Alitalia, la trattativa minuto per minuto


Stato
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..forse qualche solone che pontifica sul forum farebbe bene a riflettere sul contenuto di questo articolo.
Al di là della questione del conflitto di interessi, si dice che la ipotetica cordata italiana ha avuto mesi e mesi e, al di là dei proclami, non ha prsentato nulla di concreto...
Aggiungo io che AP Holding alla fine della prima gara era rimasta l'unico concorrente e tutti (compresi i soloni del forum,che ovviamente al tempo lanciavano alti lai nei confronti del casereccio Toto che scalava la montagna, indebitata, az; devo fare una ricerca o abbiamo la memoria corta?) davano per scontato l'acuisto di Az. La cosa, tra l'altro, avrebbe dato non pochi vantaggi, politicamente parlando al governo, che (secondo quanto riferito ufficialmente dal ministro dell'economia in un'audizione alle camere sulla vicenda: vista l'ufficialità e visto che considero TPS una persona seria per me l'affermazione è vera: se qualcuno ha prove di segno contrario le tiri fuori, ma che siano prove, non meri flatus voci.. )rimase non poco sorpreso della decisione




ILSOLE24ORE.COM
Alitalia, la sortita di Berlusconi ripropone il conflitto d'interessi
di Orazio Carabini

21 MARZO 2008

Ci mancava solo Medialitalia. Già, perché come altro potrebbe chiamarsi un'Alitalia nell'orbita del gruppo Fininvest? Dopo Mediaset (televisione e cinema), Mediolanum ( servizi bancari e assicurativi) e persino Mediobanca, dove la finanziaria della famiglia Berlusconi è entrata timidamente con il 2%, la compagnia area non potrebbe che diventare Medialitalia. Come Telecom diventerebbe Mediacom se andasse in porto l'integrazione tra il gruppo telefonico e quello televisivo.

La sortita di Silvio Berlusconi sull'Alitalia ha qualcosa di surreale. Non tanto per la presa di distanze dalla soluzione Air France che è perfettamente comprensibile in chiave elettorale (anche se lo è meno se si ragiona in termini di "grane" per il prossimo Governo che sarà un Governo Berlusconi a dar retta ai sondaggi di questi giorni). E nemmeno per l'invocazione agli imprenditori a «scendere in campo» per difendere l'italianità della compagnia di bandiera. In fondo non è una novità. Peccato che da 15 mesi gli imprenditori italiani hanno la possibilità di farsi avanti e, a tutt'oggi, non l'hanno fatto. Ma quello che veramente lascia increduli è la riproposizione del conflitto d'interessi, in salsa familiare, come se niente fosse. «I miei figli non potrebbero sottrarsi, parteciperebbero al livello degli altri» alla cordata, ha detto Berlusconi martedì alla festa di compleanno dell'ex-ministro Roberto Maroni, dopo aver svelato che il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo avrebbe deliberato un sostegno al capocordata AirOne (cosa che puntualmente non si è verificata).

In qualche modo l'ex-presidente del Consiglio è coerente. «Il conflitto d'interessi ha detto il 27 febbraio scorso non esiste, perché da 14 anni non mi occupo più delle mie aziende che ho del tutto affidato ai miei figli ». E il sistema televisivo «è l'ultima delle preoccupazioni che un Governo dovrebbe avere, anche perché il duopolio non esiste più con l'arrivo della tv satellitare».
Tutto risolto, quindi. Il conflitto d'interessi, che per anni è stata la questione centrale della politica italiana, improvvisamente non esiste più. Anzi, Berlusconi (o la sua famiglia) diventa il taumaturgo del capitalismo italiano, il catalizzatore di reazioni vitali quando gli imprenditori sonnecchiano, la barriera insormontabile contro cui si infrangono le mire espansionistiche delle società straniere che vogliono conquistare l'Italia.

Eppure non è passato tanto tempo dalle polemiche sulla legge Gasparri che disciplina il settore televisivo, sugli incentivi ai decoder per il digitale terrestre (prodotti dal fratello di Berlusconi), sul decreto Maroni in materia previdenziale che, equiparando le polizze assicurative ai fondi pensione, avrebbe potuto favorire Mediolanum. E quando arrivò il Governo Prodi il disegno di legge Gentiloni che controriformava la Gasparri non era fatto per «distruggere Mediaset»?

Il conflitto d'interessi, purtroppo per tutti, esiste. Non c'è legge che possa limitarlo. Quella che porta il nome di Franco Frattini è una finzione e il centro-sinistra in sette anni di Governo non è riuscito a fare di meglio. Anzi, non è stato capace di fare alcunché. Detto questo, qualsiasi intervento non liberticida (quale invece sarebbe la non candidabilità di chi possiede grandi imprese o consistenti patrimoni) non risolverebbe il problema se gli ostacoli sono aggirabili passando per i figli, i fratelli o la moglie. Hanno fatto bene Marina e Pier Silvio Berlusconi, ieri, a premere sul padre perché rettificasse il tiro dicendo: «Non c'è interesse, ma se fosse necessario i miei figli non si tirerebbero indietro». Loro devono pensare a Mondadori e Madiaset, due società quotate che hanno anche azionisti di minoranza a cui rendere conto.

Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, amico e fan di Berlusconi, ha detto pochi giorni fa che Mediacom (Mediaset- Telecom) è «un'ipotesi di scuola perché la politica non ce la farebbe fare». Chissà che cosa succederebbe con MedialitaliaAirOne: il prestito ponte del Governo, i sussidi ai dipendenti licenziati, la decisione Antitrust sulla Roma-Milano, le compensazioni alla Sea. Un inizio da incubo per la nuova legislatura.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Citazione:Messaggio inserito da AJ

Scusa ma esistono dei forum appositi per parlare di politica, o no?
......
Ma parlare di AZ significa anche parlare di politica.
[:304][:304][:304]
Non ho capito come ci si possa ostinare nel continuare a dire che si può parlare di AZ senza parlare di politica.
Mah!!!! Il mondo è bello perchè è vario, veramente vario!
[:306]
 
Citazione:Messaggio inserito da Rennet

Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Citazione:Messaggio inserito da AJ

Scusa ma esistono dei forum appositi per parlare di politica, o no?
......
Ma parlare di AZ significa anche parlare di politica.
[:304][:304][:304]
Non ho capito come ci si possa ostinare nel continuare a dire che si può parlare di AZ senza parlare di politica.
Mah!!!! Il mondo è bello perchè è vario, veramente vario!
[:306]


Senti, ho già riposto che parlare di AZ vuol dire parlare di politica, ma quella mia risposta era riferita ad una postilla che entrava nel merito di contraddizioni di schieramento, peraltro abbastanza bipartisan in tema di trasporto aereo: ossia politica pura. Avevo già corretto il mio pensiero, se fosse risultato ambiguo. Se vuoi puoi rileggere i post vecchi
 
Citazione:Messaggio inserito da AJ
......

Senti, ho già riposto che parlare di AZ vuol dire parlare di politica, ma quella mia risposta era riferita ad una postilla che entrava nel merito di contraddizioni di schieramento, peraltro abbastanza bipartisan in tema di trasporto aereo: ossia politica pura. Avevo già corretto il mio pensiero, se fosse risultato ambiguo. Se vuoi puoi rileggere i post vecchi

Hai ragione, non avevo visto il tuo messaggio successivo, sorry.[:I]
Comunque il mio era un discorso del tutto generale.
[:306]
 
TG1 ore 17,00

Air one fa sapere che per formulare una nuova offerta sarebbero necessarie 3 settimane di " ricognizione " attuali conti AZ.

Veltroni: offerta entro 48 ore ( corriere della sera ).
 
Citazione:Messaggio inserito da bareise

TG1 ore 17,00

Air one fa sapere che per formulare una nuova offerta sarebbero necessarie 3 settimane di " ricognizione " attuali conti AZ.

Veltroni: offerta entro 48 ore ( corriere della sera ).

Ne deduco che, essendo oggi il 22 marzo, con 3 settimane si arriva a venerdì 11 aprile: io per domenica 13 avevo un impegno ma mi sfugge con cosa...
 
Roma, 21 mar. (Adnkronos) - "Per presentare una proposta vincolante e' essenziale effettuare una due diligence, ovvero una verifica sui dati e sullo stato di salute della Compagnia". E' quanto afferma Ap Holding in una nota, ricordando: "a dicembre abbiamo presentato un piano forte di risanamento e di rilancio per Alitalia, ma siamo stati esclusi dalla fase di due diligence che e' stata concessa, per tre mesi, solo ad Air France-Klm".
 
Citazione:Messaggio inserito da bareise

TG1 ore 17,00

Air one fa sapere che per formulare una nuova offerta sarebbero necessarie 3 settimane di " ricognizione " attuali conti AZ.

Per lo meno non si esclude il ritorno... Ricapitolando: il ministero vuole un'altra offerta subito, cosa che è impossibile non conoscendo i conti AZ (la richiesta del ministero e di veltroni è oltremodo l'antitesi del libero mercato...)... AP logicamente non può fare un'offerta in 48 ore, quindi si va al commissariamento e - forse - ad una nuova offerta tra 1 mese... Sempre che non venga scelta AF...
 
Ottima sintesi...

:D:DAd AF dovrebbero pensarci i sindacati martedì....
Ricordate le parole di Angeletti ( UIL ): " ben venga un offerta italiana"!!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da AJ



Per lo meno non si esclude il ritorno... Ricapitolando: il ministero vuole un'altra offerta subito, cosa che è impossibile non conoscendo i conti AZ (la richiesta del ministero e di veltroni è oltremodo l'antitesi del libero mercato...)... AP logicamente non può fare un'offerta in 48 ore, quindi si va al commissariamento e - forse - ad una nuova offerta tra 1 mese... Sempre che non venga scelta AF...

Le casse AZ ci potrebbero arrivare al 13 Aprile?

Se così fosse si potrebbero tenere i piedi in due staffe... AF con la scusa che un piano AP non possa esser migliore del suo potrebbe decidere di aspettare e così non dovrebbe trattare alcunchè con i sindacati, intanto AP e la cordata dovrebbe manifestarsi e produrre il piano alternativo.
Ma a questo punto il 13 sarebbe la dead line per qualunque piano, se AP non ne presentasse uno nettamente migliore consegnerebbe AZ ad AF alle condizioni attuali senza le possibili smussature sindacali dei prossimi 25 marzo e seguenti.
 
Citazione:Messaggio inserito da DANCRANE

Ne deduco che, essendo oggi il 22 marzo, con 3 settimane si arriva a venerdì 11 aprile: io per domenica 13 avevo un impegno ma mi sfugge con cosa...
Mi sa che anche uno dei nipoti di toto candidato con la Pdl avrà un impegno quella data.
vergogna! Pura strumentalizzazione elettorale!

alitalia fallita subito!
 
Faccio solo alcune considerazioni del tutto personali:
Che Alitalia non "stesse bene" lo sapeva il mondo intero. Non mi interessa sapere chi abbia colpe sulla situazione del vettore, è discussione ora inutile ai fini della sopravvivenza aziendale.
E' stata lanciata una prima "gara", che non ha avuto successo. Alla seconda hanno partecipato AF e AP, con modalità certamente diverse e degne di approfondimento, se vogliamo, E NESSUN ALTRO.
In entrambi gli schieramenti, c'era chi sponsorizzava AF e chi invece AP (fondamentalmente, ognuno andava a guardare il proprio bacino elettorale di riferimento, com'è normale che facciano i politici, visto che la politica è l'arte del consenso). Mi pare di avere sentito molte poche voci che facessero ragionamenti di natura industriale e non politica, che parlassero di numeri e non di princìpi astratti (non faccio nomi perchè non è importante).
La mia impressione è che questo gran polverone, se non ci fossero state di mezzo le elezioni, non ci sarebbe stato, o, almeno, non nei termini che sono davanti agli occhi di tutti. Probabilmente, avremmo avuto l'ennesima ondata di scioperi più o meno annunciati, ma sarebbe proseguita la trattativa, e probabilmente si sarebbe anche conclusa.
Da comune cittadino che fa il libero professionista e ragiona sui problemi e sui numeri ogni giorno, che ha certamente le proprie idee politiche (e sulla politica), mi domando solo se qualcuno stia seriamente pensando al problema economico/finanziario di un'azienda, e se tutto questo bailamme sia uscito fuori adesso solo perchè prima si mette l'azienda in condizione di prefallimento e poi si spunta il "prezzo" migliore (vedi, se vuoi, il caso di Ocean).
 
Ma queste cordate di imprenditori e banche italiane per quale motivo puntano ad aquisire una AZ agonizzante piuttosto che investire in un progetto aeronautico italiano alternativo?

Af si prende AZ e taglia voli e personale?? che AP venga supportata dalle cordate italiane e che le banche la finanzino così che assuma i dipendenti ex-AZ. non c'è bisogno di aspettare il 13 aprile, AP è italiana, l'orgoglio si salva, MXP non implode, tutto va avanti e si chiude questo teatrino indegno.
 
gianninozo5.jpg
 
Corriere della Sera

Il Cavaliere accelera: «Mi impegno io. O si fa Alitalia o si muore». Replica del leader del Pd: «Offerta italiana? Ben venga, si facciano avanti».

E i francesi rilanciano: «Accordo a breve, Spinetta tratterà»


[:303][:303]Credo che AF adesso abbia capito di avere le spalle scoperte .....
 
Non mi quadra una cosa: se Spinettà vuole concludere entro il 31 marzo altrimenti se ne va, se Prato dice che dopo quella data è il diluvio, se Uolter Veltroni dice che entro 48 ore l'altra proposta altrimenti non c'è tempo, perché allora sempre Spinettà dice di volere il consenso del prossimo Governo, che tecnicamente non entrerebbe in carica prima della fine di aprile ?
 
Giannino si conferma un ottimo giornalista, a mio parere....[:304]

Semplice: Spinetta vuole fare approvare il suo piano lacrime e sangue (magari fossero lacrime, sangue e sviluppo!) nel più breve tempo possibile cosicchè il prossimo governo abbia solo due opportunità: riconfermare AF oppure appoggiare il grounding...
 
Citazione:Messaggio inserito da FRL-RONCO


Ma queste cordate di imprenditori e banche italiane per quale motivo puntano ad aquisire una AZ agonizzante piuttosto che investire in un progetto aeronautico italiano alternativo?

Af si prende AZ e taglia voli e personale?? che AP venga supportata dalle cordate italiane e che le banche la finanzino così che assuma i dipendenti ex-AZ. non c'è bisogno di aspettare il 13 aprile, AP è italiana, l'orgoglio si salva, MXP non implode, tutto va avanti e si chiude questo teatrino indegno.

[:304]
Quoto tutto. Sarebbe la cosa migliore...però a quanto pare non ci sta pensando nessuno a questa eventualità!
 
Stato
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