Ancona Via libera all’ingresso di nuovi soci in Aerdorica. L’assemblea legislativa ha approvato la proposta di legge che, di fatto, vede una riduzione di capitale pubblico “che non può comunque scendere - si legge nel testo - al di sotto del 20%”. Attualmente, ha spiegato la relatrice di maggioranza Rosalba Ortenzi, il capitale sociale è di parte pubblica per poco più del 50% (31% della Regione). Sul provvedimento si sono astenuti il Pdl e Rc, mentre l’Udc ha votato a favore. Ha votato infine contro Ottavio Brini (Fi-Pdl). L’assemblea ha inoltre approvato un odg presentato dal Pdci per destinare gli eventuali risparmi derivanti dalla riduzione della presenza pubblica al trasporto pubblico (in particolare ferroviario) e ai servizi sociali.
Secondo la Ortenzi, il nuovo azionariato dovrebbe consentire l’azione di rilancio e di sviluppo di nuove rotte nello scalo, “uno dei nodi fondamentali del sistema intermodale formato anche da interporto e porto di Ancona”. Annunciando l’astensione di An, Daniele Silvetti ha osservato che la maggiore apertura ai privati prevista della pdl va nella direzione giusta, ma “di fronte alle tante criticità dell’aeroporto non ci sentiamo di firmare una carta in bianco”. Astensione anche per Rc, perchè - ha spiegato il capogruppo Brandoni - “con questa legge si parte dalla fine”. Secondo Luigi Viventi (Udc), l’apertura ai privati per favorire il rilancio dello scalo “è un’azione ben fatta, che va portata avanti”. Per Mirco Ricci, capogruppo Pd, è ormai chiaro che “bisogna andare verso una riduzione della presenza pubblica, dopo tre anni di discussioni e tentativi di rilancio. Ora bisogna capire se il peso dei debiti deve ricadere solo sul pubblico”.
L’assessore alle infrastrutture Rocchi ha citato le cose che “non andavano, nonostante abbiamo cambiato direttore generale e piano industriale. Ora dobbiamo vedere quale è il bilancio reale dello scalo”. Un punto di vista condiviso dall’assessore ai trasporti Marcolini, che ha invitato a distinguere tra “bilancio economico di Aerdorica e bilancio sociale”, cioè le ricadute generali di un’infrastruttura “fondamentale per la comunità degli affari e per il turismo”.
(Corriere Adriatico)
Secondo la Ortenzi, il nuovo azionariato dovrebbe consentire l’azione di rilancio e di sviluppo di nuove rotte nello scalo, “uno dei nodi fondamentali del sistema intermodale formato anche da interporto e porto di Ancona”. Annunciando l’astensione di An, Daniele Silvetti ha osservato che la maggiore apertura ai privati prevista della pdl va nella direzione giusta, ma “di fronte alle tante criticità dell’aeroporto non ci sentiamo di firmare una carta in bianco”. Astensione anche per Rc, perchè - ha spiegato il capogruppo Brandoni - “con questa legge si parte dalla fine”. Secondo Luigi Viventi (Udc), l’apertura ai privati per favorire il rilancio dello scalo “è un’azione ben fatta, che va portata avanti”. Per Mirco Ricci, capogruppo Pd, è ormai chiaro che “bisogna andare verso una riduzione della presenza pubblica, dopo tre anni di discussioni e tentativi di rilancio. Ora bisogna capire se il peso dei debiti deve ricadere solo sul pubblico”.
L’assessore alle infrastrutture Rocchi ha citato le cose che “non andavano, nonostante abbiamo cambiato direttore generale e piano industriale. Ora dobbiamo vedere quale è il bilancio reale dello scalo”. Un punto di vista condiviso dall’assessore ai trasporti Marcolini, che ha invitato a distinguere tra “bilancio economico di Aerdorica e bilancio sociale”, cioè le ricadute generali di un’infrastruttura “fondamentale per la comunità degli affari e per il turismo”.
(Corriere Adriatico)