Ammaraggi a Piombino (LI)


AngeloneFirenze

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2 Febbraio 2011
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Firenze
Tra tragedie, spaventosi e rocamboleschi ammaraggi, quella di oggi sulla costa toscana è stata una domenica movimentata. I bagnanti di Tor del Sale, a Piombino, hanno potuto assistere all’insolito spettacolo dell’ammaraggio di un Piper a 500 metri dalla costa. A causa di un’avaria al carrello che impediva l’atterraggio in pista, gli occupanti del piccolo aereo, pilota e passeggero entrambi di Tavarnelle val di Pesa, hanno chiesto di poter ammarare di fronte a San Vincenzo, dove però il mare era agitato. Dalla capitaneria di porto hanno quindi ottenuto l’autorizzazione a scendere in acqua, ma solo più a sud, Tor del Sale, una località di mare meno frequentata nella costa est di Piombino, dove le motovedette della guardia costiera hanno fatto evacuare imbarcazioni e bagnanti in un largo tratto di mare. Quindi, via all’operazione ammaraggio. Che si è felicemente conclusa senza conseguenza per i due del Piper. Una volta in mare, l'aereo, che era diretto in Corsica, è stato avvicinato da una delle motovedetta e gli uomini della guardia costiera hanno preso a bordo, illesi, i due occupanti dell'aeromobile.
[...]

Fonte: http://firenze.repubblica.it/cronac...nanti_paura_e_spettacolo_a_piombino-20979102/
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ovvviamente non era un Piper ma un ULM e a sentire i piloti in altri forum dedicati, il tipo ha avuto un gran bottom nello scegliere di ammarare (non è sceso il carrello anteriore). Oltretutto, con tutta probabilità, ha anche buttato alle ortiche svariate decine di migliaia di euros....
 
A parte il solito Piper (!), ma quale pista?
Quello che non mi torna poi è che se è un "piccolo" aereo ha il carrello retrattile? E poi, se era diretto in Corsica da cosa hanno dedotto problemi al carrello che se rettrattile era chiuso dopo il decollo o se non si era chiuso era esteso e quindi potevano atterrare? Se non retrattile dove è il problema?
Comunque mi sembrerebbe più logico tentare un atterraggio di emergenza su una pista, con i soccorsi, che non in mare, specialmente se agitato. Ma forse sono un caprone io....

saluti, Dino
 
A parte il solito Piper (!), ma quale pista?
Quello che non mi torna poi è che se è un "piccolo" aereo ha il carrello retrattile? E poi, se era diretto in Corsica da cosa hanno dedotto problemi al carrello che se rettrattile era chiuso dopo il decollo o se non si era chiuso era esteso e quindi potevano atterrare? Se non retrattile dove è il problema?
Comunque mi sembrerebbe più logico tentare un atterraggio di emergenza su una pista, con i soccorsi, che non in mare, specialmente se agitato. Ma forse sono un caprone io....

saluti, Dino

mi chiedevo le stesse cose anche io....
 
Ho letto qualche info in più, tipo che voleva atterrare sulla avs di Follonica, e ovviamente i fatti sono ben diversi da come riportati nell'articolo, anche se non si sa che ULM fosse. Mi lascia un po' perplesso la frase del pilota "ho scelto di ammarare perchè l'acqua è più morbida della terra"....
L'importante comunque è che alla fine nessuno si sia fatto male.

edit: da una foto sembrerebbe un TL 2000 Sting, bell'oggettino ceco in composito e con carrello retrattile.

E' questo, immatricolato a san Marino: T7-MCL TL 2000 STING CARBON serial 08ST269

ammaraggio-piper-piombino.jpg


saluti, Dino
 
Ultima modifica:
Ammarare in acqua significa buttare l'aereo.... Un atterraggio su una pista,o su una striscia erbosa magari adiacente alla pista, se ben gestito,poteva avere conseguenze minime sia per gli occupanti che per l'aereo.....Poi se il pilota ha fatto quella scelta,avra' avuto i suoi motivi,che spero non si riducano al fatto che l'acqua e' piu' tenera della terra.....
 
Beh, in ogni caso non credo che abbia idea di che fondo schiena gli ha riservato il destino, io l'abilitazione idro ce l'ho e vi posso dire che tra la terra e il mare, scelgo la terra, per il semplice fatto che quest'ultima non si muove! Credo che se c'è qlc altro che ha la mia stessa abilitazione confermerà!
Confermo bottom da paura!
 
Beh, in ogni caso non credo che abbia idea di che fondo schiena gli ha riservato il destino, io l'abilitazione idro ce l'ho e vi posso dire che tra la terra e il mare, scelgo la terra, per il semplice fatto che quest'ultima non si muove! Credo che se c'è qlc altro che ha la mia stessa abilitazione confermerà!
Confermo bottom da paura!

Soprattutto leggendo la sua dichiarazione "l'acqua è più morbida della terra" mi viene da pensare che abbia avuto un fondo schiena veramente enorme a riuscire ad ammarare..
 
Ammarare in acqua significa buttare l'aereo.... Un atterraggio su una pista,o su una striscia erbosa magari adiacente alla pista, se ben gestito,poteva avere conseguenze minime sia per gli occupanti che per l'aereo.....Poi se il pilota ha fatto quella scelta,avra' avuto i suoi motivi,che spero non si riducano al fatto che l'acqua e' piu' tenera della terra.....

Penso che abbia fatto questo discorso:" se atterro su un aviosuperficie ( Follonica ad esempio) sicuramente non avrò i mezzi di soccorso a terra dato che non ci sono i vigili del fuoco a terra in un aviosuperficie e forse neanche nessuno a terra che li possa chiamare. Forse Pisa o Grosseto erano troppo lontani per la benzina che avevano o cmq avrebbero avuto problemi ad arrivarci. Forse hanno visto qualche motovedetta della capitaneria al largo ed hanno pensato che erano gli unici vicini che potevano dargli una mano immediata." Pensare in quelle condizioni non è facile e forse quella è l'unica cosa sensata che hanno trovato.
 
Mi rendo conto che in quei momenti non e' facile mantenere la calma e la ragionevolezza, resta il fatto che,come altri hanno fatto notare, un ammaraggio presenta senza dubbio piu' incognite rispetto ad un no gear landing su terreno preparato.
 
Mi rendo conto che in quei momenti non e' facile mantenere la calma e la ragionevolezza, resta il fatto che,come altri hanno fatto notare, un ammaraggio presenta senza dubbio piu' incognite rispetto ad un no gear landing su terreno preparato.

Certamente ma vai a sapere cosa sia successo veramente. Solo dal racconto del pilota possiamo sapere cosa gli passava per la testa e cosa sia veramente successo. Magari scopriamo che la scelta che ha fatto era la migliore possibile in quelle condizioni. Oppure ha fatto una cosa azzardata ( andatagli di lusso) e che c'era qualcosa di meglio che avrebbe potuto fare e che non ha fatto. Dal solo articolo di giornale si evince che ha fatto una cosa azzardata ma dato che chi scrive non ne sa nulla di traffico aereo.....chissa cosa avrà capito di quello che ha detto il pilota.
 
Chiaramente stiamo qui a speculare, la situazione complessiva in quei momenti ce l'aveva in mano il pilota...
Ma parlare di questi eventi secondo me è sempre positivo se fatto nel modo giusto e con persone che capiscono ciò che si dice. Serve comunque a crescere e magari ad evitare un errore la prossima volta. Quindi, con le informazioni che ho e senza fare un processo, butto giù qualche pensiero.

Il pilota ha riportato questo: "Mi sono fermato a Pistoia e ho telefonato al mio amico: andiamo a fare un giro tra Capraia e l’Elba? Volevamo allungare per Bastia, ma abbiamo deciso di fermarci a Follonica." Quindi era partito da Quarrata (penso si intenda questo per Pistoia) e l'idea era di andare in Corsica o comunque di girare sull'arcipelago toscano. Suppongo che abbia messo il carburante necessario per fare la tratta più lunga, + le consuete riserve di sicurezza.
Per cui non penso che ci fosse un problema di carburante per arrivare a un apt con i servizi di soccorso.
Inoltre ho letto che ha chiamato la Guardia costiera alle 14.30 ed è ammarato alle 15.05, quindi è stato in volo ancora 35 minuti. C'era comunque il tempo per fa arrivare VVFF e ambulanza anche a Follonica o a un'altra della avs sulla costa.

Un atterraggio di emergenza senza carrello o con il solo carrello centrale non dovrebbe presentare più difficoltà che un ammaraggio in condizioni poco note. Non dico che atterrare sulla pancia è un divertimento ma secondo me è più gestibile la terra (erba) che l'acqua, specialmente con un'ala bassa. Tanto i danni all'elica li ha fatti lo stesso.

Capottamento: se si rovescia in acqua la vedo barbina, specialmente l'uscita dal tettuccio del cockpit.

In ogni caso, è andata bene, bottom o no.

saluti, Dino
 
Chiaramente stiamo qui a speculare, la situazione complessiva in quei momenti ce l'aveva in mano il pilota...
Ma parlare di questi eventi secondo me è sempre positivo se fatto nel modo giusto e con persone che capiscono ciò che si dice. Serve comunque a crescere e magari ad evitare un errore la prossima volta. Quindi, con le informazioni che ho e senza fare un processo, butto giù qualche pensiero.

Il pilota ha riportato questo: "Mi sono fermato a Pistoia e ho telefonato al mio amico: andiamo a fare un giro tra Capraia e l’Elba? Volevamo allungare per Bastia, ma abbiamo deciso di fermarci a Follonica." Quindi era partito da Quarrata (penso si intenda questo per Pistoia) e l'idea era di andare in Corsica o comunque di girare sull'arcipelago toscano. Suppongo che abbia messo il carburante necessario per fare la tratta più lunga, + le consuete riserve di sicurezza.
Per cui non penso che ci fosse un problema di carburante per arrivare a un apt con i servizi di soccorso.
Inoltre ho letto che ha chiamato la Guardia costiera alle 14.30 ed è ammarato alle 15.05, quindi è stato in volo ancora 35 minuti. C'era comunque il tempo per fa arrivare VVFF e ambulanza anche a Follonica o a un'altra della avs sulla costa.

Un atterraggio di emergenza senza carrello o con il solo carrello centrale non dovrebbe presentare più difficoltà che un ammaraggio in condizioni poco note. Non dico che atterrare sulla pancia è un divertimento ma secondo me è più gestibile la terra (erba) che l'acqua, specialmente con un'ala bassa. Tanto i danni all'elica li ha fatti lo stesso.

Capottamento: se si rovescia in acqua la vedo barbina, specialmente l'uscita dal tettuccio del cockpit.

In ogni caso, è andata bene, bottom o no.

saluti, Dino

Quoto.

http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2011/08/29/571108-ammaraggio_eroi.shtml

Da quest'articolo esce fuori che l'esperienza di volo del pilota era di 200 ore di volo. A me non sembrano tantissime. Cmq dice che non avrebbe potuto atterare a Follonica. Mi piacerebbe sapere il perchè.
 
Da questo articolo su La Nazione viene spiegati i motivi del perchè è stato scelto l'ammaraggio:

Firenze, 29 agosto 2011 - CARRELLO d’atterraggio bloccato: il pilota dell’aereo ha lanciato l’allarme. La soluzione migliore è apparsa subito quella dell’ammaraggio. L’operazione coordinata dalla Guardia Costiera di Piombino, diretta dal comandante Alessandro Russo, ha visto impegnati due mezzi della capitaneria, la Cp 2108 e il Gc 338, oltre alla motovedetta dei vigili del fuoco VF 446 e un mezzo degli Ormeggiatori. Il piccolo aereo, un «Piper», ha lanciato l’allarme quando si trovava davanti a San Vincenzo.

CONSIDERANDO anche le condizioni meteo, nel pomeriggio soffiava un vento teso di maestrale sulla costa, è stato è stato individuato il luogo dell’ammaraggio, il mare davanti a Tor del Sale: le condizioni meteo erano migliori (il promontorio di Piombino la protegge dai venti da nord-ovest). Al pilota è stato indicato un punto preciso per effettuare la manovra che è avvenuta senza incidenti grazie all’esperienza di chi era ai comandi del velivolo. Si chiama Claudio Sperduti Rampini, è un imprenditore di 61 anni di Tavarnelle Val di Pesa: «Ora non fatemi passare per il pazzo della domenica o per eroe».Con l’esperienza di almeno 200 ore di volo alle spalle, ha capito che non avrebbe potuto atterrare all’aviosuperficie di Follonica come aveva deciso insieme all’amico a bordo, Sergio Berti, 62 anni, altro imprenditore di Tavarnelle.

«Ieri in aereo sono tornato da Timisoara, in Romania — racconta —. Mi sono fermato a Pistoia e ho telefonato al mio amico: andiamo a fare un giro tra Capraia e l’Elba? Volevamo allungare per Bastia, ma abbiamo deciso di fermarci a Follonica. Ma il carrello dell’aereo non usciva. Abbiamo azionato la manichetta d’emergenza, non ha funzionato. Così la decisione di ammarare: siccome l’acqua è più morbida della terra, abbiamo chiamato la Capitaneria e sono stati eccezionali’» «Avevamo notato — aggiunge — che c’erano molte navi davanti al porto quindi ci siamospostati in un’area in cui abbiamo visto che c’era un fiume e quindi meno frequentata da diportisti o bagnanti.

L’area per l’ammaraggio (consumato in 30 metri) è stata fissata a circa 600-800 metri a largo, delimitata anche dalle imbarcazioni della Guardia Costiera, che in dieci secondi erano da noi: io ho dovuto tuffarmi per legare la cima della motovedetta all’elica. Il mio amico? Neanche bagnato». E si è salvato anche l’aeroplano: la motovedetta Cp 2108 ha trainato il velivolo, fino al porto di Piombino.

Fonte: http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2011/08/29/571108-ammaraggio_eroi.shtml
 
Da questo articolo su La Nazione viene spiegati i motivi del perchè è stato scelto l'ammaraggio:

Firenze, 29 agosto 2011 - CARRELLO d’atterraggio bloccato: il pilota dell’aereo ha lanciato l’allarme. La soluzione migliore è apparsa subito quella dell’ammaraggio. L’operazione coordinata dalla Guardia Costiera di Piombino, diretta dal comandante Alessandro Russo, ha visto impegnati due mezzi della capitaneria, la Cp 2108 e il Gc 338, oltre alla motovedetta dei vigili del fuoco VF 446 e un mezzo degli Ormeggiatori. Il piccolo aereo, un «Piper», ha lanciato l’allarme quando si trovava davanti a San Vincenzo.

CONSIDERANDO anche le condizioni meteo, nel pomeriggio soffiava un vento teso di maestrale sulla costa, è stato è stato individuato il luogo dell’ammaraggio, il mare davanti a Tor del Sale: le condizioni meteo erano migliori (il promontorio di Piombino la protegge dai venti da nord-ovest). Al pilota è stato indicato un punto preciso per effettuare la manovra che è avvenuta senza incidenti grazie all’esperienza di chi era ai comandi del velivolo. Si chiama Claudio Sperduti Rampini, è un imprenditore di 61 anni di Tavarnelle Val di Pesa: «Ora non fatemi passare per il pazzo della domenica o per eroe».Con l’esperienza di almeno 200 ore di volo alle spalle, ha capito che non avrebbe potuto atterrare all’aviosuperficie di Follonica come aveva deciso insieme all’amico a bordo, Sergio Berti, 62 anni, altro imprenditore di Tavarnelle.

«Ieri in aereo sono tornato da Timisoara, in Romania — racconta —. Mi sono fermato a Pistoia e ho telefonato al mio amico: andiamo a fare un giro tra Capraia e l’Elba? Volevamo allungare per Bastia, ma abbiamo deciso di fermarci a Follonica. Ma il carrello dell’aereo non usciva. Abbiamo azionato la manichetta d’emergenza, non ha funzionato. Così la decisione di ammarare: siccome l’acqua è più morbida della terra, abbiamo chiamato la Capitaneria e sono stati eccezionali’» «Avevamo notato — aggiunge — che c’erano molte navi davanti al porto quindi ci siamospostati in un’area in cui abbiamo visto che c’era un fiume e quindi meno frequentata da diportisti o bagnanti.

L’area per l’ammaraggio (consumato in 30 metri) è stata fissata a circa 600-800 metri a largo, delimitata anche dalle imbarcazioni della Guardia Costiera, che in dieci secondi erano da noi: io ho dovuto tuffarmi per legare la cima della motovedetta all’elica. Il mio amico? Neanche bagnato». E si è salvato anche l’aeroplano: la motovedetta Cp 2108 ha trainato il velivolo, fino al porto di Piombino.

Fonte: http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2011/08/29/571108-ammaraggio_eroi.shtml


Dice che ai piloti è sembrata la soluzione migliore ma non il perchè.
 
Vorrei fare alcune considerazioni:
1) 200 ore ed hai un mezzo così? E' un ulm piuttosto evoluto, a questo punto sarei curioso di conoscere le ragioni dell'avaria.
2) Se pretendi di salire su un RG, ci sono delle cose che devi sapere su come provare ad estrarre il carrello in emergenza.
3) Come poteva sapere se il carrello era uscito solo in parte o no, perché se era uscito, anche in parte lo water loop è assicurato
4) a che livello di volo era, visto che ha gestito un'emergenza di 35 (trentacinque) minuti! Pensare che gli ulm la domenica sono autorizzati a 1000 gnd, anzi in questo caso amsl!
5) Nella vita è meglio nascere fortunati che ricchi, lui li è nati tutti e due!:D
 
scoperto chi è il pilota che ritiene l'acqua più soffice della terra...per atterrarci!


È stato soccorso prima da un peschereccio ei da una motovedetta della Guardia costiera Il ct azzurro di ciclismo Bettini si salva ammarando con un aereo Era con un’altra persona a bordo di un ultraleggero precipitato in mare al largo di Piombino] È stato soccorso prima da un peschereccio ei da una motovedetta della Guardia costiera
Il ct azzurro di ciclismo Bettini
si salva ammarando con un aereo
Era con un'altra persona a bordo di un ultraleggero precipitato in mare al largo di Piombino

fonte:corriere.it