(ANSA) - ROMA, 7 ago - Senza una strategia sul network, anche perchè «le alleanze nazionali ed
internazionali appaiono poco più che chimere», spiegano i sindacati, non ci può essere una
programmazione razionale dei collegamenti e neanche una scelta sul rinnovo della flotta, a cui invece
l'Alitalia dovrebbe aver già pensato visto che il piano industriale indicava l'acquisto di nuovi aeromobili
dopo il pareggio di bilancio, previsto per la fine di quest'anno. Una flotta che ha grossi problemi di
manutenzione, anche ordinaria, sottolineano ancora i sindacati rilevando che l'incremento delle avarie
è esponenziale e che molte cancellazioni sono dovute anche alla mancanza di pezzi di ricambio di
base come le gomme.
Quanto ai conti, sottolineano i sindacati al ministro dell'Economia, l'azienda non potrà raggiungere il
pareggio di bilancio quest'anno: «i ricavi ristagnano e in valore assoluto segnano una flessione. La
produzione è priva di presidio e fortemente disallineata al suo interno (operazioni volo, manutenzione
handling) e con i costi stabili c'è un arretramento dei conti».
I rappresentanti dei lavoratori osservano anche che l'aviolinea è stata una delle prime, quest'anno, ad
approvare il bilancio 2005 mentre per la semestrale si sta attardando.
«Mentre le altre aziende hanno approvato la semestrale a metà luglio, l'Alitalia tarda nel tentativo del
management - affermano le organizzazioni - di ridurre le perdite previste con vendite straordinarie
come quella che intende fare per circa 130 milioni di euro dei terreni di Fiumicino, forse l'ultimo
gioiello di famiglia, dove era previsto di trasferire e sviluppare gli uffici della sede della Magliana, sede
venduta e per la quale viene pagato un affitto».(ANSA).
DR 07-AGO-06 20:47 NNN