Alitalia Loyalty (newco nata dallo scorporo Millemiglia)


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20 Giugno 2008
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In attesa di ulteriori news ......


Alitalia, soci a consulto sul capitale Al via l'operazione «Mille Miglia»

Il tema Alitalia arriva oggi su due tavoli: il comitato esecutivo della compagnia (dove siedono i rappresentanti dei soci insieme con presidente, i due vice e l'ad) deciderà come valorizzare il club MilleMiglia rendendolo un'azienda autonoma; mentre al Consiglio di Stato i giudici amministrativi decideranno definitivamente sulla legittimità del monopolio sulla tratta Linate-Fiumicino.

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I programmi fedeltà oggi sono asset importanti per tutte le compagnie aeree. Valgono in quanto banche dati e in quanto potenziali piattaforme di e-commerce. L'estensione dell'attività dal semplice biglietto-premio al supermercato virtuale, ha reso interessante, dal punto di vista economico, scorporare questi rami d'azienda creando società controllate. È quello che si appresta a varare oggi Alitalia. L'operazione ha principalmente lo scopo di far emergere un valore oggi inespresso, per poterlo contabilizzare tra gli attivi e riequilibrare quindi le poste patrimoniali; in parole più povere, è un modo, seppur contabile, per allontanare un aumento di capitale. Alitalia non inventa nulla: l'operazione l'hanno già fatta altre compagnie, in vari continenti (Qantas, Air Canada, Jet Airways, Gol). La più recente è quella di Air Berlin, che ha creato la società Topbonus limited della quale Etihad (azionista di minoranza di Air Berlin con il 29%) ha acquistato il 70%; l'operazione ha permesso alla compagnia tedesca in crisi di incassare 184 milioni, imputati al bilancio 2012.
Lo scorporo delle MilleMiglia Alitalia secondo alcuni potrebbe valere 400 milioni. Ma la stima dev'essere affidata a un perito indipendente. I dati del club che si conoscono indicano 4,8 milioni di soci (dei quali 1 milione residenti all'estero) e 56 partner; nel bilancio Alitalia 2012 il debito corrispondente alle miglia accumulate ammonta a 30 milioni di euro, ma con il 2013 il programma è ripartito da zero, facilitando anche l'operazione straordinaria di cui stiamo parlando. Ci si chiederà: come fa quello che era un debito di 30 milioni a diventare un business stimato (presumibilmente) 400 milioni? Quello che viene valorizzato è il marchio, il portafoglio clienti, il business potenziale. E poi, ovviamente, dipende tutto dalla perizia. Per Alitalia, oltre ai benefici di bilancio, vanno segnalati quelli commerciali. Poi c'è l'aspetto di capitale: la società può essere venduta, in tutto o in parte, come ha fatto Air Berlin.
Sempre oggi il Consiglio di Stato è chiamato a decidere se il treno sulla tratta Milano-Roma sia effettivamente il concorrente dell'aereo; se cioè, come sostiene Alitalia, la competizione esista già nonostante il monopolio delle tratte tra Fiumicino e Linate creatosi dopo l'integrazione tra Alitalia e Air One. Il Tar aveva già aperto la via della concorrenza, ed era stata individuata in EasyJet la compagnia concorrente, alla quale Alitalia avrebbe dovuto lasciare 7 slot da Linate; decisione poi sospesa proprio in attesa della pronuncia di oggi (che sarà resa nota entro 10 giorni). Secondo un'indagine Ispo l'84% degli italiani vuole la concorrenza aerea tra le due città. Un altro bel quesito è se gli slot da liberare eventualmente a Linate Alitalia riuscirà a farseli pagare, come spera l'ad Andrea Ragnetti, o se, com'è prassi, verranno restituiti all'autorità e da questa riassegnati gratuitamente.

fonte : ilgiornale
 
Re: Alitalia Loyalty

Come già detto il valore commerciale dei programmi di fidelizzazione non è facile da determinare.
Certo che l'operazione Air Berlin potrebbe ingolosire molte altre compagnie.
 
Re: Alitalia Loyalty

Come già detto il valore commerciale dei programmi di fidelizzazione non è facile da determinare.
Certo che l'operazione Air Berlin potrebbe ingolosire molte altre compagnie.

se il 70% del programma di fidelizzazione AB "vale" 184 mln di Euro mi viene da pensare che quello di AZ per tradizione ,storia e marchio possa valere davvero le cifre che stiamo leggendo in giro.
 
Re: Alitalia Loyalty

se il 70% del programma di fidelizzazione AB "vale" 184 mln di Euro mi viene da pensare che quello di AZ per tradizione ,storia e marchio possa valere davvero le cifre che stiamo leggendo in giro.
Infatti. Inoltre l'operazione AB dimostra che è un valore vero (cioè che qualcuno è disposto a cacciare il grano) e non un valore fittizio e meramente contabile. Da questo punto di vista direi che le prevedibili critiche aprioristiche possono essere facilmente essere tacitate.
 
mi sfugge la logica secondo cui una compagnia terza dovrebbe guadagnarci...alitalia da un tot di euro a miglio alla compagnia che detiene il programma?
 
Non posso che concordare sul fatto che il programma possa avere una sua valorizzazione autonoma.

Ma l'articolo sopra postato evidenzia chiaramente lo scopo dell'operazione: "far emergere un valore oggi inespresso, per poterlo contabilizzare tra gli attivi e riequilibrare quindi le poste patrimoniali; in parole più povere, è un modo, seppur contabile, per allontanare un aumento di capitale".

Tecnicamente, conferiscono il ramo di azienda "programma di fidelizzazione" in una società controllata, fanno emergere una bella plusvalenza e in questo modo fanno in modo che il patrimonio netto sia ad un livello sufficiente per evitare la ricapitalizzazione.

Fatemi fare il menagramo: anche Air Berlin ha fatto questa operazione in un periodo di forte tensione dei propri bilanci.

Cose simili le fanno le società calcistiche con i loro marchi: conferimenti oppure operazioni di lease back.
 
3-6 miliardi le miglia AZ in circolazione al 31/12 quindi (considerando una valutazione di tra 1 e 2 centesimi a punto).

Da cui un valore medio del conto miglia compreso tra 625 e 125 miglia.

Direi quindi che almeno 4/5 dei conti siano "dormienti"
 
Non posso che concordare sul fatto che il programma possa avere una sua valorizzazione autonoma.

Ma l'articolo sopra postato evidenzia chiaramente lo scopo dell'operazione: "far emergere un valore oggi inespresso, per poterlo contabilizzare tra gli attivi e riequilibrare quindi le poste patrimoniali; in parole più povere, è un modo, seppur contabile, per allontanare un aumento di capitale".

Tecnicamente, conferiscono il ramo di azienda "programma di fidelizzazione" in una società controllata, fanno emergere una bella plusvalenza e in questo modo fanno in modo che il patrimonio netto sia ad un livello sufficiente per evitare la ricapitalizzazione.

Fatemi fare il menagramo: anche Air Berlin ha fatto questa operazione in un periodo di forte tensione dei propri bilanci.

Cose simili le fanno le società calcistiche con i loro marchi: conferimenti oppure operazioni di lease back.
Mica tanto. AB ha preso soldi veri, la sua non è stata solo una operazione contabile.
AZ li prenderà? Chi può dirlo?
 
mi sfugge la logica secondo cui una compagnia terza dovrebbe guadagnarci...alitalia da un tot di euro a miglio alla compagnia che detiene il programma?
Ovviamente sì. Inoltre la società "MM", vende miglia a partner esterni (vedi Amex o Esselunga) e soprattutto spazi pubblicati a terzi. Alla fine se ben gestita dovrebbe essere una operazione con possibilità di ritorno economico.
 
Re: Alitalia Loyalty

Come già detto il valore commerciale dei programmi di fidelizzazione non è facile da determinare.
Certo che l'operazione Air Berlin potrebbe ingolosire molte altre compagnie.

Con un rapido calcolo ogni tesserato millemiglia vale per la compagnia 87€, dunque la valutazione per programmi come FlyingBlue, che conta all'attivo circa 24 milioni di aderenti, si tradurrebbe con una valutazione stimabile attorno ai 2,1 miliardi di euro, più o meno la valutazione della stessa AF.
Insomma si tratta di un'ottima operazione nel breve termine, ma nel lungo, considerato che la nuova edizione del programma prevede ancora l'accredito del 300% delle miglia in J, siamo sicuri che sia un'operazione sostenibile?
 
Mi permetterei di dire che è anche tecnicamente sconclusionato. Paragona l'operazione a quella di un privato che rivaluta la sua casa per ottenere un prestito dalle banche, dicendo che così non si aumenta il capitale.
Non è così, l'operazione prospettata aumenta eccome la dotazione patrimoniale di AZ, permettendo di evitare la ricapitalizzazione.

E' invece corretto che, se le quote della newco "Millemiglia" non vengono poi vendute a terzi, non c'è nessun effetto in termini di liquidità.
 
Il caso citato di Air Berlin che ha scorporato e venduto a EY il 70% del suo programma FF è da inquadrare nel periodo di forte crisi economica che ha attraversato il vettore che ha avuto forti perdite e intrapreso un duro piano di riduzione di rotte e flotta specie sul breve raggio europeo. In quest' ottica EY dopo essere già arrivata come cavaliere bianco in soccorso di AB acquisendo il 29% del capitale e portando liquidità fresca ha dovuto successivamente usare il mezzo di comprare il programma FF per poter apportare nuovamente mezzi freschi necessari ad AB senza aumentare ulteriormente la quota di capitale che superando il 30% avrebbe fatto scattare l'opa residuale obbligatoria sulla restante parte.

Nel caso di Alitalia questo scenario non si pone non essendo una società quotata e EY, AF o chiunque altro interessato alla compagnia può entrare direttamente nel capitale acquisendo fino al 49%. Quindi vedo veramente difficile trovare un possibile compratore per il programma FF. E se rimane solo uno scorporo non venduto e quindi una rivalutazione senza l'incasso effettivo di soldi, la liquidità di cassa rimane invariata e da molti mesi in costante discesa.
 
Interessante neanche tanto, è sempre lo stesso Dragoni che spara a zero su AZ dal 2008 (almeno). Ma cosa gli hanno fatto di cosi grave? Gli hanno negato un upgrade gratis in Magnifica?

Beh....per me è interessante...per altri no....il mondo è bello perchè ci sono opinioni diverse!