Alitalia, la trattativa minuto per minuto


Stato
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:D:DATTENZIONE..........

AGI) - Roma, 25 mar. - La scadenza del 31 marzo per il negoziato Air France-Klm e sindacati e' stata chiesta da Alitalia per esigenze di liquidita' ma puo' essere rivista per dare piu' tempo ai sindacati. E' quanto avrebbe affermato il presidente del gruppo franco-olandese, Jean-Cyril Spinetta che, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, avrebbe manifestato la disponibilita' ad assumere, previo consenso sindacale, 180 piloti Alitalia. In tre anni, avrebbe detto Spinetta, 180 giovani piloti potrebbero passare da noi (nel gruppo franco-olandese) su base volontaria e avrebbero la possibilita' di fare carriera velocemente. Comunque cio' potra' avvenire solo con il consenso dei sindacati.


Contentino ANPAC???????
 
Dal Sole24Ore:

Malpensa perde anche l'Europa.
di Marco Morino

Gli imprenditori lombardi sono furibondi: «Ci sentiamo orfani», ripetono da settimane. Orfani di Malpensa e dell'Alitalia. Tra quattro giorni, la compagnia guidata da Maurizio Prato darà il via al grande esodo dall'hub lombardo. Con l'entrata in vigore dell'orario estivo, i voli settimanali effettuati da Alitalia su Malpensa passeranno dagli attuali 1.238 a 352 (-886 collegamenti settimanali). I voli medi giornalieri operati da Alitalia su Malpensa scenderanno da 177 a 50: il 72% in meno.
«Siamo preoccupati – dicono gli imprenditori – perché non verranno cancellate da Alitalia le sole destinazioni a lungo raggio, ma anche moltissimi collegamenti con le principali capitali europee e numerose città del Mezzogiorno». Il nuovo piano dei voli Alitalia da Malpensa cancella dal tabellone degli arrivi e delle partenze destinazioni notissime e superfrequentate dagli uomini d'affari milanesi e lombardi. Qualche esempio: i 21 collegamenti settimanali effettuati da Alitalia con Londra spariranno di colpo; stessa sorte subiranno i voli con Francoforte, Atene, Barcellona, Berlino, Madrid, Lione, Lisbona e Zurigo. A partire dal 30 marzo sarà ancora possibile raggiungere queste destinazioni partendo da Malpensa, ma bisognerà rivolgersi ad altre compagnie (per Londra è operativa la British Airways, per Francoforte la Lufthansa e così via).
Per nove destinazioni europee (tra cui Stoccolma, Zagabria, Timisoara e Minsk), invece, non sarà possibile rivolgersi ad altri vettori perché risultano servite esclusivamente da Alitalia. Poi c'è un nutrito gruppo di città, tra cui Amsterdam, Bruxelles, Mosca, Parigi, San Pietroburgo, Monaco, Vienna, che subiranno una forte riduzione del numero di voli settimanali offerti da Alitalia. Due esempi: i voli settimanali con Parigi Charles De Gaulle passeranno da 28 a 14 (-14); quelli con Amsterdam da 21 a sette (-14).

È bene precisare che sarà comunque possibile raggiungere tutte le principali capitali europee, con voli Alitalia e di altre compagnie, partendo dall'aeroporto di Milano Linate. Anzi proprio a Linate il nuovo orario di Alitalia prevede un potenziamento dei collegamenti: le frequenze settimanali sullo scalo cittadino passano infatti da 420 a 499 (+79). In particolare, utilizzando il code sharing Volare, Alitalia recupererà su Linate le tratte verso Lamezia Terme, Brindisi, Bari, Palermo, Napoli e Cagliari, aggiungendovi le rotte europee Madrid, Barcellona, Francoforte, Amsterdam, Bruxelles e Londra per un totale di 12 voli giornalieri in più. Inoltre, il sabato verranno operate due nuove rotte su Pantelleria e Lampedusa (si veda quanto anticipato dal Sole 24 Ore del 13 marzo).
Tra le destinazioni intercontinentali, il quadro non riserva sorprese rispetto alle anticipazioni delle scorse settimane: dal 30 marzo saranno cancellati i voli di Alitalia con la Cina (Shanghai); l'India (Mumbai, Delhi); con alcune destinazioni Nord americane (Boston, Chicago) e Sud americane (Buenos Aires). Cancellati anche i collegamenti con Osaka Kansai, mentre i voli su Tokio passeranno da sette a tre la settimana. Per 11 destinazioni intercontinentali, servite solo da Alitalia, i passeggeri lombardi saranno costretti a fare scalo in altri hub – Roma, Francoforte, Parigi, Londra – per raggiungere la meta. Tra queste destinazioni ci sono anche Boston, Buenos Aires, Chicago, Delhi, Miami, Mumbai, Toronto. Infine la scure di Alitalia si abbatterà anche sui voli nazionali, con una forte diminuzione delle frequenze verso tutte le città del Centro-Sud, Roma compresa.
Un quadro desolante, reso più cupo dalla crisi occupazionale. Domenica 30 marzo scatterà la cassa integrazione per i dipendenti della Sea: il provvedimento, che interesserà a rotazione 900 lavoratori, si protrarrà per 24 mesi. La Sea stima una perdita economica di 70 milioni di euro all'anno a causa della cancellazione dei voli decisa da Alitalia. Ma anche l'indotto è destinato a subire forti contraccolpi dal disimpegno della compagnia pubblica e dal declassamento dell'hub. Secondo stime della Regione Lombardia i posti a rischio sarebbero almeno 7.500. E per molti di questi lavoratori non ci sarebbe neppure il paracadute offerto dagli ammortizzatori sociali. Pier Luigi Bersani, ministro dello Sviluppo economico, propone la sua ricetta per rilanciare Malpensa: «Malpensa – dice Bersani durante il suo giro elettorale a Piacenza – è un problema molto serio, che però si può risolvere. Serve un tavolo di transizione in cui Governo, forze sociali, enti locali discutano delle traiettorie future dello scalo. Vogliamo insistere sull'hub? Allora – continua Bersani – occorre riconsiderare il sistema voli di tutto il nord Italia, ma se, come mi pare più ragionevole, si ammette che il sistema aeroportuale è strutturato su più poli in varie regioni, allora lavoriamo assieme per dare a Malpensa la prospettiva di grande aeroporto, con funzioni importanti come cargo e intercontinentali. Mentre Alitalia abbassa i voli su Malpensa, li aumenta su Linate, segno che il sistema è molto dinamico».

Io mi domando, AP non farebbe bene ad aggiungere queste tratte da MXP al suo network: Stoccolma, Zagabria, Timisoara e Minsk? Quelle operate originariamente solo da AZ...
Credo che con l'arrivo di nuovi 320 siano tratte fattibili, no?
 
Citazione:Messaggio inserito da billypaul


Io mi domando, AP non farebbe bene ad aggiungere queste tratte da MXP al suo network: Stoccolma, Zagabria, Timisoara e Minsk? Quelle operate originariamente solo da AZ...
Credo che con l'arrivo di nuovi 320 siano tratte fattibili, no?

Zagabria, Timisoara e Minsk con il CRJ sarebbero fattibili ma con i bilaterali (ci sono dei bilaterali monodesignatari o è tutto libero?)
La Stoccolma di AZ, come anche la CPH, è per me ancora un mistero, erano operate direttamente poi furono appaltate a ZS poi non più operate poi riprese poi abbandonate, ma come andavano? a rigor di logica essendo due capitali dovrebbero garantire un buon load factor... qualche notizia in più??
 
Ieri un 'articolo del Wall Street Journal ,certo non di SX e certo non amico dei francesi di AF (anzi il contrario),descriveva una realtà , quella italiana , con la consueta precisione e lucidità .

Essendo giornalismo anglosassone non aveva bersagli da colpire ma era sostanzialemnte descrittivo della situazione .
Chi purtroppo è rimasto impigliato in questa rete descrittiva è il nostro benamato Berlusconi .
Sembra , per il wall street journal , che Berlusconi sia l'ultima persona seria e affidabile che possa ora ,un mese prima delle elezioni in Italia , presentare un'offerta per AZ .
Riconducendo a lui e ai suoi dirigenti le responasabilità dell'ultimo periodo AZ .
Quello della catastrofe per interci .

Questo la dice lunga di come ci vedono all'estero .

E comunque siamo ancora in attesa che dopo i propositi iniziali faccia una reale offerta .
Ci faccia sapere .
 
Lucidita' un par di balle.... in quell'articolo si da tutta la colpa al penultimo governo e niente all'ultimo. Stravagante.

Inoltre secondo loro sarebbe a favore del libero mercato vendere una azienda statale ad un'altra azienda statale di uno stato diverso, e impedire che ci siano altre offerte e vendere anche diritti esclusivi, prezzi politici negli apt, divieti alla concorrenza ecc.. ecc..?

Quell'articolo e' talmente biased che deve averlo scritto o ispirato qualcuno che ha interessi.

Cui prodest?

Ce ne sono tanti, anche dalle parti di Wall Steet.... Tiro a indovinare, ad esempio qualcuno di Lehman Brothers, magari un certo Mengozzi... (e' solo un esempio di qualcuno a cui conviene).
 
forse l'intento di berlusconi con la storiella della cordata era più quello di spingere air france a migliorare la propria proposta

Berlusconi: "Dopo il mio appello Air France ha cambiato posizione"
Il leader del Pdl Silvio Berlusconi: "Non ho elementi per valutare la
controproposta di Air France in profondità, però registro di aver ottenuto dei successi: dopo il mio appello agli imprenditori italiani a tirar fuori l'orgoglio e a non perdere il controllo della compagnia di bandiera. Air France ha cambiato posizione sul mantenimento dei colori e della bandiera della compagnia".

Fini: "Non essenziale la nazionalizzazione di Alitalia"
Fini ribadisce di non credere che "sia essenziale la 'nazionalizzazione' di Alitalia. Certo - sottolinea - è importante che resti il 'brand' di Alitalia sulle fusoliere degli aerei; ma quello che deve essere veramente garantito sono il piano industriale, la qualità dei servizi, il potenziamento della flotta e che non ci siano quei settemila esuberi temuti in un primo momento da Bonanni".

Fini: "Importante dispobibilità di Air France"
Analoga a quella di Bonanni la posizione del leader di An Gianfranco Fini: "E' importante che Air France abbia espresso disponibilità a rivedere la propria posizione iniziale giudicata in modo negativo da sindacati e Confindustria. Non comprendo perchè, in una fase in cui tutto si muove solo il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa resti fermo sulla data limite del 31 marzo".
 
Sicuramente SB in questo modo ha trovato un'ottima strategia win-win.

In questo modo potra' dire che qualunque concessione dei Francesi sara' merito suo.

I fatti pero' sono che non c'e' un merito di SB ma bensi' un demerito da parte di chi ha gestito finora la vicenda, perche' anche nel peggiore dei casi l'offerta di AP andava tenuta viva, almeno formalmente, per tutte le fasi della trattativa... Anche se veramente non fosse stata affidabile, comunque non si contratta' cosi'....se si vuole fare l'interesse di chi vende e non l'interesse di chi compra.
 
Citazione:Messaggio inserito da indaco1

Sicuramente SB in questo modo ha trovato un'ottima strategia win-win.

In questo modo potra' dire che qualunque concessione dei Francesi sara' merito suo.

I fatti pero' sono che non c'e' un merito di SB ma bensi' un demerito da parte di chi ha gestito finora la vicenda, perche' anche nel peggiore dei casi l'offerta di AP andava tenuta viva, almeno formalmente, per tutte le fasi della trattativa... Anche se veramente non fosse stata affidabile, comunque non si contratta' cosi'....se si vuole fare l'interesse di chi vende e non l'interesse di chi compra.

non riesco a capire se anche le posizioni del pdl si stiano iniziando ad ammorbire verso air france così come quelle di spinetta verso az
 
Citazione:Messaggio inserito da Luca Cordero

Ieri un 'articolo del Wall Street Journal ,certo non di SX e certo non amico dei francesi di AF (anzi il contrario),descriveva una realtà , quella italiana , con la consueta precisione e lucidità .

Essendo giornalismo anglosassone non aveva bersagli da colpire ma era sostanzialemnte descrittivo della situazione .
...
L'ancora più critico FT sostiene da circa una settimana che l'offerta AF l'abbia fatta più per non farla accettare che per arrivare fino in fondo.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da Luca Cordero

Ieri un 'articolo del Wall Street Journal ,certo non di SX e certo non amico dei francesi di AF (anzi il contrario),descriveva una realtà , quella italiana , con la consueta precisione e lucidità .

Essendo giornalismo anglosassone non aveva bersagli da colpire ma era sostanzialemnte descrittivo della situazione .
...
L'ancora più critico FT sostiene da circa una settimana che l'offerta AF l'abbia fatta più per non farla accettare che per arrivare fino in fondo.

Esattamente, l'abbiamo detto anche sul forum che l'offerta è stat fatta per farsi dire di no ma....non sono stati fatti i conti con la coglionaggine italica!
 
Citazione:I fatti pero' sono che non c'e' un merito di SB ma bensi' un demerito da parte di chi ha gestito finora la vicenda, perche' anche nel peggiore dei casi l'offerta di AP andava tenuta viva, almeno formalmente, per tutte le fasi della trattativa... Anche se veramente non fosse stata affidabile, comunque non si contratta' cosi'....se si vuole fare l'interesse di chi vende e non l'interesse di chi compra.

beh....in campagna elettorale SB può usare quest'argomento CONTRO la parte che ha gestito la vendita....dal suo punto di vista manda un messaggio vincente....
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

Citazione:Messaggio inserito da indaco1

Sicuramente SB in questo modo ha trovato un'ottima strategia win-win.

In questo modo potra' dire che qualunque concessione dei Francesi sara' merito suo.

I fatti pero' sono che non c'e' un merito di SB ma bensi' un demerito da parte di chi ha gestito finora la vicenda, perche' anche nel peggiore dei casi l'offerta di AP andava tenuta viva, almeno formalmente, per tutte le fasi della trattativa... Anche se veramente non fosse stata affidabile, comunque non si contratta' cosi'....se si vuole fare l'interesse di chi vende e non l'interesse di chi compra.

non riesco a capire se anche le posizioni del pdl si stiano iniziando ad ammorbire verso air france così come quelle di spinetta verso az

Secondo me le posizioni in larghi strati del pdl, come del pd, siano meno distanti di quello che sembra.

L'interesse italiano, e quello dei due apt presi singolarmente, secondo me e' avere diciamo star prevalentemente a MXP ma anche un po' di sky e un po' di altri.... e viceversa a FCO.

E ottenere il massimo da AF, sia per le garanzie di sviluppo di AZ, sia per gli esuberi, sia per chi si accolla i costi e che si scordino politiche protezionistiche negli apt che non presidiano e a cui non danno offerta.

Per ottenere il meglio in una trattativa la strada maesta e' sempre quella di avere, in qualunque momento, una alternativa.

Vale per la vendita di AZ, ma varra' anche in futuro per l'offerta ai cittadini italiani, per lo sviluppo dei singoli apt.

E chissenefrega chi ha qualche mln in piu' di pax.

Il fatto e' che parrebbe proprio che non sia stato fatto l'interesse dei cittadini italiani ne' del nord ne' del sud, ne' l'interesse dei dipendenti AZ.

E secondo me ditro le quinte anche nel pd sono incaxxatissimi per il casino che gli hanno combinato, tra l'altro durante la campagna elettrorale, mettendo SB nelle condizioni di giocare al gatto e al topo.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce
L'ancora più critico FT sostiene da circa una settimana che l'offerta AF l'abbia fatta più per non farla accettare che per arrivare fino in fondo.

infatti ne stanno preparando una più morbida...
si vede che vogliono proprio farsi dire di no..
e meno male che dicevano che il piano non poteva cambiare....
 
Ma anche se le parti (sindacati e AFKL) trovasero un accordo c'è sempre il ricorso SEA.
Il Ministero non può manlevare e AF non pagherà un cent alla SEA.
Mi sa che siamo sempre al punto di partenza...
 
Citazione:Messaggio inserito da Alx7473

Ma anche se le parti (sindacati e AFKL) trovasero un accordo c'è sempre il ricorso SEA.
Il Ministero non può manlevare e AF non pagherà un cent alla SEA.
Mi sa che siamo sempre al punto di partenza...

ritengo che prima si voglia l'accordo con i sindacati,ottenuto quello si procederà agli altri paletti

le cose sono due o spinetta ha avuto garanzie di intervento sul problema della causa da parte del governo oppure viene a roma a trattare,modifica le proposte,solo perchè non ha di meglio da fare e magari il clima invernale(nonostante il calendario) di cdg gli piace poco

questa è un ANSA del 20 marzo,leggi cosa dice a proposito di proposta transattiva

(ANSA) - MILANO, 20 MAR - 'Un abbandono tout court della causa non e' pensabile e immaginabile'. Lo dice il presidente della Sea Giuseppe Bonomi, al termine del cda. 'Se ci dovesse pervenire - spiega - ma allo stato non e' pervenuta, una proposta transattiva, la valuteremo. Siamo persone ragionevoli. L'azione giudiziale promossa contro Alitalia e' un atto dovuto a tutela dell'integrita' dell'azienda, dei lavoratori e degli azionisti'. Dal Cda pieno sostegno al presidente e amministratore delegato.
 
Gli unici soggetti che possono transare sono AZ e/o AF che poi sarebbe la stessa cosa una volta acquistata.
Se AF paga (tutto può essere, anche se ha dichiarato che non vuole) il boccone non è più a buon mercato[:301]
 
Citazione:Messaggio inserito da Alx7473

Gli unici soggetti che possono transare sono AZ e/o AF che poi sarebbe la stessa cosa una volta acquistata.
Se AF paga (tutto può essere, anche se ha dichiarato che non vuole) il boccone non è più a buon mercato[:301]
vabbè allora spinetta sta perdendo tempo se tanto è tutto inutile[:308]

ricordiamoci che alla sea il fallimento di az non giova a nulla infatti la prima cosa che vengono bloccati sono i creditori,i quali a loro volta vengono prima dei contenziosi
se sea vuol prendere qualcosa tipo bilaterali e compensazioni gli conviene trattate sennò perde az e pure i la speranza di avere i soldi[:308]
 
Da DAGOSPIA (Mi sembra interessante)
CHE BLUFF! LA CORDATA ITALICA? UNA BERLUSCONATA SBOCCIATA ALLA FESTA DI MARONI
LA VERA IPOTESI CHE INTERESSA A SILVIO CON LE ALI? COMMISSARIAMENTO CONGELA-DEBITI
DOPODICHÉ SPUNTERÀ LA CORDATA TRICOLORE - ANDREA MONORCHIO SARÀ COMMISSARIO?

Nelle scuole e nei libri di management si parlerà per anni di Alitalia e la telenovela che ha rotto gli sbadigli elettorali sarà studiata come una “case history” memorabile.

In realtà sarebbe più appropriato parlare di “bluff history” cioè di una colossale sceneggiata in cui gli attori principali stanno giocando con cinismo una partita prevalentemente propagandistica. Ad eccezione del povero Maurizio Prato che con le sue occhiaie nere non riesce più a raccapezzarsi, gli altri protagonisti della vicenda Alitalia si comportano in modo ambiguo e confuso.


Jean Cyril Spinetta
Questo vale per tutti, a cominciare da quel Cyril Spinetta che ha dichiarato ieri di non voler perdere la grande sfida, ma deve tener conto anche lui della politica. Il presidente di AirFrance non è un imprenditore privato, ma un prodotto dell’alta burocrazia francese che dopo la laurea all’Ena (Ecole Nazionale d’Amministration) ha assunto incarichi pubblici e deve rispondere dei suoi atti al suo governo.

In questi giorni Spinetta ha tenuto il telefono aperto con Parigi dove si trova Jean-Louis Borloo, il politico francese che Sarkozy ha nominato nel giugno dell’anno scorso ministro con la delega sull’energia e sui trasporti. Ed è illusorio pensare che il manager francese possa muoversi sul suolo italiano senza tener conto dello stretto legame con l’Eliseo.

Di questo legame deve tener conto Spinetta che ha abbandonato gli ultimatum ai sindacati, e sa benissimo che il marito di Carla Bruni è in sintonia politica con Silvio Berlusconi.
Quest’ultimo sta giocando le sue carte su due binari. Il primo è squisitamente politico e registra già un successo vistoso nel momento in cui è riuscito a buttare tra i piedi di WalterEgo Veltroni la difesa della patria al grido: “Alitalia o si muore!”. Anche se D’Alema ha definito ieri questa politica degna del peggior populismo sudamericano, il Cavaliere un successo l’ha già ottenuto con una mossa superficiale e geniale che è nata come al solito nel segno dell’improvvisazione.

Questa volta l’occasione è stata il compleanno di Roberto Maroni che otto giorni fa ha riunito in un locale del centro di Roma, in piazza S.Andrea della Valle, un gruppo di amici per celebrare il suo anniversario. Oltre a un uovo di Pasqua di 10 kg confezionato con i colori del Milan che quella sera ha perso contro la Sampdoria, erano presenti il parroco di campagna, Maurizio Beretta, Enrico Mentana, Maria Grazia Cucinotta e a sorpresa anche il cantante Edoardo Bennato.


Roberto Maroni
© Foto U.Pizzi
All’improvviso è arrivato Berlusconi che a fine serata è stato messo in un angolo da Maroni e Calderoli che gli hanno bombardato la testa con i lamenti su Malpensa e i voti del Nord. A questo punto Berlusconi si è fatto due conti, e come tutti i miliardari che non hanno molto da perdere anche quando dicono enormi boutades (così accadeva anche per l’Avvocato Agnelli, campione sublime di banalità), l’uomo di Arcore ha tirato fuori la storia della cordata pronta ad acquistare Alitalia.

A distanza di otto giorni si può dire tranquillamente che la “case history” è diventata una “bluff history” perché di quella cordata non c’è traccia. Tutti sanno che in questo momento due fedelissimi del Cavaliere stanno cercando i capitani coraggiosi disposti a cacciare i quattrini dentro la Compagnia della Magliana. Sono Gianni Letta e Bruno Ermolli, quest’ultimo fregiato dall’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano e da un curriculum di superconsulente che gli consente di alzare il telefono e dialogare con i poteri forti.



Al Gran Ciambellano di Goldman Sachs, Gianni Letta, tocca il compito di fare le prime mosse per sondare le disponibilità e per far capire agli imprenditori i vantaggi politici che potrebbero derivare dalla loro partecipazione alla cordata. Poi a ruota arrivano le telefonate di Ermolli, il varesino presidente di Sin&rgetica, che cerca di stringere le funi della cordata, ma che finora ha avuto soltanto la disponibilità di Totuccio Ligresti, Ennio Doris, oltre al tiepido assenso di Gilberto Benetton e di don Vito Gamberale. Gli altri nomi che sono apparsi sui giornali fanno semplicemente ridere; si è parlato di un imprenditore alberghiero semisconosciuto e dell’Opera Romana Pellegrinaggi, mentre Claudio Lotito ha colto l’occasione per un lampo di pubblicità.

In questo scenario le banche stanno a guardare, e anche se ieri Berlusconi ha insistito sulla disponibilità di BancaIntesa, sa benissimo che nel tempio di Abramo-Bazoli è stata messa della zavorra pesante sotto la poltrona di Corradino Passera, il numero due innamorato di AirOne (ormai lasciata al suo destino).


Corrado Passera
© Foto U.Pizzi
Al Cavaliere non importa nulla del risultato di questi sondaggi con i capitani coraggiosi e senza quattrini, tantomeno lo ferisce l’accusa del “Wall Street Journal” che ieri lo ha tacciato di corporativismo. Ciò che gli interessa è giocare la carta Alitalia sul piano politico guadagnando tempo per scompaginare il fronte avversario. Con una sola mossa è riuscito a far risorgere durante la Pasqua il fantasma di Romano Prodi che è ritornato sulla croce mentre il peggior ministro del suo governo, Alessandro Bianchi, lo tradiva con un pugno di 30 parole.

Per il Cavaliere di Arcore la parola d’ordine è “guadagnare tempo” per portare avanti la strategia parallela, quella che lo vedrà interloquire da una parte con l’amico Sarkozy e dall’altra con i capitani coraggiosi senza quattrini e con le banche cariche dei debiti Alitalia.

In questa prospettiva, dove molti attori (a cominciare da Spinetta e Padoa-Scoppia) si trovano davanti a enormi difficoltà, comincia ad affacciarsi quella che forse è la vera ipotesi che interessa Berlusconi. Stiamo parlando del commissariamento di Alitalia, cioè dell’ammissione ai benefici della legge Marzano che nel novembre 2004 sono stati concessi alla compagnia aerea Volare. La strada del commissariamento ha delle tappe precise che passano attraverso la nomina di un commissario da parte del ministro dello Sviluppo Economico (Tremonti?) che avrà 15 giorni di tempo per dichiarare l’insolvenza. Il commissario congela i crediti delle banche e redige un piano di risanamento che nell’arco di due anni può contemplare la cessione di singoli asset dell’azienda.

Questa ipotesi non è affatto peregrina. Basta leggere a questo proposito ciò che scrive oggi sulla “Stampa” l’economista-fighetto della Bocconi, Tito Boeri, che dice: “anche lo scenario in cui la cordata italiana non si rivelasse un bluff è, infatti, terrificante…potrebbero anche portarsela via dopo che un commissario straordinario ha fatto il lavoro sporco di tagliare drasticamente la flotta e il personale. Strapperebbero l’impegno al governo a concedere alla Compagnia ogni nuovo diritto di traffico, alla faccia della concorrenza e i contribuenti italiani saranno gli unici veri salvatori”.


Andrea Monorchio
© Foto U.Pizzi
Spiazzare gli avversari, tenere d’occhio l’amico Sarkozy, guadagnare tempo: è questa in sintesi la strategia del Cavaliere, improvvisata durante una festa di compleanno davanti a un uovo di Pasqua di 10 kg e alle forme vistose della Cucinotta. E già corre il nome del commissario straordinario che dovrebbe portare avanti l’operazione che darebbe fiato ai capitani coraggiosi e metterebbe in mora le banche creditrici.

A Dagospia risulta che nelle ultime ore ha preso a circolare con insistenza il nome di Andrea Monorchio, l’economista calabrese 69enne che da oltre 40 anni conosce la finanza pubblica. Monorchio è stato per 13 anni Ragioniere Generale dello Stato e appartiene a quella casta di alti burocrati, legati da solidarietà palesi e occulte, che considerano l’impegno nella cosa pubblica come un servizio. Deve le sue fortune soprattutto a Guido Carli che lo volle a capo dei conti pubblici nell’89 durante il sesto governo Andreotti, ma la sua competenza gli è stata riconosciuta sia da D’Alema che da Giulietto Tremonti.
La “case history” di Alitalia potrebbe finire nelle sue mani
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

Citazione:Messaggio inserito da Alx7473

Gli unici soggetti che possono transare sono AZ e/o AF che poi sarebbe la stessa cosa una volta acquistata.
Se AF paga (tutto può essere, anche se ha dichiarato che non vuole) il boccone non è più a buon mercato[:301]
vabbè allora spinetta sta perdendo tempo se tanto è tutto inutile[:308]

ricordiamoci che alla sea il fallimento di az non giova a nulla infatti la prima cosa che vengono bloccati sono i creditori,i quali a loro volta vengono prima dei contenziosi
se sea vuol prendere qualcosa tipo bilaterali e compensazioni gli conviene trattate sennò perde az e pure i la speranza di avere i soldi[:308]

A SEA il fallimento non conviene in parte, vero che rischia di vedere sparire i crediti ma per quanto riguarda i bilaterali il discorso si aprirebbe di colpo...e secondo te qual'è ora il vero interesse di SEA?
A mio modesto parere tutto si gioca sui bilaterali
 
Stato
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