Antitrust, presto istruttoria sulla Milano Linate-Roma Fiumicino


Se l'istruttoria va avanti(politica permettendo) credo che Alitalia potrebbe mantenere al massimo il 30% su questa rotta,il 70 andrebbe ridistribuito
 
Quindi IG prima otterrà gli slot sulla LIN-FCO grazie all'Antitrust, poi farà la scalata ad AZ, e siamo punto e daccapo :D
 
INTERVISTA. PARLA IL PRESIDENTE DELL’ANTITRUST. «IN DICEMBRE VIA ALL’ISTRUTTORIA SU ALITALIA-AIRONE». «SUGLI ORDINI INDEBOLITA LA BERSANI»

Catricalà. «Ora basta freni
E un’Authority sui trasporti»

La manovra? «Insufficiente sul piano della concorrenza». «Si regolino treni, aerei e autostrade». E le banche facciano «l’interesse dei clienti»

Antonio Catricalà va alla guerra. Il presidente dell’Antitrust dà voto 5 alla manovra varata la scorsa settimana sul piano della concorrenza e delle liberalizzazioni: «Non sono stati accolti i nostri suggerimenti». Vuole un’Authority sui trasporti «per treni, aerei e autostrade». Si prepara a dare battaglia, fra tre mesi, all’Alitalia monopolista, dopo che a dicembre scadrà la legge che gli legò le mani sulla Linate-Fiumicino. Chiede che le banche girino ai clienti i risparmi ottenuti dalla riduzione delle commissioni interbancarie.

In mezzo al tavolo del suo ufficio romano, Catricalà tiene il gioco «Anti-Monopoly», un Monopoli all’incontrario. Il suo mandato scadrà a marzo, ha qualche spina da togliersi.

A giugno lei aveva denunciato la frenata delle liberalizzazioni. Ora l’indice di liberalizzazione dell’Italia è sceso a 49 su 100...

«Non mi stupisce».

La manovra ha cambiato qualcosa?

«C’era stata un’apertura, ma le intenzioni non si sono concretizzate secondo le nostre aspettative».

In che senso?

«Innanzitutto, non c’è nulla sul trasporto ferroviario. Anzi, c’è una norma, che abbiamo segnalato al Parlamento, che prevede l’obbligatorietà per le aziende ferroviarie di adottare il contratto di riferimento del settore, in pratica quello di Fs. È fortemente anti-concorrenziale, rende difficile l’ingresso di nuovi operatori. Un problema anche per le oltre 25 società merci, dove c’è concorrenza. Chiederemo l’abolizione di questa norma. Ma ciò che manca davvero è l’Autorità dei trasporti che dovrebbe occuparsi di aeroporti, autostrade e treni».

E perché servirebbe?

«Perché una vicenda come quella di Arenaways non si deve più verificare: un imprenditore che rischia di fallire con tutte le carte in regola (è la concorrente privata di Fs a cui sono state limitate le fermate, ndr.). Serve un’Autorità che tratti le modalità d’ingresso nel mercato per autostrade, aeroporti e ferrovie».

È un costo.

«Potrebbe anche occuparsene l’Antitrust, in una prima fase. Per gli aeroporti, per esempio, l’Enac si è dichiarato disponibile a cedere le competenze. Io ormai sono in uscita, ma credo che l’Antitrust sia la migliore sede per fare immediatamente ciò che è necessario. Un’Authority è importante per stabilire le tariffe. Un vantaggio per i viaggiatori e per dare sicurezza d’investimento all’imprenditore. Per le autostrade, poi, stabilire con chiarezza tariffe e durata delle concessioni è fondamentale. Ma oggi tutto è in carico ad Anas, Enac, Ferrovie, ministero».

Un costo lo stesso. Dovreste aumentare l’organico.

«Abbiamo chiesto due anni fa al Parlamento di avere risorse aggiuntive. Per costituire una nuova Autorità servono 60 milioni all’anno, ma per una che già esiste bastano 30 persone. Tre milioni».

E per le Poste? Non raggiungono la sufficienza nell’indice di liberalizzazione. Ma lì l’Authority ora c’è.

«Non è ancora entrata in funzione e non è una vera e propria Autorità. Avevamo protestato perché il disegno originale del governo prevedeva un’agenzia completamente in capo al ministro dell’Economia, una presa in giro anche per l’Europa. Il Parlamento per fortuna ha recepito il nostro suggerimento e ora c’è un collegio con un minimo di autonomia. Ora deve cominciare a lavorare. Abbiamo diverse istruttorie sui presunti abusi di posizione dominante delle Poste».

Da fine anno potrete intervenire su Alitalia. Che cosa dobbiamo aspettarci?

«A dicembre apriremo l’istruttoria per capire gli eventuali effetti negativi della posizione dominante di Alitalia e della concentrazione con AirOne, soprattutto sulla Milano-Linate. Avremo le mani libere. Certo, se ci fosse una proroga la prenderei malissimo. L’Antitrust è contraria».

Un voto alla manovra?

«Cinque, sul piano della concorrenza. Avevamo ottenuto che gli orari dei negozi fossero liberalizzati, ma è passata la restrizione alle sole città turistiche. Nelle professioni, avevamo chiesto che il tirocinio fosse ridotto a due anni e gli studenti potessero dare l’esame di Stato e quello di laurea lo stesso giorno: non siamo stati accontentati. Volevamo l’inserimento negli ordini professionali di esponenti dei consumatori: niente. Ma il fatto più grave è il riferimento alle tariffe minime come criterio legale per la determinazione del compenso del professionista. Indebolisce la riforma Bersani. Ci sarà un effetto livellatore».

Mercoledì si è discusso un disegno di legge Pdl-Lega per cinque nuovi ordini...

«Mi ha stupito. Siamo profondamente contrari. È in contrasto con le dichiarazioni del governo sull’apertura di una nuova fase di liberalizzazioni».

In Parlamento c’è anche il progetto Gasparri-Tomassini, una retromarcia sulle parafarmacie.

«Mi auguro che resti fermo».

Capitolo banche. C’è meno concorrenza o è una sensazione?

«Stiamo studiando le assicurazioni collegate ai mutui. Ho visto stamattina (giovedì scorso, ndr.) Giancarlo Giannini, il presidente dell’Isvap: costruiremo un gruppo di studio insieme. Il problema è serio: le banche non devono esagerare con le commissioni, facendo i loro interessi anziché quelli del cliente. È giusto che abbiano un profitto, ma equo».

A che punto è l’indagine sui conti correnti?

«In due mesi dovremmo chiuderla. Stiamo accertando quanto sono stati tradotti in risparmio per i consumatori i 500 milioni di oneri nel 2007-2010, che siamo riusciti a fare risparmiare al sistema con la riduzione dei costi interbancari».

Con Bersani lavoravate in tandem...

«Non è importante il colore del ministro, ma allora abbiamo avuto ampi poteri e la soddisfazione di vedere pagine delle nostre segnalazioni in un decreto legge. Negli ultimi anni invece le liberalizzazioni si sono fermate. Eppure la concorrenza è fondamentale per il mercato e rilancio dei consumi. Per esempio, abbiamo chiesto all’Agcom di accelerare le norme sui costi di terminazione dei telefoni, quelli che il cliente paga quando finisce sulla rete concorrente. Se diminuissero, ci sarebbero risparmi di milioni di euro per i consumatori. Che possono anche accettare di pagare un punto in più di Iva, se è su un imponibile inferiore».

Lei percepisce ancora lo stipendio dal Consiglio di Stato, dove è fuori ruolo. Perché?

«Lo stabilisce la legge. Se cambiasse non obietterei, ma non posso rinunciare spontaneamente, non foss’altro perché, in questo caso, maturerei una ben più alta pensione calcolata sul trattamento Antitrust».

I protagonisti

Enel meno monopolista
Enel Fulvio Conti, amministratore delegato

Alitalia al test degli slot
Alitalia Rocco Sabelli, amministratore delegato

Ferrovie ancora senza rivali
Trenitalia Mauro Moretti, amministratore delegato

Poca apertura ai caselli
Atlantia Gilberto Benetton, azionista

Alessandra Puato
19 settembre 2011 18:31

http://www.corriere.it/economia/cor...ti_8afb666a-e2cf-11e0-9b5b-a429ddb6a554.shtml

Catricalà dice cose sacrosante, ecco perchè viene sistematicamente ignorato. E tra 6 mesi scarsi sarà fuori dai giochi.
I privilegi di AZ a LIN verranno prorogati. Le uniche che potrebbero impedirlo sarebbero le major europee attraverso i relativi stati di appartenenza, ma a quanto pare hanno trovato un accordo con AZ che presta loro i suoi slot sul city airport.
Ad eventuali attori minori italiani potrà essere concesso un contentino, con il chiaro avviso che se dovessero rompere troppo i co....ni, verrebbero stroncati a livello politico.
 
Salvo la, secondo me, pessima caduta di stile sul discorso doppio stipendio, Catricalà tocca tasti dolenti. Mi permetto anche di aggiungere che è stato stretto collaboratore di Berlusconi, ed ammettere che con Bersani ministro ha lavorato meglio ed è stato ascoltato non è certo cosa che si sente dire tutti i giorni.
 
lasciamo che AZ a questo punto faccia il suo gioco che sa di non poter mantenere, causa carenza aerei, transiti al sud per andare a nord ecc.
prima o poi il sistema scoppia. e se BA o LH possono permettersi il lusso di "regalare" il P-T-P in cambio di un coupon LR Az non lo puo fare.
Si sta uccidendo da sola. Ma lo fa secondo a me secondo un piano ben preciso. Ovvero patisco ancora ma poi C...i altrui.
Ovvero se ci "compra" AF poi sono problemi suoi in tutto e per tutto.
Catricalà ha detto sante verità, ma haime, chi lo ascolterà? è un personaggio scomodo.
 
lasciamo che AZ a questo punto faccia il suo gioco che sa di non poter mantenere, causa carenza aerei, transiti al sud per andare a nord ecc.
prima o poi il sistema scoppia. e se BA o LH possono permettersi il lusso di "regalare" il P-T-P in cambio di un coupon LR Az non lo puo fare.
Si sta uccidendo da sola. Ma lo fa secondo a me secondo un piano ben preciso. Ovvero patisco ancora ma poi C...i altrui.
Ovvero se ci "compra" AF poi sono problemi suoi in tutto e per tutto.
Catricalà ha detto sante verità, ma haime, chi lo ascolterà? è un personaggio scomodo.

Freeair mi sfugge il senso dell'intervento
 
Credo che U2 se riesce ha trovare degli slot per la FCO-LIN ne farebbe ottimi risultati
 
Credo che chiunque riesca a trovare slot(linate-fiumicino) possa fare bene,speriamo succeda presto.
 
Speriamo si aprano le danze, ormai. La rottura di questo status quo deleterio sembra inevitabile...
 
Freeair mi sfugge il senso dell'intervento

è piu facile silurare Catricalà che cedere.
Il piano si vede va bene cosi.
Secondo te l'antitrust che potere ha in mezzo alla lobby AZ-AF ovvero tra due governi? mi verrebbe voglia di dire pochi....
Ovvero non cambierà nulla.
 
Ti rispondo cosi:Come abbia fatto "l'Europa" a far passare una cosa del genere non lo capisco, inoltre l'antitrust(europeo)pochi giorni fa ,ha vietato a Ryanair di assumere il controllo di aerlingus,partecipata (aerlingus) dal governo Irlandese.Non capisco come mai l'antitrust europeo ,oppure la commissione europea sulla concorrenza non sia intervenuta sull'operazione alitalia,dato che il problema degli slot non riguarda solo le compagnie italiane ,ma anche società estere che operano in italia.
 
Ti rispondo cosi:Come abbia fatto "l'Europa" a far passare una cosa del genere non lo capisco, inoltre l'antitrust(europeo)pochi giorni fa ,ha vietato a Ryanair di assumere il controllo di aerlingus,partecipata (aerlingus) dal governo Irlandese.Non capisco come mai l'antitrust europeo ,oppure la commissione europea sulla concorrenza non sia intervenuta sull'operazione alitalia,dato che il problema degli slot non riguarda solo le compagnie italiane ,ma anche società estere che operano in italia.

su questo concordo con te.