dal Corriere adriatico di oggi:
I voli persi dal Sanzio a Forlì e Rimini che hanno pagato il doppio di quanto richiesto dalla compagnia aereaPistelli: “Il territorio non è competitivoma il piano di sviluppo andrà avanti”
La fuga di Club Air al vaglio del consiglio regionale. Il dibattito non chiarisce i dubbi
Aerdorica, crisi senza responsabili
ancona - Sanzio, anche per oggi non si vola. Le nubi sull’aeroporto delle Marche non si diradano. Nemmeno la seconda puntata del consiglio regionale dedicato alle comunicazioni dell’assessore Loredana Pistelli fa piena chiarezza su un’infrastruttura da tutti definita strategica e al centro di robuste iniezioni di fondi pubblici e, in parte anche privati, a fronte di un servizio giudicato insufficiente e inadeguato. Il dibattito, con la sfilata di consiglieri in aula, complice anche il clima ormai elettorale, è la fotografia esatta della situazione: non decolla. Così come stenta ad avere una configurazione precisa l’aeroporto dall’identità che sfugge. Dopo due riunioni del consiglio regionale, l’audizione del presidente e dell’ad di Aerdorica davanti alla II e alla III commissione e innumerevoli prese di posizione, la domanda che resta ancora senza risposta è perché ancora non è stata individuata una via di gestione che consenta alla struttura di poter operare in maniera adeguata alle esigenze locali e economicamente sostenibile?
L’assessore Pistelli minimizza la fuga di Club Air, il vettore che doveva segnare la svolta e che invece ha deciso, unilateralmanete, di rescindere il contratto e di andarsene. A Forlì e a Rimini, dove, come afferma Pistelli, le società di gestione locali hanno offerto il doppio e il triplo di quanto chiesto dalla compagnia aerea che, invece, ha ricevuto un secco “no” da Aerdorica. La richiesta, infatti, è stata giudicata incompatibile con il piano di risanamento in corso ma non compromette, secondo l’assessore, il piano industriale della società. I numeri fin qui emersi grazie ai collegamenti di Club Air non sono tali da incidere in maniera drammatica su un bilancio che, secondo Pistelli, è lontano dalle criticità del passato. Resta - ha concluso l’assessore - un’incapacità di fondo dell’intero territorio a essere competitivo in uno scenario così complesso come quello dell’aeronautica commerciale.
I consiglieri di maggioranza del gruppo misto, Lidio Rocchi e Katia Mammoli, non sono stati teneri con l’esecutivo. L’esponente socialista ha rimarcato come ancora il Consiglio non sia stato messo a conoscenza del piano industriale; mentre la consigliera del Mre ha evidenziato come il piano di rilancio non possa coniugarsi con un bilancio fatto solo di tagli. “I tagli - ha detto - devono essere rivolti agli sprechi, non agli investimenti”. Nutritissimo il pattuglione di consiglieri di minoranza che hanno preso la parola durante il dibattito che ha fatto seguito alla relazione di Pistelli. Vittorio Santori (Forza Italia) ha evidenziato, ripercorrendo anche l’intervento dell’ad di Aerdorica Marco Morriale in Commissione, la necessità di accertare con chiarezza le responsabilità che si sono succedute all’interno dei consigli di amministrazione della società. Non può esserci uno stato perpetuo di crisi senza responsabilità. Ha citato le spese per trasformare Aerdorica anche in un’agenzia di viaggi e in una compagnia aerea. Una scelta che l’Enac ha pesantemente contestato al punto di subordinare il rilascio della concessione (strumento fondamentale) alla decisione del Cda di fare marcia indietro. Ma Santori ha parlato anche dei contratti con Club Air (prima parte, 3 milioni di perdite) e con Skywings (ancora più oneroso). “E’ doveroso - ha detto - un accertamento sulle responsabilità degli amministratori dai ‘contratti facili’: se non ci sarà questo intervento chiarificatore come potranno i soci privati decidere quali passi intraprendere?”. Perché questa potrebbe essere una strada, evocata persino dall’assessore Pistelli nella replica quando ha sottolineato che tutte le decisioni sono state prese d’accordo con l’intera compagine societaria: decidere, cambiando la legge regionale, che la società di gestione del trasporto aereo abbia una maggioranza privata. Altrimenti, andare avanti, con risorse dedicate sì agli investimenti e non al ripiano del debito, ma con una strategia che sarà saldamente nelle mani degli operatori che via via si succederanno. Infine, il presidente dell’assemblea Raffaele Bucciarelli ha rinviato la questione in commissione, perchè predisponga un nuovo testo di risoluzione da sottoporre al consiglio. Ancora chiacchiere.
Ma scusate cos'è questa storia di clubair verso rimini e forlì? mha!!!