Altro giro, altra corsa: Aeroporto di Messina


Come i privati hanno interamente pagato le TAV o le infrastrutture al nord? Non parliamo poi di CDP ...
Senza tirare in ballo la TAV o il nord, lo Stato tramite lo Sblocca Italia sta gia per investire miliardi per le infrastrutture siciliane. Credo che bastino. Non serve spendere ulteriori soldi per studi di fattibilita' sul''aeroporto di Messina. Sarebbero soldi (gli ennesimi) buttati.
http://www.aviazionecivile.org/vb/s...CE-FLR-e-FCO?p=1628332&viewfull=1#post1628332
Mi scuso per l'OT, ma quella è propaganda.
Ovviamente la mia e' una personale considerazione, ma temo che quello sia lo scenario previsto.

Questa si e' pura propaganda.
Far passare la Regione Sicilia come una regione tartassata dallo Stato centrale e' una teoria divertente che ogni tanto viene riproposta su queste pagine. Come del resto anche il mancato sviluppo di Trapani come Palma di Majorca. Sempre colpa delle tasse di Roma.
 
Ultima modifica:
"Messina senza aeroporto è già la prima provincia turistica"

In termini assoluti sì, in termini di densità di arrivi per unità di popolazione, è stata superata nel 2012 dalla ex provincia di Trapani:


Densitá normalizzate di presenze e arrivi 2012 su popolazione
by aledeniz, on Flickr

Non mi stupirei se in questi ultimi due anni possa essere stata superata anche nella densità di presenze per unità di popolazione (che è un indicatore migliore dell'impatto del turismo sulla popolazione residente, e ce ne possono essere anche di migliori, avendo a disposizione i dati sull'impatto economico, i.e. la spesa turistica).
 
lo Stato tramite lo Sblocca Italia sta già per investire miliardi per le infrastrutture siciliane.

Mini risposta OT sullo sblocca Italia, ma rinnovo l'invito a continuare l'OT in altro forum più consono (http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1551330&page=72):
Se li finanzia con i soldi raccolti dai contribuenti siciliani, come mi aspetto farà (cioè dato che 5.25 mld di Euro in 7 anni equivalgono a 750 mln annui, mi aspetto che taglieranno i ritorni dei contributi siciliani esattamente per quella cifra) può darsi che possa anche avere un effetto positivo (i.e. se costringesse la regione siciliana ad aumentare la spesa pubblica in conto capitale, cioè se la regione siciliana questi 750 milioni annui li trovasse da risparmi più nelle spese correnti che in quelle in conto capitale), ma non si può dire che rispetti il dettato costituzionale. Ad ogni modo, questi 750 milioni annui dal 2015 al 2022 avranno impatto su una unica opera: la ferrovia Catania-Palermo (non ho ancora capito se ci sarà qualche miglioramento anche per il Messina-Catania). In buona parte della Sicilia lo sblocca italia ha un impatto nullo.
La situazione attuale, dove i fondi dei tributi siciliani devono necessariamente passare al vaglio del governo centrale, con la stampa che dipinge come propaganda ogni trasferimento di parte di questi tributi al governo siciliano, è insostenibile.

Tornando IT, il governo italiano non dovrebbe toccare i tributi dei Siciliani, e dovrebbe essere il governo siciliano a gestirli in toto, senza intermediazioni. Toccherebbe ai governi siciliani decidere se un aeroporto sul Mela abbia senso o no, e come trovare le risorse per costruirlo e gestirlo, se accettare o meno proposte da privati, e dovrebbe toccare agli elettori siciliani decidere se le risposte del governo siciliano siano state o meno accettabili.
 
Potrebbero valutare quello che vogliono.
Sia gli studi, sia l'aeroporto, se lo pagassero interamente i privati (inclusi i collegamenti stradali ecc.) e che la regione Sicilia non metta un solo euro.

E quando arriverà il momento di ripianare annualmente i debiti, non gridassero all'aiuto per "mantenere i posti di lavoro" ed i politici locali non si mettessero a piangere sull'inaccessibilità ed isolamento del loro territorio.

Sottoscrivo.
 
io da capo d'orlando (mare stupendo) ...praticamente disperso...2 ore di auto per palermo o catania o reggio, con i mezzi pubblici 4/5 ore con 2/3 cambi (salvo soppressioni inprovvise senza preavviso, come mi è successo giovedi scorso col Trinacria express)
 
io da capo d'orlando (mare stupendo) ...praticamente disperso...2 ore di auto per palermo o catania o reggio, con i mezzi pubblici 4/5 ore con 2/3 cambi (salvo soppressioni inprovvise senza preavviso, come mi è successo giovedi scorso col Trinacria express)

Quello che manca in Italia, infatti, non sono gli aeroporti...quanto dei collegamenti all'altezza con i rispettivi bacini dai afferenza.
 
Tornando IT, il governo italiano non dovrebbe toccare i tributi dei Siciliani, e dovrebbe essere il governo siciliano a gestirli in toto, senza intermediazioni. Toccherebbe ai governi siciliani decidere se un aeroporto sul Mela abbia senso o no, e come trovare le risorse per costruirlo e gestirlo, se accettare o meno proposte da privati, e dovrebbe toccare agli elettori siciliani decidere se le risposte del governo siciliano siano state o meno accettabili.
Pensavo volessi fare un discorso serio. Dimenticavo il tuo ideale indipendentista (dall'estero).
 
Pensavo volessi fare un discorso serio. Dimenticavo il tuo ideale indipendentista (dall'estero).

  • Sono cittadino britannico, per cui dal mio punto di vista non scrivo "dall'estero". Da Siciliano, in tutta onestà mi sentirei ovviamente più all'estero a Milano o a Bologna che a Londra, pur essendo anche cittadino italiano.
  • L'indipendenza per la Sicilia è l'ultima ratio. Se si riuscisse ad implementare un accordo federale serio con la Repubblica Italiana, sarebbe vantaggioso per tutti. L'implementazione del federalismo italiano è ridicola, e quella dell'autonomia siciliana è inaccettabile.
 
io da capo d'orlando (mare stupendo) ...praticamente disperso...2 ore di auto per palermo o catania o reggio

Se ti parti alle 4 di mattina d'estate, se mi dici che arrivi guidando legalmente a PMO alle 6:30 ti credo. Già se ti parti alle 5 di mattina, inizio a dubitare che si possa fare in 2 ore e mezza, dopo è improbabile.
Per Catania via Messina poi sinceramente non capisco come si possa fare in meno di 2 ore e mezza, senza traffico e con il sole, a meno di non infrangere in maniera persistente i limiti di velocità in autostrada. Se iniziamo a dover guidare la notte, oppure passando da Messina o Catania in ora di punta, diventa difficile starci nelle 3 ore. Via Floresta da Linguaglossa non la puoi fare in meno di 3 ore, da Bronte anche di più.
Per Reggio, 2 ore da Capo d'Orlando è teoricamente possibile, ma abbastanza improbabile.

P.S.: da ragazzo, in macchina con un amico, questi fece Trapani - Acireale in 2 ore, e arrivò a Messina in 2 ore e 45 minuti (c'era traffico). Mai più salito in macchina con il soggetto in questione. Da Capo d'Orlando, in condizioni normali, persone normali, impiegheranno almeno 3 ore per ognuno degli aeroporti citati (anche se nel caso di Reggio la tolleranza è molto larga, può effettivamente capitare di riuscire ad arrivare in 2 ore).
 

A Londra o nelle Home Counties (ma immagino anche nel resto del paese) non c'è generalmente quel diffuso sentimento anti-siciliano nella popolazione, che nel nord italia a volte sconfina purtroppo in aperto razzismo.
E poi la Gran Bretagna è un'isola, nove volte più grande della Sicilia, ma sempre isola.

Hai ragione, l'Italia ha sfruttato la terra siciliana per troppo tempo!

Lettura selettiva?

Cercando ancora una volta di tornare IT, tra l'altro non sto nemmeno affermando che l'aeroporto della valle del Mela s'ha da fare e basta, ma che semplicemente non andrebbe scontato così facilmente che non possa essere utile e vantaggioso costruirlo. Sono perfettamente d'accordo che in Italia ci siano troppi aeroporti, soprattutto in val Padana, e che molti andrebbero chiusi, ma non è detto che questo valga necessariamente per il caso in questione. Ci sono alternative (mi pare di averne citate almeno 4: ponte o tunnel sullo Stretto, ponti di base sotto i Nebrodi ed autostrada circumetnea, miglioramento del livello di servizio del collegamento sullo Stretto), un eventuale aeroporto andrebbe valutato su queste alternative. Ovvio che c'è anche l'alternativa, spesso più probabile, di non fare nulla e lasciare tutto come è al momento, ma anche in questo caso, bisogna fare il paragone e dimostrare che il gioco non valga la candela.
 
che al nord vi siano molti apt, è fuori da ogni dubbio, ma costruire un apt nel messinese, io da campano, la trovo una vera e propria ASSURDITA' onestamente... ci son già CTA - PMO - TPS - CIY... per una isola che, comunque, paga al massimo l'arretratezza dei servizi, non altro... se vi sono autostrade "piene" oppure a due corsie, credo si debba migliorare questo, non costruire un nuovo aeroporto a messina! i flussi turistici io li capisco, ma non è che casomai, questi turisti, arrivino già in nave, poichè messina è comunque, la porta ed uno dei tre principali porti siciliani con palermo e catania? se viene costruito un aeroporto a messina, certamente molte navi non avrebbero più senso, dal momento che vi sarebbe la "comodità" dell'aereo... che poi, in termini economici, converrebbe alla sicilia un altro aeroporto? ed alla città di messina? quando la coperta è "corta" non ci fai niente... il bacino di utenza quello è, i turisti quelli sono, quindi, se aggiungi un apt, togli qualcosa alle navi ed al porto (in termini di lavoro parlo, sia chiaro)... quindi penso che la cosa più importante da fare, sia quella di risolvere il problema migliorando i collegamenti via terra, e non costruendo un nuovo aeroporto che non serve assolutamente a niente ed a nessuno... ah no, serve per pura campagna elettorale, è vero!
da messina città all'apt di cta ci son la bellezza di 110km... logico costruire un aeroporto a messina... chi si farebbe mai 110km per raggiungere CTA... ma per piacere... pensassero a migliorare i collegamenti stradali e ferroviari...
fosse già esistente, FORSE ci si poteva pensare solo se la Regione Sicilia - a statuto speciale - avesse messo i SUOI soldi o avrebbe puntato su qualche privato, ma a questo punto, migliorare quel che già c'è è la soluzione ideale per tutti!
 
A Londra o nelle Home Counties (ma immagino anche nel resto del paese) non c'è generalmente quel diffuso sentimento anti-siciliano nella popolazione, che nel nord italia a volte sconfina purtroppo in aperto razzismo.
A Londra e nel resto delle Home Counties non c'e' sentimento anti-siciliano. Per loro se sei siciliano, sardo, romano o milanese e' indifferente, rimani un itie.
Se lo consideri un upgrade son contento per te.
 
Ripesco il thread per un, chiamiamolo cosi', aggiornamento:


Aeroporto del Mela. Panchavaktra "aspetta" la Regione


Sulla discussa realizzazione dell'altrettanto discusso Aeroporto del Mela sono intervenuti i membri del Comitato Territoriale di Messina che fin dall'inizio della faccenda, cioè con l'arrivo in Sicilia dell'imprenditore indiano Panchavaktra, si sono fatti promotori dell'incontro tra l'imprenditore e le istituzioni, per fare il punto della situazione sullo stato dell'arte nell'iter di realizzazione dell'infrastrutture e per rispondere ad alcuni sospetti che, giustamente, sono sorti

Una piastra logistica multimodale per uno scambio bilaterale di merci con l'Asia, un importante punto strategico per il commercio ed un porto marittimo: questa l'idea dell'imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra, quindi non solo la realizzazione di un aeroporto commerciale, che ha manifestato interesse per la realizzazione dell'infrastruttura sin dal gennaio di questo anno.
Ed è proprio a gennaio 2017 che iniziano a svolgersi i primi incontri tra il nostro imprenditore, l'assessore regionale alle Attività Produttive, durante una seduta della III Commissione regionale Attività Produttive, ed i membri dei Comitati Territoriali, che nella fattispecie del territorio di Messina sono l'ingegnere Carmelo Di Bartola, l'avvocato Michele Minissale, Domenico Interdonato ed i professori Sindoni e Vermiglio, presenti alla conferenza stampa di questa mattina a Palazzo dei Leoni per fare il punto della situazione, i quali sono stai pienamente legittimati, sia da Panchavaktra che dalla Regione come interlocutori e portavoce delle istanze del territorio, nonché interessati nell'intercettare imprenditori disponibili, nella zona del messinese e dei comuni della zona tirrenica interessati dall'opera, ad avviare delle collaborazioni commerciali ed edilizie per la realizzazione dell'infrastruttura.

Successivamente a questi accordi di gennaio, durante i quali il signor Panchavaktra è stato invitato a produrre la documentazione societaria della sua azienda e a presentare un piano di massima della struttura, ha deciso di fare rientro in patria. Ma, a differenza di come molti hanno pensato, in tutti questi mesi, non si è minimamente disinteressato dell'opera ed anzi ha continuato ad intrattenere un rapporto epistolare con la Regione e con i Comitati Territoriali, presentando la documentazione societaria richiestaed addirittura sposando l'idea dei Comitati Territoriali di spostaredefinitivamente l'area di costruzione dell'aeroporto dalla zona del torrente del Mela alla zona industriale di Milazzo, nei pressi di Giammoro, più adatta agli scopi.

L'ingegnere Di Bartola ha tenuto a precisare, a dispetto delle critiche mosse al progetto, che "gli studi di fattibilità hanno espresso un parere positivo sulla realizzazione dell'opera sia per quando riguarda la situazione dei venti e l'orientamento della pista, sia per quanto riguarda lo spazio di manovra degli aeromobili che non andrà assolutamente ad interferire on le strutture della vicina raffineria di Milazzo".
Panchavaktra, una volta prodotta la documentazione societaria e approvato il macroprogetto, sarebbe dovuto tornare in Sicilia, per come era stato concordato, giorno 20 maggio, per siglare con la Regione un protocollo d'intesa che avrebbe consentito alla Regione e agli organi di controllo di poter verificare la solidità del progetto esecutivo dell'opera e di verificare la veridicità dei dati contenuti nel piano economico finanziario al fine di attestare la solidità del gruppo indiano.

Ma per una serie di motivi, tra i quali anche il pensionamento dell'ambasciatore indiano in Italia, che avrebbe dovuto presenziare alla stipula del protocollo d'intesa, l'incontro fissato per la data del 20 maggio è saltato a data da destinarsi. Panchavaktra aveva dato disponibilità per fissare un incontro alla fine di giugno, ma la Regione, che fino a questo momento ha collaborato senza alcun problema, non ha ancora dato risposta all'imprenditore indiano, che comunque non vuol tornare indietro sui suoi passi.

La sigla di un protocollo d'intesa in tempi brevi, anche prima delle prossime elezioni regionali, che gettano parecchie perplessità sul futuro del progetto, sicuramente sbloccherebbe l'iter e consentirebbe a Panchavaktra di poter ottenere i vincoli e le autorizzazioni, acquistare i terreni, fondare una società con sede legale in Italia e dare inizio ai lavori.

Perdere un'occasione del genere, che a detta dei membri del comitato territoriale "potrebbe anche essere solo la punta dell' iceberg" di capitali d'investimento stranieri nella nostra Regione, sarebbe un vero peccato. La Sicilia per ragioni strategiche e di commercio si trova perfettamente al centro tra i flussi commerciali provenienti dall'Asia e diretti in Europa ed America. Infrastrutturare l'area è una grande occasione di sviluppo per tutta la Sicilia e per il suo futuro, per il lavoro e per i giovani.

Tutti documenti sono pronti, ma fino a quando la palla resta in mano alla regione che ancora non ha deciso una nuova data per la firma del protocollo d'intesa, tutto resta fermo.

Alla conclusione della conferenza i membri del comitato territoriale hanno lanciato un accorato appello alla politica messinese, invitandola ad interessarsi alla vicenda, a fare, se fosse necessario, la voce grossa con chi di dovere affinché il progetto vada a buon fine e che questi importanti capitali privati non vadano persi dal territorio di Messina per finire poi intercettati da altri territori siciliani, davvero molto interessati ad un così cospicuo investimento.

http://www.tempostretto.it/news/inf...tati-territoriali-fanno-punto-situazione.html
 
Si imparano sempre nuove cose dai giornali.
Eh, scusa, tutti i flussi merci Asia-America passano sopra la Sicilia. Che motivo avrebbero di sorvolare il Pacifico se possono benissimo passare dalla Sicilia, fare un salto alle Eolie e poi continuare il viaggio merci in America?! Ridiamo per non piangere. Una volta c'erano gli arabi. Poi i cinesi. E ora ci inventiamo pure gli indiani....
 
Toninelli gaffe: “rilanciare l’aeroporto del Mela” che non esiste
Marzo 27, 2019 redazione vdp 0 Commenti aeroporto del mela
Messina, 27 marzo 2019 – di Giuseppe Bevacqua

Bisogna che il Governo disponga di Ministri che sappiano di che parlano, altrimenti le gaffe possono diventare davvero imbarazzanti. E’ quanto accaduto ieri durante l’incontro del ministro per le infrastrutture ed i trasporti Danilo Toninelli che ha mostrato tutta la propria “ignoranza” (nel senso di non conoscenza) del territorio siciliano e non solo. Toninelli ha dimostrato di non sapere dove si trovava, cioè di non conoscere “uomini e cose” di un territorio che ha già di per sé tanti problemi ma che uno almeno sembra averlo risolto: quello dell’Autorità Portuale che vede Messina, Reggio Calabria e Milazzo accorpati in un’unica Autority. Ed invece Toninelli ha incredibilmente mostrato di non saperlo, facendo ritornare lo stato delle cose all’accorpamento di Messina, senza mai nominare Reggio Calabria, a Gioia Tauro.

Ma quanto di più sconcertante per un ministro dei trasporti è accaduto con il fantomatico aeroporto del Mela, che secondo Toninelli esiste e “va rilanciato”. E Toninelli ha già pronto un suo “piano” proprio per rilanciare l’aeroporto che non esiste “con i soldi dello Stato”: “Ci sono tanti piccoli aeroporti che non hanno un’organizzazione di sistema. Ho già dato mandato di fare una visione nazionale del sistema degli aeroporti, in cui ci sarà un costola che riguarderà i piccolo aeroporti, per i quali è corretto che lo Stato ci metta soldi”. Un Ministro che viene in Sicilia dovrebbe tenere conto di quanto ha detto ieri il Presidente della Regione Musumeci “avere rispetto per la Sicilia” e magari studiare prima. Altrimenti la domanda è “in che mani siamo?”