Alitalia: offerte vincolanti di LH e U2


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Re: Thread Alitalia - Ottobre 2017

Quando si parla di 6000 tagli, non vuol dire semplicemente che LH farà un'offerta solo per la parte volo? Perché se non erro il personale navigante non raggiunge le 6000 unità, quindi i 6000 tagli si riferiscono a tutto il personale di terra secondo me...
Non capisco quindi perché ritengano la proposta inaccettabile già che il bando stesso prevede lo scorporo delle due attività volo e terra.
Chi la ritiene inaccettabile ?

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Mi sembrava di ricordare bene allora :)

Tuttavia un dubbio mi rimane.

Faccio un esempio concreto : Monaco-Roma (così com'è allo stato attuale, quindi senza i discorsi futuribili su AZ nel gruppo) abbiamo LH e EW entrambe sulla tratta.
Vuol dire che mentre LH imbarca a FCO (oltre al p2p) pax che a MUC proseguono sul network di LH, EW prende solo pax che si fermano in Baviera.

Però leggevo di alcuni codeshare tra EW e compagnie Star Alliance, tipo questo con SIA attivato la scorsa estate.
Il c/s permetterebbe, attraverso alcuni aeroporti di Singapore Airlines in Europa (MAN, ZRH, MUC, DUS nello specifico), di spedire i pax verso alcune altre destinazioni finali
E nello specifico una delle 2 destinazioni via MUC è proprio FCO.
Quindi la gestione dei transiti su EW è possibile in alcuni casi con partner Star Alliance, ma non per alimentare i voli DLH corretto?



https://www.singaporeair.com/en_UK/...rticle/?q=en_UK/2017/April-June/jr1217-170622

Corretto. L´accordo con Singapore e, se ricordo bene, con South African e con Cathay Pacific sono accordi effettuati direttamente da parte di EW con i vettori singoli. Come metro di paragone si potrebbe prendere Ryan ed Air Europa a Madrid. In questi accordi entrambi i partner sono dovuti scendere a compromessi, non offrendo uno standard o servizi che offre l´altro. Questo lo si vuole evitare nel Core "Network careers" ed é per questo motivo che i feeder su hubs come FRA, MUC e ZRH (ripeto Austrian avrebbe giá un minimo potenziale di cooperazione con EW) sono destinati a rimanere concentrati sulle rispettive compagnie aeree hub and spoke. Tutto questo ad oggi 28.10.2017.
 
http://agenziastampaitalia.it/polit...86-lombardi-e-di-maio-per-un-alitalia-5stelle

alitalia(ASI) "Il trasporto aereo continua a crescere di anno in anno. I dati Enac sul primo semestre del 2017, appena pubblicati, parlano di un +6,7% di passeggeri transitati nei nostri aeroporti (118.454.443 passeggeri) e addirittura +12% di merci (186.297 tonnellate) rispetto allo stesso periodo (gennaio-agosto) del 2016 che pure è stato un semestre di grandi soddisfazioni. L’Italia è quindi una meta sempre più ambita.
Per questo dovremmo tutti gioire. E invece? Invece l’industria aeronautica nel nostro Paese è al collasso. In sintesi:

1. Alitalia, la nostra ex compagnia di bandiera, è prossima alla svendita e la stanno mantenendo in piedi, con continue iniezioni di denaro pubblico (900 milioni di euro ad oggi), esclusivamente per disinnescare sotto elezioni la miccia sociale dei migliaia di esuberi previsti;

2. Alitalia Mantinance Systems, la storica officina motori di Alitalia, è già stata svenduta ad una società americana che ha trasferito all’estero tutti gli impianti e la tecnologia, di cui eravamo orgogliosi nel mondo, lasciandoci il deserto industriale e centinaia di professionisti specializzati in riparazione, manutenzione e revisione aerea a casa senza un futuro;

3. Da un lato ci sono pochi grandi aeroporti regalati con concessioni quarantennali ai privati, e dall’altro tanti piccoli aeroporti pubblici che, in molti casi, pur di sopravvivere s’indebitano per consentire a Ryanair e ad altre low cost straniere di farla da padrona nei nostri cieli;

4. Tutte le nostre Authority, Agenzie ed Enti del trasporto aereo come Enac, ANSV e altri soggetti come Aero Club, sono guidate da vent’anni dagli stessi boiardi di Stato impedendo un reale rinnovamento della classe dirigente aeronautica del nostro Paese;

5. Enav, la società pubblica che gestisce il traffico aereo è prossima, caso unico al mondo, alla sua totale privatizzazione.
Insomma! Un disastro di politica industriale nel trasporto aereo che ha due unici grandi responsabili: gli attuali inquilini di Palazzo Chigi e della regione Lazio.

E’ arrivato il momento di convocare gli Stati Generali del Trasporto Aereo in Italia; un’occasione pubblica per fare luce sulle numerose criticità che impediscono ad un settore - che ovunque nel mondo produce miliardi di euro di fatturato e sempre nuovi posti di lavori - non solo di creare ricchezza nel nostro Paese ma al contrario di produrre deserto industriale, fallimenti di storiche compagnie e disoccupazione di massa.

E’ arrivato il momento di dire basta!

Una volta al Governo del Paese e della Regione Lazio ecco cosa faremo per risollevare Alitalia:

1. Fare luce sulle responsabilità del vecchio management, e sull’attuale gestione commissariale, tramite la controllata Poste Italiane azionista pubblica negli anni precedenti al commissariamento, per i miliardi di euro dilapidati in modo fraudolento, come già denunciato in numerosi esposti;

2. Rendere noto il Bilancio Alitalia 2016, per mettere a conoscenza tutti, compresi i possibili investitori, delle reali condizioni della compagnia e per far emergere eventuali responsabilità che hanno determinato lo stato di crisi dell'Azienda;

3. Rivedere la scelta dei commissari, prediligendo persone competenti, senza conflitto di interessi, slegate dalla politica e che rispettino i requisiti di indipendenza necessari ad effettuare una valutazione libera da condizionamenti dell'azienda e valutare la congruità delle manifestazioni di interesse raccolte prediligendo la tutela dei lavoratori, anche attraverso il loro coinvolgimento attraverso forme di azionariato diffuso.

Chiariamo fin da subito che non siamo pregiudizialmente contrari ad un ingresso pubblico in Alitalia, qualora questo non si configurasse come l’ennesimo aiuto di Stato ma una reale occasione di rilancio industriale di un vettore che reputiamo strategico per il nostro Paese. Chiariamo altrettanto che sarà una posizione che potremmo assumere, a ragion veduta, solo qualora assumessimo il Governo del Paese e della Regione Lazio poiché siamo convinti che Alitalia potrà realmente decollare, e attirare offerte in grado di valorizzarla integralmente e non svenderla nella formula ‘spezzatino’, solo se si sarà definitivamente liberata da tutto il marcio che l’ha sempre contraddistinta in questi anni (dirigenti di nomina politica, assunzioni clientelari, sprechi e malagestione ecc.) facendola precipitare nei suoi debiti.

Una volta al Governo del Paese e della Regione Lazio procederemo per l’intero comparto del trasporto aereo a:

1. Promuovere un intervento di sistema, dalle imposizioni fiscali alle normative sul lavoro, contrastando ogni forma di sfruttamento indiscriminato e di dumping sociale;

2. Razionalizzare la rete aeroportuale e la naturale ripartizione dei traffici favorendo inoltre la loro inter-modalità con l'alta velocità ferroviaria e le altre reti di trasporto pubblico;

3. Riformare il sistema dei bandi di assegnazione ai vettori di sussidi per l’apertura di nuove rotte, imponendo una reale trasparenza nelle procedure e nei finanziamenti alle compagnie low-cost nonché il rispetto dell'interesse nazionale;

4. Effettuare una radicale riforma dell'Enac, braccio tecnico del Ministero dei Trasporti oggi ‘blindato’, che va riportato al suo ruolo originario di Ente terzo e indipendente a tutela degli interessi nazionali, armonizzandolo con le funzioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti;

5. Ricostruire un’industria aeronautica civile riportando in Italia le attività più sensibili, anche ai fini di questioni di sicurezza, come la riparazione, manutenzione e revisione degli aerei, sfruttando convenientemente le risorse già esistenti.

Una volta al Governo del Paese e della Regione Lazio procederemo ad una vera riforma del trasporto aereo nel nostro Paese perché siamo convinti che solo con un Governo 5 stelle è possibile cambiare direzione dando nuove opportunità di crescita alle nostre industrie aeronautiche, alle nostre compagnie aeree e ai nostri lavoratori con un'occupazione sempre più di qualità. Abbiamo un sogno: un cielo pieno di stelle ma anche di nostri aerei". Conclude la nota del MoVimento 5 Stelle Camera.
 
Corretto. L´accordo con Singapore e, se ricordo bene, con South African e con Cathay Pacific sono accordi effettuati direttamente da parte di EW con i vettori singoli. Come metro di paragone si potrebbe prendere Ryan ed Air Europa a Madrid. In questi accordi entrambi i partner sono dovuti scendere a compromessi, non offrendo uno standard o servizi che offre l´altro. Questo lo si vuole evitare nel Core "Network careers" ed é per questo motivo che i feeder su hubs come FRA, MUC e ZRH (ripeto Austrian avrebbe giá un minimo potenziale di cooperazione con EW) sono destinati a rimanere concentrati sulle rispettive compagnie aeree hub and spoke. Tutto questo ad oggi 28.10.2017.

Grazie chiaro.
Quindi immagino il sistema è applicato tale e quale a SN.
SN feedera su sé stessa sul suo network a Zaventem ed eventualmente a compagnie con le quali abbia stretto accordi.
Un BRU-MUC di SN invece non apporta pax in transito a voli LH in prosecuzione.

Una domanda, invece i voli americani di EW, o anche di SN, fanno parte della JV atlantica? O anche qui sono un "meccanismo" a parte?
 
5. Ricostruire un’industria aeronautica civile riportando in Italia le attività più sensibili, anche ai fini di questioni di sicurezza, come la riparazione, manutenzione e revisione degli aerei, sfruttando convenientemente le risorse già esistenti

Sciacalli, terroristi, pezzi di m.
Piuttosto che per voi voterei persino per le brigate rosse.
 
http://agenziastampaitalia.it/polit...86-lombardi-e-di-maio-per-un-alitalia-5stelle

alitalia(ASI) "Il trasporto aereo continua a crescere di anno in anno. I dati Enac sul primo semestre del 2017, appena pubblicati, parlano di un +6,7% di passeggeri transitati nei nostri aeroporti (118.454.443 passeggeri) e addirittura +12% di merci (186.297 tonnellate) rispetto allo stesso periodo (gennaio-agosto) del 2016 che pure è stato un semestre di grandi soddisfazioni. L’Italia è quindi una meta sempre più ambita.
Per questo dovremmo tutti gioire. E invece? Invece l’industria aeronautica nel nostro Paese è al collasso. In sintesi:

1. Alitalia, la nostra ex compagnia di bandiera, è prossima alla svendita e la stanno mantenendo in piedi, con continue iniezioni di denaro pubblico (900 milioni di euro ad oggi), esclusivamente per disinnescare sotto elezioni la miccia sociale dei migliaia di esuberi previsti;

2. Alitalia Mantinance Systems, la storica officina motori di Alitalia, è già stata svenduta ad una società americana che ha trasferito all’estero tutti gli impianti e la tecnologia, di cui eravamo orgogliosi nel mondo, lasciandoci il deserto industriale e centinaia di professionisti specializzati in riparazione, manutenzione e revisione aerea a casa senza un futuro;

3. Da un lato ci sono pochi grandi aeroporti regalati con concessioni quarantennali ai privati, e dall’altro tanti piccoli aeroporti pubblici che, in molti casi, pur di sopravvivere s’indebitano per consentire a Ryanair e ad altre low cost straniere di farla da padrona nei nostri cieli;

4. Tutte le nostre Authority, Agenzie ed Enti del trasporto aereo come Enac, ANSV e altri soggetti come Aero Club, sono guidate da vent’anni dagli stessi boiardi di Stato impedendo un reale rinnovamento della classe dirigente aeronautica del nostro Paese;

5. Enav, la società pubblica che gestisce il traffico aereo è prossima, caso unico al mondo, alla sua totale privatizzazione.
Insomma! Un disastro di politica industriale nel trasporto aereo che ha due unici grandi responsabili: gli attuali inquilini di Palazzo Chigi e della regione Lazio.

E’ arrivato il momento di convocare gli Stati Generali del Trasporto Aereo in Italia; un’occasione pubblica per fare luce sulle numerose criticità che impediscono ad un settore - che ovunque nel mondo produce miliardi di euro di fatturato e sempre nuovi posti di lavori - non solo di creare ricchezza nel nostro Paese ma al contrario di produrre deserto industriale, fallimenti di storiche compagnie e disoccupazione di massa.

E’ arrivato il momento di dire basta!

Una volta al Governo del Paese e della Regione Lazio ecco cosa faremo per risollevare Alitalia:

1. Fare luce sulle responsabilità del vecchio management, e sull’attuale gestione commissariale, tramite la controllata Poste Italiane azionista pubblica negli anni precedenti al commissariamento, per i miliardi di euro dilapidati in modo fraudolento, come già denunciato in numerosi esposti;

2. Rendere noto il Bilancio Alitalia 2016, per mettere a conoscenza tutti, compresi i possibili investitori, delle reali condizioni della compagnia e per far emergere eventuali responsabilità che hanno determinato lo stato di crisi dell'Azienda;

3. Rivedere la scelta dei commissari, prediligendo persone competenti, senza conflitto di interessi, slegate dalla politica e che rispettino i requisiti di indipendenza necessari ad effettuare una valutazione libera da condizionamenti dell'azienda e valutare la congruità delle manifestazioni di interesse raccolte prediligendo la tutela dei lavoratori, anche attraverso il loro coinvolgimento attraverso forme di azionariato diffuso.

Chiariamo fin da subito che non siamo pregiudizialmente contrari ad un ingresso pubblico in Alitalia, qualora questo non si configurasse come l’ennesimo aiuto di Stato ma una reale occasione di rilancio industriale di un vettore che reputiamo strategico per il nostro Paese. Chiariamo altrettanto che sarà una posizione che potremmo assumere, a ragion veduta, solo qualora assumessimo il Governo del Paese e della Regione Lazio poiché siamo convinti che Alitalia potrà realmente decollare, e attirare offerte in grado di valorizzarla integralmente e non svenderla nella formula ‘spezzatino’, solo se si sarà definitivamente liberata da tutto il marcio che l’ha sempre contraddistinta in questi anni (dirigenti di nomina politica, assunzioni clientelari, sprechi e malagestione ecc.) facendola precipitare nei suoi debiti.

Una volta al Governo del Paese e della Regione Lazio procederemo per l’intero comparto del trasporto aereo a:

1. Promuovere un intervento di sistema, dalle imposizioni fiscali alle normative sul lavoro, contrastando ogni forma di sfruttamento indiscriminato e di dumping sociale;

2. Razionalizzare la rete aeroportuale e la naturale ripartizione dei traffici favorendo inoltre la loro inter-modalità con l'alta velocità ferroviaria e le altre reti di trasporto pubblico;

3. Riformare il sistema dei bandi di assegnazione ai vettori di sussidi per l’apertura di nuove rotte, imponendo una reale trasparenza nelle procedure e nei finanziamenti alle compagnie low-cost nonché il rispetto dell'interesse nazionale;

4. Effettuare una radicale riforma dell'Enac, braccio tecnico del Ministero dei Trasporti oggi ‘blindato’, che va riportato al suo ruolo originario di Ente terzo e indipendente a tutela degli interessi nazionali, armonizzandolo con le funzioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti;

5. Ricostruire un’industria aeronautica civile riportando in Italia le attività più sensibili, anche ai fini di questioni di sicurezza, come la riparazione, manutenzione e revisione degli aerei, sfruttando convenientemente le risorse già esistenti.

Una volta al Governo del Paese e della Regione Lazio procederemo ad una vera riforma del trasporto aereo nel nostro Paese perché siamo convinti che solo con un Governo 5 stelle è possibile cambiare direzione dando nuove opportunità di crescita alle nostre industrie aeronautiche, alle nostre compagnie aeree e ai nostri lavoratori con un'occupazione sempre più di qualità. Abbiamo un sogno: un cielo pieno di stelle ma anche di nostri aerei". Conclude la nota del MoVimento 5 Stelle Camera.
Ancora si continua a fare campagna elettorale con Alitalia, la storia non insegna nulla dopo quella del 2008 adesso quella del 2018.

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Sciacalli, terroristi, pezzi di m.
Piuttosto che per voi voterei persino per le brigate rosse.

Non giudico quanto hanno dichiarato. Ma direi che gli sciacalli sono stati coloro che hanno ridotto alitalia quella che è. Di qualunque colore essi siano.
Ed i 5stelle c'entrano poco.
 
Sciacalli, terroristi, pezzi di m.
Piuttosto che per voi voterei persino per le brigate rosse.
Ancora si continua a fare campagna elettorale con Alitalia, la storia non insegna nulla dopo quella del 2008 adesso quella del 2018.

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Riusciranno a far "scappare" anche LH questi politicanti, come AF nel 2008...

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In Italia l' amministrazione straordinaria fà bene alle aziende, ad esempio Bluepanorama è riuscita a venire fuori dalla crisi e dopo due anni di A.S. oggi l' azienda è in bonis e l' ha acquistata UVET.
Speriamo che anche Alitalia dopo la A.S. torni a crescere, sicuramente per un azienda sana sarà più semplice la cessione.
http://www.missionline.it/blue-panorama-airlines-in-crescita/

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In Italia l' amministrazione straordinaria fà bene alle aziende, ad esempio Bluepanorama è riuscita a venire fuori dalla crisi e dopo due anni di A.S. oggi l' azienda è in bonis e l' ha acquistata UVET.
Speriamo che anche Alitalia dopo la A.S. torni a crescere, sicuramente per un azienda sana sarà più semplice la cessione.
http://www.missionline.it/blue-panorama-airlines-in-crescita/

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Dimmi un po'... Ma i debiti pregressi bpa li ha pagati?

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In Italia l' amministrazione straordinaria fà bene alle aziende, ad esempio Bluepanorama è riuscita a venire fuori dalla crisi e dopo due anni di A.S. oggi l' azienda è in bonis e l' ha acquistata UVET.
Speriamo che anche Alitalia dopo la A.S. torni a crescere, sicuramente per un azienda sana sarà più semplice la cessione.
http://www.missionline.it/blue-panorama-airlines-in-crescita/

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Anche se non è questa la pagina e andiamo OT, ma hai notizie sulla vendita di Blu Panorama che noi non abbiamo? Ci informi per favore ? Grazie.
 
Anche se non è questa la pagina e andiamo OT, ma hai notizie sulla vendita di Blu Panorama che noi non abbiamo? Ci informi per favore ? Grazie.
Il commissario di Bluepanorama ha fatto una società la BPA che ha integrato tutto ciò che c'era nella vecchia tranne i debiti, il maggior azionista della vecchia era Pecci. Questa nuova BPA senza debiti e che opera da più di un anno senza perdite è stata messa in vendita dall' A.D. che ricopriva anche l' incarico di Commissario nella vecchia Bluepanorama di Pecci, la UVET ha fatto un offerta e il commissario l' ha ceduta .
I soldi pagati dalla UVET per acquisire la nuova BPA andranno all' amministrazione straordinaria per pagare i debiti.
Questo è quello che avevo letto in un articolo dopo la cessione.
Patanè alla fiera di TTG ha parlato anche dell' acquisizione ma non sbilanciandosi troppo, da ciò che dicono alcuni colleghi BPA dovrebbero sostituire qualche aereo.
https://mobile.ttgitalia.com/storie..._patan_tra_blue_panorama_lufthansa_e_ryanair/

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Grazie chiaro.
Quindi immagino il sistema è applicato tale e quale a SN.
SN feedera su sé stessa sul suo network a Zaventem ed eventualmente a compagnie con le quali abbia stretto accordi.
Un BRU-MUC di SN invece non apporta pax in transito a voli LH in prosecuzione.

Una domanda, invece i voli americani di EW, o anche di SN, fanno parte della JV atlantica? O anche qui sono un "meccanismo" a parte?

Mi hai fatto una bella domanda. Non so risponderti al momento. Presumo che sia un meccanismo a parte, ma cercheró qualche informazione in piú in settimana.
 
Lufthansa Group would develop Rome Fiumicino into its fifth major European hub should it be successful in its bid to acquire parts of Alitalia (AZ, Rome Fiumicino). The group currently operates hubs at Frankfurt Int'l and Munich (for Lufthansa), Zurich (for Swiss), and Vienna (for Austrian Airlines).

Speaking during the presentation of the Group's 3Q17 financial results, the German carrier's chief executive Carsten Spohr also told journalists that low-cost carrier Eurowings (EW, Dusseldorf) may also assume Alitalia's Milan Linate and Milan Malpensa operations in such a scenario.

The Financial Times has meanwhile reported that Cerberus Capital Management has also approached Alitalia with a proposal to keep it operational but as an independent stand-alone carrier.

According to the report, Cerberus would be willing to invest between EUR100 and 400 million (USD116-464million) in Alitalia as part of a plan in which the Italian government would retain a stake in the airline alongside unions. Both would also participate in a profit-sharing scheme. The US private equity fund has previous experience in restructuring largescale operators having tended to Air Canada (AC, Montréal Trudeau) in the 2000s.

Despite this proposal, Cerberus has not entered a binding offer for Alitalia's assets. Thus far, only Lufthansa and easyJet (U2, London Luton) have openly confirmed submitting offers.

https://www.ch-aviation.com/portal/...tlines-plans-for-alitalia-hubs-post-take-over
 
Mi hai fatto una bella domanda. Non so risponderti al momento. Presumo che sia un meccanismo a parte, ma cercheró qualche informazione in piú in settimana.

Ho fatto una simulazione sul sito Brussels , tutti i voli BRU-MUC sono operati da LH e venduti in code-sharing , SN non vola su MUC
 
Stato
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