Ampliamento Napoli Capodichino


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9 Novembre 2005
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Il Cairo - Napoli
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Il MasterPlan

A seguito della privatizzazione, in conformità all’art. 7 del Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione 521/97, GESAC ha presentato domanda di concessione di gestione totale, presentando all’ENAC il piano di sviluppo dell’Aeroporto di Napoli, cioè il programma degli investimenti dello scalo corredato dal relativo piano economico-finanziario.

Nel marzo 2003 GESAC ha ottenuto la gestione totale dell’aeroporto di Napoli. Con il decreto dirigenziale n.14/03 del 25 marzo 2003 - con cui l’ENAC ha fissato la durata della concessione quarantennale fino al 2043 - viene confermato che “la crescita del traffico aereo della regione Campania potrà essere soddisfatta con provvedimenti di delocalizzazione operativa sul sistema aeroportuale campano”.

In linea quindi con quanto stabilito dall’ENAC e dagli accordi di programmazione negoziata delle istituzioni, GESAC, in qualità di unico gestore aeroportuale in Campania, ha poi successivamente presentato il Masterplan di sviluppo del sistema aeroportuale regionale. Il piano ha recepito gli indirizzi dell’Intesa Istituzionale Quadro - sottoscritta il 18 dicembre 2001 dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Presidente della Regione Campania - che individuava il Sistema Aeroportuale Campano, articolato sui tre poli di Napoli-Capodichino, Grazzanise e Salerno-Pontecagnano, secondo specializzazioni funzionali, e che riconosceva l’esigenza di un gestore unico.
Il Masterplan è stato approvato dalla Giunta Regionale della Campania il 26 novembre 2005 ed è stato poi inviato al Ministero dei Trasporti e all’ENAC.


Per poter rispondere alla crescita della domanda e ottimizzare l’efficienza del sistema, il piano prevede che il traffico venga distribuito funzionalmente e in maniera coordinata fra i tre scali, in modo da costruire un unico grande nodo aeroportuale regionale con più piste.

In particolare è previsto che:

Capodichino sia focalizzato sui voli nazionali e internazionali di tipo business e conservi un ruolo speciale per il traffico charter incoming (di turisti diretti in Campania);

Grazzanise sia un aeroporto di categoria 4E/F in grado di ospitare anche gli aeromobili di maggiori dimensioni come i Boeing 777 e gli Airbus A380 e che abbia un traffico internazionale-intercontinentale e di tipo leisure (turistico) nazionale e intraeuropeo. Lo scalo dovrebbe costituire una buona base per vettori low cost.

Salerno-Pontecagnano possa assolvere al soddisfacimento della domanda locale sia business che turistica per voli di linea e charter.


Per realizzare questo sistema, il Masterplan prevede investimenti per un totale di oltre 1,1 miliardi di euro per le sole infrastrutture aeroportuali da finanziare con fondi pubblici e privati. La stima degli investimenti non tiene però conto degli effetti dell’applicazione della Finanziaria 2006 che ha introdotto una rivisitazione dei canoni e delle tariffe attraverso il decreto legislativo 248/05, famoso come decreto sui “requisiti di sistema”.
Ulteriori investimenti dovranno essere realizzati per potenziare i collegamenti stradali e ferroviari nell’area. Per essi sarà necessario identificare altre fonti di finanziamento pubblico.