello internazionale e consentira' uno sviluppo rilevante delle attivita' di lungo raggio. Saranno rilanciati i servizi di terra e, in particolare, sara' costituito un polo di eccellenza nella manutenzione che rispondera' alle esigenze prima della nuova Alitalia e poi di clienti esterni''. Per Domenico Siniscalco, vicepresidente di Morgan Stanley International International e Country Head per l'Italia, ''questa proposta e' in grado di assicurare il miglior servizio per i clienti e l'indipendenza di Alitalia.'' Christian Thun-Hohenstein, responsabile per Nomura del settore banca d'investimenti per l'Europa, spiega che la banca giapponese ''ritiene che il piano di Air One per Alitalia aiutera' la Compagnia italiana a tornare ad essere una delle piu' importanti e competitive compagnie aeree europee''. Il piano di AP Holding, sottolinea la societa' di Carlo Toto, ''consentira' di realizzare, attraverso l'integrazione tra le prime due compagnie aeree italiane ed il conseguente raggiungimento della massa critica sul mercato domestico, i presupposti necessari per il rilancio di Alitalia, pur mantenendo una concorrenza effettiva su tutte le rotte. La conduzione strategica e le funzioni gestionali ed operative della Compagnia saranno tutte mantenute naturalmente in Italia e saranno cosi' tutelati migliaia di posti di lavoro qualificati, diretti ed indiretti''. La collaborazione di lavoratori e sindacati ''sara' indispensabile''. Le linee guida del piano di AP Holding ''tengono anche conto di alcuni indirizzi strategici definiti nel ''Piano Prato''di Alitalia''. A fine piano ''la nuova Alitalia avra' la flotta passeggeri piu' giovane d'Europa (la maggioranza degli aerei avra' un'eta' inferiore a 4 anni) con 215 aeromobili, di cui 40 per il lungo raggio''. Nuovi aerei che ''consentiranno una forte riduzione dei costi di gestione e di manutenzione, una consistente diminuzione delle emissioni inquinanti di CO2 e un notevole miglioramento della qualita' del servizio ai passeggeri''. Inoltre ''un management stabile, autorevole e di profilo internazionale sara' garante dell'implementazione del progetto industriale. Ap Holding punta anche a stringere ''partnership internazionali''. (ANSA). RUB

CIAO
_goa
 
Ottenere 4 miliardi di Euro per finanziare asset non è poi così difficile.

Quando non paghi più l'asset se ne torna al proprietario.

Inoltre se si tratta di aeromobili di lungo raggio (classe A350) o medio raggio (A320) che hanno un gran mercato anche nell'usato, reperire i finanziamenti è anche più semplice.
 
Citazione:Messaggio inserito da paosang81

AP HOLDING S.p.A.


PIANO DI RISANAMENTO E RILANCIO PER ALITALIA
Oltre 4 miliardi di investimenti e, a fine piano, la flotta più giovane di Europa
Nel core banking group Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs

...
Roma, 6 dicembre 2007
io risponderei così:

bel piano, noi ci chiamiamo air france-klm. (punto)
basta?
 
Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi

Dove li trovano tutti questi soldi? Non penso che le banche siano disposte a fargli così tanto credito, visto la situazione drammatica in cui versa AZ...

No,qui secondo me la situazione e' diversa.

Le banche, in particolare Bazoli (amico di RP) si comprano AZ.

AP fa solo da prestanome, partner industriale e ci mette quel po' di know how e tutti quegli ordini Airbus (che fanno pensare che ci sia qualcosa di pianificato da tempo...).
 
215.........

Ma i famosi "paletti" sono spariti..
Quindi teoricamente l'opzione: comprto ripulisco e vendo guadagnandoci, esiste ancora?
 
Secondo me se le banche sono disposte ad investire 4 mld di € vuol proprio dire che sono convinte di tirarci fuori qualcosa di buono. Una banca non sbaglia un investimento di queste dimensioni, credo.
 
il piano AP mi piace molto.....non tanto perchè è italiano, quanto il fatto che manterrebbe i due main hubs, al contrario di AF che lascerebbe un paio di voli long rage a FCO e tutti gli altri a CDG.......
 
Nel caso fosse scelta l'opzione Airone ci sarebbero grossi problemi con l'Antitrust visto che con una fusione AZ+AP su molte rotte nazionali si avrebbe un quasi monopolio... Dovrebbero essere ceduti diversi slot a LIN e a FCO
 
Molte buone parole. Cimoli era arrivato al pareggio nel 2007 e all'attivo nel 2008... eppure... (o forse sono io che sono un maligno incompetente e negli ultimi 20 giorni dell'anno ci sarà il pareggio!).
Azioni CONCRETE, quali????