An-225 sul New York Times: Farne un altro, o no?


ATLMXP

Principiante
Utente Registrato
Lettura interessante per gli avgeeks oggi sul New York Times, con belle (ma tristi) fotografie. Il virgolettato che chiude il pezzo mi ha commosso, e penso che commuoverà anche molti di voi.

Ovviamente costruire un altro Mriya non ha molto senso economico, e l'economia mondiale funziona anche senza un aereo che trasporta turbine giganti o pale per l'eolico. Quanto all'economia ucraina, di gatte da pelare ne hanno di ben più urgenti. Però, appunto, Mriya: "sogno". (Credo che non sia mai stato scritto un articolo su quell'aereo senza riportare il significato del suo nome, e infatti anche il Times lo fa). Insomma: se fanno un Gofundme per ricostruire l'An-225, io dei soldi glieli dò volentieri. E secondo il Times, a pensare di ricostruirlo c'è niente meno che Richard Branson. Se lo fa davvero, gli dedicano una piazza in tutte le città ucraine. Comunque, buona lettura!
 
  • Like
Reactions: lezgotolondon
L’AN-225 è diventato quel che è (era, purtroppo) perché frutto di un abile riciclo: da aereo in grado di trasportare la navetta russa Buran (una copia dello shuttle che non completò la fase di sviluppo a causa della dissoluzione dell’URSS) a cargo super mega galattico.

In pratica lo avevano già costruito e dovevano trovargli una destinazione d’uso.

Progettarlo e costruirlo ora da zero, beh quella è tutta un’altra storia… e Branson è appena stato scottato da Virgin Galactic.
 
Ultima modifica:
Se parliamo di sentimenti, ok, ma commercialmente è un'operazione totalmente priva di logica.
Finora i carichi troppo grossi per essere trasportati sull'An225, venivano imbarcati. D'ora in poi capiterà la stessa cosa abbassando il peso e/o le dimensioni massimi di quei carichi, entro i valori consentiti dal 748 e nel lungo periodo, dai valori ancor più ridotti permessi dai nuovi 350F e 778F.
Quello che eccede, andrà per mare.