Alitalia, la grande fuga dei piloti...


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8 Maggio 2006
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GRANDE RICHIESTA COMANDANTI DALL’ESTERO (di Stefania De Francesco)
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Manovre in corso da parte di centinaia di piloti che preparano la fuga
dall’Alitalia, intravedendo solo prospettive di riduzione dell’attività. Ma il premier, Romano Prodi, ha
assicurato oggi di volere «un azionista stabile e di lungo periodo» e che «non è vero» che non c’è un
grande interesse per compagnia. La cessione del pacchetto del Tesoro avverrà «a breve. Non guardo
allo straniero. A gestire Alitalia voglio una società forte».
Con contratti in scadenza a fine anno ma già disdettati dall’azienda e l’indisponibilità a rinnovarli al
ribasso, gli accordi di categoria anch’essi in via di azzeramento, condizioni di lavoro che non consentono
ulteriori margini di sacrificio e una situazione ormai al collasso della compagnia, comandanti e co-piloti
hanno avviato colloqui di selezione con altri vettori, europei ma anche mediorientali e asiatici.
Da Air France a Lufthansa, a Emirates, a Eithiad, a Cathay Pacific, a Air Ocean Cargo, solo per
citarne alcune, le grandi compagnie aeree sono nel mirino dei piloti italiani, non solo perchè offrono
migliori condizioni di lavoro e, magari, prospettive di carriera più più facili ma anche perchè prevedono
un grande sviluppo del trasporto aereo al contrario di Alitalia che intende contrarre l’attività. «Cina, India
e Africa - spiega il presidente del’Unione piloti, Massimo Notaro - prevedono un incremento dell’attività
fra il 14 e il 16% l’anno per i prossimi dieci anni e la necessità di tremila piloti l’anno mentre nel resto del
mondo l’incremento è stimato fra il 4 e il 6%».
«La disdetta dei contratti fatta dal management dell’Alitalia è lecita ma inusuale - osserva - ed è la
prima volta che un’azienda aeronautica italiana la fa. Accanto a questa, c’è anche la disdetta degli
accordi sindacali che è anomala, paradossale, è una forzatura incomprensibile.
L’Alitalia vorrebbe equiparare i nostri contratti a quelli delle compagnie del terzo mondo non a quelle
europee di riferimento come Air France-Klm, Lufthansa, British Airways, Iberia. Da sempre - rileva
Notaro - siamo sotto i livelli degli altri grandi vettori, dal 30 al 60%, e lavoriamo di più e non credo affatto
che la nostra azienda intenda aumentarci lo stipendio del 30-40%. Ovviamente, come sindacato, non
penso certo di chiedere aumenti viste le attuali condizioni in cui versa la compagnia. Con l’azzeramento
degli accordi - spiega Notaro - un co-pilota dell’Alitalia che ha fatto dieci anni di attività ha la prospettiva
di diventare primo ufficiale dopo almeno 14-15 anni mentre nella maggior parte delle altre compagnie si
ha la possibilità di avanzare di grado in un arco di tempo fra un anno e mezzo e quattro anni. Peraltro -
sottolinea il comandante - la professionalità dei piloti italiani è riconosciuta in tutto il mondo e già una
quarantina di piloti è già approdata in altre compagnie».
Notaro ricorda che in Alitalia ci sono circa 2.230 piloti (dato al 30 giugno scorso) e rileva che in caso di
una «nostra fuga corposa, la compagnia perderebbe la possibilità di sopravvivere e, ovviamente tanto
meno, di svilupparsi considerando anche che Alitalia è in grado di addestrare al massimo 150-200 piloti
l’anno».
Fra le migliori condizioni di lavoro offerte dalle altre grandi compagnie straniere, il presidente dell’Up
ricorda il «bidding system», cioè «una turnazione automatica di impiego per i piloti a seconda delle
proprie preferenze. Per esempio, ciascun pilota indica quali destinazioni e turni gradisce e tutti i dati
vengono immessi in un computer che trova la soluzione migliore sino alla soddisfazione totale. Circa 18
anni fa Alitalia prestò dei piloti ad Air France, che già applicava questo metodo. In Alitalia ci provano da
almeno dodici anni senza esserci mai riusciti».(ANSA).

DR 29-SET-07 18:02 NNN
 
Quello che mi da' da pensare, I-FORD, e che ho avuto la sorpresa di vedere piu' di un nome, tra coloro che dovranno venire a fare le selezioni, appartenente a chi in cio' che fa, in bene o in male, dovrebbe crederci piu' di tutti, e cioe' qualche appartenente ai sindacati nazionali.
Cosa fanno? Mentre sobillano la gente a non cedere preparano la fuga?
 
"Scappano" in Africa, in Australia.... In mezzo mondo! Ma a Malpensa no...

@jtstram: questi signori hanno già per caso rivendicato il mustgo AbuDabi Fiumicino??
 
Credo che la professionalità dei piloti sia una delle poche cose buone che rimaneva nel brand Alitalia e se ora pure loro cominciano a far valigia c'è da preoccuparsi: non vorrei che i più bravi e meritevoli emigrino all'estero mentre il marcio rimane a casa nostra ma alla fine andrà così :(
 
Ma... e se all'improvviso AZ si ritrovasse a corto di equipaggi (sotto organico) e non riuscisse a rimpiazzarli, che accadrebbe? cancellazioni a nastro?
 
quando l'azienda va bene, quando l'azienda produce soldi o è almeno virtuosa, perchè negare "privilegi", meglio dire facilitazioni, ai dipendenti in particolar modo ai naviganti che passano il'70% della loro vita fuori casa, in hotel e, molti, coi fusi orari sul gobbo? perchè negare la possibilità di programmarsi ferie quando meglio ritengono loro, dormire in hotel non solo puliti ma anche di prestigio (immaginate lo schifo che può fare dopo 13 ore di servizio arrivare in un hotel con le lenzuola lerce, gli asciugamani puzzolenti o altro del genere...) o poter montare servizio il più possibile vicino a casa? perchè negare loro facilitazioni sulla vita quotidiana tipo asili, lavanderie, convenzioni e priorità sull'assistenza medica evitando loro di passare il tempo a casa a "sbrigare" la quotidianeità? tutto ciò, insieme alla carriere (in particolar modo per i piloti che sotto sotto sono bene o male tutti, giustamente, ambiziosi), nessuno la dovrebbe negare. quello che contesto, però, è la pretesa di avere diritti acquisiti, ex ante, in una situazione economica allo sfascio, oppure quando c'è da recuperare un gap di mercato enorme o peggio ancora quando l'ambiente è ricco di "furbacchioni" che si prendono da se i diritti anche quelli che non gli spetterebbero.
faccio un esempio generico ma esemplificativo: in easyjet, quindi non un full fare carrier, esiste un sistema che permette ai naviganti di programmarsi le ferie avendo, dal sistema turni, conferma, positiva o negativa, immediata della richiesta. ciò è il minimo che dovrebbe essere garantito a piloti o assistenti di volo e non lo strazio di arrivare a fine mese e non sapere se tre giorni dopo (cioè l'inizio del mese successivo) i turni hanno rilasciato o no le ferie richieste impedendo, così, una qualsivoglia programmazione ragionata del proprio tempo. in easyjet, però, quando il sistema dice no, non rilascia le ferie, la totalità delle persone magari impreca, ci riprova il mese successivo, ma accetta il verdetto: le ferie non si fanno, sono rinviate. un sistema così in un ambiete pieno di amici degli amici (della programmazione) o in un ambiente ricco di persone che le ferie se le prende indipendentemente dall'averle ottenute oppure no crea un sistema perverso che fa saltare tutto con tutte le conseguenze del caso. quello che contesto è quando in questo sistema perverso si pretende, e si trova una controparte (l'azienda) che per non avere problemi preferisce concedere anzichè rimettere tutto sulla retta via, di avere diritti, di essere compensati economicamente per il disagio (sic), di ottenere facilitazioni magari guardando solo al proprio orticello (categoria) e fregandosene del sistema azienda!

se un pilota va all'estero abbiamo certamente perso una professionalità (tant'è che dico, e l'ho scritto nei miei post precedenti, che bisognerebbe ragionare sugli esuberi tra i piloti) purtroppo, però, oggi, dopo che tutti noi (il sistema italia) abbiamo scassato il giocattolo, avere pretese mi pare francamente anacronistico così come trovo disdicevole se questa "fuga" all'estero è sbandierata o cavalcata, da qualcuno e non da tutti, solo per mettere un pò di paura nella controparte per farla recedere dalle proprie posizioni...
 
Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Citazione:Cosa fanno? Mentre sobillano la gente a non cedere preparano la fuga?
Dopo aver visto piloti sindacalisti diventare capopilota, DOV, capi del Coordinamento Operativo, amministratori delegati di compagnie controllate, direttori delle relazioni sindacali, trattare buoneuscite miliardarie per se' e per gli amici, firmare accordi sui passaggi interlivello che, bloccando i più anziani, hanno loro consentito di accedere a macchine più interessanti, trattare avvii al comando in modo da consentire a se stessi ed agli amici il corso sulla base, macchina e nei tempi a loro più congeniali, non mi meraviglio più di niente.




Purtroppo, da quello che racconta chi conosce la situazione vivendola direttamente, mi pare che Alitalia rappresenti il paradigma dell'italico modo di gestire la cosa pubblica....dove le persone oneste non volano con il tricolore sulla coda ma infilato appena sotto.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-DILA

Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Citazione:Cosa fanno? Mentre sobillano la gente a non cedere preparano la fuga?
Dopo aver visto piloti sindacalisti diventare capopilota, DOV, capi del Coordinamento Operativo, amministratori delegati di compagnie controllate, direttori delle relazioni sindacali, trattare buoneuscite miliardarie per se' e per gli amici, firmare accordi sui passaggi interlivello che, bloccando i più anziani, hanno loro consentito di accedere a macchine più interessanti, trattare avvii al comando in modo da consentire a se stessi ed agli amici il corso sulla base, macchina e nei tempi a loro più congeniali, non mi meraviglio più di niente.




Purtroppo, da quello che racconta chi conosce la situazione vivendola direttamente, mi pare che Alitalia rappresenti il paradigma dell'italico modo di gestire la cosa pubblica....dove le persone oneste non volano con il tricolore sulla coda ma infilato appena sotto.

penso che sia più semplicemente la paura di iniziare a lavorare normalmente sotto un vero (speriamo) padrone
 
La "fuga dei piloti" non è che la manifestazione in campo aeronautico di quello che accade in Italia in tutti i settori dove altrove si guadagna "bene": chi fa ricerca o finanza, chi ambisce a uno stipendio alto emigra. Chi è giovane e vuole un posto invece che uno stage emigra. Qui vige la demeritocrazia.

In Italia possono fare soldi gli imprenditori, fa soldi chi lavora per conto proprio se è in grado di evadere il fisco, mentre stipendi veramente alti sono assolutamente taboo, a parte che per i calciatori. Un primario chirurgo prende solo argent de poche, cui però può aggiungere zeri con l' attività privata.

La plebe si inferocisce a vedere lo stipendio di un Cimoli, sbagliato non per l' entità ma perché erogato a chi non portava a casa risultati. Non è invece taboo arricchirsi con le mazzette o rubando o evitando il fisco.
Il risultato, se non ricordo male, è che ci sono solo centomila dichiarazioni dei redditi superiori a 100.00 euro lordi all' anno. Meno delle auto di grossa cilindrata che girano per Milano.
 
un pilota grazie a Dio non è un ricercatore , se non di se stesso .
Quale sia il giusto stipendio se ne potrebbe parlare per ore .
Un parlamentare in italia guadagna 2 o 3 volte quello che guadagna un parlamentare tedesco .
Un primario guadagna in ospedale pubblico dai 4500 ai 6000 euri al mese , ne più ne meno di quello che guadagna un primario in germania .
La differenza con l'estero aumenta con le mansioni di basso livello .
Un operaio in Italia guadagna un terzo di un suo omologo tedesco .
Su tutto impera l'evasione fiscale .
 
Citazione:Messaggio inserito da Luca Cordero


Un primario guadagna in ospedale pubblico dai 4500 ai 6000 euri al mese , ne più ne meno di quello che guadagna un primario in germania .



Per la precisione, mi corre l'obbligo di rettificare le cifre degli stipendi dei medici all'estero.

Uno specializzando in Italia non è retribuito, ha una borsa di studio dell'ammontare di 830 euro mensili, mentre in Francia la figura analoga ha un regolare stipendio come strutturato di circa 4.000 euro, in Svizzera e Germania di 5.000 e rotti euro (variabile in funzione delle ore di clinica svolte).

Uno strutturato specialista (neoassunto al primo livello della carriera del medico ospedaliero) in Francia ha uno stupendio di 6.000 euro, in Inghilterra di oltre 11.000 euro. Cifre nette in busta paga senza indennità e premi. Non oso immaginare il guadagno di un primario.

In Italia, lo stipendio di un dirigente medico è di 2.200 euro circa.
In Canada lo stipendio è di 13.000 dollari ed ogni tre mesi stai a riposo due settimane per studiare. In Italia studi durante lo smonto notte.

Ora, perchè dopo essere stato all'estero dovresti tornare in Italia?
L'unico motivo è probabilmente di tipo familiare (come è successo per mia fidanzata!).

Alitalia investe per la formazione di un pilota e poi lo costringe ad emigrare causa palese malagestione, al pari dell'università italiana che spende centinaia di migliaia di euro per formare un medico che, poi, non può essere assunto a tempo indeterminato perchè l'azienda è commissariata in quanto il direttore generale è finito in carcere per corruzione (Bergamo, 2006).

Questo è un discorso generale: vale per l'aviazione, per la sanità e per molti altri settori: il divario con gli altri paesi industrializzati si sta allargando sempre più velocemente. Tra qualche anno, confronteremo i nostri salari ed i nostri servizi con l'India e la Cina.

Ma nel frattempo, i nostri politici continueranno a discutere di guerra di liberazione del nord e di partito democratico (per par condicio).

Scusate lo sfogo, in parte ot! Chiudo.
 
@I-Dila

lo specializzando come la restante base del sistema produttivo italiano guadagna due lire paragonato ai paesi più evoluti .
Per quanto riguarda india e Cina ci stamo già confrontando per quanto riguarda un certo tipo di salari .
A taranto credo che sia commissariato ,olte a essere ben oltre la bancarotta ,l'intero comune .
Roba da matti .
Vista in questa ottica e in queste condizioni a me se un pilota Alitalia se ne va non mi fa preoccupare per nulla .
Se non siamo in grado di essere imprenditori almeno investiamo nelle scuole .
 
Citazione:Messaggio inserito da Luca Cordero


un pilota grazie a Dio non è un ricercatore , se non di se stesso .
Quale sia il giusto stipendio se ne potrebbe parlare per ore .
Un parlamentare in italia guadagna 2 o 3 volte quello che guadagna un parlamentare tedesco .</u>
Un primario guadagna in ospedale pubblico dai 4500 ai 6000 euri al mese , ne più ne meno di quello che guadagna un primario in germania .
La differenza con l'estero aumenta con le mansioni di basso livello .
Un operaio in Italia guadagna un terzo di un suo omologo tedesco .
Su tutto impera l'evasione fiscale .


Quello che ho sottolineato la dice ben lunga... Ci non fa un caXXo viene pagato, chi si fa il cXXo tutto il giorno una miseria.